13 agosto 2006 - Quinto giorno
La giornata è iniziata con un breve discorso del Capo Sacerdote che ha ribadito il fatto che il Yajna viene eseguito per il Loka Kalyanam ed ha spiegato che il ruolo di Agni è quello di mediatore verso Dio. Agni è colui che trasmette le nostre preghiere a Dio ma vero è che Dio conosce tutto e questa è solo una credenza. Verissimo! Egli ha anche sottolineato che il Linga battezzato “Saisvara” è pieno fino all’orlo di vibrazioni Divine essendo stato installato da Paramashiva Stesso e che il potere ed il raggio d’azione di Netra circondano l’infinito perché vengono direttamente da Swami. Il resto dell’itinerario è stato lo stesso di ieri. Tutti i convenuti hanno porto il loro omaggio al Dio Sole tramite l’Aruna Parayanam ed il Surya Namaskaram ed a questo è seguito il Mahanyasam come d’uso. Il Mahanyasam ha oggi risuonato più di ieri in quanto gli studenti del complesso di Brindavan, il cui ostello è adiacente alla Kulwant Hall, sono giunti proprio in tempo per cantare; l’atmosfera ne è stata elettrizzata e la hall risuonava del canto dei Veda in perfetto ritmo ed armonia. Dopo il Mahanyasam c’è stato il Panchamrutha Abhishekam ed il Rudra Abhishekam. Durante la terza esecuzione del Rudram, Swami è uscito dal Yajur Mandiram ed è andato in giro amplificando le vibrazioni che venivano dagli altari sacrificali; vedere Paramashiva che spandeva la Sua Grazia infinita per il benessere di tutta l’umanità era proprio una festa. In questi momenti si capisce che l’essenza profonda del Darshan è tutto lo scopo di questo Yajna; Swami ha detto molte volte che il Darshan ed il preciso pensiero di Lui possono curare i cuori che penano e dare conforto ed assistenza all’anima. Non è questo il benessere dell’umanità? Quando Dio Stesso conduce un Yajnam di questa grandezza è certo che il benessere dell’umanità non è una conseguenza soltanto logica ma anche garantita e certa. Sedutosi sul Suo sofà, Swami ha fatto un’espressione sorpresa nel vedere il Rettore del campus di Brindavan, lo ha chiamato e gli ha chiesto a che ora fossero arrivati e se fossero a loro agio. Questi ha assicurato Swami che tutto è a posto e Lo ha ringraziato per aver loro la possibilità di assistere al Yajna. Alle 7.31 Swami si è seduto sulla Sua sedia, ha controllato attentamente lo svolgimento dell’Abhishekam, che era al suo quinto svolgimento, ed alle 7.50 si è ritirato nella stanza dei colloqui da cui è uscito alle 8.15. L'Abhishekam è terminato intorno alle 8.55 per l’inizio del Rudra Homam ed Egli ha convocato i ragazzi del Brindavan Vedam chiedendo loro di unirsi al canto cui ha assistito fino al momento di ritirarsi nel Yajur Mandiram alle 9.05.
Nel pomeriggio Bhagavan è entrato nella Sai Kulwanth Hall alle 14:45 mentre gli studiosi vedici effettuavano la puja ed il Nadasvaram dandoGli un cordiale benvenuto ma Egli ha lasciato tutti interdetti quando ha fatto dirigere l’auto verso la zona di costruzione dello stadio interno. Swami è tornato nella Sai Kulwanth Hall alle 15:00 attraverso il cancello di Prashanti Est ed è subito andato nella stanza dei colloqui per uscirne una ventina di minuti dopo per andarsi a sedere al centro del palco. Dopo aver osservato attentamente la puja fino alle 15.30, ha chiamato Sri Vinay Kumar per chidergli i dettagli del programma pomeridiano; questi ha quindi introdotto i due oratori. Dr.Gururaj Karjagi, un grande educatore, ha parlato di “Il Signore Shiva come simbolo” sottolineando il concetto che Dio è Uno e che può essere raggiunto per molte vie; Egli è Senza Forma e la Sua vera natura è oltre la comprensione. “ Dato che Dio non ha forma, le nostre menti hanno bisogno di una forma su cui focalizzare la nostra devozione e la nostra adorazione; l’Induismo dice che, per la Sua infinita misericordia, Egli si manifesta in varie forme…” Il discorso è stato ravvivato da molte storie mitologiche e di fatti che mostrano come ogni religione metta in risalto che bisogna andare oltre la forma è realizzare il potere Divino. L’oratore ha catturato l’attenzione dell’uditorio e lo ha affascinato spaziando dal Buddismo al Cristianesimo e narrando di come il Signore Shiva abbia fatto realizzare Brahma e Vishnu facendo loro abbandonare l’ego. Poi ha posto il quesito “Perché il Signore Shiva ha assunto la forma del distruttore nella Trinità?” ed ha spiegato che, con il titolo di “Distruttore”, Egli non mira all’eliminazione della creazione ma alla distruzione delle impurezze malvage nell’uomo. Il discorso è terminato con la spiegazione del vero significato del Panchakshara "Om Namah Shivaya”: "Om Namah Shivaya” vuol dire “Io mi inchino al Signore Shiva” e la parola “Namah” sta anche per "Na-maha” o “non mio, niente è mio, tutto è Suo”.
Il secondo oratore e stato Sri. V. Srinivasan, Presidente della Sathya Sai Seva Organisation indiana, che ha iniziato a trattare il suo argomento “Il ruolo della gioventù Sai nella società” mostrando la munificenza del Signore Shiva su tutti coloro che sono venuti per partecipare a questo Yajna essendo probabilmente questa la prima volta, nella storia dell’umanità, in cui la più alta forma di adorazione del Signore Shiva è stata realizzata di fronte a Lui Stesso. Egli ha significato un ottimo esempio del suo argomento in Sri.Vinay Kumar, che con il gruppo Sai Youth del Karnataka, ha organizzato questo Yajna con grande dedizione ed unità, ed ha citato Swami: “I giovani di Bharat sono quelli che porteranno il cambiamento”. Proseguendo, ha detto che i giovani di oggi sono attratti da Swami perché Egli è l’unico che fa quel che dice ed ha aggiunto che Swami non vuole niente da loro se non che siano felici, rispettosi degli anziani e dei genitori e pronti ad aiutare la società all’intorno: “A che cosa serve l’educazione se non possiamo servire Bharathmatha (la madre Bharath)?...Non è ciò che il servizio fa agli altri che conta; importante è ciò che fa a voi stessi…. Il servizio ha bisogno di Amore altruistico e dedizione..” Egli ha poi citato l’esempio del Grama Seva nei villaggi attorno a Puttaparthi esortando i giovani ad emularlo specialmente in questo paese in cui la grande maggioranza della popolazione vive in aree rurali. Molto pertinente è stato il dire che i giovani hanno un grande vantaggio nella comprensione delle innovazioni della tecnologia e del loro uso nelle attività di servizio. Sri. Srinivasan ha proseguito respingendo la sensazione, che i devoti hanno del fatto che Swami diventi sempre più inaccessibile, affermando che, al contrario, Egli comunica con sempre più persone in luoghi remoti pur rimanendo fisicamente dov’è ed ha concluso raccontando due miracoli o Lila di Swami di cui è venuto a conoscenza di recente. Alle 16.25, Swami, per il Suo Amore infinito, ha accettato di tenere il Suo preziosissimo Discorso:
Un vero giorno è quello in cui i devoti si riuniscono per cantare la gloria di Dio, in cui aiutano il povero, il bisognoso e l’infelice; un vero giorno è quello in cui il mistero di Dio è condiviso. Gli altri sono giorni ordinari. Srinivasan ha parlato di come Vinay Kumar ha guidato i giovani ad organizzare questo programma ma, che egli ve lo dica o meno, l’odierna agitazione nel mondo è causata dai giovani. A che serve tutta la conoscenza quando uno sciocco non è capace di realizzare la propria natura? A dispetto di tutta la sua elevata cultura, egli è un mediocre. Perché vi gloriate del vostro diploma se non acquisite il segreto della conoscenza? Per l’influenza della lingua inglese, i giovani di Bharat hanno dimenticato la loro tradizione e cultura; quando le tradizioni sono dimenticate, la cultura è perduta e quando è perduta la cultura la ricchezza dell’India è perduta. Oggi c’è turbamento ed agitazione in ogni campo; il povero ed il milionario vanno mendicando ognuno a modo suo e, comunque, il povero è più ricco dato che il milionario non sa dare neanche un centesimo per una qualunque buona causa. Per una popolarità dozzinale essi sono pronti a fare pubblicità. I giovani devono andare avanti se il paese deve progredire; essi hanno in sé la forza fisica, mentale ed intellettuale e possono fare tutto ciò che decidono basta che canalizzino i loro sforzi per il servizio alla società. Purtroppo essi sono deboli; a sedici anni sono emaciati non per mancanza di cibo ma per la fatica dei sensi che maltrattano e non salvaguardano. Sono i loro genitori che li incoraggiano con il denaro: più denaro porta a più illeciti compiuti. Non sprecate denaro, lo spreco di denaro è malvagio; non sprecate cibo, il cibo è Dio. Non sprecate tempo. La vista dei giovani è incerta, i loro sguardi non sono fermi neanche per un momento; sono come i corvi che desiderano tutto ciò che vedono. Dobbiamo controllare la nostra vista. Netra (l’occhio) è sacro come le shastra (testi Divini); correggete la vostra drishti (visione interiore) e vedete il Divino in sristi (Creazione). Swami sta soltanto dicendo la Verità, non Mi fraintendete: anche quando vanno in bicicletta dimenticano tutto incantati dietro alle ragazze che passano. Alcuni, andando con la moto, causano degli incidenti per questo. I ragazzi che attraversano i college delle ragazze osservano l’istituto incuranti dei propri passi. A che scopo sono stati dati questi occhi? Sono stati dati per vedere il Divino. Questo per quanto concerne lo sguardo; che cosa dire delle parole che pronunciano? Sono piene di scorrettezza; essi parlano soltanto dell’avvenenza senza accorgersi che la vera bellezza risiede nella gioia. Questi occhi sono stati dati per vedere la bellezza di Dio. Noi dobbiamo stare attenti nello scegliere ciò che vediamo, udiamo e diciamo. Jihve Rasagyne mathurapriyetvam: questa lingua è come il nettare e cerca solo la dolcezza. Tale lingua è data per pronunciare parole dolci e non espressioni volgari. A che scopo vi sono stati dati gli occhi se non per vedere Dio? Oggi si va al tempio non per vedere il Dio che c’è dentro ma per osservare le ragazze. Bisogna controllare i propri sensi; tenendoli sotto controllo, si può osservare qualunque cosa senza esserne coinvolti. Solo allora non c’è mancanza. Swami vi spiega tutto questo perché vi ama; voi potete nascondervelo ma Egli non lo farà. Riconoscete l’errore e liberatevene: solamente allora sarete veramente umani. I genitori devono stare attenti a questo riguardo, non viziare i propri figli, e questi devono capire che le loro trasgressioni non fanno che ottenere una brutta nomea per i loro genitori. La madre, il padre, l’insegnante e l’ospite sono Dio. I figli non devono dimenticare di amare i genitori in qualunque circostanza; il primo ed il secondo Dio sono i genitori. A che servono tutte le altre attività se si dimenticano i propri genitori? I giovani devono risparmiare il denaro e le parole; il silenzio non porterà mai all’inimicizia. Srinivasan vi ha detto dell’uso di questa tecnologia per il servizio ma i giovani di oggi raccolgono da questa soltanto dei giochini da poco; essi stanno in effetti trasformando la tecnologia in futili inganni.
Ognuno deve fare onore al nome della sua famiglia; l’individuo deve sostenere il prestigio della società con le sue azioni. Hiranyakashipu chiese a suo figlio Prahalada quale fosse la cosa più grande che aveva appreso ed egli rispose: “Il carattere è la più importante di tutte.” Il padre chiamò allora una domestica e chiese a Prahalada chi ella fosse al che lui rispose che era sua madre. Nonostante fosse soltanto una domestica, Prahalada la considerava, come tutte le donne di età maggiore della propria, come sua madre. Più tardi, quando Hiranyakashipu chiamò tutte le ragazze a palazzo, il giovane le considerò sue sorelle, sia le minori che le maggiori di lui. Un vero padre chiede a suo figlio di andare più vicino a Dio; gli insegnanti devono mostrare il giusto cammino. Prahalada disse ai suoi insegnanti che non stavano facendo la cosa giusta e, incurante di ciò che essi dicevano, continuò a ripetere il Nome di Dio “Hari Bol, Hari Bol”. Ishvara è onnipresente: Lui solo deve essere adorato.
Il Mio desiderio è che i giovani vadano in giro a cantare la Gloria di Dio come Prahalada. Cominciate a casa, dite ai vostri genitori che Dio è l’unico rifugio. Il corpo è fatto di cinque elementi e dei sensi e può cadere in qualunque momento per cui, in ogni momento, cantate la Gloria di Dio. Mostrare questo cammino ai propri figli è dovere dei genitori. La conoscenza tratta dai libri è simile alle narici che aspirano l’aria e la lasciano uscire: in egual modo voi leggete e dimenticate. Questa è l’istruzione ma Educare è come il respiro e senza di esso uno è praticamente morto. Se trovate qualcuno che indulge in brutti discorsi schiaffeggiatelo; non conta se lui ve lo restituisce, lo dovete punire. Osservare le donne è una colpa; se voi lo fate, la vostra gente verrà osservata. Rispettate ed amate gli altri. Io ho fondato l’Ala Giovani affinché siate ideali; non dovete essere ribelli. Solo un asino va dove gli pare a suo capriccio e fantasia e voi non siete degli asini, voi siete effettivamente Dio Stesso ma ora vi comportate come animali. Alcuni ragazzi leggono libri frivoli furbescamente: li nascondono tra i libri di testo ed, in questo modo, ingannano gli insegnanti.
Incarnazioni dell’Amore!
Io vi amo moltissimo e questa è la ragione per cui vi addito tutto questo. Nessuno può misurare il Mio Amore; anche se voi non Mi amate, non me la prendo. Molti Mi criticano e scrivono di tutto sui giornal. Coloro che non dicono la verità sono peggiori dei cani; siate nella verità, lasciate che i cani abbaino, è la loro natura, non ve ne occupate. Quando un cane abbaia per strada l’altro lo imita. Essi sono soltanto gelosi e cercano di distruggere il nome di Swami e così molti di voi sono venuti qui senza bisogno di essere invitati. Di loro, non uno riesce a raccogliere appena dieci persone perché mancano di bontà. Voi potete soffrire per il Mio dire cose sgradevoli ma in verità dovreste essere contenti che Io vi dica tutto questo; se veramente volete conoscere Swami, venite e sperimentateLo.
Se voi seguite la verità con fermezza, essa diventa il vostro testimone. Le virtù come la verità dovrebbero essere i vostri testimoni diversamente dall’insensatezza che è la virtù degli sciocchi. Siate un “phool” (fiore) e non un “fool” (sciocco). Oggi abbiamo bisogno di Educare che viene dal cuore e consiste dei cinque valori Sathya, Dharma, Shanti, Prema and Ahimsa. Tutti i bambini sono come l’oro, solo che alcuni sono a 14 carati! Essi devono trasformarsi in oro a 26 carati.
[Aquesto punto Swami chiama uno studente russo ed uno americano sul palco per cantare il Rudram e lo Sri Sukhtham]
Vedete che essi cantano benissimo con sincronismo ed unità!? Uno viene dalla Russia e l’altro dall’America; guardate la loro unità!
[Swami materializza una catena per il ragazzo russo]
Oggi i forestieri imparano i Veda; che cosa fanno i Bharatiyas? Imparano “Ding dong bell, Pussy’s in the well” (suona campana, la gatta è nel pozzo) [Risate] Riconoscete la nostra cultura; la moralità è la madre, l’onestà il padre, la pace è la sorella ed il coraggio è il fratello. Questa è la vera parentela.
[A questo punto Swami si siede]
Io non temo nessuno, Io sono la Verità. Anche se viene il Primo Ministro, Io non defletto dalla Verità. Nei giorni a venire rivelerò moltissime altre cose.
Swami ha quindi chiamato gli studenti del collegio musicale sul palco essendo previsto un loro programma; la bellezza di quel programma è stato che Swami Stesso ha personalmente introdotto i cantanti, Omprasad, Guruprasad and Ashwath Narayan, che hanno eseguito tre canti dopodiché ne ha chiamati atri tre ed anc’essi hanno eseguito dei canti improvvisando. Dopo questa incantevole sessione musicale, Swami li ha benedetti tutti sul palco ed ha concesso loro il padanamaskar dando anche dei consigli su come migliorare. Egli ha poi accettato l’Arati e si è ritirato nel Yajur Mandiram.