Dal 15 al 17 luglio 2001, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ha fatto un viaggio di tre giorni nello Stato del Maharashtra (1).
Il giorno dopo il Suo rientro, il Prof. Srinivasan - presidente di tutta l'India dell'Organizzazione Sathya Sai - ed il Prof. Anil Kumar - insegnante presso l'Istituto Superiore Sri Sathya Sai e traduttore di Swami - i quali hanno accompagnato Bhagavan, hanno descritto e condiviso i particolari della loro esperienza divina fatta durante il viaggio con Swami, ai devoti riuniti nella Sai Kulwant Hall.
Qui di seguito è riportato il discorso del prof. V. Srinivasan.
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Discorso del Prof. V. Srinivasan
Sai Kulwant Hall, 18 luglio 2001- ore 15,00
Offro i miei più umili, amorevoli e devoti omaggi ai Piedi di Loto del nostro amato Bhagavan.
E' sicuramente un grande privilegio per me essere di fronte a voi questo pomeriggio. Bhagavan conosce tutti i nostri pensieri interiori, tutti i nostri intimi desideri e tutte le nostre brame.
Da quando siamo rientrati da questo viaggio celestiale in Maratwada (Maharashtra) con Bhagavan, i miei fratelli (compagni) ed io, stiamo scoppiando per condividere queste esperienze con voi e con tutti. Che indescrivibile felicità è stata la mia, quando Bhagavan mi ha permesso di condividere con voi questa esperienza, questo pomeriggio!
Innanzitutto vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine a Bhagavan per avermi concesso di accompagnarLo in questo viaggio di andata e ritorno in Paradiso.
Prima di farvi il resoconto di tutte le cose straordinarie che sono accadute, devo dire che per i miei fratelli e per me è stata senz'altro un'esperienza portatrice di umiltà, di insegnamento e colma d'Amore. Abbiamo imparato cosa la Bhakti (devozione) veramente sia.
Sono spiacente di dire che la maggior parte di noi prende Bhagavan per scontato quando siamo nella Sua immediata vicinanza. Realizziamo molto poco che quando in tutte le preghiere vediche che recitiamo ai giorni nostri parliamo di Narayana, quel Narayana non è altro che Sai Avatar seduto di fronte a noi!(applausi)
Non è che stiamo recitando delle preghiere a qualche Narayana distante. Fino a quando non sentiremo nei nostri cuori, nel punto più profondo del nostro essere, che quelle preghiere sono indirizzate a questo Sai Narayana, esse non avranno nessun significato.
Sono sicuro che ci sono altri - (salvo eccezioni, ma sfortunatamente molti sono come me) - forse la maggior parte, che guardano alla Forma mortale di Bhagavan e pensano che Egli sia un essere umano ordinario che si muove in mezzo a noi, non realizzando Chi Egli sia e Cosa sia. Cominciamo a pensare questo e perdiamo il prezioso dono che ci è stato dato.
Bhagavan dice: "Il corpo è come una bolla d'acqua". Non dovremmo quindi guardare soltanto il Corpo di Bhagavan, la Sua Forma fisica. Quando Lo guardiamo, Lo dovremmo vedere con la Visione interiore che si trova nel nostro cuore. Bhagavan continua a ripetercelo, ma sfortunatamente noi non ascoltiamo.
"Guardate con l'Occhio interiore e non con gli occhi fisici". Questo è ciò che durante questo viaggio abbiamo imparato e sono sicuro che questa sia certamente una lezione inestimabile. Abbiamo apprezzato la risplendente Visione di Bhagavan che ha la gente semplice e quando L'abbiamo vista, L'abbiamo acquisita anche noi.
Non voglio tenere una conferenza, né fare un grande discorso filosofico. Ciò che sto dicendo, sta sorgendo dal mio essere profondo. Non perdiamo questi momenti preziosi! Utilizziamoli al meglio, comprendendo e realizzando nei nostri cuori Chi Bhagavan sia.
Riguardo il viaggio a Maratwada di Bhagavan, noi credevamo che sarebbe andato in qualche parte sottosviluppata dell'India e forse, Sua Compassione, saremmo andati a visitare alcuni villaggi e, una volta là, avremmo visto cose ordinarie. Ma era solo il nostro ego. Comunque fosse, eravamo solo felici di andare con Bhagavan.
Come tutti voi sapete, Bhagavan è partito da qui il 15 Luglio, con uno speciale aereo che ha volato velocemente da qui a Lathur, città dell'entroterra del Maratwada. Ma quando siamo arrivati là e le portiere dell'aereo si sono aperte, che cosa abbiamo visto? L'intero Gabinetto del Governo dello stato del Maharashtra allineato, uno dietro l'altro.
C'erano il Primo Ministro - Sri Vilasrao Deshmukh -, il Ministro della Finanza, il Ministro dell'Interno - Sri S.B. Chavan -, ed il Ministro delle Imposte. Abbiamo visto Giudici della Corte Suprema ed eruditi professori dell'Università.
C'era anche Sri Sivaraj Patel - deputato dell'Assemblea nazionale - che aspettava impaziente. I loro volti erano sorridenti. Come ha detto Sivaraj Patel, la visita di Bhagavan a Lathur è stato il culmine del desiderio della sua vita; il suo unico desiderio.
Tutti i devoti erano splendenti ed aspettavano; nonostante ciò, la folla era molto disciplinata. Ed i Ministri non hanno esibito il fatto di essere tali: si sono messi in fila con le mani giunte, quali devoti di Bhagavan.
Quando siamo scesi dall'aereo, abbiamo trovato un corteo di automobili nuove, senza ancora la targa. Macchine nuove di zecca, che sono arrivate una dopo l'altra. Nei viaggi precedenti in altri luoghi, avevamo già visto macchine di lusso essere portate per Bhagavan. Ma in questa occasione, c'era una macchina nuova di zecca per ognuno di noi! Siamo stati tutti trattati addirittura più che regalmente. Non so quali parole usare.
Poiché eravamo con Bhagavan, eravamo degli HEROS (eroi). Altrimenti saremmo stati degli ZEROS (zero) e non so se saremmo riusciti a trovare nemmeno un taxi.
Le macchine sono arrivate a Lathur, portate grazie al sentimento semplice dei devoti.
"Signore, non avremmo potuto far entrare Bhagavan in una macchina già usata. Il primo Passeggero deve essere Bhagavan, che deve benedire queste auto".
E così siamo stati portati in corteo attraverso Lathur e sembrava di essere nell'antico Regno di Pehwa. C'erano persone con vestiti colorati e turbanti color zafferano; tutti indossavano il tradizionale abito Marathi. Cantavano i Bhajan ed erano in fila per la processione di Bhagavan.
Abbiamo poi raggiunto il luogo dove Bhagavan avrebbe alloggiato. Non potevamo credere ai nostri occhi! Appena fuori, un'immensa folla stava cantando i Bhajan. Erano tutti disciplinati, cantando al loro Sai Vittala, al loro Vittobha che era arrivato fra loro.
Senza curarsi (della stanchezza) del volo e senza far caso agli inconvenienti personali, Bhagavan è benevolmente andato in mezzo alla folla, benedicendola. I devoti erano rapiti. Molti di loro non avevano mai visto prima la Sua Forma fisica. Avevano visto Bhagavan nei loro cuori e, ciò che era apparso in essi, era oggi di fronte ai loro occhi! Potete immaginare la loro gioia!
Bhagavan è stato poi portato a casa del Primo Ministro dove ha avuto luogo un incontro di intellettuali ed élite provenienti da ogni parte dell'India. Bhagavan li ha benedetti con un Discorso.
La persona che ha parlato prima di Bhagavan, ha solo espresso una loro semplice preghiera: "Non abbiamo niente da dirTi, se non pregarTi di indicarci come dovremmo vivere le nostre vite". Questa è stata la preghiera fatta. E Bhagavan ha risposto.
Alla fine dell'incontro, quando Bhagavan è rientrato, tutto l'audience, tutti i "grandi" hanno detto: "Con che linguaggio semplice Bhagavan ci ha insegnato come condurre le nostre vite! Non con degli elaborati versi in sanscrito, o delle declamazioni che non possiamo capire. Abbiamo ascoltato molta gente, ma qui abbiamo ricevuto una guida pratica di come vivere le nostre vite". Erano così rapiti!
Durante i tre giorni successivi ho visto come questa gente partecipasse a tutte le funzioni, sia a Lathur, che a Chakhur, che a Nanded. Questa cosiddetta "élite" e questi cosiddetti "big", hanno dimenticato la loro cosiddetta importanza e si sono seduti insieme agli altri devoti per imparare sempre di più e beneficiare della divina Visione di Bhagavan.
Nel pomeriggio si sono cantati i Bhajan. E là un altro miracolo è avvenuto.
Come sapete, questa è la stagione dei monsoni nell'India dell'Ovest. Non lo dicevamo, ma alcuni di noi erano preoccupati: "Bhagavan va nel Maharashtra durante la stagione dei monsoni. Cosa accadrà con tutta quella pioggia?". Quel giorno nuvole minacciose si sono radunate sopra la sala dei Bhajan. Era stato organizzato tutto all'aperto. Era stato montato un enorme palco; la folla era ovunque e si stavano cantando i Bhajan. A quel punto sono arrivate minacciose nubi nere. Senza apparire preoccupato, Bhagavan molto, molto meravigliosamente, benevolmente, come se fosse venuto a guardare i Suoi devoti, si è fatto avanti ed ha semplicemente guardato il cielo. Tutte le nubi si sono disperse!
(applausi)
Fratelli e Sorelle!
Dopo quel fatto, non una sola goccia di pioggia è caduta durante i tre giorni nei quali siamo stati là. Abbiamo avuto un clima splendido. Bhagavan quest'anno non è andato a Kodaikanal, ma ha portato il clima di Kodaikanal nel Maharashtra. C'era un clima così piacevole! Tutte le persone erano così felici! Infatti, vi dico di più così che possiate comprendere: alcuni Discorsi sono stati tenuti alle ore 13.00, ma non c'era caldo. Inoltre non ci sono state notti fredde. Era un clima totalmente divino, piacevole.
Quella sera Bhagavan ha gentilmente visitato la residenza del Primo Ministro. E' la residenza che egli ha ereditato dai suoi antenati. E questa è un'altra rivelazione. Quando siamo arrivati là, ci siamo domandati se ci stessimo recando in una casa o in un forte! La casa era costruita in stile tradizionale. Forse la costruzione in passato non era in belle condizioni ma, poiché Bhagavan sarebbe andato là, era stata trasformata in un palazzo.
Non l'avevano trasformata così per loro uso personale o per i loro scopi, ma perché Bhagavan sarebbe andato lì. Io non ho mai visto niente di simile e sono sicuro che nemmeno Anil Kumar e gli altri compagni hanno mai visto una struttura del genere.
Chi c'era là, a riceverci? Il Primo Ministro, i suoi figli e sua figlia, tutti vestiti in modo semplice e non da gala, senza nessun ego o esibizionismo. Ci hanno servito e noi ci siamo sentiti imbarazzati, ma loro hanno mostrato un'assoluta umiltà.
Devo dire che il Primo Ministro non si comportava come un Primo Ministro, ma come un devoto di Bhagavan. Infatti, l'Assemblea della Sessione del Maharashtra era iniziata quella mattina, ma per tre giorni egli non si è curato di niente ed è rimasto con Bhagavan, seguendo ogni programma. Ha reso chiaro il fatto che era pronto a dare le dimissioni poiché niente era importante per lui quanto la Presenza di Bhagavan ed i Suoi insegnamenti.
L'organizzazione era perfetta. Facevano tutto loro. Quando ci sedevamo, si prendevano cura di noi. Quando Swami si muoveva fra la folla, da un lato c'era il Primo Ministro e dall'altro c'era Dharma Pathi (sua moglie). Bhagavan diceva: "E' meglio che sia altra gente a controllare la folla. Non è carino per voi", ma loro rispondevano: "No, Bhagavan. Non ci interessa ciò che il mondo dice. Tu sei prezioso per noi. Questo è il nostro dovere".
Fin dal primo momento in cui Swami è sceso dall'aereo, a quando Swami è salito in macchina (per ritornare a Puttaparthi), essi hanno agito come Sevadal. Erano loro che accompagnavano Bhagavan, proteggendoLo.
Serenamente dicevano alla folla: "Non toccate i Piedi di Bhagavan. Non infastiditeLo". Lo dicevano con tranquillità e non con tono di comando. Sicuramente non con quel tono di voce che siamo abituati a sentire da un Primo Ministro. Le loro parole erano gentili. Ci hanno condotto in quel luogo con Amore. E quando tutto si è concluso, anche Bhagavan era felice.
Le persone invitate, élite, sedevano tranquillamente ed emanavano Amore. Bhagavan ha contraccambiato con una tale benevolenza ed una tale compassione! Sembrava riconoscere vecchi devoti ed eruditi, forse della Sua Incarnazione precedente.
A molti diceva: "Ti ho visto a Shirdi", mentre ad altri diceva: "Ti ho visto a Puttaparthi". Ad alcuni ragazzi diceva: "Ti ho visto nel dato posto....". Dappertutto Swami ha esibito la Sua Onniscienza, la Sua Onnipresenza e la Sua Viswa Virata Swarup - Forma Cosmica.
Quella sera Bhagavan ha gentilmente visitato anche il Tempio di Shirdi Sai. Lo ha solamente benedetto da lontano. Tutti i devoti erano rapiti perché Shirdi Sai era venuto come Sathya Sai.
Quella notte abbiamo avuto una sistemazione molto, molto confortevole.
La mattina seguente Bhagavan è partito per Chakhur.
Tutti questi sono nomi nuovi, però diventeranno i nomi del ventunesimo secolo. Saranno i luoghi dove le persone si affolleranno per imparare la Bhakti (devozione), senza riferirsi a luoghi come Bombay, Calcutta, Delhi e Madras. Quei luoghi - Lathur, Chakhur e Nanded - diventeranno sinonimi di nuovi posti per il cambiamento di questo mondo.
Sulla strada verso Chakhur, Bhagavan ha visitato la casa di Sri Shivaraj Patel situata in un piccolo villaggio. Anche là abbiamo potuto vedere quanto si erano dati da fare.
Bhagavan ha dovuto andare in molte abitazioni, tutte costruite in modo rurale. Ma a Bhagavan non è per niente importato poiché a coloro che Lo amano così tanto, Egli ha mostrato solo Amore!
Erano stati fatti dei preparativi molto elaborati. Là Swami è stato accolto in modo tradizionale. Potevamo vedere ovunque come ognuno fosse vestito con il tipico abito Marathi e come cantavano i loro canti popolari, ma tutti orientati e diretti verso Sai Vittala.
Dopo questa visita, siamo andati a Nandanavaram. Quello era il luogo dove ci era stato detto che erano state fatte nuove costruzioni. Appena ci siamo avvicinati, siamo rimasti sorpresi nel vedere l'arco che normalmente vediamo a Prashanti Nilayam. Ci siamo chiesti con stupore se per caso Bhagavan ci avesse riportato a Puttaparthi! Era stato costruito lo stesso ingresso, con lo stesso stile, nello stesso modo.
E' un luogo lievemente elevato. Una volta raggiunto il posto abbiamo potuto vedere l'estensione di Nandanavaram. Era grande tanto quanto gli occhi riuscivano vedere. Sono diverse centinaia di acri tutti di frutteto, coltivati con alberi di mango e alberi da frutto. Ci sono bellissimi prati all'inglese e meravigliosi laghetti.
Quando ci siamo avvicinati, abbiamo visto che l'intero luogo sembrava muoversi. Ci chiedevamo: "Che cos'è quel movimento?". Allora abbiamo realizzato che erano teste umane! L'intero posto, centinaia di acri, era pieno di centinaia di migliaia di persone che aspettavano Bhagavan.
All'ingresso, era stato preparato un meraviglioso carro d'oro. Siamo rimasti tutti completamente sbalorditi da quanto era splendido. Tuttavia ancora una volta non c'erano né sfoggio, né esibizionismo.
L'intero posto è stato progettato molto semplicemente, discretamente da una persona che non avevamo mai conosciuto prima. Io, il Presidente dell'Organizzazione Sathya Sai dell'India, sono spiacente ma devo dire che non conoscevo quell'uomo. Egli stava con le mani giunte. Il suo nome è Uttam Rao.
Ha detto: "Bhagavan! E' una Tua scelta. Se salirai sul carro, saremo felici. Ma se senti di non volerlo fare, dipende da Te. La Tua decisione è la nostra decisione. Noi possiamo solo fare una preghiera". Bhagavan è amorevolmente salito.
(applausi)
Che trono! Quelli di noi che erano là, desideravano solo non smettere mai di fissare quella splendida Visione che era davanti ai nostri occhi!
Quando la processione è iniziata, credevamo che sarebbe stato come a Prashanti Nilayam: dal cancello fino a qui (alcuni metri) o qualcosa del genere. Ma, cari fratelli e sorelle, non è stato così! E' stata fatta una processione di tre miglia, prima di poter arrivare al vero centro del complesso.
Per tutta la processione la gente ballava, arrivava di fronte a Bhagavan, Lo seguiva da ogni lato. "Jay, Jay Sai! Sai Ki Jay! Sai Ki Jay!" (Vittoria a Sai). L'intera area echeggiava dell'Amore per Sai.
Bhagavan era seduto sul trono, nel carro. Ai Suoi Piedi, da una parte era seduto il Primo Ministro, dall'altra c'era Shivaraj Patel.
Bhagavan ha detto loro: "No, no. Venite a sedervi qui, di fianco a Me", ma loro hanno risposto: "No, Bhagavan. Siederemo solo ai Tuoi Piedi". Sono rimasti seduti là, sul carro ai Piedi di Bhagavan, con il Suo gentile permesso.
Coloro di noi che seguivano, erano sbalorditi nel vedere tutti i Ministri, tutti i Giudici e le loro famiglie camminare l'intera distanza, dietro il carro. Non sono saliti sulle automobili. Hanno camminato. E come? A piedi nudi!! Hanno seguito Bhagavan cantando i Bhajan. I loro occhi erano solo su Swami, sull'aureola della testa e dei capelli di Bhagavan.
Abbiamo seguito così il carro e, quando siamo giunti a destinazione, siamo rimasti ammutoliti. Là c'era un complesso enorme che si ergeva di fronte a noi. E' stato chiamato Shivalaya. Rassomiglia alla nostra Sai Kulwant Hall. E' costruito con la tradizionale architettura, ha meravigliosi pavimenti di marmo e si eleva con la forma dello Shivalingam.
Il giorno successivo, quando stavamo per partire, guardando da lontano, sembrava che la struttura si estendesse oltre ogni dire. Non è alta solamente poche centinaia di piedi. E' uno stabile enorme. Quel giorno abbiamo cantato i Bhajan e la sala era piena oltre la sua capacità.
Era stato posizionato uno splendido Shivalingam affinché Bhagavan eseguisse il Pratishta (2). Quel giorno Bhagavan ha eseguito la cerimonia e ha dato il Darshan a fianco dello Shivalingam. Era come se Shiva fosse emerso dal Lingam! (applausi). Era come se le persone avessero il Darshan di Maheswara, Parameshwara e Saishwara.
Dopo la funzione ci siamo guardati in giro: intorno alla struttura principale, erano stati costruiti 9 templi, ognuno di essi dedicato alle diverse Divinità, quali Gayatri, Parvati e Ganesha. Bhagavan ha benedetto tutti i Tamara Patas (3) che sarebbero serviti per gli altri Yantra, che sarebbero poi stati successivamente installati nei templi.
Tutti i sacerdoti, provenienti da diverse parti dell'India e tutti molto eruditi, si sono inchinati di fronte a Bhagavan. Lui li ha benedetti e ha chiesto loro di condurre i rituali, informando che avrebbe visitato tutti i templi. Noi non avevamo parole per descrivere la struttura. Davvero magnifica!
Finita la funzione, ci chiedevamo se Bhagavan sarebbe rimasto là, o se all'interno ci fosse qualche altra costruzione. "No, signore. Abbiamo un'ala adibita a residenza costruita per Bhagavan". Perciò, appena siamo arrivati, abbiamo visto una struttura eterea, fluttuante.
La gente dice che il Taj Mahal fluttua. Ma quella era addirittura più superlativa del Taj Mahal! Era una splendida struttura e molto larga. Ed era esclusivamente la Residenza di Bhagavan.
Quando siamo entrati, siamo rimasti sorpresi. Ci chiedevamo: "Siamo sulla Terra, o nel Deva Loka (regione degli Dei) o nell'Indra Loka (mondo di Indra)?". Non riuscivamo a capire. Entrando nella stanza di Swami, ci siamo resi conto che non esiste nessun posto simile da nessun'altra parte, sia a Kodaikanal, che a Bangalore (Whitefield), che in nessun altro luogo. Hanno creato un ambiente così straordinario per Bhagavan!
Tutti noi ci siamo vergognati. E' la sola parola che posso dire. In quel luogo un solo devoto aveva fatto tutto questo senza fare rumore, senza nessun tam-tam. Qui (a Puttaparthy) invece, quando compiamo la più piccola cosa, andiamo 10 volte da Bhagavan: "Bhagavan, ho messo questa colonna..... Ho fatto questo.... quest'altro è pronto........". Succede così. Quest'uomo, invece, per quanto ne so, è venuto da Swami solo una volta, per mostrare i progetti. Dopo di che, dopo aver ricevuto la Sua Benedizione, non è più tornato. Ha terminato il progetto ed ha aspettato, compiendo delle tapas affinché Bhagavan venisse e benedicesse la costruzione. Che struttura meravigliosa!!
Quella è stata una lezione per tutti noi. L'analogia che in quel momento mi venne in mente, fu che noi siamo rane sedute sul Loto che non ne capiscono la bellezza o la Divinità. Ma, da lontano, arriva un'ape e ne succhia il nettare. Questa fu l'analogia che mi è venuta in mente; questo è stato ciò che abbiamo visto.
Noi pensiamo che coloro che sono fisicamente vicini a Bhagavan, Gli siano "vicino". Bhagavan ha ripetuto molte volte: "Le persone che a volte sono fisicamente lontano da Me, Mi sono vicine spiritualmente. Mentre coloro che pensano di essere vicino a Me fisicamente, in realtà Mi sono lontane spiritualmente".
(applausi)
Vedere quella meravigliosa struttura, è stata un'esperienza portatrice d'umiltà.
Quella sera, sono stati cantati i Bhajan nella hall e noi tutti eravamo rapiti. Bhagavan stesso ci ha mostrato tutti i vari punti della casa. Da ogni angolo l'intero complesso aveva un panorama differente.
Satyajit ha scattato molte fotografie e forse potrete vederle. Ogni area che potevamo guardare era diversa. Fin dove gli occhi potevano arrivare, c'erano alberi di mango carichi di frutti, tutti piantati in modo da non coprire la visuale. Allo stesso tempo era tutto così verde!
Poi c'è il tempio Shivalaya. E' il Sathya Sai Shivalaya, interamente dedicato a Bhagavan. L'uomo che l'ha fatto, è così semplice! Non si presentava alla Presenza di Bhagavan, se non in caso venisse chiamato; aspettava di sotto e, arrivava solo quando Bhagavan lo convocava.
Il suo nome è così appropriato! Egli è davvero Uttama (migliore o eccellente). Sentivamo che avremmo dovuto inchinarci a lui, per imparare da lui che cosa fosse la vera Bhakti (devozione).
La mattina seguente Bhagavan è andato a Nanded. Quando il Primo Ministro è arrivato ed ha detto: "Bhagavan, non Ti scomodare. Non c'è bisogno che Tu vada in macchina. L'elicottero è pronto: Ti porterò io", Bhagavan ha risposto: "No! Quello è l'elicottero del Governo. Non fa parte del regolamento che Io viaggi in esso".
(applausi)
Il Primo Ministro ha sottolineato: "Bhagavan, se ci sono anch'io, va bene".
"No, no, no mio caro. Dobbiamo osservare i regolamenti", ha risposto Bhagavan.
Immediatamente il Primo Ministro ha indicato suo figlio: "Vedi com'è Bhagavan? Guarda come osserva la disciplina e non vuole ostentare niente".
E così il giorno dopo siamo andati a Nanded. E' stato un viaggio di 2 ore. E' una bellissima strada di campagna, su e giù. Abbiamo avuto un clima meraviglioso: né pioggia, né sole cocente, ma solo un sole mite. E' stato un viaggio splendido.
Il nostro Shankar Rao Chavan, che molti di voi conoscono, è un vecchio devoto di Bhagavan. Abitava in un capannone di Prashanti Nilayam, quando c'era ancora il vecchio Mandir. E' un devoto da così tanti anni. Ed anche lui ha detto: "Adesso i desideri della mia vita sono completi. Bhagavan è venuto a Nanded!".
Quando siamo arrivati, i devoti hanno subito detto: "Bhagavan, riposaTi un po'". Lui, invece, è andato dalla macchina direttamente all'incontro pubblico. Là c'erano tutti gli intellettuali ed i rappresentanti delle varie università. In quel luogo, infatti, ci sono così tanti college! Non sapevamo che in quell'area ci sono 60 college. E tutte quelle persone, quel giorno, erano là. Senza curarsi dei Suoi disagi personali, Bhagavan li ha benedetti. Poi, sono iniziati i Bhajan.
Finito il programma, quelle persone Lo hanno pregato: "Swami: abbiamo organizzato un incontro pubblico".
Swami ha risposto: "A che ora verrà tenuto?". Alle 15,00.
Noi Gli abbiamo ricordato: "Swami, dobbiamo tornare a Puttaparthi, perché alle 17,00 può essere difficile atterrare".
Bhagavan ci ha guardato ed ha risposto: "OK. Per amore vostro, poiché siete così preoccupati per queste cose, anticipiamo l'incontro alle 13,00".
Ci chiedevamo cosa sarebbe successo, poiché l'annuncio dell'incontro era stato fissato alle 15,00. Sarebbero tutti i devoti stati lì? Tuttavia siamo rimasti zitti e, con Bhagavan, ci siamo recati sul luogo. Credevamo che lo stadio fosse piccolo e che ci sarebbe stato solo qualche devoto. Ma quando siamo arrivati, non abbiamo potuto credere ai nostri occhi!! Lo stadio era enorme, grande come, o addirittura più grande dello stadio Nehru, a Delhi, nel quale Bhagavan è stato due o tre anni fa.
Già alle 13,00 lo stadio era gremito oltre le possibilità, anche se l'annuncio aveva detto che l'incontro si sarebbe tenuto alle 15,00. Si potevano vedere solo teste. Non era rimasto nemmeno un centimetro di spazio. La gente era allineata lungo entrambi i lati della strada, ripetendo: "Sai Vittal, Sai Vittal, Sai Vittal". Gente, gente e ancora gente si riversava da oltre lo stadio e la si poteva vedere avvicinarsi.
All'interno i devoti stavano seduti aspettando pazientemente. C'erano manifesti di benvenuto ogni 7 metri per tutta la città di Nanded. Non c'era luogo, non c'era via che non ne fosse tappezzata. Le persone stavano in fila da entrambi i lati della strada, ripetendo: "Sai Vittala, Sai Vittala, Sai Vittala!". Molti di loro non avevano mai visto Bhagavan prima, se non nei loro cuori.
Mi venne in mente un fatto successo molti anni fa. Il primo anno in cui andai nello stato dell'Himachal Pradesh, mi recai in un piccolo villaggio. C'era una povera donna e noi entrammo nella sua capanna. Viveva tutta sola. Nella stanza, su un altare molto grazioso, c'era una splendida fotografia di Swami. Tanto per dire qualcosa. dissi: "Madre: non preoccupatevi di niente". Lei mi sorrise e rispose: "Perché mi dite di non preoccuparmi? Perché dovrei? Swami è sempre con me".
Alla vista di tutta quella gente, quel fatto mi è tornato in mente. Molti di loro non erano mai venuti prima a Prashanti Nilayam. Perché erano venuti qui, ora? Perché avevano realizzato Swami nei loro cuori.
I bambini hanno recitato le preghiere vediche; poi ci sono stati dei brevi discorsi di benvenuto dati da alcuni dignitari. Questi devoti sono molto umili. "Bhagavan, non sappiamo come esprimere la nostra gratitudine. Preghiamo solo di essere degli strumenti adatti nelle Tue Mani per la rinascita spirituale, non solo nel Maratwada, non solo nel Maharashtra, non solo in India, ma nel mondo intero".
Questa è stata la lezione che abbiamo imparato là e cioè che non ci sono persone egoiste che vogliono solo che Bhagavan si prenda cura della loro piccola cittadina. No. Loro vogliono che Bhagavan benedica l'intera umanità.
Per più di un'ora Bhagavan ha tenuto un meraviglioso Discorso che il nostro Shivaraj Patelji ha tradotto in Marathi. Che Marathi perfetto! Era come se Bhagavan gli avesse dato le parole esatte. Più tardi gli ho chiesto: "Signore. Normalmente parlate così?". "No.- ha risposto - Non ho mai parlato così, prima! E' stato Swami a parlare attraverso me".
(applausi)
La folla intera ascoltava in silenzio. Non credo che nella storia di questo o quel luogo, ci sia mai stata una folla tanto grande ad ascoltare in un tale silenzio. Assorbivano ogni parola. Elargitore di Grazia! Dispensatore di Beatitudine! Come sentivano di essere fortunati!
Da là siamo direttamente andati all'aeroporto dove Bhagavan, con il Suo Pushpaka (carro volante), ci ha riportati a Prashanti Nilayam.
Adesso sembra un sogno, un sogno nel quale vivremo per sempre. A volte desidero chiudere gli occhi e vivere in quel sogno.
Sono state la Compassione e la Grazia di Bhagavan a permetterci di beneficiare di questa esperienza la quale, per me, è stata una lezione. Spero di poterla condividere ancora con voi.
Non dovremmo dare Bhagavan per scontato. Quando parliamo usiamo parole quali "cosmico". Dobbiamo riconoscere che Bhagavan è la Consapevolezza e la Coscienza, non solo il Conscio. Egli è un Avatar completo.
Non sprechiamo questi momenti preziosi. Non esibiamo l'ego, non mostriamo una falsa devozione. Da oggi, preghiamo di avere veramente quell'unica devozione in grado di redimerci. Solo la vera devozione ci redimerà.
Bhagavan è così premuroso! Egli risponde a qualunque modo voi Lo guardiate.
Yad Bhavam, Tad Bhavati
Com'è il sentimento, così è il risultato
(sloka sanscrito)
E' con questa umile preghiera che desidero concludere il mio discorso. Se siete immersi nella Maya (illusione), Bhagavan giocherà nella Maya con voi. Ma se voi rompete il velo dell'illusione e vedete Bhagavan come Parabrahman, Egli vi innalzerà e vi donerà la Visione del Parabrahman (di Dio).
Spero di non aver preso troppo tempo. Chiedo scusa a Bhagavan per aver parlato troppo. Ma tutto ciò era nel mio cuore e doveva uscire. Sono altamente grato a Bhagavan per avermi donato questa opportunità.
Jay Sai Ram
Note:
1) Maharashtra: stato indiano situato ad Ovest del continente, fra lo stato del Madhya Pradesh e del Gujarat, a Nord, e l'Andhra Pradesh ed il Karnataka, a Sud. La sua capitale è Mumbai (Bombay). Ha una popolazione di 80.000.000 di abitanti con un tasso di istruzione del 63%, uno dei più alti dell'India. La zona visitata da Swami si trova alla periferia dello stato, a 270 Km. da Hyderabad.
2) Pratishta: cerimonia di installazione per dare potenza e "vita" alla statua della Divinità.
3) Tamara Patas: piatti di rame incisi con dei mantra ed installati sotto l'idolo del tempio. Uno di questi si trova sotto l'Albero della Meditazione, a Prashanti Nilayam.