Altro pezzo giornalistico tratto, questa volta, dal quotidiano "International Herald Tribune" del 03.12.2002.
MANTRA ANTICHI E NUOVO SOFTWARE
di Shashi Tharoor *
Bangalore, India
Recentemente ho fatto due viaggi diversi da Bangalore che hanno rivelato, in un lasso di 48 ore, due differenti ma connesse facce dell'India. Siamo partiti, mia madre ed io, durante la notte per affrontare un viaggio di 4 ore che ci ha condotto nell'ordinata e ben illuminata città di Puttaparthi, nello stato dell'Andra Pradesh.
Le case bianche brillavano illuminate dalle luci delle strade, i marciapiedi, vigilati dai volontari anche a quest'ora di notte, sembravano appena spazzati
accuratamente. Puttaparthi, che tempo fa era solo un umile villaggio come tanti altri, è diventata una punta di diamante poiché è il luogo di nascita ed il quartier generale del leader spirituale Sathya Sai Baba.
Un'udienza privata con il maestro vestito color ocra è stata sorprendente a diversi livelli. Sai Baba ci ha detto cose di famiglia e di me stesso di cui non poteva essere a conoscenza.
Egli ha un'abitudine, che in un primo momento sconcerta, gira il palmo della sua mano in modo curioso verso l'esterno, guardando lontano, come se stesse
silenziosamente interrogando un'invisibile ed onnipotente sorgente.
Qualche volta, disegna nell'aria con un dito come per buttar giù una nota ad un messaggero celeste.
Egli dice cose che a volte appaiono banali a volte profonde, qualche volta entrambe (questo accade perché le cose che dice sono state immensamente ripetute e fatte oggetto di detti e citazioni, incluse le insegne che troviamo sulle strade).
La cosa più sensazionale è la materializzazione di doni che egli produce dall'aria, nel mio caso un anello d'oro con nove pietre incastonate. "Vedi come ti sta
perfettamente? Un orafo avrebbe avuto bisogno di misurarti il dito!"
Mia madre, che da lungo tempo è devota, ha ricevuto una piccola urna
d'argento traboccante di vibhuti o cenere sacra.
"E' stato perché egli ha sentito quello che io desideravo." Disse.
E' vero che anche un abile prestigiatore avrebbe potuto farlo, ma sarebbe veramente sbagliato vedere Sai Baba come un mistificatore.
Egli ha incanalato le speranze e le energie dei suoi seguaci in direzioni costruttive, sia spirituali che filantropiche.
Qualsiasi cosa, nel suo complesso abitativo di Puttaparthi, viene gestita da uno staff di volontari che ruotano ad intervalli di due settimane in modo perfettamente organizzato; molti di loro lasciano cariche di una certa levatura alle loro spalle (per andare a svolgere tale servizio gratuito - N.d.T.).
L'ospedale gratuito di Puttaparthi è uno dei migliori in India; molti medici prominenti conducono un servizio volontario.
Sai Baba ha costruito scuole e collegi universitari, ed ora si sta occupando di un progetto per l'irrigazione per un gran numero di distretti aridi situati nel sud.
Il giorno dopo ho guidato da Bangalore in una direzione diversa, verso l'Istituto di Infosys, Società Indiana di tecnica avanzata di computer. Anche questa, linda ed energicamente pulita come l'ambiente di Puttaparthi. Eppure qui non ci sono Templi nè padiglioni straripanti di devoti.
Invece, scortati da un affabile capo gestione, Nandan Nilekani , ho potuto visitare il museo del software più avanzato al mondo, un centro di conferenze
all'avanguardia, classi con un equipaggiamento video altamente sofisticato ed un ambiente di lavoro che non potrebbe essere migliore in nessun' altra parte del modo.
Infosys è il leader mondiale nell'informazione tecnologica. Provvede servizi di consultazione, sistemi di integrazione e di applicazione ad alcune delle più grandi compagnie mondiali. Vi lavorano 13.000 persone, che sono conosciute nel gergo della compagnia come 'Infoscioni', essi lavorano in più di 30 uffici sparsi nel mondo.
Nella città di Bangalore essi siedono in mezzo ad un lussureggiante paesaggio verde dotato di piscine, dove hanno la possibilità di ricaricarsi con ginnastica
ultramoderna, aprire la propria creatività in una galleria d'arte, e di godere di una scelta di nove cibi alla mensa per il loro pranzo.
Rimango meravigliato del sofisticato e visibile benessere che si vede in ogni angolo del campus.
"Noi volevamo dimostrare, spiega Nandan, che tutto questo poteva essere fatto in India."
Sai Baba e la Infosys sono due facce del 21° secolo in India.
Una (faccia) produce anelli dall'etere per i bisogni delle persone e per renderli esseri umani migliori; l'altra ha a che fare con le differenti forme della realtà
virtuale ed aiuta gli esseri umani a migliorare se stessi. Una gestisce ospedali gratuiti e scuole e l'altra cerca di portare i benefici della tecnologia ad un paese ancora in crisi dopo un secolo di povertà.
Nel 1950 il Primo Ministro Jawaharlal Nerhu dichiarò fabbriche e dighe essere " i nuovi Templi dell'India moderna", quello che non ha detto è che i 'vecchi Templi'
continuano a rimanere saldi nell'immaginazione degli Indiani.
I programmi software delle società di informazione tecnologica definendo Bangalore " un piatto al silicone" possono essere considerati i nuovi mantra dell'India, ma essi saranno di supporto, anziché di rimpiazzo, dei mantra antichi.
Sai Baba e Infosys sono emblemi di un' India che in qualche modo riesce a vivere centinaia di secoli in un istante.
Prima di partire per Puttaparthi, mia madre ed ci siamo rivolti ad un devoto che stava facendo la fila per ritirare una bustina di vibhuti prima di partire:
"Che lavoro fai?" Ho chiesto.
Orgogliosamente, mentre gli suonava un cellulare nel taschino, rispose:
"Sono progettista capo alla Infosys."
International Herald Tribune, martedì 3 Dicembre 2002
* Lo scrittore è l'autore del libro appena uscito, "La novella Riot"