SAI ISPIRA

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Il Testimone in un corpo è lo stesso Testimone che si trova in tutto. Ma lo Shruti (significato letterale: 'ciò che è ascoltato'; N.d.T.) non afferma che il Jivi (l'anima individuale) sia Brahman, come indica la dichiarazione Aham Brahmasmi. Si permette solo un'identità limitata e ristretta. Questo equivale a dire che l' io del Jiva deve liberarsi del [processo del] ragionamento. Allora Brahman rimarrà come equilibrio ed emergerà la Conoscenza dell'Aham Brahmasmi. Questo è il processo ristretto dell'identità perciò, continuando come Jivi, è impossibile afferrare l'essenza di Dio. Il mendicante deve dimenticare il proprio corpo per riuscire a riconoscere di essere il re. Allo stesso modo, l'uomo deve trascendere il corpo umano che è alla base della sua personalità egoica e realizzare la propria vera natura, che è divina. La personalità umana può essere messa da parte tramite la devozione interiore, la disciplina e l'acquisizione del Divino. Allora emergerà la conoscenza di essere divini. Affinché sia possibile che la Divinità possa emergere, prima dev'essere superata la limitazione del jivi.


[Bhagavan Sri Sathya Sai Baba: Jnana Vahini, pag.71]