SAI ISPIRA

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«L'uomo sbanda ad ogni colpo di vento perché ha indebolito la sua volontà e deformato la sua visione spirituale. In tal modo, egli precipita, tocca il fondo ed incappa nei gorghi oceanici.
Egli, capolavoro del creato, è figlio dell'immortalità, erede della divinità ed è destinato ad essere dominatore della propria mente e della sua instabilità. Non è una scimmia che ha fatto alcuni passi verso la civiltà.

Dovete comprendere e realizzare che Dio è immanente nell'universo e Lo si può riconoscere in ogni fiore, in ogni goccia di rugiada, in ogni stella che brilla nel cielo.

Pensate a Lui come alla fonte della felicità e proiettate questo pensiero su quanto vi circonda, così tutto vi sembrerà più gradevole. La realizzazione del Divino rivestirà voi ed il mondo di un nuovo e luminoso manto, che vi proteggerà della paura e renderà la morte un bellissimo passaggio verso l'immortalità».