SAI ISPIRA

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I quattro tipi di Liberazione


"L'adorazione, con fissità di coscienza e purezza di sentimenti, libera da tutti i pensieri estranei, diventa essa stessa Bhavasamadhi. Come effetto di questo Bhavasamadhi, il Signore appare all'occhio interiore del devoto nella forma che questi ha scelto per la propria adorazione. Tale visione non è immaginazione, è vera esperienza. Il devoto non si troverà in un luogo diverso da quello in cui si trova il Signore, egli si troverà alla Sua presenza e saranno in uno stesso luogo. Questo è ciò che si chiama Salokyamukthi. Oltre ad essere sempre con il Signore, come in Salokyamukthi, i devoti (bhakta) realizzano che tutto ciò che vedono è la Gloria del Signore. Questa esperienza viene chiamata Samipyamukthi. Esistere sempre con il Signore, vedendo sempre e solo la Sua Gloria e diventare soffusi di Coscienza Divina è Sarupyamukthi. Questo è il frutto finale del Bhakti Shastra. Ma a questo stadio c'è ancora una traccia di sentimento di diversità, così che l'Advaitha Siddhantha non lo considera lo stadio più elevato. Solo perché il bhakta ha Sarupya [la stessa rupa (forma) del Signore] non per questo egli ha il potere della Creazione, Conservazione e Distruzione che il Signore possiede. È solo quando ogni traccia di differenza scompare e si ottiene l'Unità che viene raggiunto lo stadio supremo, che viene definito Sayujya. Esso proviene dalla Grazia Divina, ottenuta dall'Essenza della Sadhana di ciascuno e non può essere reclamato come frutto del proprio sforzo. Il Bhakta aspira all'Unione o Aikyam. Egli desidera solo servire il Signore, compiacerLo e sperimentare la Gioia della Forma che Egli ha attribuito al Signore stesso ma Questi, per Sua Grazia, gli conferisce non solo Salokya, Samipya e Sarupya ma anche Sayujya (la fusione nell'Essenza del Divino)! Bhakthimarga (il sentiero della devozione) sfocia quindi anche nell'acquisizione di Brahmajnana (conoscenza di Brahman, l'Assoluto). Anche se il devoto non la desidera il Signore stesso gliela concede. Il Sayujyamukthi viene anche definito Ekanthamukthi.".


[Sri Sathya Sai Baba, 'Prema Vahini' ]