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Il Convegno degli Insegnanti Bâl Vikâs

18 dicembre 2005

“...non lasciate mai affievolire la luce delle lanterne. Fate che le lampade siano sempre luminose.” Questo fu il Messaggio ispiratore che Baba rivolse agli insegnanti Bâl Vikâs quando fu dato vita al Movimento nel lontano 1969. Non si trattò semplicemente di un messaggio ma di una enorme responsabilità stabilita dal Divino per alimentare i piccoli cuori dei bambini al fine di farli diventare cittadini ideali.

Da allora, il Movimento Bâl Vikâs è stato sulla cresta dell’onda e migliaia di bambini sono sbocciati, negli anni, in giovani di “carattere” e ci sono migliaia di insegnanti, noti come guru Bâl Vikâs, che guidano le giovani menti a un domani migliore, basato sui divini Insegnamenti e sulle Linee Guida di Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba. In preparazione delle tanto attese celebrazioni del Compleanno di Sai Baba, Prashânti Nilayam è stata testimone del convegno, unico nel suo genere, di “Famiglie Bâl Vikâs”, provenienti da tutta l’India, che hanno trovato l’opportunità condivisa di rivivificare la mente ed impegnare il cuore alla Divina Presenza dell’Essere Eterno in Forma umana: il Sadguru, Bhagavân Sathya Sai Baba.

È stata la “Festa della Gioia dei Bambini” a dare il via, il 22 ottobre, alle celebrazioni, con bambini provenienti da ogni parte dell’India che, in maniera davvero speciale, riversavano visibilmente amore e gratitudine su Baba per essere entrato nella loro vita, averla trasformata e, con essa, aver trasformato anche quella della loro famiglia e dei conoscenti.

Per tre giorni, i bambini si sono beati dell’Amore di Baba presentando una varietà di programmi, alla Divina Presenza, sulle lezioni assimilate come studenti del Programma Bâl Vikâs. Davvero significativa è stata la presenza di studenti di lontani Stati nordorientali come Assam, Manipur e Sikkim, il cui volto irradiava la gioia di essere con Baba in una simile straordinaria occasione.

Sullo sfondo della splendida “Festa della Gioia”, si è svolto il Convegno degli Insegnanti Bâl Vikâs Shrî Sathya Sai di tutta l’India inaugurato dalle Divine Mani il mattino del 25 ottobre. Shrîmat Sarla Shah, Coordinatrice Nazionale Bâl Vikâs, ha messo in luce l’evoluzione del Movimento dalle sue umili origini, nell’anno 1969, fino al ben più famoso e molto considerato “Shrî Sathya Sai Educare” e l’importanza della sua attuazione quotidiana. Ella ha affermato che il Movimento mira a creare piccoli frammenti di Energia Sai nel cuore dei bambini e dei genitori in modo che, invece dell’energia atomica, si crei Energia Atmica che darà come risultato la pace su tutto il pianeta ed ha anche ribadito la necessità di rendere più efficiente il Movimento per la rigenerazione spirituale dell’umanità. Solo l’Amore è l’essenza dell’educazione; allorché esso ha il sopravvento avviene una trasformazione che sfocia nella manifestazione della purezza, dell’unità di pensiero, parola e azione, e della sperimentazione della propria Divinità. Sarla Shah ha concluso il suo intervento affermando che l’Educazione Sai è l’unica soluzione per i tempi attuali e la sola Missione dell’Avatâr Sai, unita alla nostra azione, potrà cambiare il mondo in meglio.

Il successivo oratore, shrî Nimish Panda ha piacevolmente intrattenuto il pubblico sulla magnificenza dell’Avatâr Sai affermando che i Divini giochi d’Amore puro sono l’essenza della Sua gloria. Ringraziando profusamente Baba per aver sfatato il mito che Dio è complesso e che, al contrario, Egli può essere raggiunto con semplicità e Amore attraverso i Bâl Vikâs, egli ha sottolineato che essi costituiscono il mezzo più semplice per raggiungere la tanto discussa Pace mondiale. Ponendo in evidenza l’Insegnamento di Baba secondo cui è essenziale trasformare gli individui e il loro atteggiamento per poter migliorare il mondo, shrî Nimish Pandya ha concluso con una nota ottimistica affermando che solo ciò sarebbe foriero dell’alba dell’era d’oro.

Bhagavân, nel Suo breve ma dolce Discorso agli insegnanti Bâl Vikâs, ha ribadito che ciò che protegge il Dharma è la Vera Conoscenza. Essa altro non è che “Educare”, che proviene dall’Âtma.

Per gli addetti ai lavori, la prima sessione della Conferenza si è tenuta nel pomeriggio nell’auditorium Pûrnachandra alla Divina Presenza.

Il primo oratore, signora Kamala Pandya, ha parlato agli insegnanti sul tema “I Bâl Vikâs Shrî Sathya Sai - Pietre Miliari della Missione Divina”.

Il successivo oratore, dottor Anand Mohan, parlando dell’argomento “I Bâl Vikâs Shrî Sathya Sai: un Modo di Vivere”, ha riportato il famoso detto di Baba:

Se c’è Rettitudine nel cuore, ci sarà bellezza nel carattere.

Se c’è bellezza nel carattere, ci sarà armonia nella casa.

Se c’è armonia nella casa, ci sarà ordine nella nazione.

Se c’è ordine nella nazione, ci sarà Pace nel mondo.

A tal riguardo, solo la trasformazione individuale può portare la trasformazione del mondo.

La signora Deepali Changkaoti, parlando sul tema “Siate, Agite e Dite”, ha esortato gli insegnanti a essere esempi per eccellenza.

L’ultimo oratore della sessione, signora Jayashree Bajaj, ha messo l’accento sul Messaggio di Baba relativo alla Purezza e all’Unità, affinché gli insegnanti possano sperimentare la Divinità.

La seconda sessione, tenutasi ancora nell’auditorium Pûrnachandra, è iniziata con l’intervento della dottoressa Neeta Khanna che, nella sua incisiva esposizione sull’importanza della “Gestione del Pensiero”, ha affermato che il nostro destino poggia sui nostri pensieri e che perciò il seme dei buoni pensieri dovrebbe esser piantato a partire dal concepimento nel grembo materno.

Proseguendo con gli oratori, shrîmat Parul Sachdeva ha sottolineato l’importanza di inculcare buone abitudini poiché esse creano il nostro destino e ci avvicinano a Dio donandoci in tal modo la Pace. Ella stessa si è posta la domanda se possedesse un buon carattere e tutti quei valori che un insegnante deve avere. Accreditando pienamente la formazione che avviene attraverso i Bâl Vikâs, ha affermato che la trasformazione ha avuto inizio in lei il giorno stesso in cui ne è diventata insegnante.

L’oratore successivo, signora Sashibala, proveniente dall’Andhra Pradesh, ha sottolineato la necessità di integrare le materie scolastiche con le cinque tecniche del metodo Bâl Vikâs.

Successivamente, la dottoressa Devi Rajagopal, in una lucida esposizione, ha elencato dettagliatamente quali debbano essere i tratti caratteristici dello studente Bâl Vikâs modello.

Parlando minuziosamente delle cinque D, cioè Dovere, Disciplina, Devozione, Discernimento e Determinazione, ha affermato che esse non vengono date al bambino tutte insieme ma gradualmente in base all’età.

Sempre per gli addetti ai lavori, la terza sessione ha avuto inizio con l’analisi del ruolo degli insegnanti Bâl Vikâs svolta dalla signora Radhika Trasi. Illustrando dettagliatamente le tecniche per formare i bambini e farli diventare perfetti futuri cittadini, ella ha avuto parole di ammonimento: “...essendoci tuffati in profondità nelle impetuose acque del samsâra (la vita terrena), ne siamo emersi eroicamente stringendo in mano una perla rara, ovvero la Grazia Divina di Swami, per merito della quale siamo diventati insegnanti Bâl Vikâs. Ora dobbiamo fare molta attenzione a non lasciarci sfuggire di mano questa perla rara, facendola ricadere nelle profondità del mare, giacché solo come insegnanti Bâl Vikâs potremo rendere servizio e far diventare feconda la nostra vita.”

A questo intervento hanno fatto seguito le linee guida della signora Binoti Thakore su l’esser genitori e sul cruciale compito degli stessi nel forgiare i bambini in figli ideali. Ella ha evidenziato che le famiglie devono essere luoghi di retta condotta oncludendo il suo illuminante intervento con alcuni bellissimi versi sull’esser genitori:



“Esser genitori è amore e regole.

Esser genitori è semina e frutto.

Esser genitori è indulgenza e fermezza.

Esser genitori è musica leggera e musica classica.

Esser genitori è mistica ma anche prammatica.

Esser genitori è cosa temporanea seppur pietra di paragone.

Esser genitori è teoria e pratica.”



Proseguendo, Shrîmat Vidya Srinivasan ha sottolineato la necessità di coordinazione fra le diverse Ali dell’Organizzazione nel promuovere i Bâl Vikâs.



La cerimonia di commiato si è tenuta nel Sai Kulwant Hall alla Divina Presenza di Baba.

Il signor Nimish Pandya, riassumendo brevemente le conclusioni dei lavori del Convegno, ha ringraziato Baba per aver fatto sì che “vivessimo in un momento storico dell’umanità in cui il mondo intero è destinato a diventare un’Organizzazione Sathya Sai, ogni famiglia una famiglia Sai, ogni madre una insegnante Bâl Vikâs e ogni bambino uno studente Bâl Vikâs.

Il primo oratore, signora Usha Nair, ha parlato del Movimento Bâl Vikâs nell’India rurale. Narrando vari esaltanti episodi accaduti in vari villaggi della Madhya Pradesh, in cui erano coinvolti bambini Bâl Vikâs, ella ha concluso il suo vibrante discorso con la preghiera a Baba di profondere le Sue benedizioni affinché il loro impegno sia coronato da successo in modo che la salute, la ricchezza e la prosperità di tali villaggi, che costituiscono la vera ricchezza della nazione, possano ampiamente contribuire al benessere del Paese.

Ha poi parlato shrîmat Nimmi Kanvar che, dopo aver profusamente ringraziato Baba per le copiose benedizioni, ha posto l’attenzione sulle proposte emerse durante il Convegno in base alle quali tutti gli operatori attivamente impegnati e coloro che detengono cariche dovrebbero considerare essenziale partecipare alle lezioni Bâl Vikâs Shrî Sathya Sai tanto da farne uno stile di vita.

Il dottor Anil Vinayak Gokak, vicerettore dello Shrî Sathya Sai Institute of Higher Learning, ha esortato gli insegnanti a trasmettere adeguati stimoli ai bambini e a scoprire i loro talenti.

Shrîmat Jayalakshmi Bajaj, espressamente invitata da Baba a salire sul palco, ha affermato che l’Amore dovrebbe abbracciare tutta la creazione e che Esso è espansione.

Il programma è giunto al termine con l’offerta delle proposte del Convegno ed espressioni di ringraziamento da parte di shrî Nimish Pandya. È stato davvero esaltante per il cuore e la mente di migliaia di insegnanti di tutta l’India galvanizzati dalla Divina Presenza di Baba, portare la fiaccola di ispiratori e guida delle giovani menti per farne futuri cittadini esemplari della nostra Madre India culturalmente arricchita: invero, il più nobile dei compiti divinamente voluto dall’Avatâr della nostra era.



(Tratto dal sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nuilayam)