26 agosto 2006
C’era grande eccitazione nell’aria per l’imminente visita di Swami all’Istituto per l’inaugurazione della Sala Multimediale Video Conferenze (Multimedia Video Conferencing Room – MVCR) che è un centro d’attività come quello di Brindavan. Alle 6.45 gli studenti erano già tutti nell’Istituto insieme ad ospiti eminenti provenienti dal congresso di economia in corso ed insegnanti e studenti del dottorato di ricerca. Alle 7.45, è giunta notizia che Swami aveva lasciato il Mandir alla volta dell’Istituto ed infatti, nel giro di pochi minuti, Egli è entrato dall’ingresso che fronteggia il cancello principale della scuola elementare, ha ricevuto il benvenuto con il Pûrnakumbha (vaso colmo d’acqua) e il vicerettore e il preside Gli hanno offerto delle rose. Quando è uscito dalla macchina, Swami, disteso e sorridente, è passato per l’atrio dell’Istituto raccogliendo anche delle lettere dagli studenti per fermarsi poi nel corridoio principale, di fronte al MVCR, ove Gli è stato offerto un telecomando che apriva la tenda dietro cui c’era l’insegna del Centro. Baba è quindi entrato nella sala e ha acceso la lampada che segnava l’inizio dei lavori. Il signor Gopal Srinivasan Gli ha porto i manuali parlando di taluni aspetti della nuova attrezzatura ed offrendo le meraviglie di quell’alta tecnologia ai Suoi Piedi di loto per poi pregarlo di dargli altre opportunità per servirLo. A ciò è seguita una dimostrazione dei vari utilizzi dello MVCR da parte di studenti del dottorato di ricerca dell’Istituto: per primo è stato mostrato uno spezzone del video che mostrava Swami durante l’inaugurazione del proiettore OHP, proprio in quella stessa aula, assieme ad alcune fasi del Suo Discorso. Poi è entrato in collegamento video il campus di Brindavan e Swami ha potuto vedere gli studenti e gli insegnanti sullo schermo che era di fronte a Lui.
Il preside del campus di Brindavan ha poi parlato a nome di tutti esprimendo gratitudine a Baba e affermando che i miracoli tecnologici hanno reso loro possibile la ricezione del Suo divino darshan a Brindavan. Sullo schermo si è vista una mano alzata ed uno studente del campus (di Brindavan) si è alzato in piedi e ha fatto una domanda. La risposta è giunta da Puttaparthi mostrando un altro prodigioso aspetto della tecnologia. Uno dei “dimostratori” scriveva alcuni appunti su di un foglietto ed esso veniva trasmesso in tempo reale su uno schermo a Brindavan. A un altro ragazzo di Brindavan, veniva chiesto di leggere a voce alta ciò che appariva proiettato su una diapositiva power-point a Puttaparthi e ciò riusciva perfettamente.
Ha poi parlato il rettore di Brindavan esprimendo la propria gratitudine. A ciò hanno fatto seguito alcune parole di C. Srinivas. Il rettore e tutti gli studenti di Brindavan hanno gridato all’unisono: “Swami, per favore, vieni a Brindavan” e sul Volto di Swami è apparso un sorriso. Poi Egli ha ricevuto l’ârati e, dopo aver benedetto tutti e aver parlato con gli operatori e alcuni delegati, è tornato verso la macchina raccogliendo ancora lettere nell’atrio per andare verso il nuovo edificio di “Studi Umanistici”, vicino alla biblioteca, ed inaugurarlo tagliando un nastro arancione. Baba è anche andato in giro per le aule dell’edificio santificandole così con la Sua Presenza. Dopo aver benedetto tutti gli insegnanti delle facoltà di Economia e Inglese, Swami ha ricevuto l’ârati e, alle 9,20, si è diretto verso il Mandir.
Nel pomeriggio, dopo aver dato il darshan, Swami è andato ancora una volta al Gokulam (la fattoria) a controllare i lavori relativi alla costruzione dello stadio coperto.
27 agosto 2006
Il sai Kulwant hall era decorato con gusto e molta semplicità per Ganesh Chaturthî; sotto la cupola c’erano delle bandierine alternate a lampadari fatti di fiori che risplendevano di luce naturale dato che la sorgente era il sole!
Swami è uscito dallo Yajur Mandiram alle 8,10 al suono del maestoso Nattai Mahâganapatim (Grande Signore delle schiere celesti”) suonato dal gruppo del Nâdasvaram. Il Ganesh Chaturthî era cominciato a Parthi con l’arrivo di Sai Ganesha, il “Sai Vighnanâshaka”, ovvero di “Sai che distrugge ogni nostro ostacolo”. Swami è arrivato e ha parlato con i bimbi della Scuola Elmentare Shrî Sathya Sai ammirando i loro lavoretti artigianali, raffiguranti piccole statue di Ganesha su diversi altari, e si è seduto mentre il “Prashânti Vedam Group” (Gruppo Veda di Prashânti) stava cantando il Ganesha Atharava Shîrsham; poi ha chiamato gli officianti (studenti scelti in varie classi: 3 non laureati e 2 specializzandi postlaurea) e li ha benedetti. È tradizione che ogni classe prenda un Ganesha fatto d’argilla e compia gli abituali riti della festività fino al giorno dell’immersione. Il morale degli studenti era altissimo. Successivamente, facendo giungere l’eccitazione dei ragazzi a un livello ancor più alto, Egli ha permesso loro di cantare gli stotram (inni di lode) ed i canti sul Signore Ganesha che avevano preparato. L’atmosfera si è saturata di musica melodiosa per almeno quaranta minuti. All’inizio di ogni canto veniva fatto un commento in inglese e telugu. Una menzione speciale va al Hamsdvani râga del Vâtâpi Ganapatim che, cantato con un ritmo più sostenuto del solito, è stato maggiormente vibrante sia per il cantante sia per chi accompagnava. Il suonatore di tabla sembrava non fare tuttavia alcuno sforzo seguendo abilmente e velocemente il ritmo per armonizzarsi, con ognuna delle sue battute, alle note del cantante. Quando le ottave delle note erano più basse o più alte, era possibile sentire le tabla persino fuori. Anche il cantante era eccellente e forniva un crescendo di note che dilettavano le orecchie degli amatori di musica classica indiana. I presenti sono rimasti incantati. Dopo i canti, Swami ha accettato l’ârati e, alle 9.35 circa, si è ritirato nello Yajur Mandiram.
Nel pomeriggio, dopo aver terminato alle 15 il giro del darshan, Egli è andato nella stanza delle “interview” e, alle 16.40 circa, è entrato nella sala del bhajan, ha parlato con alcuni studenti e insegnanti del gruppo bhajan ed ha materializzato una catena per il succitato cantante di Vâtâpi Ganapatim; alle 16.50 ha poi chiesto di iniziare i bhajan, ha preso l’ârati alle 17,30 e si è ritirato nella Sua Residenza.
(Tratto da www.radiosai.org)