DISCORSO DIVINO

"Educare" è vera istruzione

20 novembre 2001

Nessun male può colpire colui il cui cuore è colmo di compassione,
le cui parole sono adorne di Verità
ed il cui corpo è dedito al bene altrui.
(Versi Telugu)

Incarnazioni del Divino Amore!
Innanzi tutto dovete esaminare approfonditamente i cinque aspetti principali dell'educazione:

1. Che cosa è l'educazione?
2. Quale tipo di educazione dobbiamo seguire?
3. Qual è l'obiettivo più importante dell'educazione?
4. Che cosa è l'unicità dell'educazione?
5. Che cosa ricaviamo dall'istruzione moderna?

Solo se conosciamo il significato interiore di questi cinque aspetti, sapremo allora che cos'è la vera educazione. Che cos'è l'educazione? E' di due tipi: il primo è la raccolta di fatti e conoscenze relativi al mondo esteriore, che vengono poi condivisi con gli studenti. Il secondo tipo è educare (1). Educare implica la profonda comprensione della conoscenza che nasce interiormente; questa deve essere poi trasmessa agli studenti. L'istruzione d'oggi, tuttavia, dà agli studenti solo la conoscenza relativa al mondo esteriore.

Solo la cultura, o affinamento, può sviluppare una buona personalità, ma non certamente l'altro tipo d'istruzione. Sia l'istruzione sia la cultura sono importanti, ma l'istruzione moderna è priva di cultura, è come una moneta contraffatta. Persino un mendicante non accetterebbe questa moneta falsa; ma allora come può gente esperta ed intelligente accettare simile istruzione? Per soddisfare tutti dobbiamo sviluppare l'educazione. L'istruzione senza affinamento è come una stanza buia, solo i pipistrelli possono vivere in camere scure, e per di più simili stanze sono sudicie.

Seguendo un'istruzione svuotata di cultura, i nostri cuori sono diventati come stanze buie e, perciò, molte qualità animali hanno potuto farvi ingresso. L'istruzione senza cultura è come un aquilone con una corda rotta. Nessuno sa dove andrà a cadere, e quali danni potrà causare ad altri. Pertanto, simile istruzione non è di beneficio a nessuno.

Solo se l'istruzione si fonde con la cultura, essa risplenderà come vera educazione.

Che cosa è la cultura? Significa coltivare la discriminazione fra il bene ed il male, il peccato ed il merito, la verità e la falsità, che sperimentate nella vita quotidiana. E' anche l'eliminazione dei pensieri, delle qualità e dei sentimenti malvagi, nonché lo sviluppo di pensieri e sentimenti buoni, e di qualità virtuose. Non soltanto, la cultura vi conferisce larghezza di vedute, liberandovi della vostra ristrettezza mentale.

Stamani è stata cantata una canzone "Tu ed io siamo uno!"
Anche ciò rappresenta un tipo di ristrettezza mentale; infatti, sarebbe meglio dire: "Tutti sono uno!"
Una voce celeste, disse a Gesù: "Tutti sono uno, mio figlio caro, sii equanime con tutti!"

Educare sviluppa tale ampiezza mentale. Invece l'istruzione moderna include soltanto la conoscenza libresca, è superficiale e cambia ogni momento. Pertanto a questa conoscenza libresca dobbiamo aggiungere l'Educare, che è conoscenza pratica. Esistono solo pochi passi fra la conoscenza superficiale e quella pratica. Dalla conoscenza superficiale dobbiamo procedere a quella generale. Dopo averla ben analizzata, si raggiunge la conoscenza discriminante, e si può così riconoscere la differenza tra il bene ed il male. Dalla conoscenza discriminante si procede verso la conoscenza pratica, che è immutabile. La vera ed eterna educazione non cambia mai; se il cuore è colmo di compassione, diventa sacro e cerca il benessere di tutti.

Una persona educata non deve possedere cattive qualità, non deve compiere azioni inique. L'istruzione moderna impartisce solo conoscenza libresca, che veramente degrada la persona. Quanto tempo durerà simile conoscenza? Dura finché si tiene a mente, ma non è possibile mettere in pratica la conoscenza ricavata dai libri. Voi vi riempite la testa di queste nozioni, andate nell'aula degli esami, riempite il questionario di risposte, e ne uscite con le teste vuote! Di fatto, la testa rimane sempre vuota.

Per acquisire la conoscenza discriminante è necessario avere la conoscenza generale, la quale consiste di normale abilità ed intelligenza; la conoscenza discriminante include anche il buon senso. Entrambe sono essenziali per la vita in questo mondo.

Studenti ed Insegnanti!
Per far fronte alla vita in questo mondo, ciò che serve oggi non è la conoscenza derivata dai libri, sebbene anch'essa sia necessaria in qualche misura. Quello che è veramente essenziale è la conoscenza dell'Âtma, del Sé.

L'Educazione Spirituale è Educazione Suprema

afferma la Bhagavad Gîtâ; essa inizia con la conoscenza discriminante che è come un fiume perenne. Nei fiumi perenni la quantità d'acqua può variare, ma non la qualità. Gli studenti devono, quindi, capire che la qualità dell'educazione è più importante della quantità. Le lauree non sono importanti, importante è la conoscenza che si realizza con l'educazione.

Qual è il significato dell'educazione? Non è solo accumulo di conoscenza, ma include anche l'azione. L'educazione, che nasce dall'interno, ha una base solida ed è permanente; vi si riferisce come Sathyam, Verità. Un gradino più in alto di Sathya c'è Ritam, Verità Assoluta - come è proclamato nei Veda.
Quello che nella vita quotidiana viene denominato verità, riguarda semplicemente i fatti. La gente sbaglia e pensa che la conoscenza libresca sia vera educazione, ma nessuno oggi è interessato all'obiettivo dell'educazione.

L'educazione è per la vita, non per guadagnarsi da vivere

L'istruzione moderna è orientata esclusivamente a far sbarcare il lunario; se questo è lo scopo, allora come fanno uccelli e bestie a vivere senza alcuna istruzione? Persino le formiche e le zanzare, che non possiedono istruzione, vivono le loro vite. L'educazione serve solo per guadagnarsi il pane? Qual è l'essenza dell'educazione? E' concentrazione della mente, e non raccolta di fatti. La semplice collezione di fatti non servirà a niente.

Per esempio, un lavandaio in un villaggio va di casa in casa per raccogliere i panni da lavare. In ogni abitazione il numero degli indumenti consegnati viene segnato su un quadernetto d'appunti, ma il lavandaio non ne fa un elenco; la sera, però, consegna i panni alle rispettive case. Questa è conoscenza generale. Per acquisire la conoscenza generale, l'istruzione non è necessaria, persino un lavandaio la possiede. A molti uomini colti, invece, manca persino l'acume di un lavandaio. La conoscenza generale non è acquisita con lo studio, viene appresa dal libro della vita.

Qual è il fine dell'educazione? La gente risponde a questa domanda, affermando che non c'è fine all'istruzione; ma certamente c'è una fine a quello che si studia sui libri.

Il fine dell'educazione è il carattere.
L'istruzione senza il carattere è inutile.

Nei tempi passati nei romitaggi, i saggi prendevano con sé gli studenti ovunque andassero e li istruivano, senza tenere conto dell'orario. L'educazione era un ininterrotto processo d'apprendimento. Oggi invece nelle scuole e negli istituti superiori l'insegnamento è circoscritto a rigidi orari, pertanto anche l'istruzione è diventata limitata; ma la vera educazione, che forma il carattere, non possiede limiti. Se apprendete quello che è "senza limiti", avrete conseguito il fine dell'educazione. Il vostro carattere è riflesso nelle vostre parole, nel comportamento e nella condotta della vita quotidiana. Dovete, perciò, parlare amabilmente e non ferire gli altri con parole dure. E' vero che non si può sempre accondiscendere, ma si può parlare sempre con gentilezza.

Mentre cucinano, le donne scelgono le pentole adatte alla quantità di riso da cuocere. Non è sensato prendere una pentola grande, per cuocere un piccolo quantitativo di riso. Si deve usare discriminazione nel scegliere la pentola giusta e nel regolare l'intensità della fiamma necessaria a cucinare. Analogamente, si deve usare discriminazione per arricchire il proprio carattere. Se ospiti anziani vengono in visita a casa vostra, anche se non potete offrire loro niente, dovete per lo meno farli accomodare, rivolgere loro gentili parole d'affetto e renderli felici. Se invece chiedete loro rudemente: "Perché siete venuti?" Questo non va bene.
Anche se vostro padre è in casa, voi dite loro che è fuori. Tutto ciò non corrisponde ad una vera educazione. Dovete pronunciate parole buone e dire la verità.

Ci sono tre tipi di verità: fatto, verità e verità assoluta. Dire esattamente quello che avete visto: questo è un fatto. Supponiamo che io vi veda indossare un abito bianco e dica: "Voi indossate un abito bianco". Ciò è un fatto. Più tardi, a casa, voi indossate una camicia blu. Quello che avevo detto prima, non va più bene. Pertanto un fatto è soggetto a cambiamenti. La verità, invece, non cambia col tempo. Una persona può cambiare un numero infinito d'abiti, ma rimane sempre la stessa. Così, la verità è la stessa in tutti i tempi.

Spesso vi dico che voi non siete uno, ma tre. Quello che voi pensate di essere, cioè il corpo fisico. Quello che gli altri pensano che voi siate, cioè la mente. La mente è invisibile; la felicità o il dolore dipendono dalle vostre azioni. Ritam, la Verità Assoluta, trascende sia il bene sia il male. Questo è ciò che voi realmente siete, l'Âtma, il Sé. Voi siete una combinazione di corpo, mente e Âtma. Il corpo è soggetto alle modificazioni, solo l'Âtma è eterno. Nei Veda ciò viene definito Ritam, Verità Assoluta; è immutabile e non ha attributi. Il Sé è descritto come privo d'attributi, puro, eterno, rifugio supremo, permanente ed immacolato.

Un individuo può affermare che ha conseguito tre lauree, ma che cosa sono queste tre lauree? Sono semplici certificati. Chi è colui che ha ottenuto le tre lauree? E' l'IO. Questo IO è la Verità Assoluta.

Solo se siete svegli potete viaggiare fisicamente, vedere molte cose, mangiare e sperimentare varie situazioni; ma nello stato di sogno voi ve le create. Potete viaggiare e raggiungere luoghi lontani come Delhi, l'America ecc., senza neppure acquistare un biglietto aereo. Nello stato di sonno profondo, invece, non andate in nessun luogo. E' uno stato immutabile e costante, che resta testimone. Il medesimo 'IO' sperimenta tutte le tre condizioni. Nel sonno profondo voi provate beatitudine. Nello stato di sogno create varie scene e le sperimentate; mentre nello stato di veglia provate ogni cosa fisicamente per mezzo dei sensi.

Âdi Shankâra ci aveva avvertito circa la verità di ciò che viene sperimentato attraverso i sensi. Le bizzarrie della mente sono numerose, e per poterle controllare, Shankâra introdusse una pratica nel suo Ashram. I discepoli camminavano da un capo all'altro dell'Ashram, ripetendo: "Stai attento! Stai attento!"

Un giorno un pensiero si formulò nella mente di Shankâra, e cioè che egli era il capo dell'Ashram, con un considerevole reddito. In quel momento egli udì le guardie che ammonivano: "Stai attento! Stai attento!" Ciò l'esortò ad essere vigile, provocando così un mutamento nei suoi sentimenti.

La nascita è sofferenza, la vecchiaia è infelicità,
la famiglia è un tormento,
gli ultimi istanti sono dolorosi, quindi,
Stai attento! Stai attento!

(Versi Telugu)

Un individuo può considerarsi grande ed al momento può avere fama e reputazione, ma che cosa succederà se deve far fronte alla sofferenza verso la fine della sua vita? Shankâra si chiedeva chi sarebbe venuto in soccorso quando si è in fin di vita.

Né la madre, né il padre, né i parenti, né i fratelli,
neppure la ricchezza o le proprietà
verranno in vostro soccorso negli ultimi momenti.
Pertanto, siate vigili!

(Versi Telugu)

Sarebbe sufficiente avere soltanto un'attitudine positiva. Il Potere Divino è latente in ogni essere che è positivo. Oggi l'uomo, invece, accumula aspetti negativi in eccesso. La nascita, la crescita, il sostentamento e la morte sono tutti negativi.

Egli è l'Eterno senza nascita e senza morte,
Egli, che è il Primevo, non ha inizio né fine.
Non nasce, non muore, né viene ucciso da alcuno.
Egli è l'Âtma, il Sé, è l'Eterno Testimone.

Pertanto il sentiero della spiritualità fa da base a tutte le forme di conoscenza. La conoscenza fondamentale, che include la conoscenza spirituale, è superiore sia alla conoscenza pratica sia a quella generale, e deve essere impartita insieme all'istruzione secolare. Per quanto tempo possiamo condurre una vita ideale e veritiera nel mondo, senza cercare di scoprire la Verità Assoluta?

Commettete un errore, identificandovi con il corpo. Per esempio, una madre muore, lasciando solo il figlio quindicenne. Il ragazzo è profondamente addolorato, poiché non c'è nessuno a prendersi cura di lui. Il corpo di sua madre è proprio lì davanti a lui, ma allora perché è così triste? Perché la vita ha abbandonato il corpo di sua madre. Perciò, la madre non è il corpo, bensì il principio vitale. Questo principio vitale non ha morte. Il corpo è come un vestito; la morte è come un cambio d'abito. Tutto in questo mondo subisce modificazioni; tuttavia, c'è una cosa che è immutabile: quella è la Verità Fondamentale.

Dovete apprendere l'educazione fondamentale. Una volta conosciutala a fondo, vi seguirà ovunque andiate. Gradualmente dovete liberarvi dell'attaccamento al corpo, e sviluppare la Consapevolezza Âtmica.

Voi state seguendo svariati tipi di istruzione in paesi diversi, ma alla fine l'istruzione deve convergere nell'educare. Questo si può raggiungere gradatamente. La semplice conoscenza acquisita dai libri e da quello che viene scritto sulla lavagna non può costituire l'educazione. La vera educazione spalanca le porte della mente. Come potete entrare in una casa con le porte chiuse?

Voi desiderate molte comodità e piaceri, ed aspirate anche alle virtù. Dovete prima aprire le porte della vostra mente, solo così la Verità Assoluta potrà manifestarsi in voi. Tale Assoluta Verità è onnipervadente.
Nella nostra Organizzazione non si deve indossare soltanto un'uniforme, si deve sviluppare anche una mente uniforme. La cosa fondamentale da raggiungere è la purezza di mente.

Incarnazioni del Divino Amore!
Ci sono molti aspetti nel sistema educativo moderno che dovete comprendere; voi, invece, non imparate quello che dovreste, ma collezionate soltanto delle informazioni irrilevanti. Studiare il contenuto di un libro costituisce l'istruzione secolare. L'istruzione deve essere combinata con l'educare. Solo allora sperimenterete la beatitudine.

Qual è la differenza fra 'istruzione' ed 'educare'? L'istruzione è come l'acqua insipida, educare è come lo zucchero. Aggiungere zucchero all'acqua, non serve a renderla dolce. Solo se mescolate, lo zucchero si scioglierà nell'acqua e la renderà dolce. Il cuore è il bicchiere, la Divinità è lo zucchero, e l'istruzione secolare è l'acqua insapore.
Con l'intelligenza come cucchiaio e la ricerca come processo di miscelazione, voi potrete sperimentare la Divinità onnipervadente. Ecco la vera saggezza che vi permette di riconoscere l'unità di tutta la creazione.

Questo è un tessuto, ma non è soltanto una stoffa; è un insieme di fili, e di base è cotone. Il cotone, il filo ed il tessuto sono uno ed il medesimo. Senza cotone, non c'è filo e senza filo non c'è tessuto. Riconoscere l'unità nella molteplicità è l'obiettivo finale dell'educazione.

Dovete imparare ad affrontare le avversità coraggiosamente, senza attribuire colpe a Dio. Egli potrebbe aver programmato di concedervi qualche premio attraverso le difficoltà. Dovete accettare piacere e dolore entrambi come doni di Dio, e sviluppare l'attitudine a pensare nei termini: "Ogni cosa che Dio fa è per il mio bene!"

Avrete numerose discussioni durante la Conferenza; fate in modo che i dibattiti siano colmi d'amore e non di critiche. Non criticate nessuna religione, perché è sempre lo stesso Dio che voi adorate, sia in una chiesa, in un tempio, o in una moschea. Un vero devoto di Dio non critica nessuno. Condividete il vostro amore egualmente con tutti.

Domani risponderò a tutte le domande ed ai dubbi che potranno sorgere nelle vostre discussioni odierne.


Prasânthi Nilayam, Sai Kulwant Hall,
20 novembre 2001
Prima Conferenza delle Scuole Srî Sathya Sai di tutto il mondo


Note:

1) Anche nel testo inglese è stata usata questa parola latina educàre che significa: conformare l'animo a virtù; formare il carattere e le attitudini necessarie a raggiungere un dato fine; "e-ducare": condurre fuori = sviluppare un patrimonio interiore. Già in passato Swami ha utilizzato in inglese "Edu-care", evidenziando l'importanza di prendersi cura (care) dell'educazione.