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Conversazioni con Sai (tratto da: Radio Sai Listener's Journal)

1 ottobre 2003

Swami, qual è la differenza tra Bhakti (devozione) e la resa ?

Bhakti è uno stato di dualismo. In questo stato, ci sono due entità: Dio ed il devoto.
I due sono così vicini che non possono essere separati, la devozione lega il devoto a Dio. D’altro canto, la resa è uno stato di monismo o Advaitam.
Dal momento che il devoto stabilisce che esiste solo Dio e nient’altro, egli cessa di avere un’esistenza indipendente, non esiste più come entità separata. Il devoto non considererà mai più niente come cosa ‘sua’, si è staccato definitivamente dal senso dell’’io’.
Ecco un esempio: L’acqua e lo zucchero differiscono per forma e proprietà. Questo è dualismo, ossia il sentiero di Bhakti.
Supponiamo che lo zucchero sia mescolato all’acqua, lo zucchero si scioglierà e si diffonderà in tutta l’acqua. A questo punto non esiste più né acqua pura né zucchero puro, ma sciroppo.Questa è la resa, ossia Advaitam. Il devoto offre
tutto a Dio e non tiene nulla per se stesso, nemmeno la mente.

Swami, l’Amore viene prima della Fede oppure è la Fede che precede l’Amore?

Non ci si dovrebbe chiedere cosa viene per primo: è la Fede che porta all’Amore.
Si ama la propria madre o il proprio amico grazie alla fede che si ha in queste persone. Se non ci fosse la fede, si proverebbe amore per loro? Quindi se la domanda è ‘ Chi viene per primo?’ , la risposta è :la Fede.

Swami, alcuni dicono che l’esperienza è la base della Fede, mentre altri dicono che la Fede viene prima dell’esperienza.
Quale versione è più corretta?

Si può fare esperienza solo quando c’è Fede. La Fede è la base di qualsiasi cosa.
Un esempio: se qualcuno che desidera imparare a nuotare dicesse:
‘ Prima imparo a nuotare e poi entro in acqua.’ Farebbe veramente ridere! Potete imparare a nuotare sulla sabbia o per strada? Per imparare a nuotare avete necessariamente bisogno di entrare in acqua. Il nuoto è l’esperienza mentre l’acqua è la Fede. Sappiate per certo che prima di tutto viene sempre la
Fede.

Swami, il distacco sembra tanto difficile! Non è assolutamente facile distaccarsi dalla famiglia, dai parenti ecc.

Invece il distacco è facilissimo. Secondo la visione di Swami, trattenere è molto più difficile. Vedete, io sto trattenendo con forza questo fazzoletto. Ora lo lascio andare. Il fazzoletto cade. Cos’è più difficile? Trattenerlo con forza
oppure lasciarlo andare? Per trattenerlo, devo esercitare una pressione con tutte e cinque le dita: questo richiede sforzo.
Ma lasciare la presa, è molto più facile! Per cui l’attaccamento è molto più difficile del distacco!

Perché Swami, non riceviamo subito il compenso per la nostra Sadhana (pratica spirituale) ?

Il vostro approccio alla pratica spirituale non è corretto, dovete comprendere alcune cose essenziali. PermetteteMi di farvi un esempio. I bambini iniziano le scuole all’asilo, poi frequentano le scuole medie, quindi il liceo ed infine vanno
all’Università e conseguono un dottorato. Quanti anni servono per tutto questo!
Quanto sforzo è necessario per ottenere una laurea! E se è necessario tribolare tanto per una cosa materiale come una laurea, è corretto aspettarsi un risultato immediato ed una ricompensa nella ricerca di ciò che è Infinito ed Eterno?
E’ sbagliato aspettarsi immediata ricompensa.