DISCORSO DIVINO

Solo Dio può conferire l'amore e la pace

10 ottobre 2002

'Tutti i nomi e le forme sono solo manifestazioni dell'Essere Supremo, che è Esistenza-Consapevolezza-Beatitudine assoluta e non dualistica. Egli è l'incarnazione della Verità, della Bontà e della Bellezza.'

Il cosmo è oggetto di soggezione e mistero. " I Lila del Signore sono i più meravigliosi e sacri di tutti e tre i mondi. Essi sono come delle falci che tagliano i rampicanti della schiavitù del mondo"
(Poesia Telugu)

L'unità è indispensabile, sia per la ricchezza e la prosperità di una nazione che per la pace e la felicità di una famiglia. In assenza di unità, il mondo intero cadrà nell'inquietitudine e nel caos. L'unità conferisce la pace e la beatitudine. La mancanza di unità porta al malcontento ed all'irrequietezza e fa dimenticare la Divinità. È la pace ciò per cui l'uomo deve pregare. Infatti, non c'è bisogno di
cercare la pace. Voi stessi siete l'incarnazione della pace. 'Ogni forma umana è l'impersonificazione vera e propria della pace. Tutti i nomi sono parimenti portatori di buon auspicio.' Ma la consapevolezza di queste sacre verità non è presente nell'uomo moderno. La gente non è pronta a credere che l'uomo sia l'incarnazione della pace. Qualcuno sa che la pace esiste? L'uomo gira tutto il mondo alla ricerca della pace, perché non è consapevole di averla dentro di sé. È come una persona sciocca, che cerca i propri occhiali, senza accorgersi di
averli sempre avuti sul naso. Qual è la causa di tutti i guai, delle ansietà e delle inquietitudini che l'uomo deve affrontare al giorno d'oggi? Egli ha dimenticato il proprio vero Sé e si identifica con qualcosa che non è. Ogni uomo aspira alla pace. Non è un segno d'ignoranza cercare la pace altrove, quando lui stesso è
l'incarnazione della pace?
Un giorno Sankaracharya si stava recando sul Gange coi suoi discepoli. Trovò un Brahmino seduto sotto un albero che ripeteva le regole della grammatica Panini. "Dukrun Karane, Dukrun Karane..."
Voleva essere padrone della grammatica Panini per diventare un grande
studioso.

Interrogato da Sankara, il Brahmino rispose che voleva esibire la sua sapienza alla corte reale per ottenere ricompense materiali. Sankara chiese: "Che cosa farai con quelle ricchezze?" Il Brahmino rispose che si sarebbe goduto le comodità ed il lusso finché fosse vissuto.
Sankara continuò: "Dopo la morte, che cosa succederà alla tua ricchezza? Sarai in grado di ricordarti tutto ciò che stai imparando qui?" Il Brahmino non seppe rispondere. Allora Sankara disse:
"Sciocco, cerca di realizzare il Principio Divino che è sempre dentro di te - da prima della nascita, in questa vita e dopo la morte."

"Oh, uomo sciocco, ripeti il Nome di Govinda, le regole grammaticali non verranno in tuo aiuto quando la fine arriverà. Nessuno ti ha accompagnato al momento della tua nascita e nessuno ti seguirà oltre la morte: sei arrivato da solo e da solo tornerai indietro."

"Oh, Signore! Sono stato catturato in questo ciclo di nascite e morti; sperimento in continuazione l'agonia di stare nel ventre materno. È molto difficile attraversare l'oceano di questa vita nel mondo. Ti prego, conducimi Tu attraverso questo oceano e garantiscimi la liberazione."


Una persona è sul letto di morte. È circondata dai suoi cari, che piangono per la sua morte imminente. Apre gli occhi e chiede: "Perché piangete?" "Stai per lasciare questo mondo una volta per tutte.
Questo ci rende tristi." Egli si rende conto che deve lasciare tutte le ricchezze materiali che ha accumulato e che deve andarsene a mani vuote. È in quel momento che si realizza quanto sia folle perseguire i possedimenti materiali.
Solo l'essere umano può compiere un'indagine sulla propria reale natura. Chiede agli altri: "Chi sei?", ma non sa chi è egli stesso.
Questo è il sintomo dell'illusione, che è la causa prima di tutti i dolori. Prima della nascita, in che modo siamo collegati l'uno all'altro? Dopo la morte, chi segue chi? Le relazioni fisiche sono transitorie. Alla fine ognuno è lasciato a se stesso, nessuno accompagna un altro. Se si crede che questo mondo effimero e
transeunte sia reale si vive una vita illusoria. Dovete sforzarvi di capire la vostra vera natura e sperimentare la pace. Non essendo consapevole del fatto che la pace è interiore l'uomo la cerca al di fuori di sé. Non potete sperimentare la pace nel mondo esterno.
Ovunque andiate, troverete solo inquietitudine ed agitazione. La pace a cui aspirate si trova in abbondanza in voi. In verità, il Principio Divino in voi è l'incarnazione della pace. Dimenticando questa realtà voi cercate una pace non duratura nel mondo esteriore. Smettete di cercare la pace al di fuori, volgetevi all'interno di voi stessi e sperimentate la pace, che è la vostra vera forma.
Qualsiasi cosa cerchiate nel mondo esterno è presente dentro di voi.
Non c'è niente fuori che non sia anche dentro. Quando aprite gli occhi vedete migliaia di teste. Se chiudete gli occhi, non vedete nessuno. Da questo capite che tutto ciò che vedete con i vostri occhi fisici è transitorio. Fino a quando i vostri occhi fisici funzioneranno, vedrete il mondo. Quando non funzioneranno più non vedrete più nulla. Ma c'è qualcosa che potete vedere sia ad occhi
aperti che ad occhi chiusi: la Divinità, che è immutabile ed eterna.
Essa non nasce, né muore; e voi siete l'incarnazione di un tale Principio Divino. Diventate consapevoli di questa Verità.

Incarnazioni dell'Amore!
Amate la vostra vera natura! Niente può esistere a questo mondo senza
l'Amore! Voi siete l'incarnazione dell'Amore. Se dimenticate questa realtà, desiderate ardentemente le cose del mondo. Ciò a cui dovete aspirare, ciò che dovete sperimentare, quello di cui dovete godere a questo mondo è l'Amore, solo l'Amore. Fuorchè l'Amore, tutto è transitorio.
Innanzitutto dovete compiere un'indagine sulla vostra vera identità, che è l'Amore. L'Amore è presente in tutti i nomi ed in tutte le forme. È eterno, non dualistico, è beatitudine. L'uomo ama in modo selettivo, riversa il suo amore sui suoi cari ma è indifferente agli altri. Fino a quando egli sarà immerso in un sentimento dualistico di questo tipo non potrà sperimentare la felicità non dualistica.
Un uomo immerso nella mentalità dualistica è mezzo cieco. Dovete identificarvi con gli altri e sperimentare l'unità. La Suprema Saggezza consiste nella percezione della non-dualità. L'uomo é l'incarnazione della saggezza. Ma egli ha dimenticato questa realtà ed è in preda all'illusione delle forme transeunti ed effimere.
Ripone la sua fede nel corpo fisico e desidera il successo mondano.
Rinunciate all'attaccamento al corpo. Diventate consapevoli della Verità che tutto è in voi e voi siete in tutto. L'Atma che dimora in voi è lo stesso che dimora negli altri. Visualizzate questa unità e sperimentate la beatitudine. Non riuscendo a sperimentare questa unità, voi lasciate spazio all'odio ed alla gelosia.
C'era un cane in cerca di cibo. Trovò un osso secco e si mise a rosicchiarlo. Dopo qualche tempo un pezzo di quell'osso gli ferì le gengive, che cominciarono a sanguinare. Il cane si leccò felice il proprio sangue, credendo che stesse colando dall'osso che aveva in bocca. Allo stesso modo, l'uomo dimentica la sua innata beatitudine e dimora nell'illusione di riuscire a trarre felicità dal mondo
esteriore. Infatti, tutte le gioie che egli sperimenta nel mondo esterno hanno la loro origine dentro di lui. Il dolore o il piacere sono il risultato della sua stessa immaginazione. Viene detto: "Il piacere è un intervallo fra due dolori." Il piacere ed il dolore sono interiori, non esterni a voi. Tutto ciò che vedete è solo un
riflesso, la realtà è dentro di voi. Ecco perché i Vedanta esortano l'uomo: "Conosci te stesso!"
Una volta un ufficiale delle I.C.S. era di stanza in un villaggio.
Alcuni abitanti del posto gli dissero che la casa in cui abitava era infestata dai fantasmi. L'ufficiale volle indagare sulla veridicità di queste affermazioni. Spense la lampada al centro della camera ed accese quella accanto al letto. Si appoggiò alla testata del letto, mettendo una gamba sopra l'altra. Muoveva le gambe ed era perso nei suoi pensieri. All' improvviso notò una gigantesca ombra delle sue gambe sul muro. L'ombra si muoveva mentre lui muoveva le gambe, e lo sciocco ufficiale la scambiò per un fantasma, sentendosi
terrorizzato. Allo stesso modo l'uomo soffre a causa della sua illusione. Infatti, al mondo non esiste altro fuorché la Divinità.
Tutti sono essenzialmente Divini. "La Verità è una, ma il Saggio la chiama con nomi diversi." Abbiate una fede incrollabile nel principio di Unità nella diversità. Solo allora sarete liberi dalle preoccupazioni e dalle paure.

Incarnazioni dell'Amore!
Potete chiedervi come si fa a visualizzare l'unità. Riducete gradualmente il vostro attaccamento al corpo e sviluppate amore per il Sé. In ogni essere umano esiste la Verità Eterna in forma di Amore. L'Amore è Dio, Dio è Amore. Perciò rafforzate l'amore verso il vostro Sé. Solo l'Amore può conferirvi la pace ed il coraggio.
Potete vedere molte forme in natura, ed ognuna, a modo suo, è unica.
Non ci sono due forme uguali.Tenete sempre in mente questa verità.
Chiedetevi per quale motivo Dio vi ha dato questo corpo. Che cosa ci si aspetta che acquisiate con questo? Qual è lo scopo di una nascita come esseri umani? È studiare? Praticare sport, o fare delle partite?
Imparare le belle arti? Ammassare ricchezze? No. Siete nati per conoscere il vostro Sé. Quindi chiedetevi: "Chi sono?" Una volta che sapete chi siete realmente, saprete anche tutto il resto.

Incarnazioni del Sacro Atma!
Conoscere gli altri è molto difficile, mentre non c'è niente di più facile che conoscere il vostro Sé. Intraprendete delle pratiche spirituali che vi aiutino a conoscere il vostro Sé. A causa di errori nella vostra alimentazione e nelle vostre abitudini, a volte, il vostro corpo è affetto da malattie. Non preoccupatevene troppo.
Innanzitutto dovete comprendere lo scopo della vita. Gli studenti vengono qui per avere un'istruzione. Devono capire lo scopo del loro soggiorno e fare degli sforzi nella giusta direzione. Solo allora riusciranno a raggiungere la loro meta. L'uomo ha dimenticato lo scopo per cui è nato e si perde in vane ricerche; potrà conoscere la Verità solo quando svilupperà Amore.
Come vedete in questa sala ci sono molte lampadine accese. Le lampadine sono diverse, ma la corrente elettrica è la stessa. Allo stesso modo è lo stesso principio Atmico che fa funzionare i vari corpi. È lo stesso Atma che fa sì che gli occhi possano vedere e le orecchie possano udire. Questa è la Divinità, questa è la consapevolezza (Chaitanya). Non è confinata ad un posto particolare;
non viene né va. È presente in ogni momento e ovunque.
Non ci devono essere dubbi o malintesi sul sentiero spirituale. Fino a quando ci saranno dubbi, non si sperimenterà mai la Verità. La fede è assolutamente essenziale. Chi non ha fede è come un cieco. Il Santo Surdas disse: "Oh Signore! La gente ha gli occhi, ma è diventata cieca, dato che non è interessata a vedere la Tua bellissima forma.
Ha le orecchie, ma è sorda, dato che non è interessata a sentire la Tua voce meravigliosa. La gente ha dimenticato Dio e desidera la vita del mondo." Non dovete dipendere dagli occhi fisici, sviluppate invece la visione Divina. Volgete la vostra mente verso la Luce Divina che è presente in tutti. Lo stesso proclamò anche Adi Sankara nella sua famosa canzone 'Bhaja Govindam'. Pensate a Dio, cantate la Sua gloria. Dio non è separato da voi. Voi stessi siete Dio. Io e voi
siamo uno. Smettete di credere che Dio è diverso da voi e che voi siete Suoi devoti.
I sei nemici interiori, il desiderio, la rabbia, l'avidità, la superbia, l'infatuazione e la gelosia, sono responsabili della condotta sbagliata degli esseri umani e della loro sofferenza. Anche gli animali hanno queste cattive qualità. Se l'uomo si comporta alla stesso modo degli animali, in quale modo, allora, è superiore ad
essi? L'uomo è dotato di Coscienza. I Veda dicono che Brahma è la Coscienza Suprema. Se si usa l'intelletto in modo appropriato non si soffre. Tutte le cose che riguardano il mondo sono come delle nuvole di passaggio. Perché dobbiamo attaccarci ad esse e preoccuparci?
L'uomo deve tenersi stretto al Principio Atmico, che è immmutabile e Divino. 'Il conoscitore di Brahman diventa in verità Brahman'. Come già vi ho detto ieri, ogni essere ha in sé la scintilla della Divinità. Ma allora, perché l'uomo deve affrontare difficoltà e disgrazie? La ragione è che egli ha riempito il suo cuore di tendenze bestiali. Deve liberarsene, e ripulire il proprio cuore. Qui c'è un
bicchiere pieno d'acqua. Se lo volete riempire di latte, dovete prima svuotarlo dell'acqua. Allo stesso modo, per riempire il vostro cuore di sentimenti nobili, dovete prima liberarvi delle cattive qualità.
Per riempire il suo piccolo stomaco l'uomo cerca di guadagnare centinaia di migliaia di rupie. Usa tutti i soldi che guadagna per riempirsi lo stomaco? No. Non li spende, né li dà in carità ad altri.
Non capisce la natura effimera della vita e passa per varie traversie. Il corpo è momentaneo, è come una bolla d'acqua. La mente è come una scimmia pazza. Non seguite il corpo, non seguite la mente.
Seguite la Coscienza. Seguite il principio dell'Amore. Questa è l'educazione che dovete acquisire. "A che cosa serve l'istruzione mondana se non vi porta all'immortalità? Acquisite la conoscenza che vi rende immortali!" (Poesia Telugu) Qual è lo scopo dell'istruzione? È solo quello di riempirvi lo stomaco? Persino un
mendicante analfabeta riempie il proprio stomaco. Quindi, lo scopo dell'istruzione non è solo quello di riempirsi lo stomaco, ma di riempire il proprio cuore d'amore e compassione. Hri + Daya (compassione) = Hridaya (cuore). Ciò che è pieno di compassione è un cuore.
L'uomo si sente frustrato perché usa il suo amore per scopi non sacri. In realtà, le relazioni fisiche e gli attaccamenti sono sue invenzioni. Prima del matrimonio, chi è il marito, o la moglie? Dopo la morte, quali relazioni permangono? La vita familiare è come una nuvola di passaggio. Non si deve essere troppo attaccati ad essa, o preoccuparsene. Invece ci si deve sforzare di condividere il proprio
amore con tutti e sperimentare la beatitudine. Ma l'uomo d'oggi, invece di condividere il suo amore, sviluppa odio e gelosia verso i suoi simili. A che cosa serve l'istruzione? L'uomo dovrebbe condividere il suo amore con tutti. Quello è il suo dovere primario.

Studenti!
Voi studiate varie materie connesse con questo mondo fisico. Insieme a questa istruzione mondana dovete acquisire anche la conoscenza spirituale. L'istruzione mondana è intesa per la vita qui e la conoscenza spirituale per la vita 'dopo'.
Poco fa avete ascoltato Rasgotra. Ha espresso alcune idee veramente
preziose. Le sue doti nel campo della didattica sono senza paragone.
Ha avuto posizioni di prestigio. Ha tutto ciò che si può desiderare.
Ma allora, perché è venuto qui? È venuto per sperimentare l'Amore di Swami. Infatti, se aveste già quell'Amore in voi, non dovreste venire qui. Non avete quell'Amore. Non avete la pace. Ecco perché siete qui.
Dovete pregare Dio per ciò che non è in voi e che solo Dio può conferirvi.
C'era un uomo d'affari che si chiamava Patel. Era molto influente ed aveva ogni comodità che il mondo può offrire. Un giorno un amico andò a casa sua. In quel momento Patel si trovava nella stanza della Puja ed il suo amico dovette aspettarlo a lungo. Quando infine Patel uscì, il suo amico gli chiese: "Patel, tu vivi nel lusso. Non ti manca nulla. Perché preghi Dio? Perché preghi così a lungo?" Patel sorrise a quella domanda, e rispose: "Io non prego per le cose del mondo, perché le ho già. Io prego per ciò che non ho." Il suo amico fu
sorpreso da questa risposta, e chiese: "Che cos'è che non hai?" Patel disse: "Mi mancano la pace e l'amore. Solo Dio ce l'ha. Prego Dio affinchè mi dia la Pace e l'Amore." Con lo sforzo personale si possono acquisire tutte le cose del mondo, ma il mondo non vi darà la Pace e l'Amore. Solo Dio potrà conferirvele. Se avete lo zucchero, potrete usarlo per preparare qualsiasi dessert; allo stesso modo, se avete l'Amore, potete ottenere tutto. Perciò pregate Dio affiché vi dia il Suo Amore.

Bhagavan conclude il Suo Discorso con il Bhajan: 'Prema Mudita Manase Kaho...'


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Prasanthi Nilayam, Sai Kulwant Hall, 10 ottobre 2002