DISCORSO DIVINO

Conoscete voi stessi e conoscerete ogni cosa

1 gennaio 2009

Il sole appare sereno e pacifico
I giorni sono diventati più corti e soffia una brezza fresca
I campi sono maturi e le messi dorate.

Sugli argini dei fiumi le margherite fioriscono come ghirlande di perle
I contadini si riposano e cantano
La dolce festa di Sankranti è arrivata nel mese di Pushya

riempiendo i granai delle nostre case di grano appena mietuto"
[Canzone Telugu]




Incarnazioni dell'Amore!
Questo è il periodo della Festa di Sankranti. Sankranti è una grande festa, è il giorno in cui i contadini portano a casa i raccolti mietuti che consistono in ogni genere di granaglie e germogli necessari per l'andamento familiare. I contadini, dopo aver portato a termine un programma frenetico di mietitura delle messi, sono ora liberi dagli impegni agricoli e possono godersi il buon cibo e riposarsi nelle loro case. Essi trascorrono felicemente il tempo libero con le famiglie e gli amici divertendosi. Invitano i generi appena sposati nelle loro case offrendo abiti nuovi, ed in tutta la casa abbonda la gioia. A questo proposito, esiste una canzone telugu che descrive l'atmosfera della festa nei villaggi:



Sankranti è la festa delle feste.

Oh generi sposati da poco, visitate le case dei vostri suoceri!

Venite, trascorrete un po' di tempo a divertirvi con i vostri cognati e cognate;

tutta la famiglia ed il vicinato vi onoreranno con il loro affetto.



Nei tempi passati, i mezzi di trasporto non erano molto sviluppati e i generi si recavano a visitare i suoceri a piedi o su carri trainati dai buoi; per questo, tutto il villaggio esprimeva tutto il proprio affetto e rispetto prendendosi carico delle loro necessità ed offrendo diversi tipi di cibo. La Festa di Sankranti è anche un'occasione in cui i buoi vengono riccamente decorati e condotti in tutte le case del villaggio, vengono adorati e nutriti sontuosamente in segno di gratitudine per tutto il duro lavoro che hanno svolto nei campi. Anche i buoi della casa vengono festeggiati. Si celebra anche un matrimonio simbolico fra un bue ed una mucca che vengono chiamati 'Rama'e 'Sita'. Essi vengono portati per le strade e fatti ballare per la gioia di tutti. Alla mucca di nome Sita viene detto: "Rama è nero. Ti piace?" Sita deve scuotere la testa per dire di no. Poi le viene consigliato: "Per favore non dire così; Rama è grande, attraente e rispettabile!" A questo punto Sita approva con la testa. Un fratello maggiore che assiste al bello spettacolo invita così il fratello minore a far da testimone a questo matrimonio simbolico ed offrire doni alla "coppia":



Oh, mio caro fratello, arriva il Gangireddudasu,

vieni, andiamo e vederlo;

egli indossa un medaglione d'argento, una cintura alla vita,

cose decorate e sulla fronte ha dei segni speciali.

Porta con sé la mucca ed il bue sacri riccamente addobbati

e celebra il loro matrimonio.

Assistiamo alla cerimonia nuziale ed offriamo loro dei doni.



[Canzone popolare telugu]



Così la festa di Sankranti viene celebrata nei villaggi con molto fervore religioso e divertimento. Le feste come Sankranti e Sivarathri hanno lo scopo di far riflettere e realizzare la propria Divinità innata. La gente dice: "Idi naa dehamu" (questo è il mio corpo) con molta disinvoltura ma chi conosce bene il sanscrito interpreta l'espressione "naa dehamu" (mio corpo) in modo diverso spiegando che "naa" significa letteralmente "non" e concludendo che "naa dehamu" vuol dire "Io non sono il corpo". Allo stesso modo, l'espressione telugu "naa manasu" (la mia mente) può venir interpretata come "Io non sono la mente". Lo stesso avviene anche con l'intelletto (buddhi). La somma e la sostanza di tutte queste espressioni è "Io non sono il corpo, Io non sono la mente, Io non sono l'intelletto" etc. Nella stessa logica, si deve mantenere sempre uno stato di perfetta equanimità indifferente al dolore o alla gioia ed affermare: "Questo dolore e queste difficoltà, così come la felicità ed il piacere, non sono miei. Io trascendo queste dualità". "Questo è il mio corpo" significa che "IO" sono diverso da esso. Se considerate voi stessi separati dal corpo, come potete sentirne il dolore? La situazione, comunque, è che voi siete incapaci di sopportare il dolore causato dal corpo e quindi rimanete solo al livello di un essere umano, non riuscite a liberarvi dell'illusione dell'attaccamento al corpo. Fino a quando vi rimarrete attaccati, queste sofferenze, queste difficoltà e questo dolore vi daranno la caccia: essi sono tutti una vostra creazione. Supponete di arrabbiarvi: da dove è venuta la rabbia? Soltanto da voi stessi. Allo stesso modo, la gelosia è una qualità che si manifesta dalla vostra mente. Ciascuna di queste cattive qualità è il risultato dei vostri stessi pensieri. Se solo riusciste a controllare i vostri pensieri in modo appropriato, potreste ottenere tutto nella vita! La mente, l'intelletto e chitta sono riflessi dell'Atma. La mente non possiede stabilità, è un deposito di pensieri e desideri. Viene detto che la mente è la causa fondamentale sia della schiavitù che della liberazione (Manayeva manushyanam Karanam bandha mokshyah) percui la si deve tenere sotto appropriato controllo ponendo un tetto ai desideri. Sia la mente che il corpo subiscono continuamente dei cambiamenti ma dentro c'è un'Entità che è immutabile e questa e l'Atma che non ha forma ma ha un nome: Atma. Il Sé e l'Atma sono la stessa cosa; l'Atma viene anche chiamato Aham. Non si deve far confusione e pensare che Aham sia l'ego (Ahamkara), che viene identificato con il corpo. Dio non ha nome né forma ed a Lui ci si riferisce sempre come Brahma. Se Dio dovesse rivelare la propria natura direbbe "Aham Brahmasmi" (Io sono Brahma). Lo stesso Brahma Tattva pervade tutti gli esseri come Atma Tattva. Diciamo che una tale persona è nostra moglie ed un'altra è nostro figlio, un'altra ancora nostra nuora etc. ma tutte queste sono solo relazioni fisiche ed illusorie acquisite da noi e non dateci da Dio. Analogamente, Dio non vi dà né il piacere né il dolore che sono solo vostre creazioni dovute agli attaccamenti del corpo. Fino a quando resterete attaccati al corpo fisico, sperimenterete solo dolore. Una volta che il vostro corpo verrà consegnato alle fiamme, niente verrà con voi. Atma, Sé, Io: questi sono tre nomi diversi dati allo stesso Principio Atmico. L'identificazione di una persona con il proprio corpo viene operata dall'individuo, dando come risultato l'ego (Ahamkara). Ecco perché Gesù disse di crocifiggere il piccolo io (l'ego) per diventare Dio stesso. Il vostro Sé (Atma) dirige da dentro tutte le attività. Questo Sé non ha nascita né morte, proprio come Brahma; Esso è eterno, vero ed immutabile. Dobbiamo attaccarci a questo Principio che non muta e non agli oggetti effimeri che cambiano continuamente. Se sposate una ragazza, poi la chiamate "moglie" ma prima che la sposaste chi era? Chi eravate voi? Fra di voi non c'era alcuna relazione; solo dopo il matrimonio siete diventati marito e moglie ed avete acquisito una relazione coniugale. Questa relazione l'avete acquisita voi, Dio non ha nulla a che fare con queste relazioni terrene, Egli è il testimone eterno di tutto ciò che succede nel mondo. La meditazione (Dhyana), la costante ripetizione del Nome di Dio (Japa) e lo Yoga non sono di alcun aiuto nella realizzazione dell'Atma Tattva né lo sono le nove forme di devozione quali l'ascolto (Sravanam), il canto (Kirtanam), la contemplazione di Vishnu (Vishnusmaranam), il servizio ai Suoi Piedi di Loto (Padasevanam), le salutazioni (Vandanam), l'adorazione (Archanam), la servitù (Dasyam), l'amicizia (Sneham) e la resa (Atmanivedanam). Tutte queste sono forme diverse di Sadhana intraprese da noi stessi, non ci sono state date da Dio! Quanti asceti in questo mondo fanno severe penitenze? Quanta gente fa costantemente japa? Persino quando dormono il japamala ruota nelle loro mani. Tutti questi esercizi spirituali conferiscono forse la liberazione (Moksha)? MAI! Si deve sempre contemplare l'Atma Tattva. Se qualcuno vi chiede chi siete, dovete riuscire a rispondere 'Io sono Dio' con tutta la fede e la fiducia di cui siete capaci. L'Atmasvarupa in tutti gli esseri umani è Uno e lo Stesso, eterno ed immutabile. Vi ho raccontato molte volte la storia di Alessandro il Grande. Sebbene egli avesse conquistato grandi parti del mondo, non poté portarsi dietro neppure un granello delle proprietà che aveva accumulato e dovette lasciare questo mondo a mani vuote. Per dimostrare questa verità al mondo, dette ordine ai suoi ministri di portare il suo cadavere in processione per le strade della capitale con le mani sollevate verso il cielo. Quando i ministri chiesero il motivo della strana richiesta dell'Imperatore, Alessandro rispose: " Ho conquistato molti Paesi, ho accumulato un'immensa fortuna ed ho una grande armata sotto il mio controllo ma nessuno potrà accompagnarmi quando lascerò questo corpo mortale, me ne andrò a mani vuote; questa verità dev'essere dimostrata alla gente". Possiamo acquisire grande ricchezza e depositarla nelle banche o prestarla ad altri per gli interessi ma non possiamo portarci dietro neppure una manciata di terra quando viene il momento di lasciare il corpo. Niente di questo mondo può venire con noi. Lottiamo inutilmente e pianifichiamo costantemente vari schemi pensandoci notte e giorno ma, nonostante tutto il nostro affannarci, ciò che dovrà lasciare le nostre mani se ne andrà. "Il corpo è come una bolla d'acqua; la mente è come una scimmia pazza". Se seguite questa scimmia pazza vi troverete ad avere dei problemi. D'altra parte, se credete nel corpo non sapete quando questo, che è come una bolla d'acqua, scoppierà. Niente è permanente, solo l'Atma (il Sè) è eterno ed immortale. Esso è Dio. L' 'IO', il Sè e Dio sono nomi diversi con cui ci si riferisce alla Divinità. L'Atma, al quale ci si riferisce come 'IO', conferisce i vari Nomi e le diverse forme. Dio si è incarnato come Rama, Krishna etc. Rama dovette passare attraverso molte difficoltà e dimostrò grandi ideali. Krishna fu artefice di molti 'Lila' [giochi divini; N.d.T.] ed attrasse molta gente ed infine lasciò il corpo mortale. I corpi fisici degli Avatar subiscono dei cambiamenti ma il Divino Atma nei loro corpi resta lo stesso. L'Atma è onnipresente ma, per ottenerNe la Conoscenza (Atma Jnana), le vostre decisioni devono essere pure e dovete meditare costantemente su di Esso. I vostri pensieri e le vostre azioni possono cambiare, e così pure il metodo dei vostri Japa (ripetizione del Nome), Tapa (austerità) e Yoga ma la Divinità non subirà alcun cambiamento. Questo è il motivo per cui la Divinità è stata descritta come senza attributi (Nirgunam), pura (Niranjanam), dimora finale (Sanathana Niketanam), eterna (Nitya), immacolata (Shudda), illuminata (Buddha), libera (Mukta) ed incarnazione della sacralità (Nirmala Svarupinam). La gente prega: "Oh, Dio! Concedimi il Tuo Divino Darshan!" Anche se Egli vi concede la Sua visione divina, essa è solo temporanea, viene e va come un lampo. Infatti, Dio è immanente nel vostro stesso cuore, ascolta e risponde a tutte le vostre preghiere. Anche se il vostro corpo fisico cessa di esistere, l'Atma rimane. L'Atma (o Sè) è eterno ed assume diverse forme. In questo Universo vediamo molti oggetti, come le stelle, il sole, la luna etc. che, sebbene sembrino statici, subiscono anch'essi dei cambiamenti. Solo la Divinità, che è il loro fondamento, resta immutabile ed eterna. Si deve sempre mantenere la purezza; questa terra di Bharat ha ottenuto grande nome e fama per la purezza ed il carattere.



Questa terra di Bharat ha dato i natali a molte nobili donne,

quali Savitri che riportò in vita il marito defunto,

Chandramati che estinse con il potere della Verità il fuoco che divampava,

Sita che provò la propria castità uscendo indenne dal fuoco ardente e

Damayanti che ridusse in cenere un cacciatore dalla mente perversa con il potere della propria castità.

Questa terra di pietà e nobiltà ottenne abbondanza e prosperità

e divenne maestra di tutte le nazioni del mondo per merito di queste donne caste.
[Poesia Telugu]





Un buon carattere è essenziale non solo per le donne ma anche per gli uomini! Solo se una persona ha carattere può essere definita casta, sia essa un uomo o una donna. Oggi troviamo dei ragazzi che si frequentano molto e si comportano come se fossero marito e moglie. Ma per quanto tempo? Solo per un breve periodo. Dopo, la situazione cambia: una volta che sono sposati il ragazzo sarà in un posto e la ragazza in un altro. Comunque nella loro natura divina non ci sarà alcun cambiamento. Quando si sposano, il ragazzo e la ragazza usano scambiarsi degli anelli con un diamante che, essendo oggetti permanenti, simboleggiano la Divinità immutabile e disponibile per la gente in ogni momento. Dobbiamo salvaguardare il nostro carattere come un diamante. Scambiarsi anelli col diamante al momento del matrimonio è un'usanza comune anche nei Paesi stranieri. Quindi c'è un significato in tutte le usanze e tradizioni e non solo in India. Come ho già detto più sopra, voi dite "Questo è il mio corpo" (Naa dehamu). Qui "naa" si riferisce al Sé in lingua telugu ma in sanscrito vuol dire "no" per cui la frase significa "Io non sono il corpo". In ogni espressione ci sono più significati. Dio viene descritto come L'Essere Cosmico che ha migliaia di teste, occhi e piedi (Sahasra seersha Purushah sahasraksha paad). Voi avete solo una testa mentre Dio ne ha migliaia; che cosa significa? Tutte le teste nell'intera Creazione sono Sue! Allo stesso modo, non è corretto dire che Swami ha visto mille lune piene! (Sahasra Chandra darshan). Non ne ho viste solo mille ma crore e crore (Un crore equivale a dieci milioni;N.d.T.)! Come dichiarano i Veda: "La luna è la Divinità che presiede alla mente" (Chandrama manaso jathah). Voi tutti avete una mente ed io ho visto tutte le vostre menti, ho visto le menti di crore di persone in tutto il mondo e questo corrisponde ad aver visto non solo mille lune ma crore e crore di lune. Pochi minuti fa, i ragazzi hanno cantato la canzone "È il legame dell'Amore ad unirci a Te" (Ade Prema Bandhamu). Dovete assicurarvi che questo legame d'Amore duri per sempre. Esteriormente possiamo manifestare molte qualità ma i pensieri interiori o valori sono solo cinque: la Verità (Sathya), la Rettitudine (Dharma), la Pace (Shanti), l'Amore (Prema) e la Non Violenza (Ahimsa). Queste sono qualità innate, non acquisite dall'esterno; né sono disponibili in alcun negozio! Esse sono incastonate nel nucleo della nostra personalità ed è nostro dovere manifestarle e rifletterle nella nostra vita di tutti i giorni; questo è Educare. Un altro aspetto dell'istruzione consiste nell'acquisire la conoscenza relativa al mondo fisico e secolare.
La Verità è eterna e si deve manifestare da dentro; lo stesso per il Dharma. Viene detto "il Dharma è Rettitudine" (Dharmamulam idam jagath); in effetti "la Verità è Rettitudine" (Sathyamulam idam jagath) e tutti gli altri valori originano dalla Verità e ne fanno parte. L'Amore è un'altra qualità innata negli esseri umani e dev'essere manifestato e diviso con tutti. Dove c'è Amore non può esserci odio. L'Amore si trasforma in Non Violenza; quando una persona è pervasa dall'Amore non può cadere in nessuna forma di violenza. Dove non c'è Amore le persone si arrecano danno reciprocamente. Dalla Verità emerge la Rettitudine e quando queste due qualità sono entrambe presenti ciò che risulta è la Pace. La Pace si manifesta mediante un comportamento calmo e sereno; chi è in questo stato dice: "Sono pacifico". Molte persone, a cui viene chiesto quale sia lo scopo della loro disciplina spirituale (sadhana), rispondono che è "Il perseguimento della pace della mente". Ma dov'è la Pace? Nel mondo esteriore ci sono solo pezzi! [Qui Sai Baba fa un gioco di parole basato sulla somiglianza fonetica delle due parole inglesi peace (pace) e piece (pezzo); N.d.T.]. Una madre ama il proprio bambino, non lo abbandonerà in alcuna circostanza neppure se provocata e fatta arrabbiare. L'Amore caccia via la rabbia. Se la Non Violenza deve regnare suprema nel mondo, la qualità dell'Amore dev'essere coltivata da tutti e non basta che amiate voi stessi, dovete amare anche i vostri vicini. Dovete acquisire la certezza che lo stesso Atma risiede come abitante in tutti. Per esempio, c'è solo una luna in cielo che viene riflessa in mille recipienti. Voi la vedrete riflessa separatamente in ciascuno di essi: potete dire per questo che ci sono mille lune? No! Analogamente, non ci sono diversi soli nei diversi Paesi come l'India, gli Stati Uniti, il Giappone etc, c'è un unico sole che illumina tutto il mondo. Esso sorge nelle diverse parti del mondo in tempi diversi; adesso qui da noi sono le sei del pomeriggio mentre in America sono le sei del mattino ed in Giappone è mezzogiorno. Sulla base della differenza oraria non potete dire che in cielo ci sia più di un sole: c'è un unico sole che illumina il mondo intero. Allo stesso modo, c'è un unico Dio che risiede come Abitante in tutta la gente. Ognuno Lo adora a suo modo attribuendoGli un Nome ed una Forma particolari. Molti cercano di farsi dire da Me il luogo di nascita del Signore Rama. Durante gli ultimi anni, tanti Mi hanno chiesto "Swami, Ti preghiamo di dirci dove è nato Rama esattamente". Io ho risposto loro: "Rama è nato nel grembo di Sua madre Kausalya". Andate forse cercando voi stessi nel mondo esterno? No! La vostra vera natura dev'essere trovata dentro di voi. Voi siete solo voi. Allo stesso modo, è inutile cercare Dio, chiedendo "Dove posso trovare Dio?": Dio è onnipresente.
"Con mani, piedi, occhi, testa, bocca ed orecchie, Egli pervade ogni cosa e permea l'intero universo" (Sarvatah Panipadam Tat Sarvathokshi Siromukham, Sarvatah Sruthimalloke Sarvamavruthya Tishthati). Perciò chiedere "Dov'è Dio?" non serve a niente. Dovete cercare di conoscere voi stessi in primo luogo e conoscerete ogni cosa. Sfortunatamente, oggi la gente cerca di sapere tutto nel mondo esterno senza prima conoscere se stessa. Una tale attitudine non porta a niente. "Conoscete voi stessi! Allora conoscerete ogni cosa". Ricordate a voi stessi: "Io sono l'Incarnazione dell'Atma Divino, l'Atma è immanente in me". La gente dice spesso: "Questo è il mio... questa è la mia..." Ma che cosa è mio o mia? A chi si riferisce? Il sentimento del "mio" è maya, l'illusione, ma la gente non fa alcuno sforzo per comprenderlo. Dato che siete degli individui, dite " Il mio..." ma Dio non è confinato ad alcun nome o forma particolari; Egli è il Principio dell'Io, che è onnipervadente. A Lui vengono attribuiti molti nomi e molte forme ma Egli è Uno e solo Uno! "La Verità è Una ma i Saggi la esprimono in molti modi (Ekam Sath viprah bahudha vadanthi)". Le diverse espressioni come "Io, Io sono Dio, Io sono Brahma, Io sono Vishnu etc" si riferiscono ad un solo Dio. Oggi, sfortunatamente, la gente divide la Divinità. Dovete trattare la Divinità come un'Entità Unica. Non dovete fare differenze fra la gente dicendo "quest'uomo è mio fratello, questa persona è mio genero etc"; tutti sono solo fratelli e sorelle. Se considerate tutti come fratelli e sorelle, dov'è il sentimento di differenza fra gli individui? La spiritualità insegna esattamente questo sentimento di unità fra gli esseri umani. La gente dice di poter realizzare Dio facendo japa (ripetizione del Nome di Dio), dhyana (meditazione) e praticando altre sadhana (discipline spirituali). Ma dove, quando e come? Quando chiudono gli occhi non riescono a vedere neppure le persone che sono proprio lì davanti a loro! Come possono mai vedere Dio in meditazione? Queste sono tutte sadhana intese solo a controllare la mente che è molto instabile, continuamente affetta da distrazioni. Come potete controllare una mente instabile? C'è solo un modo per controllarla ed è la costante contemplazione di Dio. Vediamo spesso gente che cambia frequentemente il Nome e la Forma di Dio che ha scelto per la contemplazione. Un giorno contemplano Rama, il giorno successivo Krishna, il giorno dopo ancora Venkatesvara e così via. Non è possibile controllare la mente con una contemplazione simile. Se considerate Rama come la Forma di Dio che più vi piace, allora attaccatevi a quel Nome e a quella Forma fino al vostro ultimo respiro e state certi che Ne avrete la visione (Sakshathkara). Grandi pittori come Ravi Varma ritrassero Rama in una forma particolare ma Rama e Krishna non sono confinati ad una forma. Infatti Dio non ha una forma particolare, Egli la assume in certi momenti per i devoti; poi anche quella svanisce. Nei mercati vengono vendute molte fotografie ed immagini di Dio che furono dipinte da Ravi Varma; egli vide davvero Dio? No, aveva solo sentito delle storie su Rama e Krishna e dipinse le loro forme basandosi sulla propria immaginazione. Queste raffigurazioni devono solo farvi ricordare la Divinità. Né Ravi Varna né altri hanno mai visto Dio. VOI siete in verità Dio! Non pensate che Dio sia da qualche parte in qualche posto lontano, voi stessi siete Dio. Acquisite questa fiducia. Ma se vi considerate Dio dovete sviluppare qualità divine; solo allora avrete i titoli per considerarvi Dio. Dato che nessuno ha mai spiegato la natura della Divinità a questo modo, la gente è caduta in credenze dogmatiche. Dio è immanente in ogni essere umano, anzi, in tutti gli esseri viventi; non esiste un luogo in cui Dio non sia. Ovunque siate, Dio è là. In effetti non avete bisogno di venire qui per vedere Dio: Egli è assolutamente presente nel luogo in cui vivete. La gente non capisce questa verità e spende tanti soldi per andare a fare pellegrinaggi. Questo non è ciò che ci si aspetta che facciate. Sviluppate la qualità dell'Amore in voi e dividetela con tutti. Nessun essere vivente potrebbe mai vivere senza Amore; vivere è possibile solo con l'Amore, perciò sviluppate una natura amorevole. Quando andate a casa, chiudete gli occhi e contemplate Dio. Siate certi di trovarLo nei vostri cuori. Quando aprite gli occhi al mondo esterno vedete ogni sorta di cose ma quale pensate sia lo scopo per cui siete stati dotati di occhi? Solo per vedere Dio. Se andate da un medico per lamentarvi di qualche problema relativo al vostro corpo, egli vi farà dei raggi X al cuore, al fegato, ai reni etc. per decidere di quale malattia soffrite. La spiritualità è come una foto a raggi X che rivelerà la vostra vera natura. Installate la forma di Dio nel vostro cuore e contemplateLo incessantemente; non cambiate la Forma per nessuna ragione e siate certi di realizzarLo. Non avete bisogno di cercarLo altrove. Se desiderate vedere Swami, installate la Sua Forma sull'altare del vostro cuore: potete senz'altro visualizzarceLo. Se sviluppate un sentimento di Unità con Lui, per voi tutto andrà a finir bene. Questo è ciò che dovete realizzare oggi. Le feste vanno e vengono; domenica, lunedì, martedì... i giorni si susseguono a questo modo, sabato svanisce nella domenica ma Dio non cambierà mai: Egli è eterno. Vivete questa Verità.

-Baba