Anche quest'anno l'11 gennaio si è avuto l'Incontro Annuale dello Sport e della Cultura delle Istituzioni Scolastiche di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, tanto atteso sia dagli studenti che dai devoti. Le migliaia di persone riunitesi allo Stadio 'Sri Sathya Sai Hill View' hanno assisitito ad una spettacolare esibizione di coraggio, temerarietà e audacia, pervasa di colore, gaiezza ed armonia. Bhagavan è arrivato allo Stadio alle 7.25 del mattino, su una convertibile, dalla quale ha benedetto durante il tragitto l'enorme assemblamento di devoti. A dargli il benvenuto allo Stadio ha trovato un gruppo di studenti, in rappresentazione di tutti i Campus, che lo hanno scortato in bicicletta, nonché Sai Gita, l'elefante tanto caro a Bhagavan. Bhagavan Baba, il riverito Rettore delle Istituzioni Didattiche, è stato accolto sul palco dall'ex Vice Rettore dell'Istituto Universitario Sri Sathya Sai e dai Presidi dei tre Campus. Dopo esser salito sul palco, Baba ha acceso la lampada, inaugurando così ufficialmente l'Incontro Annuale dello Sport e della Cultura 2004. I bambini della scuola elementare, vestiti con costumi regali, hanno offerto dei bouquet di fiori a Bhagavan. A questo punto gli studenti di tutti i Campus di Swami hanno marciato davanti al palco accompagnati dalla banda di ottoni dell'Istituto. Hanno fatto seguito l'innalzamento della bandiera dell'Istituto e la cerimonia del giuramento. Quindi Bhagavan ha acceso la torcia e liberato piccioni e palloncini. Due atleti hanno portato la torcia attraverso lo stadio, correndo. Subito dopo, la mascotte dell'incontro di quest'anno, vestita da leone, ha acceso con la torcia la fiamma cerimoniale. In quest'occasione Bhagavan ha pubblicato il libro 'Sri Sathya Sai Divya Kripasraya', scritto dal Direttore dei Campus di Brindavan, Sri B.N. Narasimha Murthy. Gli studenti del Campus di Brindavan hanno poi presentato il loro programma, che si articolava sul tema: 'Dominate le vostre menti e diventate dei grandi intelletti.' Come prima presentazione i ragazzi hanno intrattenuto il pubblico esibendosi sulle biciclette in corsa, sulle quali hanno eseguito esercizi ginnici e posizioni yoga. Un ragazzo in biciclettta è saltato da una rampa superando un 'ostacolo' costituito da nove biciclette! Poi alcuni studenti si sono esibiti alla sbarre, verticali ed orizzontali, ed agli anelli. Il Campus di Prasanthi Nilayam ed i ragazzi del liceo hanno quindi offerto ai piedi di Bhagavan molte esibizioni sportive e culturali, dal tema 'Un viaggio da me a noi'. Questo viaggio viene descritto nei Veda, e comincia dall'involucro materiale ('Annamaya Kosha') per culminare nell' involucro della Beatitudine ('Anandamayakosha'). Un uomo cresce in Saggezza ('Jnana'), fino a trascendere i cinque involucri dell'esistenza ed unirsi al Signore. La presentazione è cominciata con una coloratissima formazione di bandiere, che stavano a significare la varietà e la diversità con cui si presenta la Creazione. Gli studenti si sono poi esibiti in alcuni esercizi di ginnastica a quaranta metri di altezza, in alcuni esercizi a terra e nelle arti marziali. Poi c'è stata una presentazione musicale innovativa: i cantanti sono arrivati su dei camion, ed hanno cantato canzoni indiane ed occidentali, accompagnati da strumenti musicali di entrambe le culture, mentre altri studenti danzavano, rappresentando il processo della Creazione. I 'Dragons' di Prasanthi si sono esibiti nella 'danza del Drago', una danza tradizionale cinese, che è una forma di preghiera per la pace e la prosperità. La danza illustra come l'uomo sia sempre alla ricerca della Saggezza e come alla fine l'ottenga, dopo aver superato tutti gli ostacoli e le difficoltà che gli si parano davanti. Alcuni ragazzi hanno infine dimostrato la loro forza e la loro destrezza tenendo in equilibrio dei lunghissimi bastoni, sia sulle palme delle mani che sulla fronte. Il programma del mattino si è concluso con l'Arathi offerta a Bhagavan. Nel pomeriggio Bhagavan è arrivato allo Stadio alle ore 15.20 per assistere alla rappresentazione dei bambini delle elementari, caratterizzata da colori, destrezza e coordinazione. Non appena Bhagavan è salito sul palco, quattro bambini delle scuole elementari gli hanno offerto dei bouquet di fiori ed hanno chiesto le Sue benedizioni per il loro programma. Le bambine si sono esibite in una danza tradizionale. I bambini sono saltati attraverso un anello ed hanno compiuto eccitanti acrobazie. È stato molto bello vedere questi piccolini che saltavano insieme in varie formazioni, in un esplosione di colori brillanti. Poi è venuto il turno delle ragazze del Campus di Anantapur, che hanno presentato un programma basato sui cinque valori (Sathya, Dharma,Santhi, Prema e Ahimsa). Il messaggio che hanno portato è stato che i valori sono la meta primaria della vita umana. Le ragazze si sono esibite in difficili posizioni yoga, ed in queste posizioni hanno eseguito dei lanci con arco e frecce, anche con gli occhi bendati, centrando dei bersagli in movimento. Alla fine hanno rappresentato il valore dell'Amore (Prema) sfilando in abiti di colore rosa.
'Bhakta Jayadeva'
La sera, nel Mandir, è stato inscenato un balletto superbo, che illustrava le vite dei grandi Santi dell'india. Si è trattato di un vero e proprio capolavoro, per la coreografia, le luci, i costumi, la musica e i dialoghi. Questi ultimi si alternavano a canzoni melodiose che sin dall'inizio hanno catturato la completa attenzione del pubblico. Una riproduzione del tempio del Signore Jagannata era stata posta al centro del palcoscenico. Il Santo Jayadeva desiderava incessantemente il Darshan del Signore, senza il quale sentiva che la propria vita non aveva valore. La sua concentrazione unidirezionale non veniva mai scossa, né dalla fame né dalla sete. Cantava il Nome di Krishna con ogni respiro. La sua ricerca lo portò fino alla città di Puri. Durante il viaggio venne assistito da un giovane pastore, che gli tenne compagnia e lo nutrì quando aveva fame. Più tardi, nel Tempio, ebbe una visione del pastorello sull'altare dei Tempio e realizzò così che Egli altri non era che il Signore Jagannata, il suo Krishna. Dietro comando del suo Guru, Jayadeva divenne un capofamiglia ma continuò ad adorare con ferma devozione il Suo amato Krishna, anche insieme a sua moglie Padmavathi. Egli espresse tutto il suo amore per Dio nella sua raccolta di composizioni 'Gita Govinda'. Ognuna di queste canzoni venne ispirata dall' anelito profondo del devoto ('Jivatma') per il suo Signore ('Paramatma'). Il Signore benedisse il suo lavoro nel Suo modo inimitabile, completando un verso e riaffermando la fede del Suo devoto quando questi veniva assalito dai dubbi. Le canzoni di Jayadeva divennero famose per le splendide melodie e per la loro dolcezza, e questo mentre Jayadeva era ancora in vita. Questo rese geloso il re di Puri, perché anche lui aveva composto delle canzoni ed anch'egli le aveva chiamate 'Gita Govinda'. Il re disse che le sue canzoni erano scritte in maniera più erudita, e che perciò erano più adatte ad essere offerte al Signore. Il geloso re si confrontò con il santo nel tempio di Puri. Allora il Signore stesso intervenne e stabilì che il lavoro di Jayadeva era superiore a quello del re, e che era più autentico, in quanto era scaturito dal cuore e dalla devozione.
La rappresentazione si è conclusa con una canzone, che ha toccato il cuore di tutti, nella quale gli studenti hanno espresso il loro amore e la loro gratitudine a Bhagavan. Bhagavan ha quindi benedetto i ragazzi dando loro delle fotografie. La giornata si è così conclusa, lasciando tutti felici e contenti.