SAI ISPIRA

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Questa che segue è la traduzione di Swami del dodicesimo capitolo della Gita e venne resa pubblica dal Dr Hislop (oggi defunto). A questo proposito il Dr Hislop disse: "Questa traduzione del glorioso dodicesimo capitolo viene dallo stesso Swami, che la dette nel 1984 raccomandandoci di memorizzarlo, di prestare grande attenzione a ciò che vi viene detto e di mettere questi versi in pratica nelle nostre vite."


Swami nei Suoi Discorsi ha più volte ripetuto che amare Dio è importante ma che è ancora più importante riuscire a farsi amare da Lui. Questo dodicesimo capitolo illustra le qualità che il devoto deve possedere per essere 'caro a Dio'.


Buona lettura ed un caro saluto
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"Bhakti Yoga"


Il sentiero della devozione


1) Arjuna chiese: "Mio Signore, fra coloro che ti amano come Signore dell'Amore e quelli che ti cercano come Realtà Senza Nome e Senza Forma, quale strada è più sicura e veloce, quella dell'Amore o quella della Conoscenza?"


2) Il Signore Sri Krishna rispose: "Per coloro che stabiliscono i loro cuori su di Me e Mi adorano con devozione e fede impeccabili, la via dell'Amore conduce sicuramente e velocemente a Me.


3) Coloro che cercano la Realtà Trascendente, Immanifesta, senza nome e senza forma, al di là della portata dei sentimenti e dei pensieri,


4) con i sensi soggiogati, la mente calma e che desiderano il bene di tutti gli esseri, invero anch'essi arriveranno a Me,


5) ma lento e rischioso è il sentiero dell'Immanifesto, difficile da percorrere per l'uomo incarnato.


6) Ma coloro per i quali Io sono la Meta Suprema, coloro che compiono tutte le attività rinunciando a se stessi per Me e che meditano su di Me con devozione totale


7) verranno salvati da Me rapidamente, [tirati fuori] dal ciclo delle nascite e delle morti [e portati] alla pienezza della Vita Eterna in Me.


8) Rendete quieta la vostra mente in Me, siate silenziosi in Me e senza dubbio diverrete Uno con Me, il Signore dell'Amore che dimora nei vostri cuori.


9) Se non riuscite a rendere silenziosa la vostra mente, allora imparate a farlo mediante la pratica della meditazione.


10) Se vi manca la volontà per perseguire tale disciplina, impegnatevi nel servizio disinteressato [rivolto] a tutti coloro che vi sono intorno, perché tale servizio alla fine conduce a Me.


11) Se non riuscite a fare neppure questo, arrendetevi a Me nell' Amore, ricevendo con la stessa calma il successo ed il fallimento, in quanto entrambi vi sono stati dati da Me.


12) La Conoscenza è comunque sempre meglio di una pratica meccanica. Ancor migliore però è la meditazione. Ma ancora migliore è l'abbandono nell'Amore, perché a questo fa seguito immediatamente la Pace.


13) Io amo chi è incapace di odiare e ricambia l'odio con l'amore; chi vive al di là della portata dell' 'io' e del 'mio', del piacere e del dolore.


14) Colui che è contento, che sa controllarsi, che è fermo nella fede ed abbandonato a Me con tutto il cuore e con tutta la mente: questi mi è caro.


15) Egli non provoca agitazione nel mondo e non ne viene agitato, è al di sopra dell'esultanza, della competizione e della paura, accetta la vita, nel bene e nel male, così come viene.


16) Egli è puro, efficiente, distaccato, pronto a soddisfare ogni Mia richiesta. È un umile strumento del Mio lavoro.


17) Mi è caro colui che non corre dietro alle cose piacevoli e non fugge davanti al dolore, non si rattrista pensando al passato, non desidera niente, colui che lascia che le cose vadano e vengano e succeda quel che succeda.


18-19) Chi serve sia l'amico che il nemico con pari Amore, senza esaltarsi per la lode né deprimersi per il biasimo, equanime nel caldo e nel freddo, nel piacere e nel dolore, libero da attaccamenti egoistici e senza una propria volontà, ovunque in armonia e saldo nella fede: questi Mi è caro.


20) Ma più cari di tutti Mi sono coloro che Mi cercano con Amore e Fede, quale Eterna Meta della Vita. Essi vanno al di là della morte, nell'Immortalità ."


[Bhadavad Gita, capitolo 12o - Bhakti Yoga]


"La Gita è il Messaggero di Dio, è la Madre Universale,
è il mezzo dato all'uomo per consentirgli di attraversare l'oceano della vita, è il supporto di ogni ricercatore spirituale. -Baba