SAI ISPIRA

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Il destino dell'uomo è la realizzazione della sua Divinità (la fonte originale). Questa realizzazione deve passare attraverso il processo vedantico dell'esclusione ("Nethi, nethi" - non questo, non questo):"Io non sono il corpo, non sono l'intelletto, non sono la volontà, non sono l'Antha Karana,lo strumento interno." Tutti questi sono solo strumenti. L'uomo deve realizzare: "Io sono il Padrone di tutti questi". Quando egli, attraverso questo processo di eliminazione, realizza il suo vero Sé, viene liberato dal dolore.


- Divine Discourse, May 24th, 2000.


Due sono le attività in cui è impegnata la mente: la pianificazione e il
dialogo, che seguono linee divergenti. La mente fa progetti, nell'intento di
risolvere i problemi che le si presentano. Il dialogo moltiplica i problemi e
confonde le soluzioni e, nella confusione causata, adotta mezzi errati e
rovinosi per risolverli. La conversazione mentale, il continuo chiacchiericcio
della discussione, da mattino a sera, finché la mente non viene sopraffatta dal
sonno, rovina la salute e porta ad una senilità precoce. Gli argomenti sui quali si
basano le ciance mentali sono soprattutto i difetti e gli errori degli altri, le loro
fortune e le loro disgrazie. Tale continuo dialogo è alla base di tutti i dispiaceri
dell'uomo e copre la mente di fitte tenebre; esso cresce selvaggiamente molto
in fretta e uccide il vero valore dell'uomo. Il conversare che riempie la mente
durante la veglia continua anche nel sogno e defrauda l'uomo del riposo che
gli è tanto necessario. La somma di tutto questo esercizio, per dirla chiara, dà
zero. Nessuno può dirsi libero e completo se non riesce a fermare questo
maledetto vizio.


[Sri Sathya Sai Baba: Vidya: Cap.18°, § 4 e 5]