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Opera di soccorso per le popolazioni colpite dallo Tsunami.

31 gennaio 2005

Ci sono momenti nelle nostre vite in cui tutta la speranza è perduta, in cui non c'è nessuno a cui rivolgersi e niente per cui vivere. È allora che Dio entra nelle nostre vite come la prima goccia di pioggia nel deserto, come aria fresca per chi respira affannosamente. Le onde dello Tsunami che hanno colpito la costa indiana sono state un disastro che ha spazzato via le speranze più che distruggere le case, che ha frustrato altrettante vite di quante ne ha prese, ma noi abbiamo il vivente ed amorevole Dio, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il faro per le menti sperdute nel mare burrascoso del dolore.

Lo Tsunami che ha colpito il sud dell'Asia il 26 dicembre 2004 ha coinvolto migliaia di persone e fatto un danno enorme alla vita ed alle proprietà. Poco dopo il disastro, mentre i sopravvissuti lottavano per riprendersi dal colpo che la natura aveva loro inferto, la compassione illimitata di Bhagavan si è riversata su di loro nella forma di servizio offerto dai volontari della Sri Sathya Sai Seva Organization, Tamil Nadu. Centinaia di volontari si sono organizzati in squadre e si sono sparpagliati nelle varie aree in cui il danno era stato causato. La primissima cosa da fare era liberare i cadaveri intrappolati tra le macerie e disporne a convenientemente in modo da prevenire le epidemie. C'era anche da provvedere al cibo ed alle altre necessità di base per i sopravvissuti. Di tutte le aree colpite nel Tamil Nadu, il distretto di Nagapattinam aveva subito i danni maggiori. Lo Sri Sathya Sai Central Trust, sotto la Divina guida di Bhagavan, ha immediatamente portato soccorso ai villaggi di Serudhoor, Akkaraipettai, Kichankuppam, Kallar, Olakottaimedu e Thoduvai che erano i più colpiti. Provviste, utensili, fornelli, abiti ed altri generi di prima necessità per riportare la vita alla normalità, sono stati reperiti ed imballati in scatole di cartone. I volontari del Seva Dal hanno lavorato giorno e notte procurando, imballando e trasportando questi materiali. Gli scatoloni sono stati trasportati da Chennai al campo base delle operazioni di soccorso vicino a Nagapattinam. Simultaneamente un altro gruppo di volontari era impegnato nella distribuzione di questi generi a più di 5000 famiglie dello stesso distretto e di Pondicherry. È superfluo dire che i volontari del Seva Dal hanno fatto tutto il lavoro in spirito di amore e dedizione disinteressata. Essi hanno consolato gli afflitti, li hanno rassicurati ed hanno dato loro il coraggio e la speranza necessari per ricominciare le loro vite lasciando la tragedia dietro le spalle.

In uno dei villaggi, quando alla fine della giornata le provviste si stavano esaurendo, un abitante del villaggio è stato udito rassicurare gli altri che non c'era niente di cui preoccuparsi perché i volontari Sai avrebbero certamente portato ulteriori rifornimenti il giorno seguente e continuato l'opera di soccorso. Esempi come questo sono la testimonianza della fiducia che questi volontari hanno ispirato nel cuore della gente tramite la dedizione e l'impegno con cui servivano. Gli amministratori del distretto anno encomiato il modo ordinato e ben organizzato con cui i materiali sono stati distribuiti.

Vedere le persone colpite aiutarsi l'una con l'altra a ricostruire le loro vite al di là delle barriere di casta, credo e condizione socio economica, è stata, per i volontari, una esperienza commovente. In un villaggio uno degli abitanti ha chiesto che i materiali fossero distribuiti anche al villaggio vicino ove il soccorso non era ancora arrivato. È stato toccante vedere il sentimento di amore e di interessamento che essi avevano per i loro fratelli in difficoltà quando ci saremmo aspettati che fossero preoccupati per il loro stesso benessere. In verità l'insegnamento fondamentale di Bhagavan, circa la fratellanza dell'uomo e la paternità di Dio, veniva tradotto in fatti da questi semplici paesani A profittare di questa esperienza non sono stati solo gli abitanti dei villaggi ma anche i volontari che l'hanno trovata molto ispirante. Si sentiva spesso i paesani di lire che Dio è il loro solo rifugio e che Egli avrebbe sicuramente protetto le loro vite. Incontrare una così solida Fede tra queste popolazioni rurali è stata una conferma dei profondi legami spirituali degli abitanti di questo paese. Essi non hanno considerato l'aiuto come semplice soccorso materiale ma come dono consacrato di Grazia da parte di Dio Stesso che è corso in loro aiuto nel momento della necessità. Questo fa ricordare le parole di un canto frequentemente eseguito alla presenza di Bhagavan:

"C'è qualcuno lassù per confortarmi,

c'è qualcuno lassù per mostrarmi la via,

c'è Swami per guidarmi.

C'è qualcuno lassù che si cura di me

ed il suo Amore è Amore per sempre ".