Attraverso gli occhi degli Scienziati Moderni e dei Veggenti Vedici
del Prof. G Venkataraman
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Parte Prima
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Avrete senz' altro già sentito la frase 'Sat, Cit, Ananda'. Approssimativamente , essa significa: 'Verità, Coscienza e Beatitudine' . È così che talvolta viene descritto Dio. In altre parole e ad un livello assoluto, Dio viene descritto come 'Pura Coscienza' o 'Coscienza Assoluta'. Che cosa si intende esattamente con 'Coscienza? E che cosa ha a che fare, questa 'Coscienza', con la Creazione? Questi sono alcuni degli argomenti che intendo affrontare in questo discorso. Prima di cominciare, devo sottolineare che non c'è alcuna necessità di conoscere le risposte a questo genere di domande quando si vuole raggiungere la fusione con Dio. La nostra devozione non diventerà in alcun modo più profonda per il fatto di conoscere questi aspetti. Ma per noi è comunque molto positivo poter apprezzare quanto fu profonda la comprensione degli antichi veggenti che erano alla ricerca di Dio. Credo che di questi tempi, in cui la gente fa sempre una miriade di domande, potrebbe essere utile mettere la stessa Creazione a confronto con la Pura Coscienza o la Coscienza Assoluta, termini con cui spesso viene definito Dio. E proprio questo è ciò che mi prefiggo in questo discorso.
LA MATERIA E L'ENERGIA
Comincerò con l'esposizione di un fatto di cui, ne sono certo, siete già a conoscenza, e cioè che il nostro Universo è costituito di due entità: la materia e l' energia. La materia è tangibile, e possiamo sia toccarla che vederla. Talvolta, quando il mondo materiale è troppo piccolo per essere visto ad occhio nudo, possiamo esplorarlo utilizzando un microscopio ottico o addirittura un microscopio elettronico. La materia possiede una massa misurabile. L'energia, invece, quando è latente è intangibile, e si rende manifesta quando cambia forma. Per esempio, una roccia posata sulla cima di una montagna ha una grande quantità di energia potenziale. Lo sa un qualsiasi studente di liceo. Comunque, nessuno è in grado di vedere questa energia, sebbene sia possibile calcolare l' energia gravitazionale potenziale contenuta nella roccia sopra descritta. Solo nel momento in cui la roccia viene spinta giù dalla montagna l' energia potenziale si converte in energia cinetica e gli effetti di questa trasformazione diventano visibili e misurabili.
La materia
Allo stesso modo, si dice spesso che una grandissima quantità di energia è imprigionata dentro un atomo. Ed è vero. Ma anche l'energia atomica latente non è visibile. Solo quando essa viene rilasciata, si possono constatare gli effetti generati da tale rilascio. Questo è ciò che accadde ad Hiroshima e Nagasaki. Faccio menzione di questo per sottolineare il fatto che fino ad un centinaio di anni or sono i fisici pensavano che la materia fosse materia e l' energia fosse energia, cioè che le due fossero due cose distinte. La svolta avvenne nel 1905, ed il responsabile del cambiamento di visione nei confronti della materia e dell' energia fu un uomo chiamato Albert Einstein.
E = mc 2
(Ovvero: la materia e l' energia sono la stessa cosa)
Albert Einstein
A quel tempo Einstein era un giovane uomo di circa ventitre anni impiegato all' Ufficio Svizzero per i Brevetti, e dato che il suo lavoro ufficiale non era pesante, aveva la possibilità di usare molto del suo tempo per investigare su molti spinosi problemi della fisica. In quell' anno egli pubblicò tre saggi che avrebbero fatto epoca, e questo è il motivo per cui il 2005 è stato designato dalle Nazioni Unite come l' anno internazionale della fisica. Uno dei tre rivoluzionari saggi che Einstein scrisse allora fu quello sulla teoria speciale della relatività, un 'germoglio' del quale è rappresentato dall' equazione
E = mc 2
Da allora questa equazione è diventata così famosa che persino il grande pubblico la conosce. Questa equazione è molto semplice, ma racchiude un profonda verità. Come lo stesso Einstein affermò in un discorso pubblico, essa esprime l' eguaglianza fra materia ed energia! C'è un' unità sotto l' apparente dualità.
"È esilarante, come Dio ci ricordi l'universalità persino nel mondo della fisica"
(Prof. Albert Einstein)
MATERIA SENZIENTE E MATERIA NON SENZIENTE
Nell' Universo ci sono sia la materia che l' energia. Sebbene sembrino essere entità distinte, esse sono veramente una ed una sola cosa. Inoltre, l'energia può essere convertita in materia e la materia in energia. E allora? Questo è il prossimo punto che desidero trattare, ma prima di cominciare a parlarne desidero convogliare la vostra attenzione su un fatto che già conoscete, e cioè che la materia nell'universo può essere di due diversi tipi: senziente e non senziente. Non senziente significa 'senza vita' e senziente significa 'che ha vita'. Ho una specifico motivo per fare questa distinzione. Un' entità vivente è cosciente di esistere. Per chiarire ulteriormente questo punto, considererò una pietra e, diciamo, una rana.
Una rana
La pietra esiste voi ed io possiamo rendercene conto, ma la pietra non sa di esistere. Potete ribattere che questa è un' affermazione assolutamente retorica: quando mai un sasso può sapere di esistere?! Un sasso non ha vita! Sì, questo è vero, ma il punto è che la rana, che ha vita, sa di esistere, è conscia della propria esistenza. La rana ha la coscienza di sé mentre la pietra non ce l'ha, e questo è esattamente il punto che intendo trattare.
LA COSCIENZA DI SÉ
La coscienza di sé è un notevole dono che gli esseri viventi possiedono, ma noi esseri umani non soffermiamo mai la nostra attenzione su questa realtà. La prendiamo per un dato di fatto talmente ovvio che difficilmente realizziamo di possederla. Potreste ribadire: ³Va bene, gli esseri viventi hanno coscienza di sé, e allora?" Tratterò questo punto fra qualche istante. La domanda ora è la seguente: "Da dove è arrivata questa coscienza di sé? È in relazione con la materia e l'energia? Può venir espressa tramite un' equazione?" È emersa improvvisamente dal nulla quando la vita apparve per la prima volta sulla Terra, o è stata latente nell'Universo in qualche forma misteriosa sin dal tempo in cui l' Universo venne in esistenza?" Devo dirvi a questo proposito che pochi scienziati trattano pubblicamente questi temi. Un piccolo numero di scienziati (si possono veramente contare con le dita di una mano) ha certamente affrontato questi argomenti, ma la maggioranza, diciamo il 99.9999% , semplicemente preferisce ignorare queste tematiche, perché sa di non poter trovare nessuna risposta definitiva e di non poter pubblicare tali dissertazioni nei giornali scientifici 'standard'. Dato che al giorno d'oggi 'o si pubblica o si muore', la maggior parte degli scienziati lascia drasticamente da parte queste problematiche. Comunque, la questione resta, ed io desidero prenderla in considerazione ed esprimere alcuni punti di vista su di essa. La prima cosa che mi piacerebbe mettere in evidenza in questo contesto è che la coscienza di sé fa parte della nostra capacità di avere delle esperienze. Molte delle cose che conosciamo ci arrivano dall'esperienza. Prendiamo una cosa semplice, come il gusto. Potete solo essere d' accordo sul fatto che il gusto è una questione di esperienza. Noi siamo in grado di avere l'esperienza del gusto perchè il Signore Benedetto è stato così gentile da darci le papille gustative. Se mettiamo un po' di zucchero in bocca, avrà, ovviamente, un gusto dolce. Tutti a questo mondo, indipendentemente dalla razza e religione di appartenenza, potremmo giurare che lo zucchero è dolce. Potete chiedervi che cosa mai sia sorprendente in questo. Non voglio dire che ci sia qualcosa di sorprendente nel fatto che lo zucchero abbia un gusto dolce, ma... vi siete mai chiesti se la vostra esperienza sul gusto dolce dello zucchero sia la stessa di X o Y?
L'ESPERIENZA È INTERNA E SOGGETTIVA
Qui c'è da fare una considerazione importante. L' esperienza è interna alla persona, e da questo risulta che non è assolutamente possibile paragonare le esperienze di due persone su una base oggettiva. È vero che la scienza può analizzare lo zucchero, descriverne la struttura molecolare e tutto il resto, ma non esiste un metro od uno strumento di misura che la scienza possa mai utilizzare per misurare l' esperienza del gusto dolce.Lo stesso avviene con la coscienza di sé. La scienza può dire se un'entità è morta o viva, ma non potrà mai trattare un'esperienza soggettiva. Non dobbiamo condannare o criticare la scienza che, al momento presente, è strutturata in questo modo. Comunque, coloro che praticano la scienza non dovrebbero sentirsi più in alto o più potenti di coloro che desiderano prendere in considerazione la metafisica. Questo sentimento di condiscendenza è totalmente ingiustificato ma, sfortunatamente, è presente in molti moderni 'ultimi arrivati'. Tale arroganza è una caratteristica di origine egoica che non denota lo stato del vero studioso, che invece è solitamente molto umile.
QUALCOSA DI MISTERIOSO AL DI LÀ DELLA MATERIA E DELL' ENERGIA
Allora, dove voglio arrivare con tutte queste parole? Innanzitutto, che ci sono cose che vanno al di là della materia e dell' energia. Poi, che esse si riferiscono a regni che si trovano al di là dello spazio e del tempo, i quali sono dominio della scienza. E poi? Bene, il mio prossimo punto è il seguente: da dove sono arrivate tutta la meteria che vediamo attorno a noi e tutta l' energia che attualmente riempie l'Universo?
La grande esplosione nello spazio
La scienza non ha problemi a rispondere a questa domanda: tutto deriva dall'iniziale 'Big Bang' (Grande Esplosione) che dette origine all' Universo! Suppongo che tutti voi abbiate sentito parlare del Big Bang. Ne ho già parlato anche io in altri miei discorsi. Al momento vi ricordo che il termine Big Bang è usato per descrivere l'evento che ha segnato la nascita del nostro Universo quattordici bilioni di anni or sono, con uno scarto di incertezza di un paio di bilioni di anni in più o in meno.
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[fine prima parte; continua]