SAI ISPIRA

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Invece di realizzare la propria Divinità innata, l'uomo si trova catturato nell'edificio della prigione delle sue acquisizioni materiali. L'uomo stesso, in quanto essere dotato di Coscienza Divina, è più grande di tutti i suoi progressi tecnologici e scientifici. Se si sceglie di considerare reale solo il mondo materiale, per un certo periodo si può essere in grado di causare la prosperità di una società scientifica, tecnologica e materialistica. Ma se, in questo processo. l'egoismo umano, l'avidità e l'odio subiscono uno sviluppo, come generalmente accade, la società sarà artefice della sua stessa distruzione. Se, al contrario, la Divinità essenziale dell'uomo viene realizzata, l'umanità può costruire una grande società basata sull'unità e sull'aderenza al Principio Divino dell'Amore. Questo cambiamento profondo deve avere inizio nelle menti degli individui.


- Divine Discourse, October 31st, 1983.

"Il Messaggio del Vedanta"


Fina a quando, nel ventre materno, il feto non raggiunge i quattro mesi e nove giorni di vita, esso non è altro che una massa rotonda e gelatinosa. Poi un'energia vibratoria entra nell'embrione. Da dove proviene tale vibrazione? È il Principio Divino, il Principio Vitale. Da quel momento, cioè nel momento in cui il Principio Divino entra nel feto, il bambino comincia a muoversi nel ventre. Il passaggio di tale energia nella materia è detto tarakam, e questa è una delle dottrine segrete del Vedanta. Tale processo viene considerato un fenomeno umano, ma non lo è affatto. Esso è una manifestazione del Divino.


[Sri Sathya Sai Baba - DD del 31.07.1996, Prasanthi Nilayam]