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Le mani che amano trasformano in acqua persino la sabbia rovente

27 giugno 2004

(Ryuko Hira - Ginevra, 10 giugno 1995)


'Un essere umano è una parte del tutto che chiamiamo 'Universo', una parte limitata nel tempo e nello spazio. Egli sperimenta se stesso, i propri sentimenti ed i propri pensieri come qualcosa di separato dal resto, una sorta di illusione ottica della propria coscienza. Questa illusione è una specie di prigione che ci limita ai nostri desideri personali ed all'attaccamento verso quelle poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito dev'essere quello di liberare noi stessi da questa prigionia, allargando il cerchio della nostra compassione fino ad abbracciare tutte le creature viventi e tutto il complesso della natura nella sua bellezza'


- Albert Einstein




Fratelli e sorelle!


A causa dei preparativi per il 70o Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ho avuto molto lavoro e poco tempo a disposizione... Questo è lo stile di Baba! La lezione da trarne è questa: 'Il nostro profitto consiste nel benessere altrui'. A dare il nome a questo progetto (Progetto dell'acqua della Grazia Divina 'Sathya Sai') è stato un poeta tailandese che ha scritto svariate poesie su Baba. Ve ne cito una:


'Sai Baba stabilì la norma
per adorare in elevata forma,
della miseria togliere i fardelli
e trattar tutti alla stregua di fratelli'


Acqua per settecento villaggi


La regione chiamata Rayalaseema, nella quale è situata Puttaparthi, si trova nello stato dell'Andhra Pradesh. Sebbene sia il luogo di nascita di Sri Sathya Sai Baba stesso, essa è stata afflitta dalla siccità ed ha sofferto di una grave e continua penuria d' acqua che ha causato sofferenze indicibili a molte persone, i nostri fratelli e sorelle che vivono laggiù. Queste persone sono state obbligate a camminare con i loro bambini a piedi nudi sotto il sole cocente per una media di 4,6 km al giorno, trasportando pesanti recipienti colmi d'acqua sulle loro teste. Nei pozzi c'era anche un'alta percentuale di arsenico, dovuta alla contaminazione del suolo, cosa che ha prodotto serie lesioni ai piedi ed alle mani di questa gente. Il Governo Indiano e quello dello Stato dell'Andhra Pradesh hanno fatto il possibile per alleviare i disagi provocati da questa penuria d'acqua, che affligge non solo l'India ma anche molti altri stati asiatici. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che l'acqua sarà la risorsa più critica nel mondo già a partire dall'anno 2000. Recentemente sulla penuria d'acqua è uscito anche un articolo sulla rivista 'Far Eastern Economic Review'. L'avvento di Baba è inteso per tutto l'universo, ma Egli risponde innanzitutto a coloro che pregano con sincerità. Per rimuovere la sofferenza e le malattie di queste persone, il 23 novembre del 1994 Egli ha annunciato che entro un anno avrebbe portato l'acqua potabile a settecento villaggi, cioè ad una popolazione totale di circa 1,3 milioni di persone (da 500 a 3000 abitanti per villaggio). Il 23 novembre 1995 celebreremo il 70o Compleanno di Baba e tutti questi villaggi, grazie alla Sua Divina Volontà, riceveranno il dono dell'acqua. Ci sono molti altri villaggi in stato di necessità che, si spera, l'Organizzazione Sai prenderà in considerazione in una seconda e terza fase.


Un' opportunità di servizio


Noi ci definiamo 'famiglia Sai' e diciamo di amare Baba come nostro Padre e nostra Madre. Dato che Egli sente la sofferenza delle persone dei villaggi, non possiamo dire che esse stiano soffrendo da sole. Il cuore di Baba è con i poveri ed i bisognosi. Il Suo cuore è con gli assetati, ovunque essi si trovino. Se Lo accettiamo come nostro Padre e Madre facciamo parte della famiglia. Non possiamo essere egoisti nella nostra relazione con Baba. Nel Suo 70o Compleanno dobbiamo fare una scelta: siamo veramente una famiglia Sai o lo siamo solo a parole? Baba dice spesso: "Io e noi siamo Uno, voi ed Io siamo Uno". Questa è un'opportunità che Egli ci ha offerto: far parte della Sua missione. Il 25 febbraio di quest'anno, poco prima di Shivarathri, una grande folla era in fila per il Darshan, ma Egli non si fece vedere. Che cosa stava facendo? Stava parlando del grande significato spirituale di questo progetto dell'acqua a seicento studenti nel Purnachandra, ed uscì per il Darshan alle otto invece che alle sei e quarantacinque! Vi parlerò di questo fra poco. Per avere l'acqua si sono cinque sistemi: (1) Scavare dei pozzi nei letti dei fiumi in secca. (2) Canalizzare l'acqua prendendola dai canali d'irrigazione già esistenti. (3) Costruire cisterne estive di riserva per evitare che a causa dell'alta temperatura l'acqua evapori. (4) Trivellare pozzi ovunque esista una risorsa d'acqua nel terreno. (5) Posizionare ad altezza adeguata dei depositi della capacità di circa centocinquantamila litri d'acqua. Il costo totale di questo progetto è stimato intorno ai settanta milioni di dollari americani (100.000 dollari a villaggio), approssimativamente il doppio del budget stanziato per costruire l'ospedale. Queste stime includono il costo delle indagini sulla disponibilità e sulla qualità dell'acqua, le attrezzature, le trivellazioni, l'installazione delle pompe e tutto il resto. I progetti di Baba sono così sacri e santi che tutte le persone che vi partecipano - sia che si tratti di devoti o meno - fanno tutto al meglio delle loro possibilità. Sono già stati posati duemila chilometri della tubazione principale, che è stata installata usando il materiale appropriato. Quando Baba fa qualcosa è permanente, ed i tubi - come l'ospedale - dureranno mille anni. Questo servizio ('Seva') che stiamo facendo vivrà oltre questi nostri corpi fisici. Baba ci ha dato la possibilità di guadagnarci in questo corpo i meriti di mille anni!


Significato spirituale


Per quale motivo Baba ha intrapreso questo progetto nell'anno del Suo settantesimo Compleanno? Quale ne è il significato spirituale? Quale dono possiamo farGli per il Suo settantesimo Compleanno? Che cosa vuole da noi? Fra le possibili risposte, alcune sono 'che Egli vuole il nostro amore e la nostra devozione' e 'che vuole che siamo buoni', ma io vorrei citare una risposta speciale, che emerge dalle domande seguenti, poste da Baba:
(1) Chi governa l'Universo? Le risposte generalmente sono: 'Dio'; oppure: 'il Creatore'; o ancora: 'Bhagavan Stesso'. (2) Da chi o che cosa viene governato Dio? Dio viene governato dalla Verità. (3) Chi governa sulla Verità? Baba ha detto che le anime nobili governano sulla Verità. L'unico dono che Baba vuole è che noi diventiamo spiritualmente nobili. Dobbiamo diventare anime nobili ed essere felici. Il significato spirituale del progetto dell'acqua è che, attraverso di esso, Egli ci ha dato l'opportunità di diventare nobili e felici. Nel Suo discorso agli studenti, Baba ha detto che il nostro pianeta è costituito per due terzi di acqua, che è la sorgente della vita. Si può riuscire a vivere senza cibo, ma non è possibile vivere senz'acqua. L'acqua è il simbolo della purezza e, dato che la purezza è Divinità, l'acqua è Dio. Ma perché l'acqua è il simbolo della purezza? Baba ha dato tre spiegazioni.
(1) L'acqua ha origine, nella forma di Dio, dalla testa di Shiva, come fiume Gange, cosa che per gli Indiani ha un significato simbolico.
(2) Qual è il ruolo dell'oceano? È quello di ripulire l'Universo. Attraverso il processo di evaporazione abbiamo la pioggia, che pulisce tutte le piante, le strade e tutto ciò che necessita di essere deterso.
(3) Chi pulisce l'oceano? Sono i pesci ad avere questo compito. L'odore molto forte dei pesci è dovuto a tutto lo sporco che hanno raccolto. L'acqua è purificatrice , cioè il suo compito è quello di 'purificare'. La purezza è Divinità, perciò l'acqua è Dio! In una lettera ad uno studente, che è stata pubblicata sul libro 'Premadhara', Baba chiede: 'Come farete a sapere che Io vi sono vicino?' La risposta è: 'Quando la vostra bocca è riarsa, al punto che non potete quasi parlare, nel primo sorso di acqua fresca, a ristorarvi, ci sarò Io. Pensate a Me, che sono l'acqua." Nella Gita, il Signore Krishna ha detto:'Io sono il gusto dell'acqua'." Quest'acqua così preziosa viene spesso sprecata. Se un rubinetto perde una goccia d'acqua al secondo, in un giorno ne vengono sprecatii 227 litri. Lavare la macchina con una sistola è causa di un grosso spreco d'acqua, perciò, usate un secchio. Nello scarico dei nostri gabinetti si usa molta acqua. E quando si lavano i piatti, o quando ci laviamo i denti, si lascia scorrere l'acqua... L'acqua è sacra. Dare acqua significa dare Dio e, dato che Dio è Amore, dare acqua significa dare amore. Il servizio di dare acqua è la forma più alta di adorazione. Nelle cerimonie religiose, per esempio nel battesimo cristiano, l'acqua rappresenta un elemento spirituale. Il significato di questo servizio particolare consiste nel riconoscere Dio nell'uomo, nel cercare l'Unità in tutta l'umanità. Baba ha dato avvio a questo progetto al fine di elevare tutti i devoti che vi partecipano, attraverso il non-dualismo o Advaita, e far sì che essi possano vedere l'unità attraversando i confini nazionali e geografici. Per esempio, quando offrite il vostro cuore agli assetati, siano essi in Cina o in India, attraversate la Germania, la Svizzera ed altre frontiere per servire l'unica 'casta' dell'umanità. Condividendo la sofferenza ed alleviando il peso di chi soffre durante le carestie, i terremoti ed altre calamità, non dovremmo pensare che stiamo aiutando Dio, perché non c'è niente che un essere umano possa fare per Dio. Mettiamo solo in pratica ciò che Baba ha detto, aiutando noi stessi a diventare nobili d'animo. Sappiamo tutti che, se solo volesse, semplicemente agitando la mano, Baba potrebbe comandare a cento fiumi di cominciare a scorrere. Ma il Padrone della Natura segue la legge della Verità, la legge della Natura. Perciò questo è un Suo gioco Divino ('lila') e noi non dobbiamo lasciarci ingannare dall'illusione. Questo non è un progetto per cui sia necessario raccogliere dei fondi. È un progetto che richiede l'elevazione della Coscienza.


Come posso offrire il mio servizio in questo progetto?


(1) Il seva della preghiera. Un giorno Baba viaggiava nella Sua macchina. Indicando un mendicante, disse alla persona che Gli sedeva accanto: "Sì, è una cosa buona dare dei soldi ad un mendicante, ma gli dureranno solo un giorno. Se invece pregate per lui, quella preghiera raggiungerà Dio e cambierà la vita di quella persona. La preghiera raggiungerà Dio e porterà una trasformazione in quella persona." Noi facciamo una preghiera prima di mangiare, ma per trenta secondi, in questo anno particolare del 70o Compleanno di Bhagavan - ogni volta che bevete qualche liquido, prima di berlo pensate al dolore, alla sofferenza ed ai problemi di chi non ha niente, neppure un bicchier d'acqua.
(2) Il seva dell'intelletto. Architetti, ingegneri e geologi, o altri specialisti dei rifornimenti idrici e campi relativi, chi vuole e può aiutare è benvenuto e può parlare con i propri coordinatori locali dell'ala seva.
(3) Il lavoro fisico dei volontari era stato programmato all'inizio, come avvenne durante la costruzione dell'Ospedale, ma ci sono grossi problemi connessi a questo tipo di aiuto. Per esempio, i villaggi lontani non hanno alcuna possibilità di accogliere i volontari. Inoltre, per ciascun volontario straniero, sono necessari due indiani che lo aiutino! Per vostra informazione, al momento stanno lavorando 13.000 persone, facendo due turni al giorno affinché questo progetto venga finito in tempo. Un camion carico può trasportare solo due tubi, perciò potete ben immaginare quale impresa mastodontica sia stendere 2000 km di tubi.
(4) Fornitura dei materiali, come pompe, tubi, serbatoi ed altri materiali da costruzione. Vi preghiamo di tener conto del fatto che tutti i materiali devono possedere tutti i requisiti richiesti dalla legge locale.
(5) Risorse economiche. Voi sapete già che Bhagavan Baba, il 'Central Trust' e l'Organizzazione Sathya Sai non sollecitano mai alcuna donazione. Questo progetto non è aperto alle donazioni, ma è aperto alla pratica spirituale ('sadhana'). È aperto al sacrificio, che ci porta ad altezze più elevate. Se Dio fosse in vendita, la gente cercherebbe di 'comprarLo'. Noi riceviamo da Dio ogni cosa 'gratis' e fa parte del nostro Dharma fare servizio e partecipare con tutto il cuore ad ogni progetto Seva annunciato da Baba. Quali membri attivi della famiglia Sai dobbiamo aprire gli occhi ed elevare la nostra coscienza affinché essa diventi una parte della missione di Baba. Questo progetto cerca persone oneste e dal cuore aperto che vogliano fare seva. Baba dice: 'La Mia vita è il Mio messaggio'. Ma qual è il messaggio in questo 70o Compleanno? Ci sono diversi punti di vista e diverse interpretazioni del Suo messaggio, ma per me il 70o Compleanno ed il Progetto Divino dell'acqua potabile possono avere un solo significato, che Egli ha ripetuto in tutti i Suoi Discorsi di quest'anno: sacrificio, sacrificio, sacrificio! Quando Baba dice: "La Mia vita è espansione", che cosa intende con 'espansione'? Dovete espandere i vostri cuori. Non teneteli confinati al vostro tempio o alla vostra casa, al vostro centro o alla vostra regione. Baba è universale. E noi, che siamo parte della Sua famiglia, siamo universali.


Nel servizio a Dio


Recentemente in Cina qualcuno mi ha chiesto: "Perché l' 'Organizzazione Sai' cinese dovrebbe donare del denaro per l'acqua in India?" Devo quindi innanzitutto chiarire i dubbi che potreste avere. Quando Dio creò l'universo non dette un nome ad alcun Paese, nè tracciò alcun confine... voi siete in Cina ed io sono in Inghilterra... ma è tutto un unico universo! Si tratta di un'unica umanità! Dato che Baba è un Avatar, Egli sa quale regione di questo universo richiede un aiuto immediato, e chi può aspettare un po' di più. Non possiamo determinare le azioni di un Avatar. Possiamo solo seguirle. Perciò, se Egli decide di servire una particolare zona della Cina, dell'America o dell'India, coloro che sono nella famiglia Sai si uniscono a Lui e lo seguono in tutto il Suo cammino. Questa è espansione: l'espansione della mia coscienza, che capisce che tutta l'umanità è una cosa sola. Qualsiasi 'seva' Baba stia facendo viene prima di tutto e deve avere la massima priorità. I Suoi progetti sono totalmente disinteressati e partecipare alla loro relizzazione è un 'seva' purissimo. A Puttaparthi, sulla collina Vidyagiri, ci sono cinque statue di grandi Maestri: il Signore Krishna, il Signore Cristo, il Signore Budda, Zoroastro ed il Signore Shiva. Ma al di sopra di Essi si erge una statua di Hanuman! Perché la statua di Hanuman li sovrasta?! In ogni cosa che Baba fa si cela un grande significato. Hanuman è il simbolo del coraggio e della devozione. Egli fu un servitore del Signore Rama, ma raggiunse le altezze Divine con il servizio. Questo è ciò che ci è stato insegnato dal Signore Hanuman. Quando servite Dio nell'uomo, quel servo diventa Dio. Baba, in questo 70o Compleanno, ci ha dato la possibilità di seguire la via più breve per passare dallo stato del servo, o devoto, allo stato più elevato, come Hanuman. Questo progetto è mastodontico. Se pensate che sia impossibile, lo renderete impossibile. La prima cosa da fare, quindi, è pensare che sia possibile e che ce la faremo. Perché? Poco prima che il Signore Rama venisse incoronato re, Gli venne ordinato di lasciare il palazzo e di andare in esilio per quattordici anni nella foresta. Sua madre Kausalya, Sua moglie Sita ed il Suo fratello minore Lakshmana volevano subito seguirLo tutti nella foresta. I cittadini di Ayodhya, la capitale del Suo regno, lo accompagnarono a piedi fino al limite della foresta per congedarsi da Lui. Persino gli uccelli e le scimmie sotto Hanuman Lo volevano aiutare. Perché tutti desideravano aiutare Rama? Perché la missione di Rama era il Dharma. Quando la nostra missione consiste nel servire l'Avatar nel Suo servizio all'umanità, questo è 'Dharma', e niente potrà ostacolarci. Possiamo anche non avere alcuna risorsa, né finanziaria né tecnica, ma la risorsa più grande che abbiamo è la nostra stessa volontà, e tutte le risorse seguiranno. Baba dice in tutti i Suoi discorsi che il Dharma protegge il Dharma. Se teniamo bene in mente questo principio e seguiamo il sentiero del Dharma, niente potrà essere d'ostacolo.


Un tetto ai desideri


Come possiamo raccogliere fondi? È possibile, se si mette un tetto ai propri desideri, tenendo sempre in mente che tutto questo progetto è un esercizio spirituale ('sadhana') che ci aiuta ad 'elevarci'. La pratica spirituale di mettere un tetto ai desideri ci insegna a limitare i nostri desideri personali, a cominciare dai desideri più semplici di tutti i giorni, quali le tazzine di caffé o le tazze di té, le bevande, le sigarette, le bevande alcoliche, le merendine, i cosmetici e così via. Un altro esempio è quando per il mio compleanno, o per il mio anniversario di matrimonio, vorrei delle scarpe o degli abiti nuovi. Ma a quale costo? La sofferenza della gente che non ha acqua da bere? Se la nostra coscienza non si espande tramite la pratica di porre un tetto ai nostri desideri, non avremo dei veri benefici. Dobbiamo rimanere sempre 'consapevoli' e praticare costantemente la pratica del 'tetto ai desideri'. Phyllis Crystal ed altri hanno descritto molto bene come si fa a mettere in atto questo programma. Questi testi dovrebbero essere tradotti e discussi ampiamente per facilitarne la messa in pratica. L'ammontare del denaro risparmiato è una cosa secondaria. Una persona che mettesse in atto la pratica del 'tetto ai desideri' come espressione del suo amore per Baba e per l'umanità, potrebbe risparmiare due o tre dollari al giorno. Dal 1 giugno al 22 novembre ci sono circa 170 giorni, per cui i risparmi ammonterebbero a qualche centinaio di dollari. Se molte persone lo facessero, si potrebbero risparmiare grandi quantità di denaro da destinare al progetto dell'acqua potabile. La cosa importante è la partecipazione con il cuore aperto - con tutto il cuore - a questa 'sadhana'. Nel 'Sanathana Sarathi' del febbraio 1995 viene raccontata la storia di un bambino, alunno della scuola di Baba, che seguiva la pratica di 'mettere un tetto ai desideri'. Qualche anno fa, quando venne aperto l'Ospedale ad Alta Specializzazione, Baba era molto occupato con i medici e gli architetti ed aveva molto poco tempo per gli studenti, che sentivano profondamente la separazione dalla loro Madre Sai. Uno di questi studenti un giorno offrì a Baba una lettera, che Egli prese. Baba si recò poi nella stanza delle 'interview' con i medici. Normalmente non ne usciva per circa un'ora. Ma in quella occasione uscì dopo pochi minuti, con la lettera ancora in mano. Chiamò il bambino a sé e, col suo permesso, lesse la lettera a tutti coloro che si trovavano nella veranda:


"Caro Bhagavan!


hai dato così tanto a me e a tutti qui. Ci hai fornito l'istruzione gratuita e ora sento che stai costruendo un grandissimo ospedale per curare a costo zero la gente di tutti gli strati sociali. Bhagavan! Anch'io voglio far parte della Tua gloriosa Missione, ma sono solo un bambino piccolo e non so come contribuire. I miei genitori sono estremamente poveri ma, nonostante ciò, mi mandano qualche soldo ogni mese. Lo fanno perché mi amano e si preoccupano per me. Bhagavan! Gli ultimi tre mesi non ho dato i miei vestiti al 'dhobi' (lavandaio). Mentre gli altri bambini dormivano io mi sono lavato i vestiti da solo, così ho risparmiato un po' di soldi. Ho anche resistito alla tentazione delle caramelle, della cioccolata e di tutte le altre cose, riuscendo a mettere da parte un po' di denaro. Bhagavan! Ti offro questa banconota da 100 rupie. Mi sento pieno di vergogna e molto piccolo, per il fatto di poterTi offrire così poco, ma se questi soldi possono servire per comprare un solo piccolo mattone per la fondazione del nuovo ospedale, sarò il bambino più felice del mondo. Tuo figlio che Ti ama."


Baba disse che quelle 100 rupie valevano milioni di rupie per Lui, perché il mattone non era fatto di argilla, ma di amore e sacrificio, emersi da un cuore puro. Questo è ciò che Egli vuole da tutti noi.


Sorelle e fratelli, Baba non vi chiederà mai di fare qualcosa. Dobbiamo aprire noi stessi per vedere che cosa possiamo fare. Seguite il Suo esempio... Lui usa un secchio d'acqua per lavarsi, e accende e spenge la luce quando entra, o esce, dalla stanza delle 'interview', per risparmiare energia. Se volete far del bene, se volete essere nobili, se volete camminare mano nella mano con Baba... Egli ci ha mostrato come fare. Se arrivate alla stazione un minuto dopo che il treno è partito, l'avete perso. Il 22 novembre è l'ultimo giorno per celebrare questo Progetto per l'Acqua della Grazia Divina 'Sathya Sai'. Chi vuole farne parte deve muoversi, designando un cooordinatore del 'Progetto Acqua Potabile' in ogni Centro. Ognuno può cercare qualche tipo di 'seva' da fare per questo progetto, che è estremamente urgente e richiede la massima priorità. Sai Ram.