SAI ISPIRA

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Il Jivi non deve solo conoscere il Testimone (Sakshi)
ma deve diventare il Testimone egli stesso

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Il Jivi (anima individuale) deve cercare innanzitutto di mettere in pratica l'attitudine del Testimone, al fine di riuscire a conoscere la sua natura essenziale, che è Brahman. Dare uno sguardo al re che si trova all'interno del castello non aiuta il mendicante ad acquisire ricchezze o potere perciò il Jivi non deve solo conoscere il Testimone (Sakshi) - che è più etereo del cielo, al di là della triplice categoria del conoscitore, del conosciuto e della conoscenza, che è eterno, puro, conscio, libero e beato - ma deve diventare Sakshi egli stesso. Fino ad allora il Jivi continua ad essere Jivi e non può diventare Brahman. Infatti fino a quando la coscienza dell' 'io' persiste lo stato di Testimone (Sakshi) è impossibile a ottenersi. Sakshi è il nucleo intrinseco di ogni cosa, è l' 'immanente', è l'incarnazione di Sat, Cit ed Ananda (Essenza, Coscienza e Beatitudine). Non c'è niente al di là di Lui, nè fuori di Lui. Dire che questa Pienezza è l' Io è un'espressione senza senso così come è sbagliato definirLo 'la Visione' o Sakshathkaara.