Non dovrebbe esserci alcuna imperfezione o difetto nelle vostre parole. Voi dovete prestare attenzione a dir sempre la verità. Alcuni pensano che in momenti di difficoltà possono modificare la verità. Essi potrebbero anche ritenere che è necessario dire delle bugie, qualche volta. Ma nelle situazioni difficili, voi potete sviluppare sufficiente intelligenza per restare in silenzio invece che dire bugie o verità modificate.
Se dite la verità, ditela chiaramente e dolcemente. Non dite la verità in modo sgarbato, o menzogne per compiacere voi stessi. In tali circostanze voi dovreste essere molto prudenti. Dovreste sapere come usare le parole senza ferire gli altri.
- Divine Discourse on the Gita, Sep 1984.
Domani, 30 Gennaio, è l'anniversario della morte del Mahatma Gandhi. Gandhi spesso disse che voleva vivere fino a 120 anni ma morì molto prima non per cause naturali, ma perché fu assassinato. Gandhi predicò e praticò la non-violenza, la pace e l'amore; ma, ironicamente, morì a causa dell'odio e dell'ira che c'erano nella mente dell'assassino. Gandhi è ricordato per molte cose ma oggi gradiremmo soffermarci brevemente su alcuni più importanti aspetti che interessano i nostri tempi.
Se c'è qualcosa che sta sopra ogni altra nella personalità di Gandhi, è la sua risoluta dedizione alla Verità ed al Dharma (Retta Azione). Con riguardo a questi due aspetti, Gandhi non prese ordini da nessun altro che non fosse la sua Coscienza. Come Swami spesso ci ricorda, la Coscienza è il nostro vero Maestro. Anche recentemente Swami disse ad un paio di occidentali: “Le persone adorano la mia Forma, ma questo non è sufficiente; Dio è all'interno ed esse dovrebbero ascoltare la Sua voce che sta sempre parlando e dispensando buoni consigli.”
Tornando a Gandhi, uno potrebbe chiedere: “Noi tutti abbiamo Coscienza; Dio è in tutti noi; allora, come mai non siamo in grado di fare quanto fece Gandhi?” Questa è una domanda che realmente dobbiamo fare a noi stessi tutte le volte, specialmente quando Swami spesso ci dice che noi siamo carenti quando si tratta di seguire il Suo Insegnamento. La risposta alla questione posta è semplice: Gandhi praticò molti degli Insegnamenti che Swami dà anche se egli non Lo incontrò mai, né mai lo vide. – Ricordate che Gandhi morì il 30 Gennaio 1948 ed in quel periodo pochissime persone conoscevano Swami. Noi, d'altra parte, siamo orgogliosi di sentire e leggere i Discorsi di Swami, ma ne evitiamo la pratica.
Gandhi prese Dio seriamente, davvero di gran lunga più seriamente di quanto la maggior parte di noi fa, e questo è ciò che lo rese molto diverso da noi. Ora, quali sono quelle cose che Gandi fece e che gli dettero tale imponente forza interiore? Innanzitutto, egli cantava sempre il Nome di Dio così tanto che letteralmente morì con il Suo nome sulle labbra. Poi, cercò di fare del suo meglio per rimanere fedele alla sua Coscienza, davvero, anche in politica. Cantare il Nome e dare ascolto alla propria Coscienza sono esattamente le cose che Swami vuole da tutti noi; ancora, noi regolarmente rifiutiamo quelle due a Swami mentre Gandhi Gliele rese; e ciò perché egli realmente amò Dio.
Gandhi fu chiamato Mahatma; che significa? Tutti noi siamo incarnazione del Divino Atma, come Swami spesso ci ricorda; ma Gandhi rese quell'incarnazione VIVA, e questa è la ragione per cui fu chiamato Mahatma, che significa grande Atma. Gandhi non nacque come 'Mahatma' ma, attraverso una stretta aderenza ai comandi di Dio, lo divenne.
Swami spesso parla di conoscenza 'libresca' e di conoscenza 'pratica'. Gandhi è un buon esempio di un uomo che ha tradotto la conoscenza libresca in brillante conoscenza pratica. E questo è qualcosa cui noi dovremmo prestare accurata attenzione. Oggi, se qualcuno dicesse che Verità e Dharma sono qualità essenziali nella politica nazionale ed internazionale, sarebbe cacciato come una sciocca persona. Gandhi dimostrò, comunque, che realmente anche in politica devono essere perseguiti, tenendoli in mente tutto il tempo, quelli che noi chiamiamo valori umani.
Quando Gandhi lanciò il famoso movimento Sathyagraha [non-violenza, disobbedienza civile] come parte della lotta per la libertà in India, egli chiarì fermamente che la lotta dovrebbe essere non-violenta. Purtuttavia, alcuni sconsiderati permisero alle loro passioni di fuoriuscire e bruciarono una Stazione di Polizia, ove trovarono la morte molti poliziotti. Gandhi fu sbalordito; non si sarebbe mai aspettato questo. Prontamente sospese il movimento Sathyagraha, dichiarò pubblicamente di aver fatto un grande errore – un grossolano, himalayano, errore come lui stesso lo definì – e poi proseguì fermamente per purificare se stesso.
Nell'agosto del 1947, l'Inghilterra divise il subcontinente in due paesi, India e Pakistan. Tutti i beni dell'India inglese furono divisi tra i due nuovi paesi – le linee ferroviarie, la Banca Centrale, etc. Successe che quale risultato della divisione l'India doveva pagare al Pakistan 550 millioni di rupie. Immediatamente dopo la divisione, ci fu un conflitto armato tra i due paesi e per tal motivo l'India trattenne i 55 milioni di rupie non onorando il debito assunto. Gandhi criticò quell'azione perché moralmente scorretta; la parola era stata data e doveva essere mantenuta, politica o non politica. Tale era il rispetto e la stima che Gandi godeva che il Governo indiano concesse e fece quello che esattamente Gandi consigliò.
Gandhi cominciò come la maggior parte di noi, come una persona ordinaria. Egli non fu uno studioso delle sacre scritture, i Veda e le Upanishads. Ma una cosa egli sapeva: nella vita, Verità e Retta Azione sono sempre di suprema importanza. Ed egli decise che mai sarebbe arrivato a compromessi su esse, a costo anche della sua stessa vita. Questo è ciò che significa avere risoluta fede. In altre parole, Gandhi dimostrò, senza alcun dubbio, che con ferma fede e profondo amore per Dio, ogni individuo può sviluppare così tanta fiducia in se stesso da poter affrontare ogni situazione avversa.
Non è una sorpresa che Gandhi attrasse e continua ad attrarre ammiratori ed anche seguaci. Parlando in occasione dell'85° compleanno di Nelson Mandela il Presidente Clinton disse che in politica egli non ha mai ammirato nessuno più di Gandhi. Martin Luther King non vide mai Gandhi ma dimostrò che i suoi principi di non-violenza sono validi anche ai nostri tempi. E, a modo suo, anche Nelson Mandela dimostrò che la non-violenza è superiore alla violenza.
Ai nostri giorni le persone tendono ad allontanare Verità e Retta Azione piuttosto velocemente, affermando che esse non sono praticabili nell'era della globalizzazione. Questo è un mito ed è tragico che tale falsità sia attivamente sostenuta tra gli ingenui.
Se noi ammettiamo che sia stato Dio il creatore dell'Universo di cui noi siamo una parte, e quel Dio sia Verità, Retta azione ed Amore, bene, allora anche noi dobbiamo avere i geni di quei valori di base. Se siamo venuti dal Creatore, come possiamo non avere almeno alcuni di quei "Divini geni”? Date le circostanze, negare Verità e Retta Azione è negare noi stessi, così come negare Dio. Nulla potrebbe essere più assurdo e folle.
Le attuali generazioni potrebbero avere la tendenza di bandire Gandhi ma, come Einstein disse di lui, di qui a secoli le persone si domanderanno se tale uomo camminò realmente sulla terra.
Quando Swami parla di Valori come Amore, Non Violenza etc., noi facciamo un cenno di assenso con la nostra testa ed applaudiamo, ma più tardi le dimentichiamo come cose irrrilevanti per la nostra età. Questo non va bene; da quando ci sono esseri umani sulla terra, i valori sono un DOVERE, e invece di allontanarli perché noi siamo troppo deboli per seguirli, noi dobbiamo prender coraggio dallo splendido esempio di Gandhi e cercare di emularlo almeno in piccola misura, ascoltando, per esempio, la nostra Coscienza.