DISCORSO DIVINO

Siate buoni, fate il bene e vedete il bene

22 novembre 2009

"Privi di Verità, Rettitudine, Pace e Amore, il valore di tutta la vostra istruzione è zero.

Privi di Verità, Rettitudine, Pace e Amore, il beneficio di tutti i vostri atti di carità e gentilezza è zero.

Privi di Verità, Rettitudine, Pace e Amore, l'utilità di ogni vostra posizione di potere è zero.

Privi di Verità, Rettitudine, Pace e Amore, il risultato di tutte le vostre buone azioni è zero.

Verità, Rettitudine, Pace e Amore (Satya, Dharma, Shânti e Prema)

sono davvero i pilastri su cui poggia la casa del Sanâtana Dharma.

Che altro posso dire a questa assemblea di anime nobili?"



"Nonostante tutta la sua istruzione e intelligenza,

un uomo sciocco non conoscerà il suo Sé vero

e una persona dalla mente gretta

non si libererà delle sue cattive qualità.

A che serve acquisire un'istruzione che non può portarvi all'immortalità?

Acquisite la conoscenza che vi renderà immortali."



Al bando l'egoismo e l'avidità

Le persone coltivano l'istruzione raggiungendo anche livelli molto elevati in discipline diverse ma, nella vita di tutti i giorni, il loro comportamento è del tutto in contrasto con princìpi che hanno appreso. Nonostante le loro alte qualifiche accademiche, esse mancano miseramente di ogni conoscenza circa l'essenza dell'educazione e quella che acquisiscono è soltanto un'istruzione materiale, evanescente e illusoria.

Nel mondo ci sono milioni di studenti e persone molto istruite che ottengono ogni tipo di titolo accademico, dalla A fino alla Z, ma a che servono tali titoli? Qual è il loro contributo concreto al benessere del mondo? Aiutano forse, anche minimamente, i poveri e i derelitti? Guadagnano milioni di rupie ma non danno neanche un centesimo in carità, sono troppo egoisti e non controllano affatto i loro desideri. Chi controlla i propri desideri può compiere meraviglie nel mondo. Le persone non sono mai contente dei loro guadagni, accumulano grandi ricchezze e smaniano per averne ancora di più.

I Veda dichiarano:

L'immortalità non si ottiene attraverso l'azione, la progenie e la ricchezza, si ottiene solamente con il sacrificio.

(Na karmana na prajayâ dhanena tyâgenaike amrutattvâmanasuh)



La gente non fa assolutamente alcuno sforzo per ottenere l'immortalità; dovunque guardiate e chiunque incontriate, trovate solo egoismo, egoismo e ancora egoismo. A che può servire l'istruzione a persone così egoiste?

Non v'è dubbio che l'istruzione debba essere perseguita e che nel mondo occorra svolgere qualche attività per condurre una vita confortevole; i bisogni materiali, come cibo, vestiti e abitazione, vanno soddisfatti per se stessi e per i propri familiari ma fino a che punto? Tutte queste sono attività compiute per se stessi e per amore della propria famiglia, non per amore degli altri. L'istruzione moderna genera solo egoismo, serve ad acquisire beni e servizi per il proprio comfort personale e questi sono solo piaceri materiali. Le qualità come il desiderio, l'ira, l'avidità, l'attaccamento, l'orgoglio e l'invidia (kâma, krodha, lobha, moha, mada, e mâtsarya) guidano gli sforzi umani nel perseguimento dei piaceri materiali. Non c'è dubbio che l'istruzione secolare aiuti ad ottenere agiatezza e gioia nel mondo materiale ma non contribuisce affatto alla beatitudine interiore.



I piaceri materiali non conferiscono la pace interiore; soltanto i cinque Valori Umani, e cioè Verità (Satya), Rettitudine (Dharma), Pace (Shânti), Amore (Prema) e Non violenza (Ahimsâ), sanno conferire la beatitudine; chi coltiva questi Valori Umani sarà sempre felice. I cinque sensi d'azione forniscono i piaceri materiali ma i cinque Valori Umani portano la pace interiore. L'istruzione aiuta a ottenere diverse comodità per i piaceri materiali mentre la beatitudine interiore può essere sperimentata solo con Educare. C'è una grande differenza tra istruzione ed Educare: l'istruzione implica la lettura di testi scritti da qualcuno o l'ascolto di lezioni dove Educare non ha nulla a che fare con i libri di testo, non ha assolutamente forma definita! È la Verità stessa che non ha forma. Le Upanishad dechiarano:



Dite la Verità e praticate la Rettitudine.

(Satyam vâda dharmam chara)



Si deve sempre dar voce alla Verità e praticare la Rettitudine ma, al giorno d'oggi, di questi valori si parla solamente, non li si mette in pratica. Questo non va bene!

L'amore è una qualità comune non solo a tutti gli esseri umani ma anche agli animali, agli uccelli, alle bestie e perfino agli insetti. Ogni essere umano ama la propria progenie. L'amore è una caratteristica divina; chiunque coltivi l'amore, manifesta in sé il Divino. Soltanto la qualità divina dell'amore ci salva dai dispiaceri, dalle difficoltà e dalle calamità. Sfortunatamente, la gente non coltiva l'amore e cerca piuttosto le cose transitorie.



"L'Amore è Dio, vivete nell'Amore"



I possedimenti materiali danno appena un piacere momentaneo mentre l'amore conferisce beatitudine eterna. L'amore vero si manifesta dal profondo del cuore; questo Amore Divino si deve cercare. Ovunque andiate, qualunque attività intraprendiate, fate in modo che il vostro cuore sia sempre pieno d'amore; coloro che fanno questo saranno sicuramente protetti ovunque siano, in città o nella foresta, in cielo o nel mare profondo. L'Amore Divino non cresce né diminuisce, resta sempre lo stesso.

Dio è Uno senza secondo.

(Ekameva advitîyam brahma)

.



L'Uno davanti allo zero

L'attribuzione a Dio di Nomi diversi come Râma, Krishna, Govinda ecc. dipende solo dalla vostra immaginazione. Dio è ciò che non ha nascita né morte, è Uno e solo Uno e non ha inizio né fine. Questo è Brahma. Quindi, se qualcuno vi domandasse "Chi sei tu? Qual è il tuo nome?", rispondete con "Io sono Brahman" (Aham brahmâsmi). Non esiste nulla di reale ed eterno eccetto Brahma e quindi non sprecate il vostro tempo nel cercare cose transeunti; a che serve acquisire cose simili? Non c'è dubbio che l'istruzione secolare sia necessaria ma ricordate sempre a voi stessi che tutto è temporaneo.

Brahman è Uno senza secondo. Lo zero acquista valore solo quando viene posto dopo il numero uno. Allo stesso modo, lo zero della vita materiale (samsâra) ha un valore solo quando si associa con l'Uno, Brahman. Noi inseguiamo sempre più cose effimere e transitorie dimenticando l'Uno.

Noi pensiamo che le qualità dell'ira, dell'invidia, della gelosia, dell'orgoglio ecc siano guidate da Dio ma questo non è vero, Egli non fa alcuna distinzione tra le persone dando ad alcuni attributi positivi e qualità negative ad altri. Tutte queste differenze sono create dalla fantasia dell'uomo, Dio non ha nulla a che fare con tutto ciò. Se un nostro desiderio viene esaudito, noi lodiamo Dio mentre, se qualche cosa non funziona, attribuiamo a Lui il nostro fallimento e Lo biasimiamo per questo. Dio è solo un testimone di tutto ciò che accade nel mondo che si tratti di bene o di male, Egli non dà né riceve niente, tutte le nostre preoccupazioni e difficoltà nascono solamente da noi.



La convinzione salda porta alla realizzazione

I pensieri che fluiscono dalla nostra mente vengono esternati tramite la parola; la sorgente del nostro parlare è quindi la mente. Essa ha origine nel nostro respiro (inspirazione ed espirazione) e quindi il processo di inspirazione ed espirazione (soham) è in verità Brahman e la mente rappresenta Vishnu. Si dice "il mondo è una proiezione della mente" (Manomûlam idam jagat), il nostro parlare (vâk) rappresenta Shiva per cui non c'è bisogno di cercare la Trinità (Brahma, Vishnu e Maheshvara) in qualche posto lontano: Dio è in noi, con noi, sopra, sotto e intorno a noi, di fatto, voi siete Dio. La mente è la sola responsabile della gioia e del dolore. Noi crediamo che queste cose ci capitino per colpa di qualcuno al di fuori di noi. No! Tutte queste esperienze fluiscono soltanto da voi, voi siete responsabili di tutto. Se riuscite a comprendere che tutte queste esperienze emanano dalla vostra stessa mente e vi convincete di essere Dio, allora veramente Lo diventate. D'altro canto, se vi identificate con il mondo e pensate "io sono così e cosà", resterete separati da Dio.



Tetto ai desideri e pratica costante mantenendo la mente pura



Non coltivate desideri eccessivi, "Meno bagaglio, maggior comodità per un viaggio più piacevole" quindi, riducete il bagaglio dei vostri desideri. Il fatto che le persone abbiano qualche desiderio è una cosa naturale ma ci si dobbiamo chiedere se questi siano buoni o arrecare danno. Purtroppo, allo stato attuale, il senso di discriminazione è andato perduto. Tutte queste brame, che sono il risultato di desiderio, ira, avidità, attaccamento, orgoglio e invidia, hanno origine nella mente. Quando sposate una ragazza, inizialmente sentite per lei un grande amore ma, dopo qualche tempo, se per qualche motivo ella ostacola i vostri desideri, provate avversione nei suoi confronti; l'ira e l'avversione finiranno per crearvi delle difficoltà. Se ridurrete i desideri e le aspettative potrete condurre una vita matrimoniale felice. Anche gli studenti si comportano allo stesso modo: non appena uno raggiunge una qualifica, perde la propria pace a causa dei desideri infiniti. Indipendentemente dalle proprie aspettative nel perseguire l'istruzione superiore, bisogna mettere in pratica tutto ciò che si è appreso al college o all'università. Acquisire semplicemente un certo numero di titoli accademici, senza mettere in pratica ciò che si è imparato, è uno sciupio, non serve a nulla. L'istruzione senza la pratica dei suoi princìpi porta solo a perdite e preoccupazioni. Quindi, la pratica (abhyâsa) è della massima importanza.

Supponete, per esempio, di mettere in scena una commedia: non è forse vero che fate un certo numero di prove prima di rappresentarla sul palcoscenico? È la pratica a rendervi perfetti e quindi la pratica è necessaria in ogni vostro impegno: nella lettura, nella scrittura, in medicina, in chirurgia ecc. La Gîtâ afferma:





La conoscenza è certamente migliore della pratica;

migliore della conoscenza è la meditazione su Dio

ma migliore della meditazione

è la rinuncia al desiderio dei frutti dell'azione

giacché la pace ne consegue immediatamente.



Sreyohi jñânamabhyâsât

jñânâddhyânam vishishyate

dhyânât karmaphala tyâga

tyâgât shântiranantaram



Dov'è la pace? La pace è veramente solo in noi, cercarla nel mondo materiale è una sciocchezza. Se volete raggiungerla, cercatela dentro voi stessi.

Avete acquisito tutte le vostre conoscenze dai libri di testo e dai vostri insegnanti: questa è la conoscenza cosiddetta "libresca". Se la mettete anche in pratica, diventa conoscenza pratica che resterà sempre con voi.

L'acqua piovana è pura; se, quando piove, mettete un vaso all'aperto, potete raccogliere acqua pura, come distillata. Bevendo quell'acqua non avrete alcun disturbo. Quando la stessa acqua viene mescolata con altre sostanze, diventa inquinata. Allo stesso modo, la mente, che è sempre pura, viene inquinata dai desideri.

Perciò, non inquinate la vostra mente coltivando desideri, mantenetela sempre pura. Ogni volta che nasce un desiderio, scacciatelo in modo da mantenere la mente priva di ogni inquinamento. Oltre a leggere i libri di testo e acquisire conoscenze, mantenete sempre la mente pura e libera da ogni inquinamento. Questo è ciò che dovete imparare oggi.



L'amore e il rispetto per la madre prima di tutto

Potete adorare Dio o meno ma dovete rispettare la madre e il padre ai quali dovete la nascita. Rispettate vostra madre e fate in modo che sia sempre felice. Nessuno può valutare o descrivere l'amore materno, come nessuno può inquinarlo. Meritare l'amore della madre equivale a ottenere tutti i titoli. Le nostre Scritture ci ingiungono di rispettare la madre, il padre, l'insegnante e Dio in questo ordine. La prima, e più importante, è la madre che vi ha fatto nascere; il padre vi alleva e vi mette sulla strada dello sviluppo. La madre è come le fondamenta della casa della vostra vita; il padre rappresenta le mura e il guru (il precettore) è il tetto.

E infine Dio è la vostra stessa vita. Quindi, coloro che bramano Dio devono amare la propria madre per prima. Basta che la facciate contenta e tutto ciò che rende felici vi sarà dato. Oggi, la gente mette i propri vecchi genitori in case per anziani. Questo non va bene! Le Upanishad esortano:

"Rispetta la madre come Dio,

rispetta il padre come Dio,

rispetta il precettore come Dio".



(Mâtru devo bhava

pitru devo bhava

âchârya devo bhava



Chi abbandona la propria madre non è assolutamente un essere umano! È vostra madre che vi ha fatto crescere fino ad ora. Quindi amatela e servitela quando sta male. Dovete sentire profondamente che, qualunque cosa ella dica, è soltanto per il vostro bene. Non arrabbiatevi quando vi sgrida, perfino la sua collera è per il vostro bene.

Una volta Kucela, un povero bramino, si recò a trovare il suo amico d'infanzia Krishna. Egli temeva che le guardie al cancello del palazzo di Krishna potessero non farlo entrare ma Dio è così compassionevole da non abbandonare nessuno. Il Signore Krishna Stesso gli andò incontro e gli chiese: "Caro amico Kucela, che cosa vuoi?" Kucela rispose: "Swami, io non voglio nulla, sono felice solo se ho il Tuo amore e la Tua grazia. Oh Signore, questo è sufficiente". Quando Kucela ritornò alla sua abitazione dopo essersi congedato da Krishna, non poteva riconoscere la sua dimora: al posto della sua capanna sorgeva un bellissimo palazzo. Sua moglie e i suoi figli si muovevano all'intorno vestiti sontuosamente e indossando ornamenti luccicanti. Questo è il dono dell'Amore di Dio. Se solo siete capaci di meritare il Suo Amore, ogni cosa vi verrà data in più e quindi sviluppate una fede salda in Lui.



Cacciate i pensieri cattivi

Se non vi liberate delle cattive qualità, non progredirete mai nella vita. Anche se avete accumulato ricchezze e raggiunto posizioni di potere, queste non dureranno a lungo. Per un essere umano, sono importanti le qualità nobili, non la ricchezza. Sviluppate, quindi, le qualità umane!

Voi vi definite esseri umani; come potete considerarvi tali se in voi non ci sono i valori? Solo dopo aver sviluppato le qualità nobili avete il diritto di essere chiamati "esseri umani". Dio proteggerà sempre le persone che nutrono i Valori Umani custodendole e guidandole costantemente. Quindi, sviluppate in voi i Valori Umani e non spasimate per il denaro.

Spesso si incontrano persone che cambiano lavoro con la speranza di guadagnare uno stipendio più alto. Non abbiate questa smania per il denaro.



Il denaro viene e va, la moralità viene e cresce.



Fate crescere in voi la moralità e l'amore per Dio; se acquisite l'amore per Dio, tutte le vostre qualità demoniache verranno rimosse. Quando le persone si liberano di tali qualità, anche la società diventa migliore; voi avrete un buon nome e la gente vi loderà dicendo: "È un brav'uomo. Ci vorrebbero altri come lui".

Se desiderate guadagnarvi un buon nome, dovete vivere completamente immersi nella preghiera a Dio, nel vostro cuore deve continuamente risuonare la preghiera. Amore per Dio, paura del peccato e moralità nella società sono le qualità che dovete sviluppare: soltanto allora avrete il diritto di essere considerati una brava persona. Siate buoni, fate il bene e vedete il bene; non alimentate mai pensieri cattivi. Alla vostra, età è abbastanza normale avere pensieri cattivi ma non lasciate loro alcuno spazio nel vostro cuore, semplicemente gettateli via.



L'uso scorretto del cellulare

Adesso siete ragazzi ma con gli anni sarete anziani. Bambino, ragazzo, uomo, nonno: questi sono gli stadi differenti della vita, appartengono tutti alla stessa persona. Solo i nomi e il corpo cambiano ma l'individuo è lo stesso. Analogamente, Dio è Uno qualunque sia il Nome e la Forma con cui viene adorato. I Nomi e le Forme attribuiti a Dio possono cambiare ma Egli è sempre Uno come riferisce il detto:



"Dio è Uno ma i saggi Lo descrivono in molti modi".

(Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti

Abbiate fede totale in questa massima. Dovunque siate e qualunque attività svolgiate, contemplate costantemente Dio: solo così la vostra vita sarà fruttuosa. Possiate voi tutti acquisire buone qualità, buon comportamento, buoni pensieri e buoni sentimenti. Siate felici. I nostri sono sempre dei bravi ragazzi.

Oggi, ovunque volgiate lo sguardo, vedete persone che trascorrono il loro tempo guardando film e spettacoli televisivi o ascoltando musica da film in registratori. Inoltre, quasi tutti, senza distinzione di sesso e condizione sociale, usano i telefoni cellulari. La gente spreca tantissimo tempo a parlare con altre persone al telefono cellulare, parla perfino con gli stranieri. A causa della proliferazione delle trasmissioni di spettacoli e dell'uso indiscriminato dei cellulari, gli esseri umani hanno perso il loro valore. Molto spesso, a causa del cattivo uso dei cellulari, le persone, specialmente le giovani generazioni, si mettono in guai anche seri. Il più delle volte, i cellulari vengono usati in modo scorretto piuttosto che correttamente.

Vorrei raccomandarvi, particolarmente ai ragazzi e alle ragazze, di non dare il numero del vostro cellulare a chiunque; facendolo, correrete un grande pericolo. Cercate di evitare l'uso dei cellulari; anche se ne comprate uno, non date il vostro numero agli altri in modo indiscriminato. Ci sono persone che parlano anche per ore e ore al cellulare e questo è totalmente sbagliato; così facendo, commetterete peccato. Una volta che avrete dato il vostro numero agli altri, questi vi richiameranno. All'inizio ne sarete contenti, ma più avanti vi chiameranno frequentemente. In questo modo nascono dei contatti non necessari che finiscono per portarvi fuori strada e rovinarvi. All'inizio si presentano dicendo: "Io sono tuo amico". L'amicizia porta gradualmente a stabilire una relazione; voi verrete ingannati e, alla fine, vi troverete in guai grossi. Quindi, non lasciate spazio a simili contatti non necessari. Passate il vostro tempo in contemplazione del Nome Divino o leggendo buoni libri.

Oggi è il giorno della Convocazione. Avendo conseguito la laurea, alcuni di voi potrebbero entrare nel mondo esterno; fate in modo che il contatto con il mondo esterno sia buono. È possibile che nella vita della maggioranza degli studenti ci siano da oggi dei cambiamenti significativi. Io desidero che voi tutti vi guadagnate un buon nome per voi stessi, per i vostri genitori e per l'istituzione presso la quale avete studiato. Samuel Sandweiss (il precedente oratore - N.d.T.) vi ha detto le stesse cose nel suo discorso. Egli ha parlato delle sue esperienze divine. Gli insegnamenti di questi anziani devono imprimersi nei vostri cuori; essi dicono sempre parole sagge.

Sono molto felice. Non Mi è possibile

parlare a ognuno di voi singolarmente; per questo motivo ho fatto un Discorso valido per tutti. I nostri studenti sono tutti bravi se paragonati a quelli di altre istituzioni. Tenete alto questo buon nome. Sono molto felice.



(Baba ha chiesto a tutti gli studenti di cantare una canzone. Essi hanno cantato in coro: "Hum Ko Tum Se Pyâr Kitna ...")



La vostra canzone Mi ha dato una felicità immensa!



Prashânti Nilayam, 22 novembre 2009,

Sai Kulwant Hall,

Discorso della XVIII Convocazione dell'Università SSS



(Tradotto dal testo in inglese pubblicato da: ww.sathyasai.org)