DISCORSO DIVINO

Guru Poornima

28 luglio 1999

Baba canta:
“Ne’ gli atti di carità, ne’ i sacri rituali spirituali;
ne’ le penitenze, ne’ la conoscenza della saggezza;
ne’ l’osservanza della cultura antica
o l’adesione alla Verità,
ne’ la tolleranza, ne’ qualunque altra cosa,
può comparare l’Amore.
Se indagate, arriverete a questa conclusione.”

Incarnazioni dell’Amore!
Lo scopo principale della vita umana è la scoperta del Sé; l’oggetto primario dell’uomo, è l’acquisizione della Conoscenza del Sé. Se capiremo queste due, realizzeremo lo scopo della vita.
L’abilità di distinguere fra ciò che è permanente e ciò che è transitorio, il controllo dei sensi interiori ed esteriori, la brama di Liberazione e la via dell’auto-osservazione, dipendono dalla Devozione.
La parola Bhakti (Devozione), deriva dal termine Bhaj che significa “il puro, immacolato Amore per Dio, pieno di dedizione ed abnegazione”.
A questo mondo non c’è virtù più grande dell’Amore. L’Amore è Rettitudine, l’Amore è Ricchezza, l’Amore è Verità. Questo mondo effimero che voi trovate all’esterno, ha la sua origine nell’Amore, viene sostenuto dall’Amore ed, alla fine, s’immerge nell’Amore. Ogni singolo atomo è stato originato dall’Amore.
Questa Terra ha molte capacità e poteri, come il potere atomico, il potere invisibile delle onde radio ed i campi magnetici, ma nessuno di essi è più grande dello spendente, meraviglioso, divino potere dell’Amore; l’Amore è l’unica forza che trascende tutti questi altri poteri.

Una vita arida di Fede e di Amore, è una vita inutile e senza significato. Se riflettete su come sia una vita senza Amore, vedrete che non è vita ma morte. Infatti l’Amore è vita ed è tutto a questo mondo. Tutti i cinque elementi dai quali siete circondati, hanno la loro origine nell’Amore; l’Amore è la cosa più vicina poiché brilla splendente in ogni essere.
Ma la razza umana non è in grado di capirne il significato e scambia per amore i legami terreni e le relazioni fisiche.
La madre ama i propri bambini e questo tipo di amore è affetto; il marito ama la moglie, ma questo è infatuazione ed attaccamento; l’amico ama l’amico e questa è amicizia, mentre l’amore verso gli oggetti materiali è da considerarsi desiderio.
L’Amore pieno di dedizione che viene diretto verso Dio, è chiamato Bhakti (devozione).
E’ solamente il vero Amore quello che compenetra e permea, che fluisce e che pervadere il mondo intero. Sia gli uomini, che le bestie, che gli animali, che gli uccelli, che gli insetti non possono vivere nemmeno un solo attimo senza l’Amore.
L’Amore è Dio perciò non dovreste mai considerare questo Valore come qualcosa di poco conto. Purtroppo, invece, voi considerate l’Amore come qualcosa di materiale, terreno, effimero, fisico e, di conseguenza, ne fate un cattivo uso.
Nei tempi antichi, le persone trascorrevano tutto il loro tempo in solitudine nella foresta e riuscivano ad avvicinarsi e stringere amicizia con le bestie feroci; questa stretta relazione era possibile grazie all’Amore che essi sprigionavano.
Non c’è niente, infatti, che l’Amore non riesca a trasformare: persino i cuori di pietra possono essere sciolti dall’Amore!
Se l’Amore latente presente all’interno di ognuno viene unificato ed utilizzato
collettivamente nella sua Forma cosmica, si trasforma in Amore divino (Viswa Prema).

Volete Amore?
Allora abbiate sempre più brama, sempre più sete della Grazia di Dio. Che cos’è questo struggente desiderio? E’ adorazione, è sete di Dio.
Al fine di soddisfare la vostra sete di godere della Beatitudine, sviluppate sempre più Amore. A mano a mano che l’Amore crescerà sempre più, voi sperimenterete sempre più Beatitudine. E’ impossibile essere in Beatitudine senza provare Amore poiché la Beatitudine è, infatti, la manifestazione dell’Amore.
Hiranyakashipu fece ogni tentativo per separare ed allontanare Prahlada da Dio, ma Prahlada, durante tutti i momenti di difficoltà, continuava a ripetere incessantemente:
“Narayana, Narayana...”.
Una volta il saggio Narada disse ad Hiranyakashipu: “Chiedi a tuo figlio che cosa ha imparato”.
Il padre chiese a Prahlada: “Che cosa hai imparato?”
Prahlada rispose:
Baba canta:
“Narayana Param Brahma, Narayana Param Prema
Narayana Param Tapah Sarvam Narayana Sama
Narayana è il Creatore supremo, Narayana è l’Amore supremo;
Narayana è penitenza, Narayana è Tutto”.
“O padre! L’ininterrotta ripetizione del Nome del Signore Narayana, è la mia penitenza (disciplina); cantare la Sua Gloria è la Forma divina, poiché il Nome di Dio non è differente dalla Sua immensa Forma cosmica; l’Amore che provo per Narayana è la mia ricchezza e non esiste niente che sia superiore a ciò! L’Amore è tutto”.
Cantate anche voi, come Prahlada, il Nome di Dio ininterrottamente!
Jayadeva1, Gauranga2, Tukaram3, Ramakrishna Paramahansa4, pregavano Dio con

1Jayadeva: (1100 d.C.). Bramino studioso di sanscrito e poeta, Jayadeva è il compositore del capolavoro “Gita Govinda” (Ashtapadis), una raccolta di 24 canti nei quali vengono descritti i giochi e l’Amore di Radha e Krishna. Soprannominata “Il Canto dei canti”, il Gita Govinda è stato tradotto in inglese con il titolo “La canzone celestiale”.

2Gauranga (1486 - 1533): quando da neonato piangeva, niente poteva calmarlo se non il nome di Hari (Krishna). Crescendo Gauranga, il quale possedeva una straordinaria intelligenza fuori del comune, divenne un grande erudito, padrone di tutte le conoscenze di grammatica, sanscrito, logica, letteratura, retorica, filosofia e teologia, tanto da venire considerato un genio. Aveva molti discepoli ai quali insegnava perciò, a causa di questa sua conoscenza, Gauranga sviluppò un grandissimo orgoglio. Ma un giorno, nel 1509, andando a fare un pellegrinaggio a Gaya, incontrò un asceta (sannyasi) di nome Ishvar Puri ed una meravigliosa trasformazione avvenne nella sua vita: improvvisamente sentì un ardente Amore per Krishna invadergli tutto l’essere. L’orgoglio della conoscenza svanì istantaneamente e Gauranga cadde in estasi
gridando: “Krishna, Krishna, Hari Bol, Hari Bol!”. Egli, completamente privo di conoscenza, si mise a piangere, a ridere, a saltare, a danzare in estasi ed a rotolarsi nella terra. Quando lo portarono all’interno del tempio, Gauranga cadde profondamente nello stato meditativo perdendo i sensi. Lacrime d’Amore per Dio continuavano a sgorgare dai suoi occhi e la sua coscienza era totalmente assorbita in quella di Krishna.

Quando riprese conoscenza, Egli pregò Ishvar Puri: “O venerabile Guru! Ti prego: iniziami al mistero dell’Amore di Radha per Krishna; fa che io sperimenti l’Amore assoluto per Dio. Insegnami a dissetarmi con desiderio ardente e grande fervore; Sakubai5 e Mirabai6 piangevano per Dio a causa dello
il divino nettare della dolcezza dell’Amore di Krishna!!”. Il guru iniziò così Gauranga al mantra di Krishna e da quel momento egli rimase quasi sempre nello stato estatico durante il quale egli si dimenticava di mangiare, di bere e di dormire. Dopo qualche tempo, Gauranga divenne un sannyasi e cambiò il suo nome con il nome con il quale tutto il mondo lo conosce: Chaitanya. Il suo Amore per Dio era talmente grande che qualsiasi persona, al solo vederlo, al solo sfiorarlo, cadeva in estasi e cominciava a danzare al suono del Nome di Krishna, “contagiato” dall’Amore che Chaitanya emanava. Gauranga fu l’Incarnazione dell’Amore:
egli viveva nell’Amore, si muoveva nell’Amore ed era totalmente immerso nell’Amore. Tutto ciò che faceva era pieno d’Amore perché ogni cellula del suo corpo emanava Amore. Egli respirava nell’Amore, camminava nell’Amore ed insegnò al mondo come Dio vuole essere amato. Egli non insegnò niente a livello di dottrina:
l’insegnamento di che cosa veramente sia la Bhakti (devozione) era da lui impartito nella pratica della sua vita. Secondo il movimento religioso “Hare Krishna”, Krishna si volle reincarnare poiché voleva sperimentare l’Amore che Radha provava per Lui. Krishna leggeva negli occhi di Radha l’Amore che lei sentiva per Lui e tutta la dolcezza e l’estasi che lei assaporava ma, essendo Lui stesso l’Oggetto dell’Amore, Egli non poteva gustare la Sua stessa dolcezza. Per questo, si dice, Krishna decise di incarnarsi come Chaitanya, per poter
gustare la dolcezza dell’Amore che il devoto prova per Lui.

3Tukaram (1608 - 1650): grandissimo devoto di Vittala (Krishna), è il più grande fra i santi dello stato del Maharashtra (India). Egli dovette affrontare una vita di miseria e severa povertà. Nonostante ciò, Egli rimase sempre imperturbabile di fronte alle avversità e saldo nella sua devozione a Dio per il Quale compose
meravigliosi canti. Egli, con talento eccezionale, conduceva incontri di preghiera e di Bhajan per i quali accorreva gente da ogni parte. Una volta, mentre cantava le Lodi di Dio in un tempio, Tukaram espresse così tanto fervore, che resuscitò un bambino morto. Viene detto che Tukaram fosse la perfetta incarnazione di Conoscenza, Devozione e Distacco.

4 Ramakrishna (1836 - 1886): uno dei più grandi e famosi santi di tutta l’India. Nato in un piccolo villaggio del Bengala (nord India) da una famiglia molto pia ebbe, la prima estasi all’età di 5 anni. Qualche anno dopo venne assunto come sacerdote in un tempio di Kali, la Madre divina, a Dakshineshwar vicino a Calcutta.
Sempre immerso nell’estasi della contemplazione di Kali, egli continuava a perdere coscienza del mondo attorno a sé, senza più essere in grado di continuare i rituali. La gente lo considerava matto, mentre lui era un “folle di Dio”. Tolto da quell’incarico, negli anni attrasse migliaia di devoti intorno a sé alcuni dei quali, spinti dallo spirito di rinuncia, fondarono un ordine monastico. Egli riuscì a realizzare Dio nelle Sue diverse Forme e Nomi (Gesù, Allah, Krishna, Buddha...), fino ad immergersi nella Non Forma, portando a tutto il mondo il messaggio che Dio è sia con Forma, che senza Forma. Nonostante la sua realizzazione del Dio informale, la Visione della Madre divina non lo abbandonò mai, fino alla morte quando Ramakrishna esalò l’ultimo respiro con il Nome di Kali sulle labbra e la dolce Visione della Madre divina di fronte a sé.
5 Sakubai: fin da piccola era sempre immersa nella contemplazione di Krishna. Venne data in moglie ad un uomo cattivo che rese la sua vita una prigione fatta di maltrattamenti e schiavitù. Non le veniva mai dato il permesso di andare al tempio per pregare Krishna; suo marito la chiudeva in casa e la suocera la picchiava.

Un giorno Krishna stesso le apparve, prese le sue sembianze, fece tutti i lavori domestici e prese la razione di maltrattamenti che giornalmente spettavano a Sakubai, lasciando la vera Sakubai libera di realizzare il suo sogno di andare in pellegrinaggio al tempio di Pandapur.

6 Mirabai (1498 - 1547): principessa appartenente alla famiglia reale, Mirabai a 5 anni divenne un’ardente devota di Krishna: non giocava che con la statua di Krishna e non cantava se non i canti di lode a Krishna.
Anche quando fu data in moglie al re di Chittor, Mirabai non smise mai le sue pratiche di devozione a Krishna. Tutte le notti si chiudeva nel tempio di famiglia dove componeva magnifici canti d’Amore per Krishna il Quale, in risposta, le appariva. Questi bellissimi canti e l’Amore per Dio che Mirabai sprigionava,
cominciarono ad attirare molte persone intorno a lei, con le quali Mirabai trascorreva le intere giornate e nottate a cantare in estasi per Dio. Tutto ciò scatenò l’ira del marito che, dopo averle ordinato, senza successo, di smettere, cominciò ad attentare alla sua vita: le fece bere del veleno che Krishna trasformò in nettare; le mandò un serpente velenoso in un cesto, che Krishna trasformò in una bellissima ghirlanda di fiori; le fece cospargere il letto di spine avvelenate, che Krishna trasformò in un vellutato manto di petali di rosa. Come ultima cosa, allora, il re le ordinò di andarsi a buttare nel fiume. Mirabai, con la statua di Krishna fra le braccia, fece per buttarsi ma... la statua prese vita e Mirabai fu trattenuta e salvata dalle Braccia di Krishna stesso. Libera così da ogni legame, Mirabai andò in pellegrinaggio nei luoghi dove il suo Krishna era vissuto: Brindavan, Mathura e Dwaraka dove continuò ad attirare migliaia di persone con i suoi meravigliosi canti che sono diventati dei classici per tutta l’India, cantati ancora ai giorni nostri. Mirabai lasciò struggimento della separazione da Lui; grazie a quest’agonia, essi poterono godere dell’apparizione di Dio di fronte a Loro.

A causa degli effetti del Kali Yuga, nessuno ai giorni nostri vuole intraprendere il Sentiero spirituale; nessuno vuole spendere soldi, nessuno è disposto a fare fatica però, tutti vogliono godere i benefici della Grazia divina. A causa della mancanza totale di Amore, oggigiorno troviamo agitazione, disturbi e violenza dappertutto. Se c’è rabbia in voi, convertitela in Amore; se c’è gelosia in voi, trasformatela in Amore; qualunque cosa capiti in questo mondo, consideratelo essere un atto d’Amore. Infatti esiste un solo Creatore per il mondo intero ed Egli è il padrone di tutto ciò che succede qui.
DIO E’ L’ENTITA’ CHE SI CELA DIETRO OGNI AZIONE.
Se avete bisogno di un tavolo chiamate il falegname, se avete bisogno di una casa chiamate un muratore e questo è perché per ogni cosa c’è un esperto.
Allo stesso modo, Dio è l’Esperto, il Promotore, il Creatore, il Fautore di tutto ciò che esiste, sia mobile che immobile.
Per questo Dio viene chiamato “Karmadhyaksha”, poichè Egli presiedere ad ogni attività umana. Tutto ciò che fate, tutto ciò che dite, tutto ciò che vedete, tutto ciò che mangiate, tutto ciò che bevete, è tutto carico d’Amore.
I Sadhaka dei giorni nostri, intraprendono molte discipline spirituali: meditazione,
ripetizione del Nome di Dio, penitenze, yoga, etc...
MA TUTTO QUESTO E’ INUTILE SE NON C’E’ AMORE!

Durante il processo della meditazione, l’Amore è la corrente latente di base; la ripetizione del Nome di Dio richiede Amore per l’Amato; durante il canto dei Veda, l’Amore è la forza nascosta che muove.
I Veda dichiarano:
NA KARMANA, NA PRAJAYA, DHANENA THYAGENAIKENA AMRITATMANASU
Non è attraverso la ricchezza, ne’ attraverso la prole, ne’ attraverso le buone azioni, ma solamente attraverso al Sacrificio che è possibile ottenere l’Immortalità.
L’Immortalità non è niente altro che la manifestazione dell’Amore. L’Amore è pieno di dolcissimo nettare, è Beatitudine; l’Amore è infinito ed eterno.
Ma voi non fate nessuno sforzo per cercare di capire che cosa sia l’Amore!
Il Potere dell’Amore può, da solo, annullare tutti i nostri peccati e dare sollievo alla nostra sete di Dio! Il Potere dell’Amore, infatti, è delizioso come il nettare, dolcissimo e meraviglioso!

Ci si aspetta che ogni essere umano sia un amico però, purtroppo, nelle amicizie moderne l’Amore è in declino ogni giorno di più; l’Amore, ai giorni nostri, è andato completamente perso e le relazioni fra parenti e familiari sono ormai un lontano ricordo.
le spoglie mortali a Dwaraka, mentre cantava le lodi di Dio. Ad un certo punto non venne più trovata e, l’unico indizio della sua sparizione, fu il velo del suo vestito trovato nel tempio, sul volto della statua di Krishna: Mirabai si era definitivamente fusa con il suo Signore.

Come sono fortunate le api che, piene d’Amore, possono succhiare il dolce Nettare!!
Dovremmo avere la capacità di vedere il bene nel male: questa è la vera Natura
dell’Amore. Ricavate Beatitudine dalle difficoltà; dal pozzo del dolore, dovreste sapere estrarre l’acqua della felicità. Il piacere è un intervallo fra due dolori. Nella Creazione di Dio ci sono questi due gemelli: il piacere ed il dolore.
Cercate di conoscere il vostro vero Sé.
Prendete esempio da come Dio ha fatto il corpo umano: il volto, che è bello da guardare, è situato nella parte anteriore del corpo. Pur essendo attraente, il volto ha nella sua parte posteriore una macchia scura formata dai capelli i quali, però, rendono bellezza al volto.
Infatti è proprio grazie al contrasto con questo scuro, che il vostro viso splende
brillantemente! Da questo possiamo dire che ogni cosa è composta da bene e male e che il bene ha valore solo perché è contrastato dal male.
Purtroppo l’uomo moderno, si fissa solamente su ciò che è male, noncurante dell’aspetto bello e positivo delle cose e senza capire che ogni azione umana è sotto il controllo divino.

La rotazione della terra su sé stessa, avviene alla velocità di 18,5 miglia al secondo. La terra impiega un anno per fare un giro completo intorno al sole. La luce del sole e delle stelle si muove ad altissima velocità: 186.284 miglia al secondo. La luce impiega 2.200.000.000 di anni per fare il giro di tutto l’Universo. Dio è la Personificazione stessa di tutto ciò.
Il Vishnu Sahasranama dichiara che il cosmo intero è la manifestazione di
Dio (Viswam Vishnuswarupa). Tutto è Vishnu e, se l’uomo volesse girare intorno a Dio, se anche fosse in grado di spostarsi alla velocità della luce, dovrebbe comunque vivere per 2.200.000.000 di anni. Ma chi è in grado di vivere così tanto? A causa degli effetti del Kali Yuga, non vi è possibile vivere nemmeno per 100 anni! E non solo: ai giorni nostri, la durata della vita decresce sempre più.
Ma per girare intorno a Dio è sufficiente anche un solo attimo: anziché utilizzare la velocità della luce, basta utilizzare la velocità dell’Amore! Voi siete in grado di calcolare la velocità di movimento delle stelle, ma non la velocità dell’Amore e questo è perché l’Amore si muove oltre ogni possibilità di misurazione o calcolo.
Purtroppo questo Amore, che possiede così tante possibilità, viene considerato in maniera limitata da visioni ristrette ed utilizzato per scopi insignificanti; per questo troviamo ovunque lotte e conflitti. Non esistono ne’ Pace, ne’ sicurezza. Perché?
La gente elenca molte ragioni, ma queste motivazioni non sono esatte.
LA RAGIONE PRINCIPALE E’ CHE L’UOMO NON E’ IN GRADO DI SVILUPPARE ED AMPLIARE L’AMORE CHE HA DENTRO!
L’uomo ha dentro di sé questo Amore infinito, questo dolcissimo Amore, ma non fa nessuno sforzo per cercare di comprenderLo! UtilizzateLo in maniera appropriata; fate in modo che ogni vostra azione sia piena d’Amore; rendete la vostra vita piena d’Amore!
Per poter avere la visione del Divino (Sakshatkara), non vi si chiede niente di più.
Dio è Amore: vivete nell’Amore. Dio è Amore: fate in modo di essere anche voi
Incarnazioni dell’Amore! L’Amore è la Forma di Dio: una volta che avete accresciuto l’Amore dentro di voi, avrete la manifestazione di Dio.
Purtroppo, ai giorni nostri, non c’è posto per l’Amore all’interno del cuore dell’uomo. Infatti i cuori umani sono totalmente occupati dal desiderio: questo è il motivo per cui l’Amore non riesce a trovare posto nel cuore umano! Per questo è necessario sviluppare Fede in Dio.

Una volta una persona Mi ha chiesto: “Bhagavan, com’è possibile sviluppare la Fede?”
Ma la Fede è una qualità che avete innata: è il vostro naturale modo di essere.
Dov’è l’Amore? Dov’è la Fede? Ognuno dice: “io sono, io sono, io sono”, ma questo “sono” stesso, significa Fede. Se dite solamente “io” omettendo il “sono”, come potete esistere?
“Io sono” significa “io esisto” e, questa vostra affermazione, implica già il concetto di Fede.
Se voi, infatti, non aveste Fede nella vostra esistenza, non potreste vivere nemmeno un solo attimo. Perciò, quando rafforzerete la vostra Fede, otterrete la Pace. Dalla Pace si originano anche l’Amore e la Verità e, dove c’è la Verità, là Dio si manifesta.
Chi è l’uomo?
La vita umana deve essere protetta e mantenuta da queste tre sacre qualità:
Compassione, Verità e Sacrificio. Infatti Dharma (Rettitudine) è Nithi (moralità), Sathya (Verità) è Rithi (codice di condotta) e Thyaga (Sacrificio) è Kyathi (reputazione) e la combinazione di queste tre, Nithi, Rithi e Kyathi, costituisce Manava Jathi (la razza umana).
Che cosa intendiamo per razza umana? Potete chiamarvi “esseri umani” solo perché possedete questa forma fisica? No, no!!
Sviluppate la Moralità e la Rettitudine, difendete la Verità la quale è il codice di condotta della vita, ed abbiate la rispettabilità che deriva dal Sacrificio.
Nithi, Rithi e Kyathi formano la razza umana. Ma avete mai trovato da qualche parte persone che possiedano queste tre qualità? Può darsi che ci siano, ma non li potete trovare da nessuna parte. Queste qualità costituiscono il Potere interiore innato; questo Potere interiore è latente.

Baba canta:
“Con sentimento di Unità verso tutti gli esseri viventi, vivete questa vita con Compassione.
Con sentimento di Unità verso ogni essere vivente, provate Compassione.
Con desiderio ardente, contemplate Dio ALMENO una volta al giorno”.
Quando agite così , aderendo ai codici di condotta, che cosa chiedete di più?
“Dio esiste, Dio esiste!!
Non potete vederLo ad occhio nudo, ma Egli esiste”.
Quando Lo vedete? Il mondo esteriore è un’illusione, è solo immaginazione.
“Quando le persone sono abbastanza ricche,
esse cominciano ad impazzire di felicità.
Una volta che hanno perso tutti i soldi,
queste stesse persone si straziano di dolore.
Le persone esibiscono le ricchezze e, nel frattempo, perdono tutto.
Rinunciate ad ogni esibizione ed ostentazione.
Dio esiste, Dio esiste anche se Egli è nascosto ed ai vostri occhi non appare.
I piani ed i progetti che fate per la vostra vita, sono solo per soldi; come la terra gira intorno al sole, così l’uomo gira intorno ai soldi, ai soldi, soldi!”
(risate)

L’uomo ruota intorno ai soldi così come la terra ruota intorno al sole! E’ questo ciò di cui l’uomo si vanta ai giorni nostri?
QUANDO SIETE IL RICETTACOLO DI DIO,
POTETE AVERE TUTTI I SOLDI CHE VOLETE!
I soldi non sono così importanti, ma ciò che contano sono le virtù.
Lottate così tanto per avere sempre più soldi! I soldi sono importanti, senza dubbio, ma il vostro interesse per essi dovrebbe essere regolato da certi limiti.
Utilizzate il vostro tempo, piuttosto, rendendo Servizio al vostro prossimo, facendo Servizio a tutti. Trascorrete la vostra vita nel Servizio! Amate tutti ed offrite il vostro abbandono ed il vostro Amore al Signore. Non c’è niente di più grande dell’Amore divino!
Infatti l’Universo intero è in Dio.
I Veda dichiarano:
Anthar Bahischa Tat Sarvam Vyapya Narayana Sthitaha
Dio è onnipervadente. Egli è in voi, dentro e fuori, sopra e sotto di voi, intorno a voi.
Dio è dappertutto. Non esiste altra Forma oltre a Quella di Dio. Le Forme possono variare, i Nomi possono essere differenti, ma lo Spirito presente in ognuno è Uno.
Dovreste adorate Dio in ogni essere. Abbiate questo senso di unità: questa è vera vita umana. Il mondo è un’unica dimora e la razza umana appartiene ad una sola casta.
In questa dimora che è l’universo, dove la razza umana è una sola casta, bisognerebbe vivere in Unità.
Incarnazioni dell’Amore!
Oggi è la festa del Guru Poornima. Che cos’è?
Gurur Brahma, Gurur Vishnu,
Guru Devo Maheshwarah
Guru Sakshat Parabrahma Tasmai Sri Gurave Namah
Il Guru è Brahma, il Creatore; il Guru è Vishnu, il Conservatore;
il Guru è Maheshwara (Shiva), il Distruttore;
il Guru è il supremo Brahman stesso (l’Assoluto).
Ad un tale Guru io m’inchino ed offro i miei Omaggi.
Guru Brahma. Brahma, il Creatore è dentro di voi.
Prahlada affermò:
Narayana Param Brahma, Narayana Para Tapah, Narayana Param Vishnuh....
Narayana è il Creatore supremo, Narayana è il Sacrificio supremo,
Narayana è Vishnu stesso
Ogni cosa è divina. Colui che risiede nel nostro cuore, è Narayana (Vishnu) stesso. Egli è Colui che occupa il nostro cuore ed è anche la Forma cosmica suprema (Param Brahma).
Dio è Ishwara (Shiva), l’Incarnazione della Saggezza che risiede dentro di noi. Per questo vi dico che voi non siete una persona sola, ma tre.
Questo concetto è espresso nella Gayatri mantra, nelle parole: Bhur, Bhuvah, Svah.
Bhur è il pianeta terra. Che cosa intendiamo dicendo “pianeta terra”? Il corpo, il quale è fatto di materia, viene anche definito con il nome di Bhuloka7. Tutto è formato da materia. Bhuvah è la forza vitale, il prana, la vibrazione che si trova all’interno della materia. La materia, infatti, è fatta di vibrazione la quale permette alla materia stessa di muoversi.

Questo è anche il piano mentale, psicologico che viene chiamato con il nome di
Bhuvaloka.
Svahloka è il piano della Saggezza ed è irradiazione; l’irradiazione è relazionata al nostro processo di respirazione, inalazione ed esalazione.
Il corpo è relazionato alla materializzazione (materia), la mente è relazionata alla
vibrazione, mentre Buddhi (piano della Saggezza), è collegato all’irradiazione.
Tutto ciò è chiamato dai Veda “Prajnanam Brahma” perciò, può essere definito un VERO

7 Loka, in sanscrito, significa piano, pianeta, regione.

essere umano colui nel quale troviamo sviluppati questi tre aspetti di corpo, mente e Saggezza, Bhur, Bhuvah e Svah.
Per questo motivo non avete bisogno di andare in nessun posto per cercare Dio: rivolgete il vostro sguardo all’interno, entrate dentro di voi e, là, troverete la Divinità.
E’ grazie all’Amore che, lottare per avere ciò che volete, diventa un vostro diritto; infatti, senza Amore, non vi sarà possibile ottenere niente a questo mondo! A chi è senza Amore niente verrà dato. Per questo l’Amore è la cosa più importante.
Poornima. Oggi è un giorno di luna piena.
I Veda dichiarano:
Om Poornamadah Poornamidam
Poornat Poornamudachyate
Poornasya Poornamadaya
Poornamevavashishyate
Quello è Pienezza, questo è Pienezza
Ciò che deriva dalla Pienezza, in Verità, è Pienezza
Quando si toglie Pienezza dalla Pienezza, ciò che rimane è ancora Pienezza8.
E ancora:
Chandrama Manaso Jataha Chaksho Suryo Ajayatha Mukhadindrascha Agnishcha Indriya sono i 5 sensi e la mente è la Padrona dei sensi. La mente dovrebbe essere colma di Amore puro: questo è il significato di “poornima”. In questo giorno di luna piena, infatti, non si trova nessuna “ombra” sulla luna: essa è completa e totalmente pura. Allo stesso modo, dobbiamo rendere anche noi la nostra mente brillante e splendente come lo è la luna in questo giorno. Com’è possibile? Dovreste colmare il vostro cuore di Amore sacro perché, una volta che l’Amore si manifesta dentro di voi, anche il vostro volto splenderà
brillantemente come la luna piena Incarnazioni dell’Amore!

Dio risiede dentro ogni persona sottoforma di Amore. In questo mondo non si può trovare nessuno che sia privo d’Amore; anche un pazzo ha Amore.
Poichè l’Amore è la corrente alla base di ognuno, fate in modo che diventi Amore cosmico ed universale. Mai considerare l’Amore come qualcosa dappoco, insignificante o di poco conto. Nessuno, in realtà, può valutarne il valore.
In questo mondo, voi depositate tutti i vostri soldi in banca; allo stesso modo “depositate” il potere dei vostri sensi, il potere della vostra mente ed il potere del vostro intelletto, nella Banca di Dio!

8 Tratto dal Brihadaranyaka Upanishad.

Abbandonatevi a Dio poiché Egli è sempre pronto a donare Amore. Questo Amore non può diminuire, ne’ decadere, non può svanire e nemmeno essere distrutto: l’Amore non può che continuare a crescere sempre più. Per questo dobbiamo incrementare e proteggere questo Amore tanto sacro.
Non coltivate l’odio, per nessuna ragione. Convertite l’odio in Amore.
DOVE CI SONO LE DIFFICOLTA’, LA’ RISIEDE ANCHE LA FELICITA’
Quando ci sono problemi, subito dopo sperimenterete la felicità.
Per esempio: tutti voi sapete che il Pakistan e l’India sono in guerra ma questa guerra contro il Pakistan è una cosa buona per Bharata!! (applausi)
Infatti: che cosa è successo? E’ successo che, adesso, la Cina, l’America e la Russia hanno stabilito rapporti amichevoli con l’India, la quale ha guadagnato una buona reputazione a livello internazionale. (applausi)
La sofferenza di questa guerra, ci ha fatto guadagnare un buon nome a livello mondiale.
Continuiamo a criticare e ad attaccare il Pakistan ma la vera virtù che Bharata possiede, è la Pace. (applausi)
Ogni uomo dovrebbe sostenere le qualità sacre.
Una volta a Bombay, il signor Munshi, capo del “Bharatiya Vidya Bhavan”, organizzò una conferenza di intellettuali. Egli Mi chiese di parlare loro.
Una persona si alzò e Mi chiese:
“Swami, nella nostra Bharata non abbiamo armamenti, mentre l’America e la Russia costruiscono moltissime armi. Che cosa sta facendo, l’India? Perché non costruiamo armi anche noi? Perché non stiamo al passo anche noi?”
Io risposi:
” Mio caro: Bharata non è a favore degli armamenti e delle dichiarazioni di guerra”.
Che cos’è veramente importante?
Nel Mahabharata i 5 Pandava erano importanti: il primo era Dharmaraja (Yudhishtira), poi c’era Bhima, poi Arjuna ed infine i gemelli Nakula e Sahadeva.
Dei 5 fratelli, Dharmaraja è il più vecchio. Ciò che è necessario sviluppare ai giorni nostri, è il Dharma (Rettitudine).
DHARMO RAKSHATI RAKSHITAHA
SE VOI PROTEGGETE IL DHARMA, IL DHARMA VI PROTEGGERA’.

Non buttate via i soldi per costruire bombe o testate nucleari! Il Pakistan, per esempio, ha speso moltissimi soldi in armamenti e adesso sta soffrendo le conseguenze delle proprie azioni, patendo la fame!!
LE ARMI NON VI POTRANNO PROTEGGERE,
MA L’AMORE DIVINO E LA GRAZIA DIVINA, SI!!
Infatti il Potere umano dipende da Dio e non dalle armi; per questo dovete proteggere e sostenere il Dharma.
La Russia costruisce bombe atomiche mentre l’America ha sviluppato programmi di tecnologia spaziale e guerre stellari (star wars).
A cosa serve tutto ciò? Si, essi sono progrediti in questo
campo ma noi, invece, dobbiamo COSTRUIRE L’ARMA DEL DHARMA.
Se seguite il Dharma, se non lo trascurate, tutti vi seguiranno.
Parlando con i termini del Mahabharata, l’India simbolizza Dharmaraja, l’America simbolizza Arjuna e la Russia simbolizza Bhima9. L’America è 9 E’ necessario conoscere la personalità dei personaggi, per capire il paragone fatto da Swami.
DHARMARAJA (Yudishthira): primogenito dei 5 fratelli Pandava, nato dalla regina Kunti e da Dharma, il dio della Giustizia e della Rettitudine, viene ricordato per la sua calma, per i suoi giudizi privi di emotività, per essere rigorosamente fedele alla Verità, fermamente retto e per il suo intransigente senso di Giustizia. Egli viene più ricordato come regnante e guida, che come guerriero. Dopo la vittoria della battaglia del Kurukshetra, Dharmaraja venne proclamato re.

BHIMA: soprannominato “il terribile”, è il secondo dei 5 fratelli Pandava, nato dalla regina Kunti e da Vayu, Dio del Vento. Possedeva una grande forza data dal suo fisico grande e possente, ed il suo insaziabile appetito gli valse il soprannome di Vrikodara, “stomaco da lupo”. Metà delle razioni del cibo, infatti, venivano mangiate da lui e ciò che rimaneva era appena sufficiente per essere diviso fra la madre e gli altri 4 fratelli.
Di carattere collerico, nonostante fosse un guerriero coraggioso, molto spesso cadeva negli abusi; egli era, infatti, un nemico feroce e crudele. L’arma utilizzata da lui generalmente era la clava, arma perfettamente adeguata alla sua forza titanica. Come figlio del Vento, egli era in grado di volare ad altissima velocità.
Bhima ebbe un ruolo molto importante nella battaglia finale del Kurukshetra, fra Pandava e Kaurava.
Nell’ultimo giorno della battaglia, infatti, Bhima combatté contro Duryodhana; nella lotta, lunga e furiosa combattuta da due guerrieri di eguale forza e capacità, Bhima sembrava avere la peggio, perciò egli, dietro ordine di Krishna, fece partire un colpo “scorretto” che spaccò la coscia di Duryodhana. Il colpo era scorretto, poiché una delle regole della battaglia proibiva di colpire l’avversario alle cosce ma è necessario collegare questo fatto ad un avvenimento che era avvenuto anni prima: quando i Pandava persero tutto ciò
che possedevano durante una partita a dadi contro i Kaurava, Duryodhana (capo dei Kaurava) umiliò Draupadi (la moglie dei Pandava), facendola sedere sulle sue ginocchia. In quel momento Bhima giurò che gli avrebbe rotto le gambe. E fu, infatti, ciò che avvenne durante la battaglia durante la quale Bhima poté tener fede al voto di vendicare Draupadi. Dopo che Duryodhana cadde a terra sconfitto, Bhima colpì furiosamente il nemico sulla testa ed inveì così brutalmente su di lui, che suo fratello Dharmaraja fu costretto a colpirlo con un pugno ed a chiedere ad Arjuna di allontanarlo. Dopo di ciò, i nemici chiesero che Bhima venisse soprannominato con il nome di “guerriero sleale”.

Ma Bhima, come figlio del Vento, può essere paragonato ad un impetuoso uragano che, quando irrompere, spazza via ogni cosa. Uomo dalla forza
prodigiosa, dal coraggio selvaggio, era allegro e gioviale quando di buon umore, ma ingiurioso, aggressivo e brutale se provocato nei sentimenti. Famoso per le sue “botte e risposte”, tenne persino testa a Krishna quando Egli gli fece delle osservazioni.

ARJUNA: significa “bianco”. Nome del terzo principe Pandava, figlio della regina Kunti e di Indra, il Dio del firmamento e dell’atmosfera, colui che gestisce le condizioni atmosferiche e dispensa la pioggia. Guerriero come Arjuna il quale, nonostante possedesse moltissime armi potenti delle quali deteneva il controllo, ubbidiva al fratello maggiore (Dharmaraja) e si sottometteva al Dharma.
Così come l’America ha molti nomi e titoli, anche Arjuna è conosciuto con molti nomi:
Arjuna, Phalguna, Partha, Kiritin, Sweta-vahana, Jay Krishna, Savyasachin, Dhananjaya.
(Anil Kumar, il traduttore, non è capace di ripetere, perciò dice solamente: “Arjuna ha tutti questi nomi”) (risate).
I Russi sono pieni di armi nucleari. Ma che cosa è successo loro? Si sono danneggiati con le loro stesse mani.
Perciò tutte le nazioni di potere, tutti gli uomini potenti che rappresentano Bhima, dovrebbero sottomettersi, abbandonarsi al Dharma come Arjuna e Bhima si arrendevano a Dharmaraja. Una volta che Arjuna e Bhima si sottomettono al Dharma, il resto dei fratelli imita l’esempio automaticamente. In questo modo l’America e la Russia lavorerebbero a difesa del Dharma.
Tutto ciò di cui l’India ha bisogno è Sathyasthra, l’arma della Verità e Dharmasthra, l’arma della Rettitudine.
Sia il Dharma che la Verità, sono incluse nel Principio dell’Amore.
Così come quando un uccellino cresce diventa indipendente e vola alto, ed il piccolo seme germoglia e si trasforma in un albero gigante, allo stesso modo in questo piccolo, coraggioso, di nobili ideali, generoso, retto ed affascinante, Arjuna è la figura di rilievo dei 5 fratelli. Quando i Pandava persero il regno e furono costretti all’esilio, Arjuna fece un pellegrinaggio fino all’Himalaya per
propiziare gli dei ed ottenere da loro armi spaziali per combattere contro i Kaurava. Shiva lo mise alla prova e, travestito da montanaro, lo provocò; Arjuna combatté contro Shiva ma alla fine, quando Lo riconobbe, si prostrò ai Suoi Piedi ad adorarLo. Compiaciuto, Shiva diede ad Arjuna il Pashupata, una delle Sue armi più potenti. Indra invece, gli donò una bomba che tuonava come mille boati; anche Varuna (re dell’Universo, degli dei e degli uomini; padrone del cielo e della terra), Yama (dio della morte) e Kubera donarono ad Arjuna le loro armi. Indra lo accompagnò nella città celeste Amaravati, dove Arjuna trascorse vari anni nella pratica e nell’addestramento dell’uso delle armi ricevute. Fu Arjuna che, tempo dopo la battaglia del Kurukshetra, andò nella città di Dwaraka dove si occupò della cerimonia funeraria di Vasudeva (padre di
Krishna) e di Krishna stesso; subito dopo, si ritirò dal mondo ed andò sull’Himalaya.

minuscolo “uovo”10 è contenuto l’Amore infinito.

Incarnazioni dell’Amore!
Con l’Amore, non c’è niente in questo mondo che non possiate ottenere. Io sono il miglior esempio di ciò, poiché l’Amore è la Mia Proprietà!
(applausi)
Io amo tutti e non Mi aspetto niente in cambio; è il Mio Amore che vi ha portato qui.
Con l’Amore potete ottenere qualsiasi cosa; il Potere dell’Amore può trasformare la terra in cielo ed il cielo in terra. Nell’Amore sono racchiuse tutte le possibilità.
Un piccolo esempio:
qualche tempo fa dissi che gli studenti vengono qui per studiare, ma tutte queste materie sono inutili ai fini del benessere del mondo. Botanica, fisica, chimica, matematica: queste materie vi possono aiutare a vivere la vita di tutti i giorni, ma non santificano il vostro cuore. Questa è soltanto conoscenza del mondo esteriore.
Dovete sviluppare sempre più il potere d’attrazione. La terra stessa rappresenta questo potere magnetico, il potere d’attrazione: essa attira a sé oggetti lontani migliaia di miglia!
Non c’è potere che superi il potere d’attrazione e questo potere si manifesta sottoforma di Amore. Come potete attrarre questo Amore?
DIO E’ ATTRATTO DALLA MUSICA
Quando l’Amore e la musica si associano in perfetta combinazione, il risultato è la riuscita.
Una volta Narada chiese a Vishnu: “Swami, Tu possiedi così tante filiali come il Vaikunta, il Kailasa o lo Swarga, ma io desidero conoscere l’indirizzo della sede centrale per poterTi contattare direttamente”
Vishnu rispose: “Madbhaktah Yatra Gayanthi Tatra Tishtami Narada. Mi troverai ovunque un Mio bhakta (devoto) canta le Mie Glorie.”
Questo perché Dio è appassionato di musica!
(applausi)
Questo è il motivo per cui Dio viene anche chiamato Ganapriya o Ganalola (Amante della musica). La musica fa sciogliere il cuore umano e commuove tutti per questo l’insegnamento della musica deve iniziare nei nostri collegi!
Infatti volevo aprire una scuola di musica qui, ma non l’ho detto a nessuno, perché generalmente non amo svelare a nessuno i Miei progetti.
La Mia Volontà fruttifica sempre; tutto ciò che voglio, succede sempre.
Infatti è venuto un devoto dall’Indonesia che Mi ha pregato così : “Swami, devi fondare una scuola di musica qui. Per questo progetto sono disposto a spendere 10 crores”.11
Egli ha così donato 10 crores e perciò inizieranno presto i lavori di costruzione per la scuola di musica.

L’intera cultura di Bharata è contenuta nella musica. Anche la musica moderna è
necessaria ma, insieme a questa “musica da strada”, vanno incoraggiati anche gli Harikatha12. La musica deve essere studiata e sviluppata per alimentare la cultura antica

10 Con “uovo” Swami intende il Lingam, simbolo dell’intera creazione, il Quale è a forma di uovo.

11 Circa 5 miliardi di lire italiane.

12 Harikatha: canti che narrano la vita ed i lila (giochi) di Dio

di Bharata ed Io voglio potenziare e promuovere la cultura indiana. Infatti, nella cultura, tutte le Belle Arti trovano espressione.
La costruzione dell’istituto di musica inizierà il prossimo mese, chiamato Sravana; adesso, infatti siamo nel mese Ashada ed è tradizione, in accordo con le scritture, non iniziare nessun progetto durante questo mese. Non ho ancora detto il nome del donatore dei soldi: il suo nome è Puri. Puri, non patate!13
risate!!
Egli ed ha donato 10 crores per il progetto della scuola di musica!!
(applausi)
Il mese scorso, quando ero a Bangalore, il Primo Ministro dello stato dl Karnataka, il signor Patel, venne da me e Mi disse: “Swami, Tu hai costruito a Puttaparthi il Super Speciality Hospital (ospedale), il quale è di grandissimo aiuto alla povera gente dei villaggi. Le persone della città di Bangalore, invece, non possono beneficiare dello stesso servizio. I poveri e gli ammalati della città soffrono di molte malattie perciò - egli Mi pregò - abbiamo bisogno del Super Speciality Hospital anche a Bangalore”.
Io non dissi niente e sorrisi semplicemente.
La settimana dopo, il Primo ministro, il Ministro della Finanza, il Ministro delle Imposte, insieme ad altro 10 membri del consiglio dei Ministri, Mi hanno offerto un terreno di 70 acri.14

Essi si sono abbandonati a Swami. Ogni acro di terra costa un crore e mezzo15
Perciò oggi annuncio che tre reparti verranno aperti: per la cura del cuore, dei reni e dei polmoni.
Il terreno è situato vicino a “Information and Tecnology Park” (TEC PARK)16, vicino a Bangalore. Per questo progetto, il Governo provvederà anche alle allacciature dell’acqua e della luce.
Se siete pronti ad intraprendere buoni progetti e buone iniziative, tutto il mondo vi appoggerà!
(applausi)
Infatti Bharata è il simbolo del cuore compassionevole e della Rettitudine; Bharata è piena di Compassione, è la terra del Sacrificio ed è piena d’Amore.
Noi non siamo egoisti, ma pieni di spiritualità.
Qual è la differenza fra l’individuo e Dio? Chi è il Jiva (individuo), e chi è invece Dio?
L’individuo è la Forma universale; infatti tutti voi messi insieme, siete divinità (devata). E se siete pronti ad agire e ad operare, troverete molte persone disposte a sostenervi.
Un devoto americano si è offerto finanziariamente, affinché questo progetto dell’ospedale si attui. Il suo nome è Sinclair. (applausi)

13 Il Puri è un cibo indiano: è come una piadina fritta, rigonfia e vuota dentro, che si mangia con contorno di patate.

14 28,328 ettari (283.280 metri quadrati)

15Circa 75 milioni di lire italiane (15 milioni di rupie)

16 E’ un nuovo centro commerciale appena aperto, a pochissimi chilometri da Whitefield.

Egli aveva già donato alcuni miliardi per l’ospedale di Puttaparthi.
STIAMO AVENDO UNA PIOGGIA D’ ORO, QUI, IN QUESTA HALL!!17
Io chiamo ognuno di voi “bangaru, bangaru, bangaru”.18
Tutti sono “oro” quando il cuore non dubita e la mente non vacilla. Ci sono molti, molti uomini di Sacrificio a questo mondo.
Io non chiedo niente a nessuno; se per questi progetti avessi chiesto, ci sarebbe stata un’immensa pioggia d’oro, ma Io non approvo. Quando si chiede, infatti, ci si abbassa, ci si sminuisce. Ed Io non lo farò mai! Tutto ciò che avviene, è perché la Mia Volontà si materializza. Tutto ciò che avviene è la materializzazione della Mia Volontà. Non bisogna mai avere dubbi se ciò che s’intraprende andrà in porto dando buoni esiti, o no.
Infatti:
MOLTE, MOLTE ALTRE COSE STANNO PER SUCCEDERE!!
Non preoccupatevi. Tutti sono l’Incarnazione di Dio. Dovreste essere pieni d’Amore; colmate il vostro cuore d’Amore. Non c’è altro Dio all’infuori dell’Amore, non c’è ricchezza più preziosa dell’Amore, non c’è Dharma se non il dovere dell’Amore e non c’è meditazione se non la contemplazione dell’Amore. L’Amore è Dio.
Siate l’Incarnazione dell’Amore. Io voglio che tutti voi viviate in intimità, in stretta relazione e collaborazione come fratelli e sorelle!!
(applausi)
L’uomo sta vivendo come un demone perché l’Amore è andato perso. Ma se siete l’Incarnazione dell’Amore, allora siete Dio stesso.
Brahmavid Brahmaiva Bhavati
Colui che conosce Brahma, diventa Brahma stesso
Ognuno si deve trasformare nella personificazione di Dio.
Non rinunciate mai all’Amore, qualunque cosa succeda perché le qualità diaboliche possono essere redente, convertite, trasformate in Amore. Perciò: entrate nel Sentiero spirituale.
Gli studenti di oggi sono coloro che hanno da fare il tragitto più lungo su questo treno della vita. Tutti gli anziani, infatti, stanno per scendere alla prossima stazione. Gli studenti, invece, sono passeggeri che devono fare un lungo tragitto; per questo dovete aumentare il potenziale d’Amore in voi.
La materia principale insegnata nei nostri istituti, è la materia dell’Amore! L’istruzione principale offerta nelle nostre scuole è l’istruzione all’Amore.

17 Certamente Swami sta parlando in senso figurato, riferendosi a tutte queste grandi donazioni, ma la pioggia d’oro si sta concretamente riversando anche fisicamente su tutti i devoti presenti a Prashanti Nilayam in questo periodo, in quanto sono in atto i lavori di ristrutturazione del soffitto della “Sai Kulwant
Hall”, dove Swami dà i Darshan. L’organizzazione “Sri Sai Paduga Trust” di Madurai, ha infatti finanziato i lavori per ricoprire d’oro i pannelli del soffitto della Hall ed alcune altri parti del tempio. Perciò: piove oro veramente!!

18Bangaru è un appellativo affettuoso usato da Swami. Letteralmente vuol dire “oro”, ma in italiano ha lo stesso valore di quando noi diciamo “tesoro mio”.

Non siate meccanici nelle vostre relazioni, salutando freddamente: “Ciao, ciao”; l’Amore, infatti, non è qualcosa che ha a che fare con il mondo materiale, o con l’egoismo, perciò tutti voi dovreste Amare partendo da una base spirituale.
Il messaggio principale di oggi è: ognuno si deve trasformare nell’Incarnazione
dell’Amore! Fate che tutti i vostri desideri siano indirizzati verso l’Amore.
( Baba canta:)
“Facci ascoltare la dolce Melodia della Tua Musica divina
così che i semi dell’Amore possano germogliare nel nostro
cuore che è diventato arido, a causa della mancanza d’Amore.
Fa che ci sia una Pioggia d’Amore nei nostri cuori così che il fiume dell’Amore possa scorrere incessantemente.
Oh Krishna, suona per noi!”
Così è come le gopi pregavano Krishna.
Il mondo intero dovrebbe lasciarsi trasportare da questa Melodia divina!
Io offro educazione gratuita, cure mediche gratuite ed, in cambio, voglio da voi una sola cosa:
A M O R E !!!

Siate l’Incarnazione dell’Amore, sviluppate Amore: questo Mi basta.
Voglio che oggi facciate in voto: promettete che, d’ora in poi, condurrete una vita pervasa d’Amore.
(applausi).
E con questo, concludo il Mio Discorso.
(A questo punto hanno parlato il sig. Puri ed il sig. Sinclair perciò Swami, questa volta, ha concluso senza cantare).
(traduzione letterale da audiocassetta; versione integrale)