SAI ISPIRA

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Asana: si deve avere una posizione stabile da seduti, il che equivale a dire che non si deve barcollare, od oscillare. Ma neppure lo stare seduti fermi come sassi, senza ombra di movimento e con tutte le articolazione inchiodate, può essere definito asana... no, questi non sono i segni di una vera asana. Asana è sia la stabilità della struttura fisica che la gioia interiore che fiorisce nel cuore. Perciò, quale che sia la posizione adottata dal sadhaka dello yoga, essa dev'essere sia stabile che confortevole. Questo è il motivo per cui Patanjali ha consigliato una 'posizione stabile e confortevole' (sthirasukham-aasanam) ed Io vi dico la stessa cosa in modo diverso: qual è l'asana migliore, quella che assicura il massimo successo? È la posizione in cui il mondo esteriore ha la minore influenza su di voi; è la posizione che deriva dalla pratica di una vita morale, meritoria nel mondo ed in accordo con il sentiero vedico; è l'assoluta mancanza di interesse per tutto ciò che non è in connessione con il Paramatma. Se vi si avvicina una persona della quale non apprezzate il sentiero, non c'è bisogno di trovare in lei delle colpe. Né c'è bisogno di deriderla o di mostrarle il vostro disprezzo. È sufficiente che continuiate a fare il vostro lavoro, senza lasciarvi influenzare dal suo arrivo. Lasciate che le persone che non apprezzate seguano il loro sentiero, lasciatele perdere. Questo è l'atteggiamento dell'impassibilità (udasinabhava). Quando sorge l'Amore per l'Assoluto l'aspirante assume quest'attitudine mentale, questo sentimento (bhava) verso tutte le cose del mondo. Per essere più esatti si dovrebbe pensare costantemente alla Realtà della Divinità e all'irrealtà del mondo materiale (Brahma Sathyam: Jaganmithya). Si deve evitare il cameratismo con le persone cattive ma anche la troppa amicizia con quelle buone! Attaccamenti di questa natura trascinano via dal sentiero centripeto (Nivrithi Marga o sentiero del distacco) e portano al sentiero dell'attaccamento (Pravrithi Marga). Rinunciate all'attaccamento per il transitorio, per le cose rivestite delle trappole del nome e della forma. Una volta che avrete acquisito l'attitudine dell'impassibilità avrete una pace irremovibile, autocontrollo e purezza della mente: avrete la fermezza e la stabilità dell'Asana.


[Bhagavan Sri Sathya Sai Baba: Prasanthi Vahini, pag.81-82]