Cronaca delle celebrazioni della festività di Dasara
25 settembre 2006
Nel pomeriggio sono stati distribuiti indumenti agli studenti di Swami che il giorno dopo sarebbero partiti per il gramâ sevâ (il servizio nei villaggi). I bhajan sono iniziati alle 17,20 e Baba, dopo l’ârati, è tornato alla Sua Residenza intorno alle 18. Magliette e cappelli, ispirati al tema del gramâ sevâ 2006 e recanti il motto “Mânava Sevâ è Mâdhava Sevâ” (“il Servizio all’Uomo è Servizio a Dio”), sono stati inviati ai vari ostelli e distribuiti agli studenti.
26 settembre 2006
Il primo giorno del Veda Purusha Saptâha Jñâna Yajña, durante le celebrazioni di Dasara a Prashânti Nilayam, è coinciso con l’inizio del programma del grâma sevâ (il servizio nei villaggi) diventato ormai una consuetudine annuale a cui prendono parte lo “staff” di Swami e i Suoi studenti. Fra i canti vedici e la recita del Nâdasvaram, Swami è giunto alle 7,55 nel Sai Kulwant hall ed è rimasto seduto all’esterno per alcuni minuti dando così il darshan a tutti i presenti. Egli si è quindi recato alla sala dei bhajan ed ha benedetto i ritvik (sacerdoti officianti) dello Yajña e il gruppo dei Veda. Alle 8,55 Swami ha permesso che i sacerdoti portassero il pûrnakumbha (un vaso colmo d’acqua) nell’auditorium Pûrnachandra, luogo di celebrazione del Veda Purusha Saptâha Jñâna Yajña, e che lo “staff” e gli studenti dello Shrî Sathya Sai Higher Secondary School, assieme a quelli dei campus di Prashânti Nilayam e di Brindavan dello Shrî Sathya Sai Institute of Higher Learning, facessero il giro attorno al mandir procedendo verso l’auditorium stesso dove era allestito il palco per lo Yajña. Baba è arrivato lì alle 9,10 per osservare da vicino gli eventi in corso e lo svolgimento dello Yajña ed è rimasto fino alle 9,45 per tornare poi allo Yajur Mandiram, Sua Residenza. Successivamente, i ragazzi di Swami si sono diretti ai furgoni allineati lungo la South Indian canteen (mensa) ed il convoglio è partito per il sevâ del giorno cioè la distribuzione del prasâdam (cibo consacrato) e di indumenti in alcuni villaggi attorno a Puttaparthi. Il servizio è terminato alle tredici circa.
Nel pomeriggio, Baba è uscito un po’ prima delle quindici e, dopo essere entrato in macchina nel Sai Kulwant hall, ha girato a sinistra in direzione del gopuram (l’ingresso ornamentale del tempio), ha fatto visita al luogo di costruzione dello stadio coperto ed è tornato nel giro di 30 minuti. La macchina ha girato attorno alla zona in cui erano seduti gli studenti della scuola elementare e di Anantapur ed è poi giunta alla veranda del mandir; Baba è sceso e si è diretto alla sala dei bhajan parlando, lungo il tragitto, con alcuni anziani. Lì si è seduto per qualche minuto scambiando qualche parola con l’ex vicerettore shrî S.V. Giri, dopodiché ha chiamato il preside della Facoltà di Fisica, incaricato dell’organizzazione del mandir, e gli ha chiesto qualcosa circa una devota; dalla parte delle donne è stata passata voce perché essa fosse chiamata. Swami è entrato nella stanza delle “interview” per uscirne dopo mezz’ora, è tornato alla sala dei bhajan ed ha parlato alla donna facendo notare che Egli vede tutto, ovunque ci si trovi.
Alle 16,30 Swami ha chiesto di dare inizio ai bhajan. Alcuni studenti, con dei recipienti pieni di mele, si sono avvicinati per fare benedire quel prasâdam; Baba ha preso una mela da ogni recipiente e le ha tirate a due Suoi studenti seduti lì vicino. Mentre la distribuzione delle mele e i bhajan continuavano, Egli ha chiamato altri studenti con i recipienti di prasâdam e ha detto al preside del campus di Anantapur di distribuire le mele dalla parte delle donne nella sala dei bhajan. Il prasâdam è stato poi distribuito a tutti.
Alle 17, dopo mezz’ora di bhajan cantati con estremo entusiasmo, Baba ha accettato l’ârati e si è ritirato nella Sua Residenza.
27 settembre 2006
Questa mattina Swami è arrivato nel Sai Kulwant hall alle 8,45. Alle 9,10 è stato chiesto agli studenti di iniziare il grâma sevâ (il servizio nei villaggi). Swami è salito sul palco mentre gli studenti stavano girando attorno al mandir prima di dare inizio al grâma sevâ. Mentre questi partivano, Baba ha chiamato in “interview” alcuni devoti e, alle 11, si è recato nel Pûrnachandra. Dopo aver accettato l’ârati, mentre i sacerdoti cantavano il Mantrapushpam, Egli si è ritirato.
L’odierno servizio nei villaggi è stato dedicato ad alcuni luoghi nei dintorni di Puttaparthi.
Nel pomeriggio, Swami è entrato nella sala delle “interview” dopo aver dato il darshan in macchina ed è salito sul palco circa mezz’ora più tardi sedendosi dopo qualche minuto.
Benedetti i “ragazzi del Compleanno”, Egli ha chiesto a shrî S.V. Giri, ex vicerettore dello Shrî Sathya Sai Institute of Higher Learning, di parlare. L’oratore ha raccontato un’esperienza personale in cui Baba lo salvò da una spiacevole situazione allorché egli, nel 1986, stava svolgendo delle operazioni di soccorso durante le inondazioni verificatesi nei distretti di Telangana e del Godâvarî. L’argomento trattato è stata la gratitudine verso il nostro Divino Genitore per tutto quello che sta facendo per noi.
Dopo il suo intervento, durato 30 minuti e terminato alle 17, Swami si è alzato e ha tenuto il Suo Discorso, dopo il quale ha chiesto che si cantassero altri bhajan. Passati circa 20 muniti, ha accettato l’ârati e si è ritirato nella Sua Residenza.
28 settembre 2006
Swami è giunto nel Sai Kulwant hall alle 9,30. Raggiunta la veranda del mandir, ha chiesto agli studenti di distribuire il prasâdam consistente ancora una volta di mele. Egli ha poi fatto cenno agli studenti di fare il giro del mandir e procedere col programma del grâma sevâ. Gli studenti del gruppo dei Veda si sono recati nell’auditorium Pûrnachandra dove, fin dal primo mattino, era in corso lo Yajña; alle 10,10 anche Swami è arrivato nel Pûrnachandra e, dopo essere rimasto seduto per un po’ sul palco osservando gli eventi in corso, ha detto che sarebbe “andato e tornato” ed è andato via. Tornato alle 10.30, Egli è salito sul palco e si è seduto per qualche minuto. Dopo l’ârati, celebrato dai sacerdoti al canto del Mantrapushpam, Baba si è ritirato nella Sua Residenza.
L’odierno grâma sevâ è avvenuto nei dintorni di Bukkapatnam e di Kothacheruvu.
Attorno alle 16 c’è stato il darshan del pomeriggio. Baba è entrato poi nella stanza delle “interview” ed è giunto sul palco alle 16,45. Gli interventi pomeridiani sono stati due: prima ha parlato shrî Ajit Popat del Regno Unito e poi shrî V. Srinivasan, Presidente delle Organizzazioni Sai indiane. Entrambi hanno sottolineato la necessità di mettere in pratica gli Insegnamenti di Baba nella vita quotidiana. Alle 17,30 Swami si è alzato ed ha tenuto il Suo Discorso Divino a conclusione del quale sono stati cantati i bhajan per 15 minuti con relativa distribuzione delle mele. Alle 18,20 è stato intonato l’ârati a Swami.
29 settembre 2006
Dopo il darshan del mattino, Swami è rimasto seduto sul palco per un po’ di tempo ascoltando i canti vedici eseguiti dagli studenti. Alle 8,45, Egli ha benedetto il prasâdam per il servizio nei villaggi ed è tornato dentro. Gli studenti che dovevano dedicarsi a tale servizio hanno fatto il giro del mandir dirigendosi poi verso i loro automezzi. Swami è uscito dalla stanza delle “interview” dopo qualche minuto e, sulla poltrona, ha fatto un giro attorno all’area dalla veranda, è entrato nella sala dei bhajan dalla parte posteriore, ne è uscito dalla stessa parte ed è tornato nella stanza delle “interview”. Dopo qualche tempo, è amorevolmente uscito fuori in poltrona, si è diretto verso gli studenti della Scuola Elementare ed ha detto ad alcuni di loro di avvicinarsi e portarLo dalla parte delle donne. Quindi, l’onore di spingere la poltrona di Baba questa volta è toccato a questi bimbetti molto emozionati.
Dopo un giro dalla parte delle donne, Swami è passato da quella degli uomini, sempre sulla poltrona spinta dai bambini della Scuola Elementare, si è diretto verso la veranda dalla parte destra del mandir ed è poi entrato nella stanza delle “interview”.
Egli è poi salito in macchina procedendo alla volta del Pûrnachandra ove, dopo essere rimasto seduto per qualche minuto sul palco, ha chiesto l’ârati; poi si è ritirato nella Sua Residenza.
L’odierno grâma sevâ è stato effettuato nei dintorni di Kothacheruvu.
Il programma pomeridiano ha avuto inizio con una variazione: alle 16 Baba non era ancora arrivato nel Sai Kulwant hall e shrî Chakravarthy, segretario del Central Trust, ha dato inizio al programma “per Ordine Divino” presentando gli oratori della giornata: shrî Anil Gokak, vicerettore dello Shrî Sathya Sai Institute of Higher Learning, e il professor G. Venkataraman, ex vicerettore dello stesso Istituto. Shrî Gokak ha iniziato il suo intervento parlando dei tre aspetti della Madre Divina adorata durante Vasara. Baba è arrivato in macchina e, dopo un giro completo della sala, si è diretto alla veranda del mandir e si è seduto nei pressi della stanza delle “interview”. Shrî Gokak ha concluso dopo 15 minuti; a seguire ha parlato il professor Venkataraman con Baba ancora seduto accanto alla stanza delle “interview”.
Al termine del suo intervento, egli ha pregato Swami di benedirli col Suo Messaggio e Gli è andato vicino per ricevere la benedizione. Baba ha accettato con un sorriso, poi si è alzato, è andato sul palco e, alle 16.45, ha cominciato il Discorso. Mentre parlava delle nuvole che coprono il sole, si è messo a piovere molto forte e, dopo alcuni minuti, la pioggia è cessata all’improvviso come era cominciata. Alla fine del Discorso, Swami ha chiesto agli studenti di cantare i bhajan ed è entrato nella stanza delle “interview”; da lì è andato nella sala dei bhajan ove alle donne della famiglia Ratnâkaram Râju, famiglia in cui l’Âvatar Sai è venuto alla luce, era stato chiesto di riunirsi. Dopo averle benedette con dei sari, Swami è salito sul palco, ha accettato l’ârati e, alle 18.20, si è ritirato nella Sua Residenza.
30 settembre 2006
L’Âyudha Pûjâ (cerimonia di adorazione degli equipaggiamenti e dei veicoli) è iniziata questa mattina con il darshan di Baba alle 8,20. Dopo aver fatto un giro completo, Egli è salito sul palco dove è rimasto seduto per 15 minuti ed è poi andato verso il garage dove quattro delle Sue macchine venivano tenute pronte per le benedizioni. Il gruppo bhajan degli studenti ha cominciato lì i canti e la banda del villaggio ha intensificato il clima di festa. Una pûjâ (funzione rituale)è stata fatta per le macchine rompendo delle noci di cocco. È stato anche portato fuori e adorato il carro d’oro in cui Baba, nel 1997-’98, aveva dato il darshan durante la festa di Pâdukâ (venerazione dell’impronta dei piedi del Divino). Baba si è quindi diretto verso la veranda del mandir per salutare gli studenti che, dopo aver fatto il giro del tempio, si allontanavano per fare servizio nei villaggi. Egli è poi entrato nella stanza delle “interview” e, alle 10, si è diretto verso il Pûrnachandra. Dopo essere stato alcuni minuti sul palco, alle 10,15 ha chiesto l’ârati e ha fatto ritorno alla Sua Residenza.
Il grâma sevâ è stato oggi svolto in diversi villaggi nei dintorni di Puttaparthi.
Nel pomeriggio, Swami è uscito alle 15,20 ed è andato in macchina direttamente al luogo di costruzione dello stadio coperto. Tornato dopo mezz’ora, si è fermato nei pressi della stanza delle “interview”; poi è sceso dalla veranda parlando lungo il tragitto con alcuni anziani, ha benedetto il professor Anil Kumar chiamando alcuni membri della sua famiglia e concedendo loro di fare pâdanamaskâr (prostrarsi toccandoGli i Piedi). Egli è poi rimasto sul palco per 15 minuti ascoltando i canti vedici, ha benedetto i “ragazzi del Compleanno” e si è diretto verso la stanza delle “interview”; alle 16,55 è andato nella sala dei bhajan e ha chiesto di dare inizio ai canti. Alle 17.35, dopo aver accettato l’ârati, si è ritirato nella Sua Residenza.
Un’interessante nota aggiuntiva, durante il Veda Purusha Saptâha Jñâna Yajña, riguarda la pûjâ (adorazione) pomeridiana fatta nell’auditorium Pûrnachandra dopo la conclusione delle varie celebrazioni nel Sai Kulwant hall. Questa pûjâ si conclude con il canto di alcuni brani dei Veda e delle Upanishad che trattano vari campi del sapere come la poesia, la grammatica e l’astrologia, e narrano episodi tratti dal Râmâyana, dal Bhâgavata e dal Devî Bhâgavatam. La pûjâ pomeridiana terminerà domani dato che lo Yajña si concluderà lunedì mattina con il Pûrnâhuti.
1° ottobre 2006
Questa mattina Baba, dopo aver dato il darshan, è salito sul palco attorno alle 8,50. Poi ha benedetto il prasâdam e gli studenti, partendo per il grâma sevâ, hanno fatto il giro del mandir. Baba è quindi entrato nella stanza delle “interview” dalla quale è uscito un po’ di tempo dopo. È quindi sceso dalla veranda ed è andato verso il lato delle donne. Fatto un giro completo da quella parte e tornato lungo la piccola rampa del mandir al centro del palco, Swami è rientrato nella stanza delle “interview”.
Alle 10 precise si è diretto verso il palco dello Yajña nel Pûrnachandra, e, allorché ne ha dato ordine, Gli è stato offerto l’ârati, dopo il quale Egli, verso le 10.30, ha fatto ritorno nella Sua Residenza.
L’odierno grâma sevâ è stato destinato ai villaggi nei dintorni di Puttaparthi, Kothacheruvu e Bukkapatnam.
Nel pomeriggio, alle 15.45, Swami è arrivato nel Sai Kulwant hall e, dopo aver dato il darshan, è entrato nella stanza delle “interview”. Alle 16.45, è salito sul palco e si è seduto fra gli applausi di tutti i presenti nel Kulwant hall stracolmo. Dopo alcuni minuti ha chiamato sul palco uno studente del dottorato di ricerca, Sanjay Mahalingam, e gli ha chiesto di parlare. L’argomento è stato la natura di vairâgya (il distacco) e del Râma Tattva (il Principio di Râma). Dopo 20 minuti, lo studente ha chiesto a Baba il permesso di terminare l’intervento ma è stato invitato a continuare! Così ha parlato per altri 20 minuti sulla natura degli sthitaprâjña, cioè di coloro che possiedono una mente stabile.
Swami ha poi invitato a parlare il dottor Ravi Kumar, lettore alla Facoltà di Chimica all’università di Brindavan. Egli ha parlato in modo commovente della profonda devozione nutrita da suo padre e di tutto ciò che Baba ha fatto per loro. Alla fine dei due interventi, Swami, alle 17.25, ha dato il Suo Messaggio Divino, poi ha chiesto agli studenti di cantare ed essi hanno intonato il “Râma Kathâ” (la “Storia di Râma”). Alle 18,30 Swami si è ritirato nella Sua Residenza.