SAI ISPIRA

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"Coloro che hanno raggiunto un completo dominio dei propri sensi possono essere dei santi asceti anche se appartengono allo stato del capofamiglia"

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12) "Coloro che nutrono sentimenti di inimicizia o di attaccamento non possono sfuggire al male anche se vivono nella foresta. Coloro che hanno raggiunto un completo dominio dei propri sensi possono essere dei santi asceti anche se appartengono allo stato del capofamiglia. Se si impegnano in azioni non dannose, o condannabili, anch'essi meritano il nome di Saggi (Jnani). La loro casa è una piccola foresta in cui essi attuano le austerità ed acquisiscono il senso del distacco. La liberazione non si ottiene in virtù della stirpe, né con atti caritatevoli o con le ricchezze, né celebrando riti o con la pratica dello yoga. Ciò che occorre è la purezza interiore. "
16) "Se sono spinti dal desiderio di superare quest'oceano del samsara che vincola al ciclo della vita, della morte e della rinascita, marito e moglie devono vivere in perfetta armonia di pensiero e di volontà. Il proposito di arrivare alla meta dev'essere ugualmente forte e risoluto in entrambi. Altrimenti il loro rifugio è la via della rinuncia! (sannyasa)."
17) Non c'è alcuna regola che imponga ad una persona di farsi sannyasin, o monaco rinunciante, e sparire se in casa trova difficoltà in campo spirituale. Se un marito lo fa senza il pieno consenso della moglie la sua rinuncia non avrà esito positivo. La cosa migliore che può fare è abbandonare la casa insieme alla moglie e farsi eremita nella scelta del vanaprasta [terzo stadio della vita], aderendo al Dharma di quel nuovo stato.




[Bhagavan Sri Sathya Sai Baba; Dharma Vahini]