Satsang

Incontro domenicale con Anil Kumar

1 aprile 2001

Cari Fratelli e Sorelle!

Pranayama o esercizi di respirazione

Nei miei appunti, che tengo sempre qui di fronte a me, ho una serie di vostre domande. In ultima analisi però, la domanda che mi fate è sempre quella: "Cosa ha detto Swami l'ultimo Mercoledì?" Adesso proverò a rispondervi e a raccontarvelo.

Gli esercizi di respirazione sono qualcosa di speciale e sono qualcosa di spirituale. Prima che io scenda nei dettagli, lasciate che vi chiarisca alcuni punti. L'esercizio di respirazione si chiama Pranayama. Il Prana è la vita, il processo di respirazione, il principio che sostiene la vita.
Quando parlo di Pranayama mi sto riferendo al processo respiratorio fatto di inspirazione ed espirazione, inalazione ed esalazione.

Prima che io ne parli in dettaglio, lasciate che vi ricordi ancora una volta (e non mi stancherò mai di farlo), che tutto ciò di cui parlo si basa sugli insegnamenti di SAI, sul Suo Messaggio e sulla Sua Letteratura. Niente è opera mia e niente è prefabbricato.

Nella Dhyana Vahini, che è un Suo libro, Bhagavan dice che il Pranayama o esercizio di respirazione, dovrebbe essere fatto sotto la tutela, la guida e la supervisione di un esperto, un'anima realizzata, o quanto meno una persona della massima esperienza. Se ci proviamo da soli, o ci facciamo aiutare da qualcuno che non é sufficientemente esperto e soprattutto non ha un buon livello spirituale, potremmo anche finire in ospedale. Potremmo rovinare i nostri polmoni o prenderci un bell'esaurimento nervoso o quanto meno ammalarci. Quindi il Pranayama è qualcosa di scientifico, tecnico e legato alla sensibilità individuale. Per questo occorre una guida esperta.

Nella Dhyana Vahini, Bhagavan dice che se non si vuole fare il Pranayama, è disponibile e a portata di mano di tutti un processo estremamente semplice e facile che non ha limitazioni, né regole particolari da seguire. Non ha barriere di spazio o tempo e può essere fatto da chiunque in qualunque momento e in ogni luogo. E' il metodo più facile e conveniente che si conosca e non richiede nessuna guida o supervisione, né denaro, né esperti, né insegnamenti particolari.

Si tratta del processo dei Bhajans, la ripetizione del Nome di Dio, il canto del Nome di Dio e della Sua Gloria. E' così semplice, facile e poco costoso da fare! Non è richiesto alcun investimento e non dovrete coinvolgere nessuna altra persona. In più, poiché non è per nulla stancante, non dovrete subire alcun stress e sopportare particolari sforzi. E in più il risultato è garantito!

Tuttavia, il nostro Ego, generalmente non è amante di cose molto semplici e facilmente disponibili. L'Ego o la Mente hanno la tendenza a voler conquistare. La mente vuole sempre ottenere qualcosa ed essere speciale, vuole sempre essere unica. Le cose stanno così: io sono un personaggio qualsiasi e quindi la mia mente è infelice. Se sono semplice, il mio Ego non si sente bene. Voglio sempre essere al centro dell'ammirazione, voglio sempre essere unico e speciale. Voglio essere scelto e avere un trattamento preferenziale.

Questa si chiama vanità o EGO tronfio. Se proseguiamo su questa strada ci allontaniamo sempre più dalla spiritualità e avremo grossi problemi almeno per un paio di vite a venire! Infatti Spiritualità vuol dire essere semplici e ordinari. La Spiritualità è semplicità. La Spiritualità è una 'preferenza', non una scelta.

Scelta o preferenza

Che significa 'scegliere' e che significa 'preferire'? Sebbene sembrino due sinonimi non sono né sinonimi, né anonimi. Tra loro c'è una sottile differenza. Ecco un esempio: "io preferisco il caffè, ma anche se voi mi offrite il tè, non mi preoccupo." Questo è preferire. Oppure: "Io preferisco il gelato di vaniglia, ma se voi mi offrite il cioccolato, non importa.
Posso benissimo andare avanti così". Quindi preferire significa che anche se voi preferite qualcosa, quando non è disponibile, siete ugualmente felice e vi arrangiate con ciò che è disponibile.

Scegliere è qualcosa di diverso. "Io voglio un caffè" "Mi dispiace signore, ma non è disponibile." "Grazie" "Signore posso comunque offrirle un Tè?" "No mi dispiace, ma avevo scelto il caffè ." Cioè con la scelta voi non siete felice con ciò che vi viene offerto in sostituzione, mentre quando preferite, siete comunque felice con qualunque alternativa. Penso che sia chiaro il concetto!

Allora la Spiritualità è preferenza e non è una scelta. "Io voglio che tutti mi riconoscano come speciale e unico." Questo non è spirituale.
Le montagne non dicono mai: "Noi siamo speciali", anche se effettivamente lo sono. L'Oceano non dirà mai: "Io sono straordinario." Il cielo non dirà mai: "Io sono insolito" Il vento non dirà mai: "Io sono eccezionale"

Provate ad essere eccezionali, insoliti, unici. Questa è solo vanità.
Non è altro che una manifestazione dell'EGO. Fino al giorno della nostra morte avremo sempre da imparare nel campo della Spiritualità. Per ora siamo solo al giardino d'infanzia.
Solo colui che è semplice, normale e comune può entrare nei cancelli della scuola di Spiritualità.

Ci sono tre passi nell'esercizio di respirazione

Allora amici, non voglio sfuggire alle domande che mi sono state fatte sulle tecniche di respirazione. Lasciate che vi dica ciò che Baghavan ha spiegato nel suo Discorso di mercoledì. Ha detto questo: "Nell'esercizio di respirazione, nel Pranayama, ci sono tre passi. Il primo passo è l'inalazione, durante il quale respirate. Il secondo passo è lo stop, in cui trattenete il vostro respiro. Il terzo passo è l'esalazione, il momento cioè in cui espirate."

Abbiamo quindi tre passi: inalazione, trattenere il respiro ed esalazione.
Purakam - inalazione; Kumbhakam, in cui fermate il respiro; Rechikam in cui esalate. Queste sono le tre parole sanscrite per il processo di respirazione.
Non preoccupatevi di queste parole, non sono molto importanti.
L'essenza delle belle cose non può mai essere comunicata a parole. Quando non
bastano le parole, inizia l'emozione. Quando il linguaggio è insufficiente, ci si esprime coi sentimenti. Quando manca la descrizione, è necessaria l'esperienza. Per cui non preoccupatevi troppo delle parole, dei giochi di parole. Il contenuto è molto più importante.

Allora cosa ha voluto dire Bhagavan? La durata (il tempo) dell'inspirazione deve essere uguale al tempo per cui viene trattenuto il respiro. E la stessa durata deve avere la esalazione. Questo significa che i tre passi devono avere la stessa lunghezza di tempo.

Per esempio se l'inalazione dura un paio di secondi, dovrete trattenere il respiro sempre per due secondi e ancora la stessa durata dovrà avere la espirazione. Questo è ciò che si chiama controllo del respiro o Pranayama.

Io penso che sia tutto chiaro, non è così? Se non è chiaro ditemelo. In questo periodo ricorrono 39 anni da quando insegno. Se fallisco come insegnante, non vale veramente più la pena di vivere! Se in questo dovessi fallire, allora dovrei aspettare la prossima vita per essere un buon insegnante !

Il Pranayama aiuta la Spiritualità

Un altro punto trattato nella Dhyana Vahini è questo: Bhagavan ci insegna che il Pranayama aiuta la spiritualità. Bhagavan spiega molto chiaramente che facendo questo esercizio di respirazione controllata, il flusso dei pensieri si arresta e viene controllato e finalmente, quando il flusso dei pensieri si ferma , allora la mente sparisce. Quando la mente sparisce, l'EGO si ferma. La mente è EGO. La mente è il pensiero. Quando i pensieri svaniscono, non resta alcuna traccia di Ego. Quindi io mi vengo a trovare senza Ego, sono in uno stato di 'assenza di mente '. Da non confondere con uno stato in cui non 'importa nulla' (Anil Kumar gioca tra i termini
no-mind che vuol dire assenza di mente e never-mind che vuol dire non importa).
Mi vengo quindi a trovare in uno stato di 'assenza di mente ' di 'assenza di ego ' e 'assenza di pensieri '

Cosa accade allora? Come prima e principale cosa riesco a concentrarmi e poi mi riesce più facile contemplare. Infine, senza neanche accorgermene, mi ritrovo in uno stato di meditazione. Concentrazione, contemplazione e meditazione sono i tre livelli che possono essere raggiunti attraverso l'esercizio del Pranayama. La Spiritualità - che in ultima analisi é concentrazione, contemplazione e meditazione - diventa quindi più facile.
Quando fate l'esercizio del Pranayama, come vi ha spiegato Bhagavan, dovreste provare a concentrarvi sulla punta del naso e tutto vi riuscirà più facile. Prima concentratevi e poi sarà più facile contemplare.

La Meditazione 'accade'

La Meditazione 'accade'. Cercate di capire che 'accadere' è diverso da 'fare' e diverso dal 'fare ogni sforzo per'. Non è possibile 'fare' meditazione. Non è necessario 'fare alcun sforzo per' Meditare.
Meditazione è qualcosa che ' accade '. Questo significa che quando ci si concentra e poi si contempla, poi la meditazione ' accade ' spontaneamente .

Quando tutti gli ingredienti sono mischiati, per esempio, quando lo zucchero e la farina sono mischiati, la dolcezza 'accadrà' in modo del tutto naturale e spontaneo. La dolcezza comparirà nella mistura e voi potrete gustare la dolcezza. Non è necessario prendere altro zucchero separatamente.
La dolcezza è il risultato finale di tutta l'operazione. Sono stato chiaro?
Allo stesso modo, la Meditazione è il risultato finale di un processo.
La Meditazione solamente 'accade' alla fine di questo processo.

Quando invece pensate alla Meditazione come ad un atto indipendente, un atto che sia il risultato di uno sforzo, allora diventa un affare. La meditazione è un affare tutte le volte che è il risultato di uno sforzo. Per questo motivo si trovano inserzioni sui giornali che promettono "Lezioni di Meditazione per 30 giorni a solo 100$". Oh, vedo, vedo! La Meditazione allora è molto semplice, solo 100$ per 30 giorni! Allora tutti i saggi, i santi e gli aspiranti, che hanno passato decenni in isolamento, devono veramente essere stupidi! Devono essere stati grandi sciocchi a rimanere in
solitudine vivendo solo di radici e foglie e digiunando per lunghissimi periodi! No! Siamo seri, non si può comprare la Meditazione per 100$ in 30 giorni.

Amici miei tutto ciò che nel campo della spiritualità viene venduto, tutto ciò che è legato ai soldi è una cretinata. Tutto ciò che ha a che fare con lo sfarzo e con la vanità è una grandissima stupidità. Tutte le idee che sperimentiamo nel mondo materiale, cerchiamo sempre di trasportarle anche nel settore spirituale, finendo inevitabilmente per inquinarlo.

Allo stesso modo in cui cerchiamo di conquistare potere nel mondo materiale, cerchiamo lo stesso potere anche nel reame dello Spirito. Il desiderio di Potere è anche lì, é solo il contorno che cambia. Il quadro (desiderio di potere) rimane sempre lo stesso e per questo non cambieremo mai!

"Voglio essere speciale sia nel mondo materiale che nel campo della spiritualità. Voglio essere qualcosa di grande sia là che qua." La Grandezza è ciò che ci interessa di più, ma qui non è possibile ottenerla.
Nonostante i prolungati soggiorni qui, molto spesso non si nota alcun miglioramento e non si riesce ad ottenere alcuna pace della mente.
Questo dipende dall'obbiettivo che ci poniamo che è sempre quello di ottenere
una posizione di potere. Tutto viene fatto solo per la ricchezza, la popolarità, la fama e l'autorità.

Ricapitolando: la scena del mondo o le modalità sono solo applicate e trasferite al campo spirituale. Per questo l'esperienza è sempre quella e non c'è assolutamente trasformazione.

La frequenza dei respiri influisce sulla lunghezza della vita.

Bhagavan, commentando l'esercizio di respirazione, nel corso del colloquio di mercoledì ha detto: "Controllando il respiro si può vivere a lungo.
La lunghezza della nostra vita può crescere se si controlla il respiro.
Coloro che respirano lentamente vivono più a lungo. Coloro che respirano in fretta hanno una vita più corta."

Pensate all'esempio di un cane. Un cane che corre velocemente ansima.
Alcune persone fanno la stessa cosa, anche se non hanno nulla da fare.
Sembrano tutti molto occupati, ma in realtà non hanno nulla da fare. Guardate me.
Amiamo mostrarci occupati perché questo ci rende felici. Molti poi pensano di essere speciali dando questa immagine di impegno continuo.

Ma guardate Baba. Chi può essere più impegnato di Swami? C'è forse qualcuno che sia più impegnato di Swami? Vi dà forse l'impressione di una persona molto impegnata? No è sempre molto sereno, calmo e totalmente rilassato, come se non avesse alcun lavoro da fare. Ma di fatto Egli è il simbolo stesso del lavoro. Egli è tutto il lavoro possibile. La Sua vita è tutta un lavoro, ma tuttavia è totalmente rilassato.

Non è mai seccato con nessuno. E' completamente libero dal dispiacere e dall'ansietà e dice di sé stesso: "Io non so cosa sia il dispiacere!
Vorrei provarlo anche solo una volta. Cosa è il dispiacere? Che sapore ha?"
Si.
Amici miei, dice proprio così!

Per essere rilassati quindi non affannatevi perché quando il respiro diventa troppo veloce, la vita si accorcia. Il serpente che respira lentamente, molto lentamente, vive da 100 a 150 anni! Quindi il grande vantaggio del Pranayama è che aiuta a vivere più a lungo.

Alcune persone applicano gli insegnamenti di Sai a modo loro, secondo la loro convenienza. Tutti iniziano citando: "Come Swami ha detto..."
oppure
"Egli ha anche detto...." Allora....fateci sapere cosa ha detto in modo completo. Un parte non può essere il tutto. Un segmento non può essere il tutto. Cerchiamo quindi di avere sempre una visione globale e non frammentaria o segmentata delle cose dette da Swami.

Un po' di tempo fa Swami ci ha dato un altro bellissimo insegnamento:
"Non desiderate una vita lunga. Non è importante. Non conta tanto una vita lunga quanto una vita Divina."
La sacra Bibbia dice che le foglie spinose e dei cactus che vivono a lungo non servono a nulla, mentre un giglio, che ci inonda con la sua bellezza, fiorisce per un giorno e poi cade ed appassisce la sera; o un fiore di gelsomino, che ci da la sua bellissima fragranza, ed è molto più bello di ogni cactus e foglia spinosa che pure vivono più a lungo. Una cosa analoga vale per gli esercizi di respirazione.

Io apprezzo molto le vostre domande scritte su dei pezzi di carta come questi. Le apprezzo e ve ne ringrazio. Le vostre domande sono utili soprattutto a me perché costringono la mia memoria ad andare indietro nella letteratura Sai per ricordarmi tutto ciò che ha detto in passate occasioni.
Io provo sempre a ricordare tutto ciò che ho letto nei Suoi libri. In questo modo voi mi aiutate a ricordare ed io vi ringrazio tanto.

Simboli e Simbolismo

Domani è la grande festa di Rama Navami. E' una festa molto importante.
So di parlare ad una platea di stranieri, che non sono molto familiari con la storia del Ramayana, anche se qualcuno la conosce. Il mio lavoro di oggi non è però quello di raccontare la storia. No, io non sono un raccontatore di storie. Se anche ci provassi non sarei molto bravo. Le nonne sono adatte a questo scopo e penso che perché questo avvenga dovranno ancora passare un po' di anni.

Nei Discorsi fatti da Bhagavan, in occasione delle festività di Sri Rama Navami, avete sempre sentito molti riferimenti alla filosofia Vedantica.
Questa mattina voglio dividere con voi alcuni di questi.

Una bandiera nazionale è solo un pezzo di stoffa e questo è tutto. Noi però rendiamo onore a quel pezzo di stoffa, rendiamo omaggio alla bandiera nazionale. Simbolizza la nazione e per questo gli rendiamo omaggio.
Allo stesso modo una banconota non è niente altro che un pezzo di carta sia che si tratti di 100$ o di 500$ o di solo 5 Rs. Una banconota è solo carta, ma quella carta ha un valore simbolico.

Molti Cristiani e Cattolici indossano una catena con una croce. Quella croce ha un suo valore intrinseco. Può essere di legno, di argento, di oro o addirittura di diamanti. Se siete un devoto 'chic' sarà di diamanti. Se siete solo ricco sarà di oro. Ma una croce è sempre una croce. Il metallo o le gemme di cui è fatta possono essere diversi, ma questo è tutto; sarà la vostra vanità a scegliere il metallo o le pietre. Ma quando vediamo una croce, ci inchiniamo di fronte ad essa qualunque sia il materiale di cui è fatta.

La croce è il simbolo della crocefissione. La croce simbolizza l'agonia e la sofferenza di Gesù Cristo per tutta l' Umanità. Egli è stato l'unico figlio di Dio, che è morto sulla croce per salvare e redimere l'intera umanità. La croce è un simbolo di adorazione. La croce rappresenta devozione. La croce è ciò a cui offriamo obbedienza, rispetto e umili preghiere. La croce è il simbolo di tutto questo.

Analogamente la storia di Rama è piena di simboli. E piena di valori rappresentati dai diversi personaggi che interpretano i vari ruoli. Se la consideriamo solo una storiella, non ne trarremo alcun beneficio.
Bhagavan ci ripete continuamente: "Se prendete il Ramayana solo per la storia che racconta, non ne trarrete alcun vantaggio o beneficio" Ma ne avrete grandi benefici se considererete il Ramayana come una epica. Ogni personaggio rappresenta un suo valore.

Rama viene a restaurare il Dharma

Lasciate ora che io parli di alcuni personaggi. Non voglio approfondire la storia, che è irrilevante ai fini della discussione. Rama è il personaggio principale e il nome Ramayana nasce da Lui. Rama è il nome di Dio, il Signore incarnato. Come dicono le scritture il Signore si incarna di epoca in epoca per restaurare il Dharma e la Giustizia. Egli non viene a stabilire il Dharma, semplicemente perché il Dharma non può essere stabilito.

Molte persone parlano spesso del 'Dharma che viene stabilito'. No!
Questo non può avvenire. Il Dharma è qualcosa di innato, é una caratteristica naturale. Il Dharma è spontaneo, latente e immanente. Non è trasportato o importato o costruito. Nasce con noi. Cosa significa questo?

Il Dharma del fuoco (la proprietà del fuoco) è bruciare. Non potrò mai dare al fuoco la caratteristica di bruciare. Il fuoco non può acquisirla.
Non può sottoporsi ad una istruzione che gli dia la capacità di bruciare. Il bruciare è la vera natura del fuoco. Quindi Bruciare è il suo Dharma.
Il ghiaccio è freddo. Il freddo del ghiaccio non è acquisito o ereditato o insegnato. E' la sua qualità naturale.
Si dovrebbe quindi sempre parlare di 'Restaurazione del Dharma' e mai di 'Stabilire il Dharma'.

Ma Bhagavan aggiunge ancora un altro punto. E' sempre opportuno leggere la letteratura Sai e compararla con le altre scritture, perché Swami fa sempre un gradino in più. Laddove l'interpretazione umana si ferma e il pensiero umano non riesce ad andare oltre, Bhagavan aggiunge qualcosa. Poiché Bhagavan è l'ultimo Avatar, venuto nell'epoca dello spazio e dei computer, Egli non vi darà mai idee 'morte' del passato. Il passato è morto e sepolto.
Il presente vive nella vita. Il futuro è incerto. Pertanto stiamo vivendo nel presente con l'Avatar, che è Egli stesso vita.

Cosa ha detto Bhagavan? Quando il Dharma non viene più praticato, Dio si incarna per ricordare alla gente che il Dharma 'DEVE' essere praticato, e non semplicemente diffuso. Oggi vediamo che le religioni (tutte indifferentemente) sono propagate e pubblicizzate come se si trattasse di articoli commerciali. La religione è diventata un fatto commerciale.
Oggi serve piuttosto la pratica della religione. Per questo Bhagavan dà grande enfasi alla pratica dei principi religiosi e non solo alla loro propagazione.

In questa linea di pensiero dobbiamo vedere e capire il principale personaggio del Ramayana, Rama stesso.
Dio si è incarnato nella forma di Rama. Tutti i personaggi, tutti i diversi ruoli nel Ramayana sono i simboli di certi valori. Disinteressiamoci della storia in sé. Questa storia non è solo un insieme di avvenimenti e incidenti, per favore non fate l'errore di credere questo fatto! I personaggi sono il simbolo stesso di certi valori. Dio si incarna nella forma di Rama per praticare e dimostrare la possibilità delle più alte
virtù nella forma e nella condotta dell'uomo.

Rama è una presenza e non una persona

Lasciatemi puntualizzare alcuni punti in linea con il mio pensiero.
Rama non è solo una persona, è un simbolo.
Domani celebreremo il compleanno di Rama, chiamato Sri Rama Navami.
Celebriamolo nella piena consapevolezza della nascita di Rama, che non è al di fuori di noi, ma piuttosto è dentro di noi.

Rama è in ognuno di noi, uomo o donna. La distinzione tra uomo e donna è basata sul sesso, ma Rama è al di la di questo perché rappresenta lo Spirito. Rama è consapevolezza, è coscienza, è cosmico, è universale.
Rama non è soltanto un personaggio. Rama è una presenza, non è una persona.

Se considerate Rama una persona, il Ramayana diventa un dramma, mentre qui non si tratta di un dramma. Egli è una presenza universale! Cosa significa questo? Bhagavan ha parlato in molti discorsi della presenza di Rama in ogni persona come coscienza, come consapevolezza. Egli ha dato un bel nome a tutto questo: ATMA RAM. Atma Ram significa quindi Rama in Spirito, Rama come Coscienza, Rama come Consapevolezza. Domani, quando celebreremo il compleanno di Rama, cerchiamo quindi di essere consapevoli del fatto basilare che Rama è in ognuno di noi, nel profondo della nostra coscienza, come principio Universale e cosmico.

La realizzazione di questo Principio è il vero compleanno di Ramachandra.......e può accadere in qualunque giorno. Non occorre attendere un particolare giorno dell'anno. Come poi questo avvenga è un nostro problema. Un volta o l'altra ci renderemo conto che Rama è la coscienza, la consapevolezza e quel giorno sarà il vero RAMA NAVAMI, celebrazione del compleanno di Rama. Quando accadrà? Come accadrà? Come potrò accorgermene?
Come potrò esserne certo e sperimentarlo? Sono queste tutte le domande molto importanti che ci verranno in mente non appena cominceremo a pensare seriamente a questo fatto.

La vita è una celebrazione

Tuttavia molta gente non ha tempo sufficiente per riflettere così profondamente su questo argomento. Celebriamo quindi con gioia e festosità la parte esteriore di questa festa, preparandoci a casa! Sì, abbuffiamoci di dolci e dolciumi e facciamo sì che sia una grandissima festa!

Ma non scordiamo che la vera festa è dentro di noi. La vita è una celebrazione quotidiana, e non soltanto Sri Rama Navami. Ogni momento deve essere celebrato, ogni giorno. Sri Rama Navami non è niente di speciale.
Ogni giorno è festa. Ogni momento è estasi. La vita è musica, la vita è una melodia, la vita è una celebrazione. La vita è una gioia e la vita è una danza. Questo è il vero Sri Rama Navami.

Il vero significato di Rama parla di allegria. Il vero significato della parola Rama è beatitudine. Quindi chi è scuro in volto è fuori luogo in questa festa. Colui che non sorride mai è fuori luogo e non ha capito molto della storia di Rama. Quindi cerchiamo di essere allineati e sentirci esattamente al nostro posto.

Quando potrò essere felice? Quando potrò essere beato? Come è possibile che Rama possa essere felice? Perché? Come poteva essere felice? Perché io non riesco ad essere felice?

Rama ha potuto essere felice. Ha potuto gioire di uno stato di beatitudine perché era completamente distaccato e sapeva rinunciare. La rinuncia è Vairagya e il distacco è Upeksha. Questa è la chiave per essere beati.
L'attaccamento è miseria, mentre il distacco è beatitudine.
L'attaccamento è un legame, mentre la rinuncia è beatitudine. Quindi il segreto per
essere beati è essere totalmente distaccati e sapere rinunciare completamente.
Solo cosi possiamo essere beati. Questo è il segreto per vivere in uno stato di beatitudine come Ramachandra.

In sostegno di questo insegnamento, posso dare un esempio senza entrare nel dettaglio dei versetti con nomi e personaggi. Il racconto di questa storia con la citazione dei versetti potrebbe essere utile a mostrare la mia erudizione. Potrebbe essere utile a convincere tutti voi che io sono molto istruito. Ma non è questo il mio scopo. Io desidero solo che voi possiate sperimentare il messaggio di Sai, per farvi comprendere la grande dolcezza della filosofia SAI. Io non c'entro nulla in tutto questo.

Annuncio della incoronazione di Rama

In questa storia l'incoronazione di Rama fu annunciata con un solo giorno di anticipo. Solo il giorno prima venne annunciato che Rama sarebbe diventato il re di questo reame. Tutto il popolo lo voleva come re. Perché? Suo padre, Dasaratha, era in età avanzata e stava perdendo la memoria.

A quei tempi la gente aveva ancora il buon gusto di ritirarsi quando fosse giunto il momento. Adesso nessuno vuole più ritirarsi perché tutti vorrebbero lasciare il mondo con 'gli onori di stato'. Per questo motivo il settore della politica è diventato oggi ciò che Samuel Johnson ha detto molto tempo fa nella letteratura inglese. Ora vi riferirò ciò che ha detto, ma non biasimate me, perché le parole sono le sue.
Johnson è uno degli scrittori più importanti della letteratura inglese.
Qual è stata la sua osservazione? "La politica è l'ultima risorsa delle canaglie". Questo è il pensiero di Johnson. Per favore se non vi piace vedetevela con lui.
Per questo motivo io dico che a quei tempi la gente era molto più sana di oggi. Essi avevano il buon senso di dire: "Io sono vecchio, troppo vecchio per continuare la mia attività. Lasciatemi ritirare."

Dunque, il re Dasaratha, si sentiva stanco e desiderava ritirarsi. Per questo annunciò che Rama sarebbe stato il futuro re. Tutti furono felici perché apprezzavano le qualità e le capacità di Rama Non c'era bisogno di nessuna elezione né di alcuna gara. Tutti conoscevano le sue meravigliose qualità. Nessuno poteva superarlo per virtù o buon carattere. Rama era sempre stato un simbolo, la perfetta personificazione di quanto di meglio può esserci nelle caratteristiche di una persona. Nessuno poteva eccepire sulla sua integrità.

Per questo nessuno fu contrario a Rama. Oggi, se guardiamo al nostro parlamento quando ci sono le trasmissioni TV, possiamo solo restare allibiti. Possiamo solo chiederci "Sono queste le persone per cui ho votato?" Ma dobbiamo sapere che quando Rama fu dichiarato futuro re, tutti applaudirono e furono molto felici e contenti.

Rama è sempre beato in ogni situazione

Il giorno successivo, poco prima dell'incoronazione, Rama fu informato:
"Tu non diventerai più il re. Dovrai andare in esilio in una foresta e restarci per 14 anni." Come descrive il poeta e come Bhagavan ci ripete continuamente, il sorriso sulla faccia di Rama non subì alcuna modifica.
Egli era altrettanto felice di quando gli fu annunciato che sarebbe diventato re. Sì, sul suo volto c'era esattamente lo stesso sorriso anche adesso che gli era stato annunciato che non sarebbe più diventato re, ma che avrebbe dovuto andare nella foresta per 14 anni. La stessa felicità.
Questo è il segreto del successo. Il vero segreto di uno stato mentale costantemente beato è il totale distacco.

Facciamo il caso che voi diciate "Anil Kumar, tu hai superato i tuoi esami."
Io sarò ovviamente molto felice e vi ringrazierò elargendo dolci o coca cola o sprite per festeggiare. Ma se invece voi dite "Sei stato bocciato" sarete fortunati se non vi schiaffeggio! Perché? Questo è il mio modo di reagire alle situazioni. Io divento gradevole o meno a seconda delle circostanze. Un uomo completamente distaccato non avrà mai reazioni sconsiderate. Le circostanze, gli oggetti, la gente o ogni situazione non lo influenzeranno mai. Egli non si lascerà influenzare da nulla.

Per questo il Nome di Rama parla di serenità, perché egli era totalmente distaccato e sapeva rinunciare completamente. Per questo la festa di Sri Rama Navami rappresenta il distacco. Dovremmo sempre essere distaccati dai desideri, dal potere, da ciò che ci è più utile, e dalle comodità.
Nessuno più di Rama può essere un migliore esempio.

Rama significa Verità

Il punto successivo è che Rama vuol dire Verità. Anche noi diciamo la Verità, ma sempre per convenienza e mai per intima convinzione. Quando è conveniente diciamo la Verità, quando non conviene, non esitiamo a raccontare bugie o al massimo a restare in silenzio. Quindi io resto in silenzio o dico bugie quando non mi conviene dire la Verità. Quando invece è conveniente o è nel mio interesse, allora dico la verità. Ma la Verità non può essere mai basata sulla convenienza. La Verità deve essere una intima convinzione e mai un fatto di comodo.

L'esempio del Ramayana è chiarissimo. Qualcuno dice: "Tuo padre ha fatto una promessa tanto tempo fa. A causa di questa vecchissima promessa, egli ha ora ordinato che tu venga mandato nella foresta. Perché dovresti seguire oggi una promessa fatta tanti anni fa da tuo padre a sua moglie? Non è assolutamente necessario E inoltre non c'è nessun pericolo di incorrere nella legge." (gli avvocati hanno decine e decine di casi simili negli USA!
Anche gli avvocati sono sempre molto impegnati là!). Potete chiedere a qualunque avvocato e tutti vi confermeranno che le promesse fatte tanti anni fa non sono più valide oggi.

Per esempio se vivete per dodici anni consecutivi in una casa, potete diventarne proprietario. Il padrone non ne può reclamare la proprietà.
Quindi anche le promesse hanno dei limiti di tempo. "Il tuo sciocco padre ha dato la sua parola molto tempo fa, ma tu oggi non hai alcun obbligo a rispettare quella parola." Questo è quello che dice la legge.

Ma c'è anche un altro punto, legalmente parlando: "Tuo padre ha dato la sua parola a sua moglie. Ma in quel momento non c'era alcun testimone. Chi può oggi testimoniare il fatto? Dove sono i testimoni? In più, proprio ieri, alla presenza di tutti, tuo padre ha dichiarato che tu saresti diventato re!
Questa è la promessa più recente, mentre la promessa data molto tempo fa è fuori da ogni tempo e non può essere confermata da nessuno. Questa promessa, fatta solo ieri di fronte a tanti testimoni è l'unica valida e non la precedente fatta tanti anni fa."

Ogni circolare governativa vi potrà spiegare che qualunque ordinanza cancella ogni ordine dato precedentemente. Tutti gli ordini precedenti devono considerarsi annullati. E' così in tutto il mondo. Allo stesso modo, la più recente dichiarazione che Rama avrebbe dovuto essere nominato re dovrebbe essere l'unica valida.

Ma Rama non sa nulla di convenienza. Egli non ha alcuna sete di potere.
Non ha alcun interesse di potere, per cui dichiara: "Qualunque promessa tu abbia fatto, recente o lontana nel tempo e anche se la ultima è valida e le precedenti dovrebbero essere considerate nulle, non preoccuparti! Io desidero solo la Verità. Per questo io seguirò solo i comandi di mio padre.
Ciò che lui dice è la Verità e questo è ciò a cui tutti dovremmo attenerci."

Quindi, quando celebriamo il compleanno di Rama ricordiamo la sua determinazione a dire la Verità e a seguirla sempre, qualunque cosa accada. - sia che si tratti del trono o della foresta, di comodità o disagi, di convenienza o no.
Così Sri Rama Navami è la celebrazione della Verità. Sri Rama Navami è l'osservanza della Verità.

Aderenza di Rama al Dharma

Il terzo punto che Sri Rama Navami vuole anche ricordare é l'aderenza alla pratica del Dharma, della giusta condotta e dei codici di comportamento.
Questo significa che Rama seguì sempre il Dharma e la Verità, secondo gli insegnamenti delle Scritture. Tutto ciò che Rama fece fu Dharmico e sempre giusto.

La stessa cosa viene detta anche nella Sacra Bibbia: "Io sono la Verità, io sono la Via, io sono la Vita." Quando la Bibbia dice: "Io sono la Verità" si riferisce allo stesso principio di Verità di Rama. Quando la Bibbia dice "Io sono la Via" è lo stesso concetto di Dharma. Così la vita di Rama fu sempre Dharmica. Fu una vita piena di giustizia vissuta con una condotta esemplare.

Alcuni potrebbero chiedere: "Perché? Come puoi sostenere questo?" Più avanti nel racconto del Ramayana, Rama allontana sua moglie, la sua consorte, mandandola in un ashram nella foresta per rispettare il verdetto emesso dalla pubblica opinione. Quattordici anni più tardi, dopo essere tornato ad Ayodhya, quando nacquero chiacchiere nella pubblica opinione riguardo alla purezza di sua moglie, egli la mandò via, sebbene fosse palesemente innocente, per rendere onore alla pubblica opinione. Egli diede più valore alla opinione pubblica che al suo benessere, interesse e sicurezza personali. Egli tenne nella massima considerazione l'opinione della gente e pertanto si liberò della compagnia di sua moglie. Questo è Dharma.

Quando la pubblica opinione vi condanna e voi dite "mi inchino davanti al volere del pubblico" questo è Dharma. Praja Vaaka Paripalana significa "Tenere alla pubblica opinione". Così Rama non solo seguì gli ordini del padre, ma si inchinò davanti alla pubblica opinione, sacrificando la sua vita personale e il suo benessere. Allora, Rama non solo significa Dharma e Verità, ma anche Vairagya ( Rinuncia)

Rama è Compassione

Rama significa anche Compassione. A che tipo di compassione ci si vuole riferire? La Sacra Bibbia dice: "Ama il tuo prossimo come te stesso."
Sebbene sembri una cosa molto semplice, in realtà amare il proprio prossimo è una cosa molto difficile. Io posso amare tutto il mondo, ma difficilmente riesco ad amare chi mi sta vicino. Il problema è quindi principalmente con chi ci sta vicino. Posso amare persone delle Indie Occidentali, perché vivono molto lontano, a grande distanza da me. Posso amare tutti i Venezuelani perché non li incontro mai. Posso amare tutti gli abitanti del Guatemala perché non li vedo proprio.

Il problema con il mio vicino è invece che devo vederlo tutti i giorni!
Il problema comincia subito al mattino, perché devo dividere con lui l'uso quotidiano del rubinetto dell'acqua. Poi, siccome viviamo nello stesso appartamento e dividiamo lo stesso corridoio, il problema continua, perché dobbiamo dividere lo stesso spazio. In conclusione 'Amare il tuo vicino come te stesso" è qualche volta la cosa più difficile da fare. Amare tutta la umanità, al confronto può essere molto semplice e facile!

Amici miei, la compassione di Rama è una cosa analoga al perdono.
Compassione significa 'capacità di perdonare'. Avere compassione non vuol dire essere vendicativo. La compassione non è ripagare della stessa moneta o reagire. La compassione è perdono. Perdonate i vostri nemici.
Soprattutto coloro che sono pronti a farti del male o ad attaccarti. Come disse Gesù
Cristo: "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno." Gesù è sinonimo di compassione. Ramachandra significa anche compassione.

La compassione è il più alto gradino della gentilezza. La gentilezza ha un limite, mentre la compassione è oceanica. La compassione si sente verso gli animali, le montagne, gli alberi, i fiori e tutta la natura. Quindi compassione è 'Compassione per tutto'. La gentilezza porta alla compassione che a sua volta si mescola e si perde nell'Amore Divino. Amare è Divino.
Quindi la gentilezza vi porta alla compassione e la compassione vi porta al più alto gradino dell'Amore Divino. Sii amabile e amato. Ama tutti e servi tutti. L'amore è Divino. Quindi la gentilezza finisce nell'Amore Divino e l'Amore Divino comincia con la gentilezza. La Compassione è tra questi due.

Rama da rifugio ad un nemico

Rama significa anche compassione. Ecco un esempio. Qualcuno dal campo nemico, di nome Vibhishana, si presentò a Rama chiedendogli rifugio.
Cercate di capire che si trattava di qualcuno che arrivava direttamente dal campo
nemico, dal peggiore nemico. Questa persona era il fratello di chi aveva rapito la moglie di Rama. Quindi il fratello di colui che aveva rapito la moglie di Rama portandola via con violenza, si presenta a Rama cercando rifugio presso di lui e chiedendo il suo perdono.

Intorno a Rama c'era moltissima gente. Uno di loro mise subito in guardia Rama: "Caccialo via!". Questo era un giusto avvertimento perché quell'uomo veniva direttamente dal campo nemico. Un'altra persona aggiunse:
"Cacciarlo via? No! Non concederGli il Tuo perdono. Non avere fiducia in lui, perché la guerra comincia domani. Potrebbe essere venuto qui come spia per scoprire le nostre strategie, per capire cosa stiamo pianificando per domani, per vedere le nostre tattiche di guerra e le nostre armi, per carpire i nostri segreti.
Attento! E' sicuramente una spia. E' qui come agente segreto (CIA o CBI!).
Faresti quindi molto meglio a ucciderlo." Ma Rama Disse " Fate pure che sia il peggiore dei miei nemici. Se egli cerca il mio perdono, io devo garantirgli un rifugio."

Sri Rama Navami significa quindi Perdono, Compassione e Amore. L'Amore Divino trascende tutte le differenze e tutte le rivalità. Annulla tutte le differenza tra noi. Perdonare è Infinito. Non esistono condizioni nel perdono: "Se ti unisci a noi, io ti perdonerò." No! le cose non stanno così.
La risposta di Rama fu: "Cerchi rifugio? Si!" Questo chiude ogni discussione.

Swami non ci lascerà mai né ci dimenticherà

Bhagavan dice sempre: "Se solo una volta mi dite 'io ti appartengo', io non vi scorderò mai."

Amici miei, quei devoti che non hanno la fortuna di potere venire spesso qui, e anche quei devoti che vengono tagliati fuori dalla sfortuna, sono sempre nella memoria del nostro compassionevole Signore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Sapete cosa dice riguardo a ciò? "Io non vi scorderò mai, neanche quando voi scordate me. Io non vi lascerò, anche se voi mi lascerete. Io non vi scorderò mai!"

Io sono stato testimone di un fatto realmente accaduto un po' di tempo fa.
Una persona venne per vedere Swami, dopo una assenza di circa 20 anni.
Sedeva proprio al mio fianco! Ora se io guardo la mia foto di 20 anni fa ho dei problemi a riconoscere la mia faccia! Per questo non guardo mai i vecchi album, perché non voglio più vedere che faccia avevo quei giorni. Gli album di foto sono per i nostalgici, ma molte volte disturbano. Sono belli da vedere per gli altri, ma non per noi, credetemi!

Quell'uomo ritornava dopo una assenza di 20 anni. Bhagavan si avvicinò lentamente e gentilmente facendo un dolce sorriso, come una madre, pronta per incontrare suo figlio dopo venti anni, con un chiaro sentimento di gioia e di estasi. Nessun desiderio di richiedere spiegazioni.

Bhagavan gli venne vicino e disse : "Come stai , figlio mio! Come stai?" Lo chiamò con il suo nome! "Come stanno i tuoi figli? "20 anni fa li ho visti entrambi, quando avevano rispettivamente 5 e 3 anni. Oggi uno è ingegnere e l'altro è un manager di banca. Come stai mio caro figlio?" Swami disse queste cose ad un uomo che non vedeva da venti anni, parlandogli dei suoi figli, di come erano oggi, e rivolgendosi a lui con lo stesso amore e affetto di sempre. Questa è Divinità!!

"Swami, tanta gente dice tante sciocchezze su di Te. Cosa posso fare?
Posso tenere chiusa la mia bocca, ma non le mie orecchie. Posso starmene seduto buono con le gambe incrociate, ma, a meno di non essere sordo, come posso chiudere le orecchie e smettere di ascoltare? La gente dice tante sciocchezze, cosa posso fare?"

Sapete cosa disse Baba? "Tu hai le orecchie per sentire, ma hai anche le gambe per alzarti e andartene. Puoi sempre alzarti e andartene. Ti ho dato le gambe, e allora perché non ti alzi e te ne vai? Perché ti limiti a disprezzare il tuo ascoltare?"

Dio è cosi pieno di compassione. Non vi incolpa mai. "Swami! Io ho commesso ogni genere di peccati!" "Bhagavan, in passato ho fatto tanti errori."
"Bhagavan non sono stato leale con Te". "Bhagavan, io non sono stato sincero con Te!" "Swami ho abusato della Tua fiducia! Ti ho disobbedito!"

Come reagisce Bhagavan in queste situazioni? "Bangaru! (vezzeggiativo molto usato da Baba che significa 'oro') Il passato è passato. Non preoccuparti del passato. Non parlare del passato. Da oggi in poi cerca di essere un bravo ragazzo."

Si! Baba Bhagavan è solo dare e perdonare. Egli è lo stesso Ramachandra.
Quindi quando celebrate Sri Rama Navami, celebrate anche il perdono. E' la celebrazione di dare qualcosa agli altri, una celebrazione del sacrificio, della rinuncia del distacco e della beatitudine.

Rama è un Ideale anche per i suoi nemici!

Un'altra lezione che possiamo apprendere da Rama è come essere 'nemici ideali'. Questo richiede un sacco di belle caratteristiche. La storia è questa: per Ravana, il peggiore dei nemici di Rama, si stava avvicinando la fine. Ravana stava per morire. Rama chiamò suo fratello Lakshmana e gli chiese di recarsi al capezzale di Ravana che stava morendo. Perché?

"Ravana è un vecchio pieno di esperienza. E' un grande devoto e un grande governante. Impara tutto ciò che puoi da lui. Va."
Egli mandò il suo stesso fratello dal suo peggior nemico! Si! Noi umani cosa avremmo detto: "Quando sapremo la notizia della sua morte? Quando finirà di vivere?" Ma qui si tratta di Rama ed Egli ha mandato suo fratello ad imparare alcune lezioni di scienze politiche e di amministrazione. Sì, Egli trova buone qualità anche nelle persone cattive. Noi al contrario riusciamo ad essere ' tanto bravi ' che riusciamo a trovare le cattive qualità anche nelle brave persone! Siamo proprio l'opposto.

Quindi a Sri Rama Navami si celebra anche la capacità di trovare il bene ovunque, anche nelle cose cattive e trovare il positivo anche nelle situazioni più negative.

Ma che dire di Ravana, il suo nemico. Come si è comportato? Sua nuora venne da lui e si mise a piangere: "Oh! Uncle! Mio marito è morto! I nemici lo hanno ucciso nel campo nemico. Voglio rivedere il suo corpo per una ultima volta."
Ravana, il suocero, disse: "Va tranquillamente a cercare il suo corpo!"
E la nuora: "Ma Uncle, come potrò essere sicura? Io sono una bella donna. Se vado nel campo nemico, che ne sarà di me? E' mezzanotte!"

Cosa disse allora Ravana, peggiore dei nemici di Ramachandra? "Non ti accadrà nulla. Te lo garantisco! Rama può anche essere mio nemico, ma non è un cacciatore di donne! Questa reputazione appartiene a me! Questo è il mio ruolo. Sarai al sicuro nel campo di Rama. Puoi andarci tranquillamente."
Vi prego di notare che insegnamenti ideali si trovano nel Ramayana!

Esempi di Verità e Dharma

Sri Rama Navami non è una festa comune. Bhagavan Baba è Sri Rama stesso.
Egli parla sempre di Verità e Dharma. Qualunque cosa faccia è Dharmico e Giusto. Egli ci trasmette Pace (Shanti). La Sua relazione con noi è l'Amore (Prema). Bhagavan è l' esempio vivente di come condurre una vita virtuosa.

La vita di Rama è anch'essa tutto un esempio di Verità (Sathya) e Dharma.
Quindi domani quando festeggeremo il compleanno di Rama, celebreremo anche il compleanno di Baba. La nascita di Rama non è diversa da quella di Baba.
La nascita di Rama e quella di Baba non sono diverse dalle nostre nascite.
La nascita di ciascuno e di ognuno di noi è la nascita di Rama - e cioè è la vita della consapevolezza!

Ci sono ancora un sacco di cose che potrebbero essere dette. Ma io so che voi dovete mettervi in fila per il Darshan del pomeriggio, al caldo, sotto il sole cocente. Voi che fate queste file e aspettate il nostro Signore siete veramente degli ottimi devoti. Credetemi, Swami vi pensa moltissimo!
Credetemi non sto esagerando.

Quando ci fu la inaugurazione dell'Università, il Giudice Chandra Chud, venuto per quella circostanza, stava guardando i palazzi e le costruzioni.
Poi rivolgendosi a Swami, disse: "Swami, che bei palazzi e che bei fabbricati ci sono qui! Sono un po' dappertutto e possono dare riparo e alloggio a tanta gente. Sono veramente costruzioni meravigliose!"

Sapete cosa gli ha detto Baba? "Dove sono i miei devoti? I miei devoti dormono sotto gli alberi. Dove sono i miei devoti? Essi vivono nei capannoni. Essi fanno lunghissime code per ore al sole cocente aspettando il mio arrivo". Sai è per te e Sai è per me. Questo è il nostro compassionevole Signore!

Possa Sri Rama Navami portarci tutte le più nobili e elevate qualità, così come sono esemplificate e personificate e idealizzate nella vita di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
Possa questa festa essere una benedizione per tutti noi. Possa portarci alle grandi altezze del paradiso.
Possa Bhagavan essere con noi per sempre ed anche molto di più.

Jai Sai Ram!