DISCORSO DIVINO

Il miglior modo d'amare Dio è: amate tutti, servite tutti.

22 novembre 2002

Coloro che potrebbero insegnare l'essenza del Vedanta perfino agli antichi Rishi,
Coloro che saprebbero far danzare le pietre inerti con la loro arte scultoria,
Coloro che con le loro spade taglienti potrebbero far rotolare le teste dei nemici come palle di gomma, Coloro che potrebbero governare il mondo intero con la loro autorità sovrana si trovano nella terra di Bharat.
A che serve tutto ciò?
Nessuno di loro è disposto ad ascoltare il pianto straziante della gente.
(Versi Telugu)

Cari studenti!
Che cosa s'intende per 'educazione?' Che tipo di educazione dobbiamo seguire? Quale deve essere il livello educativo? Quale tipo d'educazione contribuisce allo sviluppo dell'uomo? Quali vantaggi ricaviamo dall'attuale sistema educativo? Un vero studente è colui che riflette su questi cinque punti, e li capisce a fondo. Vijnana (Conoscenza Suprema) e Prajnana (Suprema Saggezza) non sono
semplicemente i prodotti dell'educazione. L'uomo può acquisire questi sacri poteri solo con la cultura e con l'affinamento, ottenuti per mezzo dell'educazione. Cos'è la cultura? Cultura è lo sforzo cosciente, esercitato da un uomo, per realizzare una trasformazione nella sua vita quotidiana, passando dalla falsità alla verità, dalla non conformità alla conformità alle Scritture, e dall'effimero all'eternità. È un viaggio spirituale verso la Divinità. Dove si trova
questa Divinità? Essa è presente in ogni essere umano come Incarnazione
della Verità. Ciò che dovete proteggere oggi non è la nazione, ma Sathya (Verità) e Dharma (Rettitudine). Queste, a loro volta, proteggeranno la nazione. Solo allora il mondo intero godrà di pace e di prosperità.
L'intero universo è fondato su Sathya e Dharma.

La Creazione emerge dalla Verità e si fonde nella Verità,
C'è un luogo ove la Verità non esista?
Riconoscete questa Verità, pura ed incontaminata.
(Versi Telugu)


La vita d'ogni essere umano è fondata sulla Verità. La Verità e la retta condotta soltanto proteggono l'Universo; ma sfortunatamente, l'uomo è incapace di
riconoscere questo fatto, e conduce una vita miserabile.

Incarnazioni del Divino Amore!
L'educazione non è un esercizio. Non è finalizzata a guadagnarsi da vivere, bensì ha come scopo il raggiungimento dell'obiettivo della vita.

Cari Studenti!
Voi siete nati, siete cresciuti e vivete in questa nazione di Bharat, ma siete incapaci di riconoscere la filosofia di base che questa sacra nazione rappresenta.
La terra di Bharat è Karma Bhumi (terra dell'azione), dove voi eseguite il sacro dovere che vi è stato assegnato. È la terra della virtù dove accumulate meriti attraverso il diligente espletamento del vostro dovere. Qual è l'intima relazione tra questa sacra terra e Dio? Questa è una mano, una gamba, una testa, questo è uno stomaco: sono parti del corpo. Nel corpo è presente la natura
umana. Tale natura umana è una parte della società. La società è parte della Natura. La Natura, a sua volta, è associata al Paramatma (l'Essere Supremo). Prakriti (Natura) è una parte del Paramatma. Solo quando l'uomo riconosce la relazione tra queste parti e "sotto-parti", e si comporta coerentemente, sarà in grado di comprendere la Divinità.

Incarnazioni del Divino Amore!
Se riflettete seriamente, capirete che è la Divinità che permette all'umanità di continuare ad esistere. Senza la Divinità, l'uomo non può vivere neppure un momento.
L'uomo crede, basandosi sulla propria egoità, di poter vivere per capacità propria, ma ciò non è vero. Semplicemente lasciando trascorrere il tempo, la vita non è compiuta. Approfondendo la questione se venga prima il dovere o prima il diritto, molta gente insiste affermando che il diritto abbia il primo posto.
Da dove proviene il diritto? Quando eseguite il vostro dovere, i frutti che ne derivano, sotto forma di diritti, maturano a vostro credito. Come può esistere un bimbo senza la madre? Pertanto, il diritto non ha priorità. L'uomo, infatti, non ha alcun diritto, ma quando compie il suo dovere, il risultato di quell'azione si presenta come diritto. Se riflettete se venga prima la pioggia o le acque di superficie, è chiaro che lo scorrere delle acque segue la pioggia. Senza pioggia, non può esserci il fluire delle acque. In questo caso, l'acqua può essere
comparata al diritto, e la pioggia al dovere.

Cari Studenti!
Fate grandi sforzi nello studio per acquisire alte qualifiche accademiche. A dispetto di tanti sforzi, non trovate però la pace della mente. Si afferma: "L'educazione secolare è per la felicità in questo mondo, e l'educazione spirituale è per la felicità nell'altro mondo."

Per acquisire l'educazione spirituale, si deve impiegare del tempo nella riflessione. La conoscenza spirituale non può essere ottenuta con l'istruzione secolare. Si asserisce: "Adyatma Vidya Vidyanam (Tra tante branche di conoscenza, quella spirituale è la migliore) ed ancora: "Sa Vidya Yaa Vimuktaye" (Vera educazione è quella che libera l'umanità). Gli studenti devono, perciò, riflettere su "Chi sono Io?" Devono inoltre comprendere che il diritto comporta
anche delle responsabilità. I vostri genitori hanno un diritto; se voi rispettate i loro diritti, essi, a loro volta, faranno il loro dovere verso di voi. Nella cultura Indiana, il primo posto è attribuito alla madre ed al padre secondo il detto: "Matrudevo bhava (onora tua madre come Dio) e Pitrudevo bhava (onora tuo padre come Dio).

Oggi, la conoscenza scientifica è considerata molto importante. Come ha
potuto la scienza acquisire tanta grandezza? La scienza tratta dell'aspetto fisico dell'universo, si sforza di esplorarne i segreti, ma non va oltre. C'è invece una conoscenza che va al di là, che è la base della creazione, dell'esistenza e dissoluzione dell'universo. È la spiritualità. Senza quella base spirituale, la
scienza non funziona. Churchill, il defunto Primo Ministro dell'Inghilterra, disse una volta:
"L'uomo ha conquistato tutto, ma non ha conquistato se stesso."

L'uomo oggi si sforza di esplorare ogni cosa del mondo, ma è incapace di realizzare la propria natura. A che serve tale conoscenza? Quindi, l'uomo deve cominciare ad indagare dentro di sé, chiedendosi chi egli sia, quale sia la sua natura, quali poteri latenti possegga, eccetera. Ai vecchi tempi, quando si tenevano le convocazioni, gli insegnanti erano soliti insegnare agli studenti dei nobili principi quali: Mathrudevo bhava, Pitrudevo bhava, Acharyadevo bhava,
Atithidevo bhava (onora la madre, il padre, il precettore e l'ospite come Dio). Prima viene la madre, che vi ha dato alla luce. Ella, poi, vi indica il padre, il
quale vi porta dal Guru ed infine il Guru vi conduce a Dio. Sfortunatamente, oggi, ci sono pochi Guru che vi conducano a Dio; ma questa è un'altra questione.

La madre, che è responsabile della vostra nascita in questo mondo, è oggi dimenticata; ed anche la madre patria, in cui siete nati, viene negletta.

Cari Studenti!
Oggi, voi ricevete le vostre lauree da questo "Istituto di Istruzione Superiore" e poi fate il vostro ingresso nel mondo. Ci sono circa duecento università in India.
Diverse migliaia di scuole superiori sono attive, ed ogni anno, queste università rilasciano lauree a parecchie migliaia di studenti che si immettono poi nel mondo; ma cosa fanno questi studenti?
Come si guadagnano da vivere tutte queste persone istruite? Gli studenti ricevono un'istruzione in queste università per potersi guadagnare da vivere, ma non è possibile a chiunque abbia un diploma trovare lavoro.
Perciò, questa gente istruita migra all'estero. Una volta arrivati sul posto, non tutti riescono a condurre una vita decente. Essi accettano perciò dei lavori servili per sostenere le proprie entrate. La questione è: perché non svolgono lo stesso servizio nella loro nazione, Bharat? Oggi, le persone istruite non servono la madre patria, non servono il loro paese, ma sono pronte ad accettare qualsiasi tipo di lavoro in una nazione straniera. No, no.
Questo non è corretto. Questo non è lo scopo per cui avete ricevuto un'istruzione. Dovete servire la nazione con tutte le vostre energie. La vostra vita deve essere dedicata a servire la nazione dove siete nati e cresciuti.
Essendo istruiti, dovete affrontare la battaglia della vita con coraggio e valore, e alla fine uscirne vittoriosi.

Gli studenti di oggi non sono preparati a lavorare duramente, con pazienza e perseveranza. Il lavoro è importante. Preoccuparsi dell'educazione e dei diplomi non è importante. Sono ormai più di cinquant'anni che l'India ha ottenuto l'indipendenza. Parecchie centinaia di migliaia di studenti hanno acquisito qualificazioni superiori,durante questi cinquant'anni, ma cosa fanno costoro? Non s'impegnano nel servizio alla società, non sono all'altezza della gloria di questa nazione. Per prima cosa bisogna capire che questa grande nazione, Bharat, è sacra.
Come può uno che non sa proteggere la propria casa, proteggere quella altrui?

Cari Studenti!
Abbandonate l'idea di recarvi all'estero per conseguire un'istruzione superiore o per ottenere un lavoro. Anche se non riuscite a trovare un impiego nel vostro Paese, restate qui, e servite la nazione. Servite la società, conferite onore e gloria alla vostra madre patria, Bharat.
Guadagnatevi la gloria di essere degli eroi nell'azione e nella disciplina spirituale.

Voi tutti conoscete Abdul Kalam, Presidente dell'India, e ospite d'onore della funzione odierna. Io posso dirvi che egli non è andato in una nazione straniera, in cerca di lavoro o di denaro. Egli è un grande scienziato. Tutta la sua conoscenza scientifica è provenuta solo da Università Indiane.
Cosa c'è all'estero che non si trovi qui?

"Yanna Bharate, thanna Bharata" - "Ciò che non si trova qui in India, non si trova nelle altre nazioni". Ogni potere e gloria è solo in India. Cosa andate a fare in una terra straniera arida, abbandonando una grande nazione come l'India, che abbonda di gloria, onore e prestigio in tutto il mondo? Voi usate la vostra istruzione e le vostre energie per lo sviluppo di una nazione straniera.
Perché non ne fate uso invece, per lo sviluppo della vostra nazione?
Perché non servite la gente del vostro paese? Avrete gloria solo se impiegherete la vostra educazione per proteggere la vostra madre patria.

Dovete lavorare duramente, dovete diventare degli eroi nell'azione. Non è dignitoso che passiate il tempo in chiacchiere vacue, senza impegnarvi in qualche lavoro concreto a vantaggio della nazione.
Piegate il vostro corpo e lavorate duramente, per ottenere la gloria.
Un seme messo nel terreno perde la sua forma per diventare alla fine un albero gigantesco.
Quell'albero darà frutti dolci.
Analogamente, è solo quando distruggerete il vostro ego ed abbandonerete la vostra identità, che emergerà il vero frutto delle vostre azioni. Eliminate dunque l'attaccamento al corpo, e sviluppate attaccamento alla nazione. Oggi non si trova attaccamento alla nazione da nessuna parte. Parecchi studenti, oggi, non conoscono l'inno nazionale e non sono in grado di cantarlo. Eppure conoscono benissimo tutte le canzoni dei film. Perché non imparate a cantare
l'inno nazionale, e non cercate di comprendere la gloria e le caratteristiche di Bharat, menzionate in quell'inno?

Cari Studenti!
Dovete proteggere l'onore di questa grande nazione. Dovete sviluppare il rispetto di voi stessi.
Chi abbia perso il rispetto di sé, non può pensare di ottenere la gloria. Il rispetto di sé viene solo dalla disciplina spirituale. Oggi, gli studenti desiderano
ottenere la ricchezza, la forza fisica e molti amici. Ed il carattere? A che serve avere queste tre cose, senza il carattere? Ogni volta che incontrano qualcuno, lo salutano e cercano di fare amicizia.
Questa è soltanto un'amicizia superficiale, ma dentro è tutto vuoto. Perciò date la vostra preferenza al carattere.
Se rispettate gli altri, gli altri vi rispetteranno. Vi lamentate che gli altri non vi rispettano, ma vi siete mai domandati se voi avete rispettato gli altri? Servite
gli altri, ed essi, a loro volta, serviranno voi. Ciò che volete ricevere dagli altri, dovete prima darlo voi. Solo allora ci sarà una reazione, un riflesso, una risonanza. Rispettate i vostri vicini ed interessatevi del loro benessere. Voi potete essere agiati, essere grandi, condurre una vita comoda, ma tutte queste cose non avranno valore alcuno, se non possedete carattere.

Cari Studenti!
Dovete coltivare i valori umani di Satya (Verità), Dharma (Rettitudine), Shanti (Pace), Prema (Amore) e Ahimsa (Non-violenza). Come potete definirvi esseri umani, senza coltivare i valori umani? È solo per i valori umani che siete considerati degli esseri umani. Se non possedete la qualità umana di rispettare gli altri, come potete attendervi che gli altri rispettino voi? I valori umani sono qualità divine, grazie alle quali tutto può essere conseguito.

Incarnazioni del Divino Amore,
L'Amore è una qualità che permea ogni essere vivente. La Verità è l'Incarnazione della Divinità, ed è in voi, con voi, intorno a voi; è ovunque e vi protegge sempre. Non è necessario cercare Dio in qualche luogo distante; la Verità è proprio l'Incarnazione di Dio. Non allontanatevi mai dalla Verità, anche se la vostra vita fosse in pericolo; fermamente, ed in ogni momento, attenetevi alla Verità.

Incarnazioni del Divino Amore!
Un uomo può essere importante ed un altro un mendicante, ma la Verità che sta alla base di entrambi è la medesima. Se realizzate questa Verità, tutti diventeranno Uno; è necessario acquisire questo tipo d'unità. Se comprendete il Principio di Unità in tutti gli esseri umani, potrete realizzare la Divinità. Osservate il Principio di Unità nella diversità che si esprime nell'universo. Per
esempio, ci sono diversi tipi di lampadine qui nel Sai Kulwant Hall, ma la corrente elettrica che fluisce in tutte le lampadine è la stessa.

La cultura indiana ha proclamato questo ideale:

Tutto questo in verità è Brahman.

Questa è la Verità! Se comprenderete tale Verità, conseguirete ogni comodità e felicità, senza dover lottare per ottenerle.
Imparate a dire parole buone, non ferite mai nessuno con parole dure, parlate amabilmente e dolcemente, così renderete tutti felici.

Incarnazioni del Divino Amore!
Le buone parole conducono a buone azioni: non potete sempre accondiscendere, ma potete parlare sempre gentilmente. Se parlate con cortesia, questo accrescerà il vostro prestigio e la società vi rispetterà!

Ho spesso citato l'esempio di Abramo Lincoln, l'ex Presidente degli U.S.A.
Durante la sua infanzia, Lincoln non aveva abbastanza denaro da proseguire i suoi studi, era così povero che per leggere soleva sedersi sotto i lampioni delle strade del mercato; si faceva prestare i libri dai suoi compagni di classe, li leggeva durante la notte e li restituiva poi l'indomani mattina. Un giorno, i suoi amici lo derisero affermando come poteva un tal mendicante portare a termine gli studi. Lincoln si sentì molto amareggiato ed umiliato, ed andò a casa piangendo. Sua madre cercò di consolarlo con parole dolci e gli domandò: "Figlio caro!
Perché piangi? Qual è il motivo?" Egli rispose: "Madre! Non ho neppure i soldi per bere una tazza di te; capisco la situazione della nostra famiglia, sono consapevole che tu ed il papà non potete permettervi di spendere del denaro per i miei studi".

Così Lincoln lottò duramente nei giorni della sua fanciullezza e studiò molto, con fiducia in sé e rispetto di se stesso, aiutato dal supporto morale di sua madre; non esitò a contribuire al reddito familiare facendo qualche lavoro d'imbiancatura e verniciatura di barche. In ogni caso, durante tutto il periodo scolastico egli mantenne alto il rispetto di sé. Così facendo, conseguì un buon
nome nella società e riuscì anche a trovare un piccolo lavoro.

Con il magro stipendio così guadagnato, manteneva suo padre e sua madre. Il buon nome che si era guadagnato nella società gli assicurò rispetto ed amore. Era arrivato il momento delle elezioni. I suoi sostenitori gli suggerirono di presentarsi alle elezioni, garantendogli il loro sostegno ed i voti necessari. Seguendo il loro consiglio, egli presentò la sua candidatura e fu eletto Presidente degli Stati Uniti. Come poté il povero figlio di un carpentiere, che
non aveva neppure il denaro necessario all'istruzione elementare, diventare il Presidente degli Stati Uniti d'America? Fu solo grazie al rispetto di sé ed alla fiducia in se stesso che coltivò sin dalla sua infanzia.

Cari Studenti! Ovunque siate ed in qualsiasi circostanza, non abbandonate mai il rispetto per voi stessi. Rassicurate sempre voi stessi: "Io sono un uomo, non un animale". Oggi, l'uomo gioca con il fuoco dei piaceri sensoriali, ma per quanto tempo potrà continuare così? Non c'è proprio alcun vantaggio nell'indugiare in un simile gioco. Tutta la vostra ricchezza ed i piaceri scompariranno in un baleno; è soltanto il rispetto di sé che continuerà ad essere vostro compagno per tutta la vita. Coltivate, perciò, il rispetto di voi stessi; esso è una qualità Divina. Solo allora potrete conseguire il massimo onore nel vostro paese.

Questa sera, i nostri studenti presenteranno un dramma, basato sulla storia della vita di Abramo Lincoln. Nella rappresentazione uno studente voleva studiare medicina e diventare medico; egli s'impegnò duramente, studiò sotto i lampioni delle strade, ed infine fu ammesso in una famosa università di medicina. Come tassa d'ammissione doveva, però, pagare 500.000 Rupie, che non possedeva. Si sentì allora depresso ed emarginato, ma suo padre lo
consolò dicendogli: "Figlio mio!
Non preoccuparti, Dio esaudirà il tuo desiderio. Egli protegge sempre tutti". Queste parole di saggezza lasciarono un segno indelebile nel cuore del ragazzo.

Il giorno successivo si fermò nel giardino dell'università e cominciò a scrivere una lettera a Dio, spiegandogli quale fosse il suo desiderio ed anche che non aveva i mezzi per soddisfarlo. "Oh Dio! La gente afferma che sei onnipresente; anche mio padre mi ha detto la stessa cosa. Io ho piena fiducia nelle parole di mio padre. Se Tu sei veramente onnipresente, perché non ti manifesti davanti a me ed esaudisci il mio desiderio?" Mentre scriveva questa lettera, suonò la campana, ed egli s'alzò in fretta e furia per far ritorno in classe, così non
s'accorse che quella lettera gli era scivolata fuori dai libri.

Poco dopo un ricco signore capitò in quel giardino e vide la lettera, la raccolse e la lesse.
Rimase molto commosso nel vedere la determinazione con cui quel ragazzo
voleva studiare medicina, ma anche la sua impossibilità dovuta a ristrettezze economiche. Allora, quell'uomo si recò dal rettore dell'università, e gli fece vedere la lettera indirizzata a Dio, scritta dal ragazzo; egli pagò, quindi, in un'unica rata, per tutti i cinque anni, l'intero ammontare della tassa universitaria. Chiese poi al rettore di non rivelare la sua identità al ragazzo sino a compimento dei suoi studi. Il rettore chiamò il ragazzo e gli disse: "Caro
figliolo! Non preoccuparti per la quota universitaria, qualcuno l'ha già pagata per te. Tu hai totale fede in Dio, e allora puoi essere sicuro di completare il corso e, con la Grazia di Dio, di uscirne trionfante".

Quando il ragazzo terminò gli studi di medicina e si laureò, i suoi amici si congratularono con lui e gli dissero: "Tu diventerai un eccellente dottore e guadagnerai un sacco di soldi". Il ragazzo replicò: "Non sono interessato a guadagnare soldi. Ho studiato medicina al fine di servire la gente, la mia vita è dedicata al servizio della società. Così come non ho dovuto pagare le rette
per studiare medicina, allo stesso modo desidero servire la gente senza
addebitare alcun onorario".

Riuscite a trovare dei ragazzi del genere, oggi? Molto raramente. Se non pagate le tasse d'iscrizione, non potrete far ammettere vostro figlio a scuola; appena nasce un bambino si deve fare una prenotazione anticipata a scuola, e poi gli dovete riservare un posto pagando un importo che va dalle 20.000 alle 30.000 Rupie (circa € 450 - 650); ma la fede può operare miracoli; a chi ha fiducia in se stesso e assoluta fede in Dio, tutto è possibile. La fede è la chiave; com'è possibile vivere in questo mondo senza fede?

Gli uomini hanno perso gli occhi della fede,
sono diventati ciechi, in questo mondo.
(Versi Telugu)

Non serve aprire gli occhi fisici, aprite invece l'occhio interiore della Saggezza, solo così conseguirete i risultati desiderati.

Incarnazioni del Divino Amore!
Avete studiato nelle scuole e negli istituti di Swami per molto tempo.
Ditemi onestamente se avete mai dovuto spendere dei soldi per la vostra educazione? La mia preoccupazione è che in qualche occasione, durante la vostra permanenza in quest'istituto, dobbiate spendere dei soldi.

Vi rivelerò ora un piccolo episodio accaduto qualche tempo fa, anche se in genere non rivelo queste cose.
Gli studenti durante il periodo degli esami, di solito, studiano tutta la notte e tengono la luce accesa. Un giorno, il direttore dell'ostello avvertì gli studenti di
ridurre le ore di studio notturno, poiché la bolletta della luce era in continuo aumento. Gli studenti, tuttavia, non prestarono attenzione alle sue parole e continuarono a studiare di notte per molte ore. Pertanto, la bolletta della luce andò alle stelle e raggiunse un importo enorme.
Due mesi prima degli esami, il Dipartimento dell'Energia Elettrica interruppe la fornitura di corrente all'ostello a causa del mancato pagamento della bolletta. Non si può certo biasimarli, perché questo è il loro dovere.
Perciò, nelle stanze dell'ostello non c'era luce e gli studenti furono sottoposti ad innumerevoli disagi. Il direttore dell'ostello venne da Me e mi spiegò la
situazione. Io gli chiesi: "Perché non mi hai avvertito prima?" Egli rispose: "Swami! Tu spendi già così tanti soldi per l'educazione degli studenti, ti assumi così grandi responsabilità, come avrei potuto aggravarti con ulteriori oneri? Questo è il motivo per cui non ti ho avvertito della situazione". Gli chiesi a quanto ammontasse la bolletta della corrente elettrica, ed egli mi riferì che
era di 70.000 Rupie (circa Euro 1.520). Allora gli dissi: "Vai a pagare immediatamente l'intero importo, e chiedi al Dipartimento di ripristinare subito la fornitura di corrente elettrica.
Non lasciar trapelare niente agli studenti di quanto è accaduto tra te e Me".
Io mi preoccupo sempre molto che gli studenti abbiano ogni comodità e
benessere.

Oggi, ho dato a Paramahamsa un assegno di 6.000.000 Rupie (circa Euro
130.430) da depositare in banca, a nome dei 60 bambini poveri che abbiamo adottato, secondo il progetto "Sri Sathya Sai Dinajanoddharana Pathaka". Qualche tempo fa mi capitò di leggere un rapporto che riferiva di una madre che si era tolta la vita, dopo aver avvelenato i suoi tre bambini. Questa donna aveva deciso di compiere un gesto del genere, poiché non c'era nessuno che si
prendesse cura di loro dopo la morte di suo marito. Mi sentii molto dispiaciuto nel leggere una tale notizia.

Il nostro paese, Bharat, si è meritato l'appellativo di "Annapurna" (la Dea della Natura, dispensatrice di cibo); in un paese così sacro, come possiamo rimanere
muti testimoni di fronte a chi muore di fame e di povertà? Ho deciso pertanto di intraprendere un'iniziativa, in base alla quale i bambini poveri che abbiano perso il padre, ed in alcuni casi entrambi i genitori, siano adottati e ricevano le prime necessità: cibo, indumenti ed un tetto, non solo, ma ci si prenda cura anche della loro educazione. Questi bambini provengono dalle località di Bukkapatnam, Kothacheruvu e Puttaparthi Mandals; essi appartengono a famiglie molto povere che hanno difficoltà a sfamarsi.
Noi abbiamo detto a questi bambini: "Vi daremo cibo, una casa ed anche
l'educazione scolastica, vi restituiremo la fiducia in voi stessi; non preoccupatevi".

Nel giro di un mese ho fatto costruire delle case a loro destinate, e ho fatto depositare 100.000 Rupie (circa Euro 2.180) a nome di ciascun bambino. Quando essi avranno terminato le scuole, questo denaro si sarà moltiplicato e avrà raggiunto un importo di 300.000 - 400.000 Rupie (circa Euro 6.540 - 8.700), così potranno condurre una vita confortevole.
All'inizio, quando questa notizia fu loro comunicata, nessuno poteva crederci. Come facevano a crederci?
Tutti sono traviati dalla falsità, e quando si dice loro la Verità, non sono disposti a crederci.

Ora, i bambini sono amorevolmente accuditi, Paramahamsa si prende cura di loro con tutto l'amore.
Ogni giorno essi vengono portati qui con l'autobus per il Darshan di Swami, e sono molto felici; tutti stanno imparando i Mantra Vedici. Quando chiedo loro: "Siete felici? Essi affermano: "Sì, Swami! Tu ti prendi cura di noi come l'albero che esaudisce ogni desiderio, come potremmo non esserlo?" Sono felici perché sono accuditi con amore. Il denaro non può conferire tale felicità. In tal modo noi intraprendiamo molte sacre attività, ma Io non sono interessato a pubblicizzarle.
Anche se alcuni non vogliono crederci, la cosa non m'interessa; non per questo abbandonerò il mio proposito.
Dobbiamo servire i poveri ed i bisognosi, dobbiamo fare ogni sforzo per migliorarli ed elevarli; anch'essi sono degli esseri umani e dobbiamo trattarli e considerarli come nostri.

Studenti!
Avete portato a termine la vostra educazione, ed ora è giunto il momento per voi di far ritorno alle vostre località, di trovare un lavoro adeguato e di servire i
vostri genitori. Ogni tanto potete ritornare qui per ricaricare le vostre batterie, altrimenti, potreste dimenticare tutto quello che avete appreso. La vostra permanenza qui assumerà significato solo se metterete in pratica ciò che avete imparato.

(Swami chiede al Sig. Raghupathy Rao di alzarsi) Egli aveva perso suo padre quando era molto giovane e venne qua con sua madre, alla quale assegnai un lavoro nel pensionato studentesco di Anantapur. Dopo qualche tempo anche lei morì. A quel punto portai qui il ragazzo e gli diedi un'educazione. Completò il suo programma di studi fino al conseguimento della laurea, ed ora lavora come insegnante nelle scuole di Brindavan. Egli s'impegnò con gran sincerità nei suoi studi. Mi sono preso cura di molti studenti come lui: questo è mio compito,
perché tutti sono miei. Io appartengo a loro e loro appartengono a Me. Grazie al grande amore con cui ci si cura di loro, essi diventano poi dei cittadini ideali.

Ecco qui il miglior esempio: egli è veramente un bravo ragazzo; non risponde mai male a chi è più anziano, e non chiede mai nulla ad altri. All'inizio gli dissi: "Se hai bisogno di qualcosa non chiedere ad altri, vieni direttamente da Me, ed Io ti darò ciò che ti serve."

La ragione per cui vi racconto tutto questo, è che anche voi dovreste
intraprendere un sacro lavoro come questo. Il servizio alla società è molto importante. Il miglior modo per amare Dio è amare tutti e servire tutti. Lasciate che gli altri pensino quello che vogliono, ma voi restate saldamente fermi su questo sacro sentiero. Servite i vostri genitori, non ferite mai i loro sentimenti. Questa è l'essenza dell'educazione.

L'educazione conferisce umiltà e questa, a sua volta, elargisce meriti.
Il merito dona ogni tipo di ricchezza, con cui l'uomo consegue felicità qui e nell'al di là.
(Versi Telugu)

L'umiltà è la caratteristica dell'educazione. Abbandonate l'ego, e servite la società con fiducia in voi stessi. Studenti che non possedevano neppure un centesimo, guadagnano oggi migliaia di rupie al mese; essi sono dei bravi ragazzi, perciò non incontreranno mai alcun problema, ed Io mi penderò cura del loro futuro.

Avevo detto a questo ragazzo che, se avesse voluto, poteva andare a
cercarsi un lavoro, ma egli non volle farlo; perciò, gli assegnai un incarico qui, dandogli un buono stipendio. Chiunque sia, Io non voglio che si lavori qui senza ricevere un salario, la gente esterna forse non lo sa, ma Io non prendo un centesimo da nessuno. Poiché svolgo un buon lavoro, qualsiasi cosa mi serva, giungerà a Me spontaneamente.

Centinaia di migliaia di devoti vengono qua; ho mai chiesto qualcosa a qualcuno? No, mai. Molti devoti vengono qua da più di quarant'anni, eppure non ho mai chiesto loro neppure un favore. Io non farò mai richieste, né abbandonerò il mio proposito, ma continuerò il buon lavoro finora svolto con
ferma determinazione. La mia missione è destinata ad avere successo, non potrà mai fallire.

I bambini devono essere ben accuditi; i giovani, uomini e donne, devono
essere trasformati in cittadini ideali. Per Me non c'è felicità più grande di questa. I bambini sono la Mia proprietà, Io sono felice se crescono bene e si guadagnano un buon nome; non mi aspetto nient'altro.

Studenti!
Oggi vi vengono consegnate le lauree. L'università vi dà una laurea nell'educazione, mentre Io vi do una laurea in "Educare". La laurea che vi conferisco Io è relativa ad Atmananda, la Beatitudine del Sé: questo significa Educare.

Adempite il vostro dovere con sincerità, ed Io mi prenderò cura delle vostre necessità. Non date adito alla pigrizia; l'indolenza è ruggine e polvere, mentre la Realizzazione è vittoria e pace.
Siate pronti a procedere lungo il cammino della realizzazione del Sé.

Sono molto felice che il Presidente dell'India, Abdul Kalam, sia qui ed abbia partecipato come ospite d'onore alla nostra Convocazione. Egli nutre un immenso amore per la nazione; è musulmano di nascita, ma non fa differenze o discriminazioni: ama tutti e tratta tutti equamente. Egli ha appreso tutto il suo sapere qui in India, ed è uno scienziato per eccellenza.

Ci sono molti scienziati nel paese, ma a che cosa serve? Infatti, così come recita la poesia:
"brilla, brilla piccola stella, mi domando chi tu sia" - essi sono attratti dai paesi stranieri.
Abdul Kalam, tuttavia, non è una persona del genere, non ha la benché
minima traccia di egoità o egoismo; il cuore puro è il suo ornamento più bello. Egli è un esempio di virtù; ecco perché ha potuto diventare il Presidente di questo paese, e spero che durante il suo mandato egli possa ricondurre Bharat, alla sua gloria intatta.

La funzione si è conclusa con l'inno nazionale indiano cantato da tutti.


Prasanthi Nilayam, Sai Kulwant Hall, 22.11.2002