MAHASHIVARATRI INCARNAZIONE DI SHIVA
È una specie di gioco, per l¹onnipervadente ed onnisciente Parameshvara, il Signore Supremo, incarnarsi in momenti diversi e compiere miracoli al fine di proteggere i suoi devoti. Gli aspetti di creazione, conservazione e distruzione di questo mondo non sono che il gioco naturale del Parameshvara. Senza alcuno sforzo, per natura propria, come un prezioso gioiello che diffonda il suo splendore in maniere diverse: ecco perché coloro che studiano la creazione dichiarano: ³Proprio come Verità, Consapevolezza ed eterna Beatitudine sono naturali al Principio del Brahman puro e assoluto, allo stesso modo, creazione, conservazione e distruzione (dissoluzione) sono naturali al Brahman manifesto nella forma di questo mondo illusorio. Dunque, la forma del Parameshvara è di due tipi. Il primo è l¹aspetto privo di Forma e di attributi, eterno, pura Verità - Consapevolezza - Beatitudine. Questo può essere esperito soltanto attraverso le scritture apprese da un maestro. Il secondo è quello dotato di forma (sakara), che a sua volta è di due tipi. Il primo è il mondo che noi vediamo, e il secondo è la forma che dirige questo mondo sul giusto sentiero basato su principi e comportamenti morali. Questa è la Divina e Propizia forma di Shri Shiva. È l¹illusione che determina il fraintendimento che la fune sia un serpente. Ma dopo la rimozione dell¹illusione, il serpente scompare e la sola fune rimane. Il presunto serpente non è diverso dalla fune autentica. Analogamente, a motivo dell¹illusione, da parecchie nascite il puro Brahman è ritenuto essere il mondo oggettivo, preso per reale. Ma avendo acquisito la conoscenza, si realizza che il mondo illusorio non è diverso dal Parameshvara. Pertanto, tutti i corpi in questo mondo sono soltanto la forma di Dio Parameshvara. Che questo intero mondo altro non sia che la forma di Shiva è dimostrato negli assiomi della Taittiriya Upanishad, il cui significato è che questo universo è la forma di Shiva. La seconda forma del puro Brahman è nei molti risplendenti aspetti delle incarnazioni di Shiva. Per punire i malvagi e conferire la grazia ai suoi devoti; per permettere ai devoti di adorare e meditare onde ottenere pace mentale e godere della felicità, Parameshvara ha assunto molte propizie forme Divine. Tra le incarnazioni, quella di Shiva è la suprema, perché, nel proteggere i devoti, Ishvara, la forma sattvica pura, è sempre nello stato di Essere Consapevolezza Beatitudine, nel puro stato di coscienza Brahmico. Nel caso di altre deità, il sottile mescolarsi di aspetti rajasici e tamasici, occasionalmente causa alcune interruzioni nell¹esperienza della loro vera forma nel corso delle attività nel mondo. Ecco perché Shiva ha due forme la forma di Linga, e la forma di corpo. Altre incarnazioni hanno soltanto la forma corporea, e non la forma di Linga. La forma di Linga indica la completezza e la pienezza. Pertanto, le incarnazioni di Shiva appaiono ai devoti in forma di Linga talvolta, e con tutte le membra del corpo altre volte, per soddisfare i loro desideri.
Incarnazione come Jyotirlinga
Una volta, quando la creazione di questo universo ricominciò dopo il grande diluvio, il Signore Narayana, emerso dalla volontà del Brahman, andava vagando. Egli stava contemplando di creare gli esseri a seconda delle loro azioni passate (Karma). Contemporaneamente, Brahma, che era emerso dall¹ombelico del Signore Narayana, stava andandosene in giro da qualche altra parte. Accadde una volta che essi si incontrassero. Ciascuno di loro si considerava superiore all¹altro, così si confrontarono con arroganza. Brahma stava per lanciare una potente arma, la Brahmasthra contro Narayana, mentre anche Narayana era pronto a lanciare la propria asthra (Narayana asthra) contro Brahma. In quell¹istante, un Linga lucentissimo, privo di inizio e di fine, emerse tra loro. Entrambi Brahma e Narayana osservarono con grande stupore il Linga splendente. Entrambi concordarono che chiunque avesse scoperto per primo l¹inizio e la fine di quel Linga splendente sarebbe stato considerato superiore all¹altro. Per trovare la cima del Linga, Brahma montò sul suo cigno e si alzò nel cielo. Egli cercò a lungo invano, e quindi ritornò al suo posto originale, incapace di trovare la sommità del Linga. Narayana (Vishnu) andò dappertutto per trovare l¹origine del Linga. Egli cercò anche negli inferi, ma non riuscì a trovarla. Anche Narayana tornò al punto di partenza. Vedendo Brahma, che era già arrivato, Narayana gli chiese se avesse visto la cima del Linga. Brahma mentì, dicendo di aver visto il Linga. Narayana (Vishnu) disse la Verità, cioè di non aver potuto vedere il Linga, ed ammise la sconfitta. A quel punto l¹onnipervadente, onnisciente Supremo Signore Parameshvara, non poté tollerare l¹ingiustizia. Egli emerse dal Linga lucente assumendo la forma di un corpo puro, trasparente, radioso di splendore, con la falce della luna sul capo ed i capelli intrecciati, con cinque facce e dieci braccia, come descritto negli Shruthi. Egli indossava ornamenti d¹oro tempestati di lucenti gioielli preziosi, ed apparve davanti a loro nella forma benevola di Sambashiva. Egli punì Brahma per aver mentito, e concesse parecchie grazie a Narayana. Allo stesso modo, Parameshvara apparve in varie occasioni in dodici forme del Linga risplendente, e nelle forme del ³Narmadha Bina Linga², benedicendo i Suoi devoti ed esaudendo le loro aspirazioni.
Maha Shivaratri
Secondo lo Skanda ed altri Purana Parameshvara emerse dapprima in forma di Linga nel mese di Margashirsha (novembre dicembre), a mezzanotte del giorno in cui dominava la stella ³Ardhra², e nel mese di ŒMagha¹ (gennaio-febbraio) il quattordicesimo giorno dopo la luna piena. Egli apparve come Parama Shiva a Brahma e Vishnu (Narayana), uscendo dal ŒLinga risplendente¹ (Jyotirlinga). Poiché Parama Shiva emerse in forma di ŒLinga¹ la notte del quattordicesimo giorno dopo la luna piena nel mese di Magha, quella notte è detta ŒNotte di Shiva¹ (Shiva Ratri). Parama Shiva emerse per il bene di questo mondo in quel momento, e Brahma e Vishnu adorarono Parameshvara in quel momento; pertanto quel giorno è considerato il giorno più sacro. Perciò, adorare Shiva in quella notte è massimamente propizio e determinerà immenso bene, secondo gli Smriti ed i Purana. Per conferire la Sua grazia ai Suoi devoti, Egli si incarnò in parecchie migliaia di forme di Linga, per donare ai devoti la salvezza. Si dice che si ottenga la salvezza (moksha o mukti) se si vede il Tharaka Linga nel cielo, il Kaleshvara Linga sulla terra, e l' Htakeshvara Linga nel mondo inferiore. In questa terra di Bharat, c¹erano Linga che emersero spontaneamente; c¹erano Linga posati da delle deità, e Linga posati da grandi saggi. Questi Linga che si trovano sulle rive dei fiumi, in cima alle montagne, e in ogni villaggio, sono adorate quotidianamente dai devoti. L¹adorazione di Shiva dona sostegno e salvezza ad ognuno, ed è facile e possibile per tutti. Non occorre affrontare delle spese. Avendo la devozione, l¹adorazione di Shiva è possibile usando un po¹ d¹argilla per fare un Parthiva Linga; l¹acqua per purificarlo, le foglie di bilva e la bocca quale strumento sono sufficienti per l¹adorazione di Shiva. Il frutto di tale semplice adorazione è la salvezza o il Regno del Paradiso. Trascurare di eseguire una così semplice e facile adorazione di Shiva è veramente la sfortuna degli esseri. In questo mondo, taluni spendono a piene mani per dei piaceri mondani transitori e banali, ma non offrono neppure cinque o sei foglie di bilva ad Ishvara per ottenere l¹eterna felicità che culmina nel raggiungimento della salvezza. Questo è invece il sentimento di un vero devoto.
Un Raro Miracolo di Shiva
Nei tempi antichi, per l¹elevazione dei devoti e per conferire loro la Sua Grazia, Parameshvara era solito emergere alla mezzanotte di Maha Shivaratri, prima come Luce nella forma di Linga (Jyotirlinga), e dal centro di quel Linga, i devoti potevano vedere la forma di Parameshvara. Ora Parameshvara appare ad ogni Shivaratri, dapprima come Shri Sathya Saishvara a Prashanthi Nilayam, e poi emerge dalla Sua bocca come puro, risplendente Linga, donando la Sua Grazia contemporaneamente a migliaia di devoti. Questo è veramente un evento raro e grandissimo.