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Testamento spirituale

2 ottobre 2001

La mia vita è stata ricca di colpi di scena; per questo in vita ho spesso amato ripetere agli amici che in una sola esistenza mi è sembrato di vivere molte vite.

In tutti gli anni, che hanno segnato il susseguirsi di quelle esperienze, mi ha sempre colpito il bisogno di raggiungere la spiegazione di molti perché, e la mia sete di conoscenza è stata completamente sedata dall'incontro di Sri Sathya Sai Baba. Posso dire di averLo sempre cercato, fin dai teneri anni della mia vita, anche se non ne conoscevo l'esistenza. Il più grande rimpianto, infatti, che avevo in vita era quello di aver trascorso molti anni senza poterlo incontrare. Ma la Grazia di Dio arriva quando la si merita.

La presenza divina di Sai Baba è sicuramente l'evento più grande che mai sia accaduto nel Cosmo da qualche millennio a questa parte, ed io sono felice di aver sacrificato tutta la mia carriera, la reputazione e la mia stessa vita per questa causa. Questo evento m'induce ad esaltare ancor più il senso di gratitudine che provo verso i miei genitori, che ora posso rivedere, ai quali l'infinita Compassione Divina ha voluto risparmiare il grande dolore di vedere un figlio sacerdote respinto e condannato dall'istituzione che l'aveva accolto per farne un proprio ministro.

Ciò che la condanna degli uomini mi ha tolto è infinitamente più piccolo di ciò che ho guadagnato conoscendo Sai Baba e dedicando le mie energie a Lui. Mi dispiace se qualcuno può aver sofferto per questa mia fede; chiedo umilmente perdono a tutti coloro che possano aver ricevuto scandalo dalle mie parole o dal mio comportamento.

Ma, miei cari, che ora mi leggete, se non avete ancora capito il grande valore che brilla sotto i vostri occhi, affrettatevi a scoprirlo, perché anche i tempi dell'Avatar hanno un limite e, una volta perduta l'occasione, è perduta per sempre.

Il mio incontro con la Divina Persona di Sai Baba ha significato per me la sintesi di ogni Verità contenuta in tutte le Sacre Scritture, di ogni religione. Non pensiate che abbia perduto la mia fede e il mio amore verso Gesù: ora l'amo ben più di prima, come amo Buddha, Krishna, Ramakrishna, Ramana Maharshi, ecc., e, naturalmente sopra tutti, Sai Baba.

Chi mi ha condannato come "infedele", non ha capito che il mio sforzo in vita non è stato quello di essere fedele ad una religione piuttosto che ad un'altra, bensì all'unica Forza da tutti trasmessa: la verità dell'amore.

Semmai desideraste allietarmi di un favore, potete ancora: siate pieni di gioia nel salutarmi, poiché la vostra gioia accelererà il mio cammino verso la Luce. Celebrate questo giorno come una festa, non come una buia e triste giornata che vorreste dimenticare al più presto. Se mi invierete la vostra gioia, vi garantisco che ne avvertirete una ancor più intensa, come di ritorno al vostro sentimento. La Luce aumenta con gli specchi, mentre le tenebre nascondono persino gli specchi.

Abbiate tutto l'amore che Dio vi proietterà, e siate felici, come lo fui io quand'ero in vita e come ancor più lo sono ora.

Il vostro fratello Mario