Nel 1972 Sri Sathya Baba condusse un Corso Estivo della durata di un mese sulla Cultura Indiana e sulla Spiritualità a Brindavan (Whitefield). Vennero scelti ottocento ragazzi e ragazze, selezionati dai college situati nei vari stati dell'India. Quando Easwaramma, la madre di Baba, ne venne a conoscenza, decise di partecipare all'avvenimento. Andò a vivere al piano terreno del bungalow di Swami, con altre famiglie. L'undicesimo ed il dodicesimo giorno, la Madre ebbe un'esperienza che confermò ulteriormente la sua fede nel fatto che Swami era Dio. Si ammalò, ed ebbe la febbre per quattro giorni. Swami andò a visitarla, informandosi sulla sua salute. Quando ella guardò verso di Lui, fu stupita nel vedere 'Sri Rama con la corona e l'arco'. Tese le mani e cercò di alzarsi, ma nello spazio di qualche istante Rama era già scomparso e davanti a lei c'era di nuovo Swami. Egli le dette la vibhuti e le assicurò che sarebbe guarita presto dalla febbre. Easwaramma raccontò questo episodio ad un' amica intima.
La rivelazione Divina fu il preludio della Sua Unione con la Fiamma Suprema. Erano circa le sette del mattino del 6 maggio 1972. Swami, dopo aver dato il Darshan, era andato a fare un bagno. Easwaramma aveva bevuto il suo caffé e si era seduta nella veranda interna. Improvvisamente, cercò di correre verso il bagno, urlando: "Swami, Swami, Swami!" Baba rispose: "Vengo, vengo!" Poco dopo, lei esalò l'ultimo respiro. L'ultimo suo pensiero, nel momento finale, era stato per Dio. Era una madre modello, scelta da Dio per essere Sua madre.
Easwaramma era una casalinga di campagna, povera, di mezza età, dal cuore tenero, pia ed analfabeta. Sperimentò tutta la disperazione e la gioia, la speranza e la tristezza, l'ansietà e la rassicurazione provate delle madri (Kausalya e Yasoda) delle precedenti incarnazioni Rama e Krishna.
Come madre dell'Avatar era venerata da tutti i devoti. Ma lei stessa era una praticante onesta, guidata dal Figlio Divino attraverso gli alti e bassi della vita. Potè espandere la propria consapevolezza al di là delle barricate della tradizione e dei tabù, delle abitudini e delle caste della sua gente. Si innalzò al ruolo di Madre Divina della famiglia multilingue, multirazziale, multireligiosa e globale di Sai, in continua e rapida espansione.
Il 6 maggio, giorno della commemorazione di Easwaramma, Baba visita la tomba della madre ed onora la sua memoria, allo scopo di stabilire un modello per gli altri, e al pomeriggio pronuncia un Discorso, enfatizzando la gloria della maternità. Egli ricorda alla gente i ruoli di Madalasa, madre di Iswar Chandram, e di altre madri nel forgiare i destini dei loro figli. Le madri, dice Baba, hanno il privilegio unico di instillare i primi semi della spiritualità e dei valori umani nei loro figli. Baba dà molta importanza al fatto che i figli debbano venerare le proprie madri. Ricorda loro le parole di Rama: 'La madre e la madreterra sono più grandi del Paradiso stesso' e 'I genitori sono le visibili incarnazioni dell'Amore'.