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Discorso domenicale di Anil Kumar

23 settembre 2007

STOP!



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Cari fratelli e sorelle,
spesso ci capita di incontrare la parola "STOP" sui segnali stradali o agli incroci; vorrei che essa fosse oggi il soggetto della nostra conversazione. Cosa accade se, quando viaggiamo lungo la tangenziale ad alta velocità e vediamo un cartello che indica lo 'stop', non ci fermiamo? Sicuramente un incidente! Invece che approdare alla nostra destinazione ci troveremmo in una corsia di ospedale. Quindi doppiamo fermarci quando è necessario e quando siamo obbligati a farlo altrimenti corriamo dei rischi.

Dobbiamo osservare le norme stradali anche sulla via spirituale.
Anche la spiritualità è un viaggio continuo, un viaggio che non ha mai avuto inizio né avrà mai fine. In questo cammino interminabile, in questo viaggio eterno, noi dovremmo fermare certe cose in modo da poter viaggiare tranquilli e sicuri. Se osserviamo alcune regole, la superstrada spirituale sarà confortevole. Per fare un viaggio migliore, dobbiamo fermare alcune nozioni, alcune abitudini, alcuni processi di pensiero.

Smettiamo di usare un vocabolario altisonante
La prima cosa a cui dobbiamo dire stop è l'uso di un vocabolario difficile. Questo non esclude me, anzi io sono il primo perché nel satsang nessuno si trova sul piedestallo; siamo tutti uguali. Essendo un insegnante, ho un po' di tempo in più per raccogliere materiale in modo da convincervi. Noi tutti siamo pellegrini lungo lo stesso sentiero e dobbiamo smettere di usare un vocabolario difficile. Usiamo parole per descrivere Dio, usiamo parole per descrivere la Divinità; questo deve cessare! Perché? Perché le parole non potranno mai raggiungere Dio, è impossibile! Eppure, nonostante questo, stiamo ancora tentando in tutti i modi di rinchiudere la Divinità nelle parole. Smettiamo di usare espressioni verbali o comunicazioni di questo tipo che riguardano in particolar modo Dio e la Divinità.
C'è un altro pericolo: noi usiamo parole altisonanti e un vocabolario ricercato che non è di nessuna utilità, è solo un segno di ego. Esso soddisfa il nostro ego ma non la nostra coscienza, non potrà mai soddisfare lo spirito. Quindi abbandoniamo l'uso di parole ricercate per descrivere Dio.

Le parole sono inadeguate per esprimere la Verità
Dovremmo anche valutare un altro punto importante: molte persone, inclusi dei sapienti, incontrarono Gesù Cristo e tutti erano convinti che Gesù fosse molto al di sopra di loro. Alcuni erano esperti nelle scritture e avevano una grande capacità di ripetere i versi a memoria, come un computer o un registratore ma, davanti a Gesù Cristo, dovevano chinare la testa perché Egli era l'incarnazione della pace. Cristo sapeva comunicare le cose nel miglior modo possibile. Conosciamo Ramakrishna Paramahansa; molti grandi studiosi di quei tempi, come Keshav Chandrasen, Pandit Sitanathan, Padma Bhushan, dovettero chinare la testa di fronte a Ramakrishna Paramahansa. Perché? Perché la sua saggezza era oltre il vocabolario, oltre le parole che sono soltanto veicolo della comunicazione. Quando Paramahamsa incontrò Svami Vivekananda per la prima volta non fece nessuna conferenza né discorso di alcun tipo, non fece uso di nessuna parola pomposa, sebbene Vivekananda avesse un vocabolario con sé con il quale poteva verificare ogni parola difficile. Egli non usò mai quelle parole perché era consapevole della loro inutilità. Le parole sono inutili, vuote, non spiegano la profondità e la realtà Divina. La comunicazione di Paramahansa era il suo tocco Divino e il tocco del Maestro fu sufficiente per illuminare la vita di Vivekananda. Amici, il vocabolario confonde e lo stile roboante non è che pompa e pubblicità, è un' espressione di ego per cui, dal momento che stamattina abbiamo iniziato con il titolo 'STOP', smettiamo di usare parole altisonanti e versi sapendo che sono del tutto inadeguati per esprimere la Verità. Questo è il primo punto.

I fatti cambiano con il tempo
Andiamo avanti al secondo stop. Spesso sentiamo persone usare le parole: fatti e personaggi. Se chiedete a qualcuno: "Perché dici questo?" "Perché ci sono fatti e personaggi che mi danno ragione". Tutti gli scienziati parlano sulla base di fatti e persone. Finitela con questo! Dio non può essere limitato dai vostri fatti, non può stare dentro i parametri dei vostri personaggi! Fatti e persone sono relativi al mondo e non a Dio. Per prima cosa cerchiamo di capire che cos'è un fatto. "La temperatura è di ..tot gradi"; questo è un fatto. Nel pomeriggio la temperatura potrebbe salire ed anche questo è un fatto. Durante la notte la temperatura cala e questo è ancora un fatto. Quindi qual'è la verità? Le temperature dell'alba, del mattino, del pomeriggio e della notte sono sempre differenti ma sono tutti dei fatti. Cambia la temperatura ed è un altro fatto. Il fatto Esprime la Divinità? No! I fatti ti fanno capire qualcosa di Dio? No, perché i fatti sono tutti diversi. La temperatura, l'umidità, la pressione, il vento, l'intensità della luce, tutto cambia costantemente. Anche i 5 elementi sono in trasformazione continua; qualche volta, le trasformazioni dei 5 elementi portano a catastrofi. Una modifica della struttura della terra conduce a terremoti, una modifica nell'acqua del mare porta cicloni e alluvioni, variazioni del vento portano tempeste, cambiamenti nel clima provocano il riscaldamento globale. Questi sono tutti fatti che però non hanno nulla a che fare con Dio.

I fatti non hanno nulla a che fare con Dio
Tutti questi fatti non hanno nulla a che fare con Dio perché essi sono diversi da un momento all'altro. Per esempio, tutti sappiamo come eravamo 25 anni fa. Penso che tutti noi abbiamo un album nel quale possiamo rivederci come eravamo 30 anni fa, molto carini, molto belli e adesso invece Š.siamo proprio brutti, meglio non parlarne! (Risate) E in futuro saremo anche peggiori!! (Risate) Non ci saranno sorprese al riguardo! Sono certo che nessuno può affermare "Sono più bello di quando avevo 25 anni"; se dite questo è implicito qualche disturbo nella vostra personalità, oppure dovete ridefinire il termine "bello"! Questi, senza dubbio, sono i fatti ma sono diversi continuamente. La popolazione cambia, specie nel numero. Per questo né i fatti né le persone possono comunicarci nulla riguardo a Dio. Mettete uno stop a tutto questo. Quindi, cosa dovrei fare ora? Abbiamo già messo uno stop alle espressioni verbali pompose, adesso mettiamo uno stop ai fatti e alle persone. Dunque cosa vogliamo? Vogliamo la Verità, cerchiamo la Verità non i fatti. Fatti e Verità sono diversi.

I fatti sono diversi nel tempo mentre la verità non cambia mai
Baba nell'anno 1972 visitò Hyderabad e, in quell'occasione, mi fece una domanda:
"Cos'è un fatto e cos'è la Verità?"
Per me erano sinonimi! Per me erano la stessa cosa così risposi: "Sono uguali Swami"
"Assolutamente no!" disse.
Quella fu la prima volta in cui sentii Swami specificare la differenza tra fatto e Verità in un modo tanto unico e lucido. Egli spiegò: "Oggi tu stai indossando un abito e questo è un fatto, ieri portavi una maglietta ed è un fatto, domani potrai indossare un altro vestito ed è sempre un fatto. Quindi i vestiti possono variare giorno dopo giorno ma TU resti sempre uguale. Questa è Verità". Perciò, quello che non cambia è Verità, ciò che è sempre diverso è un fatto. Questo è ciò che ha detto Baba e che risuona ancora nelle mie orecchie. Dunque mettiamo uno stop ai fatti ed alle figure, pensiamo solo alla Verità. Cos'è dunque la Verità? Come conoscere la Verità? Dove si trova la Verità?

Tu sei la Verità
Cari amici, la Verità non si può cercare e non si può trovare, nessuno può andare in cerca della Verità, non è disponibile in alcun negozio, in nessuna fabbrica, nessuna industria può produrla! Cos'è la Verità? Voi siete la Verità! Voi siete l'incarnazione della Verità, voi siete la personificazione della Verità eppure la cercate al di fuori di voi. Questa è la tragedia! Pur essendo la Verità in noi stessi andiamo a cercarla all'esterno! Che cosa buffa! E' come se chiedessi a qualcuno: "Scusi, dov'è Anil Kumar?" Questo potrebbe rispondere: "Eppure un'ora fa stava bene; cosa gli è successo?" Non possiamo pensare che la gente diventi pazza in mezz'ora! Quindi non è possibile andare in cerca di se stessi, no? Similmente è altrettanto strano andare in cerca della Verità essendone noi stessi l'incarnazione. Noi facciamo questo perché ci siamo allontanati dal sentiero della Verità, abbiamo dimenticato che noi siamo la Verità, questo è il vero dramma! E' come cercare il fantasma di un gatto nero nel buio: lo troverete? Impossibile! Così è per la Verità che andiamo cercando fuori di noi. Cosa fare dunque?

La Verità accade
Attraverso il processo della meditazione dobbiamo riflettere dentro noi stessi. La meditazione ci porta all'interno e, quando ci rivolgiamo all'interno, la Verità accade. Per favore permettetemi di essere chiaro: la Verità non è una cosa fatta. I dolci vengono fatti al refettorio ma la verità non viene fatta, non è un atto. Parlare in modo veritiero è diverso dalla Verità delle verità, l'essenziale, fondamentale, basica Verità. La Verità è inesprimibile perché, sia che ne parliate o meno, continua ad essere Verità. Nel sonno voi siete la Verità ed anche nel sogno siete la Verità. Sia che parliate o meno, siete la Verità. Cosa avviene quindi durante il processo della meditazione? Durante la riflessione su noi stessi, durante il processo dell'annullamento dei pensieri, del totale ritiro della mente, la Verità accade. La Verità non è fatta, non è rivelata, né raccontata, la Verità accade e questo significa che voi sperimenterete la Verità. Dunque mettiamo uno stop ai fatti e ai personaggi e cerchiamo di scoprire la Verità nelle nostre vite trattenendo la mente in uno stato senza pensieri. Cos'altro è la Verità?

Ekam Sat - la Verità è una
La Verità non è mai compresa, non è mai il risultato di discussioni o argomentazioni; sulla Verità non si può discutere. Supponete che qui ci sia luce: può dire qualcuno che è buio? La Verità non può essere discutibile, non è il risultato della logica e non è soggetta alla razionalità o alla ragione perché la Verità è la Verità. La Verità è una : " Ekam Sat Viprah Bahuda Vadanti". Se c'è luce dappertutto, puoi affermare che è buio? No, non puoi. Di notte invece è buio: puoi dire che c'è luce? No! Quindi la Verità non è discutibile. Pertanto mettiamo uno stop ad ogni argomentazione, ad ogni calcolo ragionato, alla logica, al razionale perché la Verità è oltre tutto ciò, è oltre la logica, la razionalità, la materialità. La Verità è oltre tutto quello che tu conosci perché la Verità sei tu stesso! Questo è il punto. Non ci si arriva attraverso alcuna filosofia .

La filosofia è una pura perdita di tempo
Alcuni dicono: "La scuola di filosofia ci conduce alla Verità". Come fate a saperlo? Non potete assolutamente dire che una sola scuola di filosofia porti alla Verità. Non posso affermare che c'è la luce solo in un particolare punto, la luce è anche qui. Non posso dire che c'è la luce solo in due punti perché la luce c'è anche al centro. Come posso fare queste affermazioni quando la luce si trova uniformemente ovunque? Ugualmente, nessuna scuola filosofica può reclamare per sé stessa di essere depositaria della Verità. "La Verità, vista da una particolare angolazione sembra questo, mentre vista da un'altra angolazione sembra quello". Dobbiamo comprendere che si tratta sempre della stessa Verità. La Verità non potrà mai essere compresa o sperimentata attraverso lo studio filosofico; filosofia è argomentazione, è teoria. Baba la mette in questo modo: "La filosofia è una perdita assoluta!" "Perdita assoluta" perché leggendo e pensando siamo convinti di sapere invece otteniamo solo confusione.

La filosofia non ci aiuta a comprendere la Verità
Troviamo persone che letteralmente si disperano: "Non so che cosa debba fare!" Il Signore Buddha fece penitenza per tanto tempo poiché era incapace di decidere come stessero le cose. Sri Ramakrishna Paramahamsa è stato da molti Guru come Bharavi, Brahmani e Totapuri, ha praticato tutte le scuole di filosofia e seguito tutti i nove sentieri della devozione. Dunque amici, noi possiamo esplorare, scavare e sperimentare la Verità ma la Verità continua ad essere la stessa. Un attore può interpretare la parte di un eroe o di un personaggio secondario ma resta sempre lo stesso. Similmente, la Verità continua ad essere la stessa sebbene le nostre percezioni o modi di vederla possano essere diversi. In altre parole, non tentiamo di conoscere la Verità attraverso metodi filosofici in quanto essi sono pura teoria, si tratta soltanto di immaginazione, di creatività della mente umana. La mente può creare, la mente può immaginare, la mente può vincere attraverso il potere intellettivo, la mente può fare qualsiasi cosa che però non è la Verità.

Dio è inconoscibile
Posso dirvi che la Verità può succedere mentre continuiamo il nostro viaggio. Cerchiamo di non fermarci in un posto. Dobbiamo compatire coloro che hanno concluso il loro viaggio fermandosi. Capita di conoscere persone che ci dicono di essere illuminate. Poveretti! Al contrario sono nel buio totale! Alcuni dicono di conoscere Baba da 40 anni e ancora non comprendono che Egli non può essere conosciuto! "Come puoi dire che Lo conosci? Parli da folle! Non sai che non sai niente?" Egli non può essere conosciuto perché Dio è inconoscibile. Se fosse possibile conoscerLo sarebbe materiale, un oggetto, parte dei 5 elementi ma Egli trascende i 5 elementi e trascende l'intera creazione. Quindi, nel processo dell'apprendere, noi aiutiamo a creare la situazione affinché la Verità accada nelle nostre vite.

La Verità accade durante il processo dell'apprendimento
La Verità accade durante il processo dell'apprendimento non attraverso la conoscenza in sé. Conoscenza significa che voi avete raggiunto un punto morto. Quando, viaggiando in auto, trovate un cartello con su scritto "Fine della Strada" significa che non potete andare oltre; questo è ciò a cui vi conduce la conoscenza acquisita.
"Signore, ho letto tutti questi libri."
" Molto bene"
Statevene tranquilli e continuate a leggere! Uno dovrebbe continuare ad apprendere perché è durante il processo dell'apprendimento che capita la Verità, non ad uno uno stadio di conoscenza. Questo accade perché nel tentare di sapere, voi siete innocenti, umili, senza ego, puri; nel processo dell'apprendere, siete candidi e puliti. Se mi guardo allo specchio posso vedere il mio viso molto chiaramente ma se non lo vedo, significa che lo specchio è ricoperto di polvere. Similmente, il sapere è uno specchio; durante il processo del conoscere, voi siete puliti, aperti, positivi e quindi la Verità accade.

La Verità è armonia
La Verità è sempre armonia. Cerchiamo di capire perché. La luce fuori e la luce dentro sono in accordo tra di loro, il vento all'interno è in accordo con il vento fuori. La Verità è consonanza. Ecco un semplice esempio: ciò che dicono il Cristo, Nanak, il Buddha, ciò che Krishna dice nella Gita è sempre una e la stessa cosa. La Verità è sintesi, unità, agglomerato, accordo. Tutte le religioni si accordano perché la Verità è armonica, la Verità è accettazione, mai rifiuto. La Verità non è diniego o negazione. Se siete preparati ad accettare, siete pronti per sapere. Ecco perché abbiamo tutte le religioni nelle bandiere di Prashanti. Sri Ramakrishna Paramahamsa praticava tutte le religioni perché la Verità è armonia. Ci sono persone che parlano in modo tale che non si capisce niente; talvolta perfino lo stesso oratore non sa di che cosa stia parlando perché noi crediamo di dover complicare gli affari semplici. Baba ci ha dato un esempio:
Quando sei con l'acqua alle ginocchia, puoi parlare.
Quando sei nell'acqua fino al collo, puoi ancora parlare
Ma, se sei immerso nell'acqua, non puoi più parlare.
Questo avviene quando siamo nella Verità.





La Verità è silenzio
Sri Ramakrishna Paramahamsa ci ha dato un altro esempio: molte persone sono andate a vedere una rappresentazione teatrale e il sipario era ancora calato. La gente parlava dell'opera che si sarebbe presentata, a che ora sarebbe incominciata e se sarebbe stata interessante; parlavano di quanto bello fosse quel teatro, degli attori, del soggetto teatrale, delle loro famiglie perché la gente, ovunque si riunisca, dà dimostrazione della propria vanità, dà sempre dimostrazione di se stessa facendosi pubblicità e per questo parla a voce alta. Ad un certo punto il sipario si solleva e subito tutta la gente smette di parlare. Questa è la Verità. Questo è l'esempio di Sri Ramakrishna: quando siete in uno stato di silenzio, la Verità accade. Questo è anche ciò che dice Baba:
"La voce di Dio può essere udita soltanto nel silenzio profondo".
La Verità accade nelle nostre vite solo in uno stato di silenzio, intendendo il silenzio in senso stretto perché si può pensare che si tratti di silenzio fisico mentre la mente continua ad elaborare le sue manipolazioni. Una mente piena di sporcizia, inquinata da pensieri sordidi, non è silenziosa, è solo un contenitore di polvere. Una mente vuota e senza pensieri è Verità. La Verità è silenzio e quindi accade nelle nostre vite in questa dimensione del silenzio

La Verità è semplice
La Verità è semplice. Vivekananda chiese a Paramahamsa "Hai visto Dio?" e Paramahamasa rispose "Vedo Dio come vedo te". Egli non disse a Vivekananda che doveva praticare dieci anni di penitenza e quindici di digiuni o non dormire per vent'anni prima di poter vedere Dio, sempre che fosse ancora vivo dopo tutto questo! Non è così. La Verità è semplice. Baba dice che la Verità è semplice come il petalo di una rosa, è semplice come lasciar cadere un fazzoletto a terra, come respirare. Per Paramahamsa, per Baba, per Gesù, per Ramana Maharshi, le cose sono così semplici! Perché? Perché essi parlano in Verità. Le nostre affermazioni non sono Verità. Perché ? Perché sono abbondanti. La Verità è semplice mentre noi siamo complicati nelle nostre espressioni. Come possiamo aspettarci allora che la Verità accada nelle nostre vite, amici? Questo è un punto correlato alla Verità

La Verità è oltre il tempo
Ecco un altro punto. Noi non possiamo dire "Sono d'accordo con te per tot tempo", non si può dir questo. Se comprate un orologio avete una garanzia per due anni, se comprate un frigorifero potete avere una garanzia di tre anni, se comprate uno strumento elettronico potreste avere una garanzia di sei mesi o di un anno ma la Verità non ha durata, la Verità può far fronte al test del tempo. Il tempo non limita la Verità perché essa è al di fuori del tempo, è il tempo stesso e quindi, amici, mettiamo un punto fermo a tutte le nozioni sbagliate riguardo alla Verità. Il primo punto, a beneficio di coloro che ci hanno raggiunto tardi, è che dobbiamo mettere uno stop alle nostre altisonanti parole riguardo Dio. Il secondo punto è che dobbiamo mettere uno stop ai fatti ed ai personaggi e, terzo punto, lasciamoci semplicemente essere di modo che la Verità accada nelle nostre vite.

I miracoli accadono per darci un barlume di Divinità
Mettiamo uno stop a tutte le nostre idee che riguardano i miracoli; in effetti abbiamo idee molto buffe al riguardo! Non li sto rinnegando, penso che la materializzazione di vibhuti sia un miracolo di Baba, sì, ma non è solo questo.
Noi pensiamo che la materializzazione di un anello sia un miracolo di Baba; sì, lo è ma è anche molto di più. Pensiamo che la materializzazione di una catena sia un miracolo; lo è certamente ma è anche qualcosa che va oltre questo. Allora perché Baba ci materializza queste cose? Lo fa per darci un barlume della Divinità, per darci il "sapore" del miracolo ma non è tutto. Se pensate che la materializzazione di un anello sia un miracolo, allora Baba dovrebbe darvi un anello ogni giorno; se pensate che produrre una catena sia un miracolo, Baba dovrebbe dare una catena al mattino ed una catena alla sera a ciascuno di noi ma non è così. Tutte le materializzazioni sono miracoli per darci un assaggio, un barlume,una esperienza iniziale, ma il miracolo è veramente oltre tutto questo.
Cos'è un miracolo?

Il mondo è pieno di miracoli
Mettiamo uno stop alle nostre idee limitate, alla nostra conoscenza in fatto di miracoli. Il miracolo è qualcosa di più. Se pianto un seme, ne germinerà e spunterà una tenera pianticella che poi diventerà un alberrello fiorito ed infine un albero gigantesco. I suoi grandi rami si estenderanno in lungo e in largo e daranno ombra a molte persone. Tutto questo da un piccolissimo seme. Non è un miracolo questo? Può esserci un miracolo più grande? E' sicuramente un miracolo se avrete gli occhi per vederlo. Spesso leggiamo sui giornali racconti di incidenti aerei, dirottamenti, problemi di motore al decollo o durante il volo - in questo caso il volo è terminato e nell'altro mondo non c' è neanche bisogno di dogana! - (Risate) Noi vediamo gli uccelli volare ma non abbiamo mai saputo di dirottamenti, di un uccello che dirotta un altro uccello! (Risate) Gli uccelli volano molto alto ma non abbiamo mai saputo che avessero problemi di ali o di coda; decollano facilmente ed altrettanto facilmente planano. Non è un miracolo? L'uomo, con tutta la sua conoscenza di ingegneria aeronautica nella manifattura degli aerei, ha sempre problemi da qualche parte ma un uccellino, un pappagallo, un corvo, volano ed atterrano senza alcun problema. Non è forse un miracolo questo? Sì, lo è. Non è un miracolo il volo degli uccelli in gruppo, la loro formazione a stormo? Se molti aerei partissero simultaneamente, alcuni si scontrerebbero di sicuro ma, quando gli uccelli si alzano in volo a gruppi, lo fanno simultaneamente in modo ordinato e grazioso. Questo è un miracolo amici!

I miracoli avvengono intorno a noi ogni giorno
Ogni giorno ci lamentiamo di non aver tempo; abbiamo tempo per l'ufficio, abbiamo tempo per i figli, abbiamo tempo per fare la spesa, abbiamo tempo per guardare la TV ma non abbiamo tempo per osservare i miracoli che accadono intono a noi ogni giorno! Provate ad uscire di casa la notte, sedetevi su di una sedia e osservate il cielo pieno di stelle luccicanti. Che meraviglia! Nessuna stella cade sulla terra, nessuna stella ci cade sulla testa! Queste cose capitano solo al cinema ma non nella realtà! Non è un miracolo questo? Le stelle brillano di notte ma sono nascoste durante il giorno eppure non ci sono tende che le coprono, non cambiano il loro stile; si nascondono come la sposina prima del matrimonio ma come risplenderanno la notte! Non è questo un miracolo? E' un miracolo, basta che riusciamo a vederlo.

Il sorriso di un bambino è un miracolo
Quando ci incontriamo la mattina, qualcuno saluta con le parole "Buongiorno, come sta?", alcuni sorridono "Ciao! Come stai?" mentre altri hanno una faccia senza vita, senza sorriso, senza niente!....( Risate) Ma guardate i bambini: il sorriso di un bambino è bellissimo! Se tentassi di imitarlo non ci riuscirei in nessun modo perché il sorriso di un bimbo è così originale, così naturale, così innocente! Il sorriso di un bambino è il sorriso di Dio stesso.
Gli altri sorrisi dono tutti "commerciali, politici, finanziari, sociali o mentali". Se qualcuno si siede e ride da solo pensiamo subito che sia matto! (Risate) Un bambino non pensa al suo stato sociale, alla sua nazione, al suo grado in società, ha soltanto un sorriso incondizionato, bellissimo, fresco, originale, meraviglioso come il sorgere del sole e straordinario come il tramonto che vedete nel Kanyakumari ( Nel Kanyakumari, la gente guarda l'alba ed il tramonto vicino alla Vivekananda Rock). Il sorriso di un bimbo è bellissimo! Non è un miracolo? Oh Sì !

Non limitiamo i miracoli
Quindi adesso vi rivolgo un appello sincero affinché mettiate uno stop a tutte le nozioni ridicole che si riferiscono ai miracoli; il miracolo può essere qualsiasi cosa che accade nella vostra vita. L'essere qui è un miracolo! Quanti di voi si aspettavano di essere qui in Prashanti Nilayam? Molti hanno fatto il biglietto all'ultimo minuto. Non è un miracolo? Invece altri, che avevano il biglietto pronto, hanno dovuto cancellare il viaggio. Anche questo è un miracolo, pur se al negativo! L'esistenza nella sua interezza è un miracolo. Il nostro essere attirati dal Divino è un miracolo! Il miracolo è l'abito di Dio con il quale Egli ci attira in modo fantastico e favoloso. Non limitate dunque i miracoli a certe cose soltanto perché essi sono molti di più.





Il pensiero non è una qualifica spirituale dell'uomo
Amici cari, osserviamo adesso altre cose in campo religioso. Molti pensano che qualcuno sia un uomo veramente religioso.
"Come fai ad affermare questo?"
"Beh, è una persona che pensa in modo profondo".
"Ah, bene!"
Eppure pensare profondamente non è una qualifica dell'uomo spirituale. Perché? Se sono affamato e voglio mangiare, continuo a pensare al cibo ma questo non mi farà mangiare! Il treno è arrivato al binario: penso intensamente che dovrei salire e intanto il treno riparte senza di me.. Il giorno del suo matrimonio, il Sig. Isaac Newton era in laboratorio; doveva andare a sposarsi ma, il poveretto, era ancora al lavoro. La sposa, andò da lui e disse: "Amore, è tardi dobbiamo andare in chiesa a sposarci!" Fino a quel momento, Newton, l'aveva dimenticato perché era immerso nei suoi pensieri. Ebbene amici, pensare non è una qualifica dell'uomo spirituale. In che modo aiuta dunque il pensiero? Il pensiero aiuta a sviluppare teorie, sviluppa molte teorie! Interpreta, spiega, crea ideologie .. L'area del pensiero è teologia. Ripeto: l'area del pensiero è ideologia e questa non è la sola qualità di un uomo spirituale.

Il sentimento non è una qualifica dell'uomo spirituale
Qualcuno dice: "Quello è uno dai sentimenti profondi". Ah! Quali sentimenti? Il sentimento è un po' al di sopra dei pensieri. Il pensiero ha a che fare con la testa mentre il sentimento ha a che fare con il cuore; è il cuore che sente non la testa che è sempre pronta a ferire i sentimenti degli altri! Quindi il cuore sente, la testa ferisce. La testa è piena di ego mentre il cuore è pieno d'amore, la testa è possessiva mentre il cuore è sempre pronto a condividere, la testa è chiusa mentre il cuore è espansivo, la testa divide mentre il cuore unisce, la testa è terrena mentre il cuore è spirituale. Quindi, il cuore è certamente superiore alla testa poiché è parte attiva nella devozione.
Alcuni piangono mentre ascoltano i bhajans; non c'è niente di sbagliato, vuol dire che il canto ha toccato i loro cuori.

Deva Devothama: Oh Dio degli Dei!
Dina Samrakshaka : Tu sei il rifugio di chi è abbandonato
Devadi deva Daya Maya : Oh Signore Compassionevole!
Tu sei il Cuore dei cuori, il Signore del mio cuore, e mi sei così caro!
Sri sai deva KripaMaya: Riversa la tua Grazia su di me, mio Signore!
Deva Devothama: Oh Dio degli Dei!

Queste sono parole che colpiscono, sono idee che confortano! Che espressioni piene di sentimento salgono dal profondo del cuore! Quando ascoltiamo questo bhajan, ci ricordiamo di quando Baba ci ha salvato la Vita, di quando ci ha tolto dalle tribolazioni, quando ha steso la sua mano amorevole e ci ha aiutato ad uscire dai dubbi, dalla confusione dei problemi! Quando cantiamo altre canzoni, siamo eccitati e pieni di gioia, le nostre facce sono luminose e sorridenti. Per esempio quando cantiamo Govardhana Giridhari siamo commossi.

Govardhana Dhara Gopal
Chita Chora Yashodha Ke Bal
Navanitha Chora Gopal

"Govardhanadhara Gopal" significa "Oh Swami, tu che hai sollevato il monte Govardhana, puoi sollevare anche la mia vita?" Dopotutto non sono così pesante! (Risate) Puoi elevare la mia vita? Potresti darmi un avanzamento professionale? Potresti alzare un po' il livello dei miei affari? Potresti elevare il mio livello spirituale? Voi sorridete perché percepite la presenza di Dio. Molti ridono durante i bhajans, non pensate che siano matti; matti siete voi che non capite la loro follia! Sri Ramakrishna Paramahamsa diceva: "Voi dite che sono matto ed io sono felice di esserlo; voi siete matti ma non lo sapete. Io sono matto per Dio, mentre voi siete matti per ciò che riguarda il mondo e quindi, nella nostra follia, siamo colleghi!" (Risate) Penso di avervi detto tempo fa che Baba ha aperto molti reparti specialistici: neurologia, nefrologia, cardiologia, oftalmologia. . ma non ha aperto il reparto di psichiatria! Sapete perché? Perché quello è la Sai Kuwant Hall!! (Risate) Nel nostro piccolo, noi siamo tutti affetti dalla follia, anche se in dosi differenti! ( Risate) Per alcuni la dose potrebbe essere una pillola grande quanto un ribes, per qualcun altro non basterebbe una zucca! ( Risate)

"Essere" è la vera qualità dell'uomo
Il cuore si esprime tramite sorrisi e lacrime ma questa non è la sola caratteristica dell'uomo spirituale; il pensiero ed il sentimento non sono le sole qualità. Che cosa si scopre se si va nel profondo, oltre il pensiero ed il sentimento?
Dimorare nell'essere è la più alta qualità dell'uomo spirituale. Voi siete Sat o Esistenza, Chit o Consapevolezza e Ananda o Beatitudine, Satchitananda. Questa essenza dell'essere è Sat ossia Esistenza.
"Sono felice"
"Perchè sei felice?"
"Perché esisto".
La felicità è un'esperienza esistenziale.
"Io sono pieno di gioia!" dove "Io" è l'esistenza mentre "provare gioia" è l'esperienza.
"Io piango"; "Io" è l'esistenza mentre il "piangere" è l'esperienza.
Pertanto "essere" vuol dire esistere. Felicità, infelicità, gioia, piacere, dolore, successo ed insuccesso: tutte queste cose accadono ma l'essere rimane lo stesso. Essere non è duale. L'esistenza non è duale mentre l'esperienza lo è, l'esistenza è una mentre le esperienze sono molte, l'esistenza è uniforme mentre le esperienze cambiano. Quindi questo essere è lo stadio ultimo. Smettiamo di pensare che sia una qualità religiosa, smettiamo di credere che il pensiero sia l'unica caratteristica del devoto; cerchiamo invece di sperimentare la realtà dell'essere, dell'io esisto . Questo è il prossimo punto sul quale voglio attirare la vostra attenzione.

L'essere assorbe ogni esperienza senza esserne toccato
L'essere può ricevere qualsiasi esperienza senza venirne intaccato. Amici, vi chiedo di concentrarvi seriamente su questo ragionamento. L'essere è pronto ad assorbire, pronto a prendere senza restarne toccato. Perché?
Sullo schermo del cinema vengono proiettati molti film ma quando viene proiettata una scena in cui si balla il tango, lo schermo non danza e quando viene proiettata una sequenza di guerra tra l'eroe e i cattivi in cui scorre il sangue, lo schermo non ne sarà intriso. Questo schermo è il vostro essere.
"Potrei vedere il film senza schermo?"
"E dove vorresti vederlo, proiettato in cielo forse?" ( Risate)
Senza lo schermo, non si può vedere il film ma il film non è lo schermo. Lo schermo mostra ma non partecipa; la proiezione è diversa dalla partecipazione. Questa proiezione non-partecipante è il vostro essere. Perciò essere è la vera qualità di un devoto, di un religioso, di una persona spirituale. Un uomo che pensa è molto bravo nel parlare e nello scrivere, un uomo di sentimento è molto bravo nell'esprimere emozioni ma chi è nell'essere non è emotivo. Alcuni pensano che la religione sia emozione; no, la religione è equilibrio. Cerchiamo dunque di mettere uno stop a tutte queste nozioni approssimate.
Ora vorrei attirare la vostra attenzione su un altro punto: molti sono tentati di dire "Baba mi ha detto questo, Baba mi ha detto quello" e lo fanno per due ragioni di cui la prima è impressionarvi e farvi sapere quanto sono vicini a Swami e la seconda è far colpo su di voi e farvi sapere quante cose conoscono; entrambe sono inutili se non ridicole, entrambe sono irreligiose.

Baba risponde alle domande
Cari amici, la gente dice che ha fatto una domanda a Swami ed Egli ha dato loro una certa risposta. Cerchiamo di essere chiari su questo: la risposta di Baba in seguito ad una domanda fatta da qualcuno può non essere corretta per voi. Questo è un semplice esempio: ho un amico che è uno spilorcio numero uno, possiede un sacco di proprietà e mi domando se il denaro lo mangi pure! E' uno che crede nei conti in banca. Una volta mi ha avvicinato:
"Sai che cosa mi ha detto Baba?"
"Che cosa?"
"Veramente lo ha detto ad un mio amico..
Meno male! Perché se Baba ti avesse detto qualcosa, allora farei meglio a diventare uno spilorcio anch'io così può parlare anche con me!"
"Cos'ha detto al tuo amico?"
"Dio ed il denaro non vanno insieme, Dio è oltre il denaro, per cui non pensare al denaro. Questo è ciò che ha detto Baba".
Certo! Questo mio amico è un grande avaro, non vuole spendere neanche un 'pie' (una piccolissima moneta) per cui è convinto di non dover avere a che fare con il denaro perché Dio e il denaro non vanno d'accordo!
Io allora gli ho risposto:
"Ad un mio amico Baba ha detto questo, ascolta bene:

Nakarmana Naprajaya Anena,
Tyage Amritatva Panena.

Né l'azione né la posizione (Na Karmana) né l'associazione (Naprajaya Anena): solamente il sacrificio vi conferisce lo stato di Immortalità. Avrete l'Immortalità solamente attraverso il sacrificio (Tyage Amritatva Manusham)

Cosa ne pensi adesso?" L'amico rispose "Grazie" e se ne andò!
All'avaro Baba dice tyagena che vuol dire sacrificio ma a qualche altro che butta via il denaro, aspettandosi magari che il suo nome venga pubblicato sulle prime pagine dei giornali preferibilmente con foto, Baba dice che i denaro non è il criterio di valutazione. Quindi lo spendaccione deve sapere che Dio è oltre il denaro mentre l'avaro deve praticare il sacrificio. Dov'è l'uniformità? Come potete affermare che la risposta dovrebbe essere uguale? La risposta di Baba dipende dalla posizione, dal livello mentale, dalla situazione, dalla cultura e dalle abitudini di chi pone la domanda. Se un grande studioso pone una domanda a Swami, la Sua risposta si uniformerà agli studi che lui ha seguito; se uno sciocco Gli fa una domanda, la risposta sarà di basso livello. Le risposte di Baba non sono risposte ma "in risposta" ad ogni persona e situazione.

Le risposte di Baba sono specifiche
La risposta è in relazione a chi fa la domanda. Colui che chiede pone la domanda basandosi sul contesto della sua vita. Un dottore farà riferimento al campo della scienza medica, uno studioso dei Veda porrà una domanda relativa alla sua conoscenza. Dunque, coloro che chiedono si trovano in contesti e situazioni differenti e Baba dà risposte appropriate alle persone. Non possono esserci risposte standard, come quelle che si trovano nei libri e nei testi, che si possono copiare ed esaminare. Quindi mettiamo un punto fermo alla buffa idea che tutte le risposte debbano essere uniformi.
Avrei alcune altre cose da dire ma ne parleremo la settimana prossima.
Vi ringrazio per la vostra gentile presenza e per il vostro tempo.
Che Dio vi benedica tutti!
Grazie.