DISCORSO DIVINO

Himachala

29 settembre 1998

L’uomo, se ha perso la ricchezza, può sempre riguadagnarla;

se ha perso un amico, può farsene un altro;

se ha perduto la moglie, può risposarsi e averne così una nuova;

se ha perso un terreno, può in qualche modo averne un altro.

Quando però ha perduto il corpo, non può più riaverlo.





Incarnazioni dell’Amore,



il corpo è, nella vita, lo strumento principale per ogni meta spirituale e per qualunque genere di impegno.



L’esistenza umana è la più rara e la più sacra fra tutte le forme di vita presenti sul pianeta, ed è una grande fortuna potersi adornare di quella veste che è il corpo umano. In esso tuttavia c’è la mente, che è misteriosa. Tutti sono consapevoli della presenza della mente nel corpo umano, ma nessuno ne conosce le stravaganze. Sebbene essa non abbia piedi per muoversi, può correre più velocemente dell’aria e della luce; non ha morte né una precisa durata di vita, e resta sempre giovane. Si può nascere e rinascere, ma si è sempre accompagnati dalla stessa mente; una volta che ne avrete capito la natura, potrete comprendere il vostro vero Sé.



Il mondo intero è una grande casa e tutta l’umanità una sola famiglia. Non esiste molteplicità: viviamo sotto lo stesso cielo, camminiamo sulla stessa Terra, respiriamo la medesima aria e beviamo la medesima acqua; è quindi sciocco alimentare la diversità quando esiste questo principio cardine di unità.



Quale genere di disciplina spirituale dovremmo intraprendere? Bisognerebbe purificare il corpo, la mente e il linguaggio.

Come si può purificare il corpo? Non basta lavarlo con acqua e sapone, cosa che riguarda la sola pulizia esterna; bisogna anche detergerlo con i buoni pensieri, le buone parole e le buone azioni, cosa assolutamente indispensabile nel cammino interiore.

Qualunque lavoro compiate, alimentatelo con un sentimento sacro. Distogliete il corpo da ogni attività non santa, e usatelo solo per buoni scopi.

In che modo potete purificare la mente? Riuscirete a farlo solo attraverso il controllo dei sensi; usate i dieci sensi solo per sani obiettivi.



Non vedete il male; vedete il bene.

Non ascoltate il male; ascoltate ciò che è buono.

Non dite cose malvagie; dite solo cose buone.

Non pensate male; pensate ciò che è buono.

Non fate il male; fate ciò che è buono.

Questa è la strada che porta a Dio.



Per purificare i sensi dovreste usarli in modo sacro. La purezza dei sensi è purezza di mente, ed essa ne è la padrona. Perché la mente sia pura è quindi necessario rendere puri i sensi.

Come potete purificare il linguaggio? Riuscirete a farlo dicendo la Verità, seguendo la Rettitudine e coltivando l’Amore e la Pace.

Nel momento in cui il corpo umano nasce, prende vita anche l’Aha¼,l’Io. L’Atma è all’origine dell’Io; quindi l’Io è figlio dell’Atma. Dall’Io si genera la mente; pertanto la mente è nipote dell’Atma, e da essa trae origine il linguaggio. Esso, quindi, è pronipote dell’Atma. In breve, l’Atma, l’Io, la mente e il linguaggio appartengono alla stessa famiglia. Dovreste quindi raggiungere la convinzione che il principio dell’Io, che è in voi, è l’amato figlio di Dio, la mente il nipote, e il linguaggio il pronipote. Quando avrete compreso che il vostro Io, la vostra mente e il vostro linguaggio appartengono alla famiglia divina e agirete di conseguenza, la vostra vita sarà santificata.

L’uomo incontra molte difficoltà a controllare i sensi, e, a causa della moderna educazione e di un’acuta intelligenza, ne è diventato schiavo. Incapace di governare la propria mente, egli vive immerso nella paura e nell’illusione.

Da dove prende vita questa paura? Dove c’è errore c’è paura. Qual è l’errore che l’uomo commette? È di aver dimenticato che il principio dell’Io in lui è figlio di Dio, che la mente è nipote di Dio, che il linguaggio è pronipote di Dio. Avendo dimenticato la propria parentela col Divino, egli è oppresso dalla paura e preda dell’inquietudine.

A causa dei progressi in campo scientifico e tecnologico, i valori umani si sono persi e la mente si è inquinata.

Da un lato la scienza ha fatto progressi, ma dall’altro lato si è verificato un regresso per quanto riguarda la santità dei sensi. L’uomo è felice di assistere al progresso scientifico e tecnologico, ma non ha compreso di essersi tanto allontanato dalla Divinità.

La vita dell’uomo è diventata artificiale, e non vi è traccia di amore nei suoi pensieri e nei suoi rapporti con gli altri. Persino il rapporto fra madre e figlio è diventato artificiale. Oggigiorno, quando si vede un figlio parlare con la madre, si assiste solo a uno scambio artificioso di parole, ma non all’amore genuino.

Gli studenti stanno conducendo un’esistenza falsa, senza controllo dei sensi. Persino gli animali, in una certa misura, possiedono il controllo dei sensi; questo però non avviene per gli studenti, e ciò è dovuto al tipo di progresso della moderna educazione. Non intendo dire, con ciò, che l’istruzione non debba andare avanti; Io stesso ho fondato un’università. Voglio solo dire che, insieme con l’istruzione, gli studenti dovrebbero anche sviluppare un buon carattere. Si può forse chiamare educazione la semplice cultura che ci si forma sui libri? Possono essere definiti “educati” tutti quelli che sanno leggere e scrivere o che hanno conseguito una laurea? Se l’educazione servisse solo per procacciarsi dei mezzi di sostentamento, come pensate che potrebbero trovare di che vivere gli uccelli e le bestie? L’educazione serve per la vita, non per guadagnarsi da vivere, e lo studio dovrebbe servirvi per conoscere lo scopo dell’esistenza. Non dovreste accontentarvi né della cultura libresca né della conoscenza superficiale, ma arrivare ad avere la conoscenza pratica. Per ottenere ciò, cercate dentro voi stessi.

Dovreste comprendere il Mio ideale. Una volta che dico che siete Miei, non vi abbandonerò mai. Voi potete dimenticarMi, ma Io non vi dimenticherò mai; potete sviluppare odio verso di Me, ma Io non ne nutro alcuno verso di voi. Non ha nemici a questo mondo e non ho antipatie per nessuno; mantengo sempre ciò che prometto, e continuo sempre a dare protezione senza mai tirarMi indietro. Alcuni, però, potrebbero chiedere perché debbano affrontare dei problemi anche dopo essere stati accettati da Swami come Suoi devoti. Perché devono ancora soffrire? Non si tratta di un Mio errore; Io mantengo sempre ciò che prometto. Essi soffrono per aver dimenticato le loro promesse e aver perduto la loro sacralità. Io non Mi rimangio mai la parola, e non faccio mai soffrire nessuno. Fino all’ultimo istante sarò con voi, sotto di voi, sopra di voi e intorno a voi. Molti non fanno alcuno sforzo per comprendere questa verità, e non si chiedono la ragione della propria sofferenza. La causa principale è il cambiamento del loro cuore; la loro mente vacillante e la loro ingratitudine sono responsabili di ciò. Ravi, che ha parlato poc’anzi, ha detto che Dio è più vicino della propria madre. Sebbene io riversi su di loro molto più amore delle loro madri, alcuni non mostrano gratitudine. Io non anelo alla vostra gratitudine, ma dal momento che assolvo il Mio compito, anche voi dovete compiere il dovere che attiene alla vostra condizione.

Alcuni incolpano Dio della loro sofferenza, ignorando le proprie mancanze. Essi sostengono che Dio non mantiene la parola; Dio, invece, non verrà mai meno alle sue promesse. L’uomo però non comprende questa verità, e, sommerso da sentimenti fisici e mondani, incolpa Dio delle proprie tribolazioni. Dio non farà mai soffrire nessuno, in nessun istante; ma ognuno deve subire le conseguenze delle proprie azioni. Ad ogni azione corrisponde una reazione; ma essa potrebbe verificarsi immediatamente o dopo alcune ore, dopo qualche giorno o qualche mese, dopo qualche anno o qualche vita.

Ad esempio, quando con una lama vi tagliate un dito, esso comincia immediatamente a sanguinare, e, se cadete dalle scale, subirete una frattura. In entrambi i casi, la reazione è istantanea. Il cibo che consumate richiede come minimo due ore per essere digerito, e potrebbero volerci anni per trasformare un seme in un albero che produce frutti.

Buone o cattive che siano, non potete sfuggire alle conseguenze delle vostre azioni. Potreste allora chiedere perché debba essere necessario pregare Dio. Lo è non per alleviare le sofferenze, ma per la pace della mente. Una volta raggiunta la pace mentale, tutti i vostri problemi svaniranno. Se avete la grazia di Dio potete perfino sfuggire alle conseguenze delle vostre azioni.

Quando una medicina è scaduta perde la sua efficacia; allo stesso modo, quando avrete ottenuto la grazia di Dio le conseguenze delle vostre azioni non avranno alcun effetto su di voi. Per far “scadere” le conseguenze delle vostre azioni è determinante la preghiera, la quale deve scaturire dal profondo del cuore.

Il vostro cuore è la sede di Dio; quindi, pensate a Lui che risiede in voi. Non potete aspettarvi la felicità dal mondo esterno, poiché essa non appartiene al mondo materiale, ma è racchiusa in voi. Se dunque cercate nel vostro intimo troverete la beatitudine.



Incarnazioni dell’Amore,

non incolpate mai Dio delle vostre difficoltà. Qualunque cosa accada, pregateLo; è vostro dovere. Fintantoché sentirete di essere separati da Dio dovete pregare; solo quando avrete raggiunto la consapevolezza di essere una sola cosa con Lui non occorrerà più farlo.

Il vostro processo respiratorio vi insegna una lezione: quando inspirate, fate il suono So, e quando espirate emettete il suono Ham. Questo processo avviene 21.600 volte al giorno. So sta a indicare la divinità e Ham l’ego, il che significa che dovete far entrare Dio dentro di voi e far uscire l’aha¼kžra, l’ego. Questo è un importante principio vitale: noi inspiriamo ossigeno ed espiriamo anidride carbonica. Il Divino è come l’ossigeno, che alimenta la nostra vita, e l’ego è come l’anidride carbonica, che è pericolosa per la nostra salute. L’ego è una pessima qualità e deve essere eliminato.

Nella vita quotidiana, consapevolmente o inconsapevolmente, voi commette errori. Tenete pulito solo il corpo, ma non fate alcun tentativo per sapere come purificare la mente e il linguaggio; considerate il male come bene e il bene come male. Bisognerebbe invece cercare di capire che cosa è bene e che cosa è male. Ogni servizio reso per il benessere della società è buono; voi siete membri della società, quindi il vostro benessere dipende dalla prosperità della società. Il Paese sarà sano se la società è buona. La preghiera individuale, quella con la propria famiglia e quella comunitaria sono veramente indispensabili.

Dichiarano i Veda: “ Possa tutto il mondo essere felice”.

Fin dall’antichità l’India ha trasmesso la disciplina spirituale agli altri paesi, assicurando pace e sicurezza all’intera umanità. Dovreste avere questi grandi sentimenti e il vostro amore dovrebbe essere grande come l’oceano.

Mentre Gesù veniva crocefisso, la gente intorno piangeva. In quell’istante, una voce eterea dichiarò: “Tutti sono uno, mio amato Figlio. Sii uno con tutti!” La stessa cosa viene insegnata dalla cultura indiana, la quale desidera la prosperità dell’umanità intera.

Purtroppo, col passare del tempo, l’egoismo e l’interesse personale hanno preso il sopravvento.

Secondo la cultura indiana, l’Uttarayž²a è considerata molto sacra. Il grande guerriero Bh¢¹ma, disteso sul letto di frecce, attese per 56 giorni l’avvento dell’Uttarayž²a per rendere le proprie spoglie mortali. Durante l’Uttarayž²a il Sole viaggia verso nord. Che cosa significa? A nord si trova l’Himžcala (le montagne dell’Himžlaya), che si dice sia la dimora di †µvara. Dato che †µvara permea il tutto, come si può circoscriverLo entro l’Himžcala? Che significato ha dunque tale affermazione? Il termine Himžcala(1) è formato da due parole: hima e acala. Hima significa “bianco come la neve”; acala “stabile e incrollabile”. Qual è il luogo a cui si riferisce la suddetta descrizione? È il cuore puro, ove dimora †µvara. Si dice: †µvara­ sarva bhûtžnž¼, cioè: Il Signore dimora in tutti gli esseri”. Per vedere quindi il Divino non è necessario andare in nessun luogo, ma basta volgere la propria visione all’interno. Non possiamo chiamare Himžcala un cuore instabile e impuro; solo il cuore puro, sacro, incontaminato e non vacillante può essere definito Himžcala.

Fra gli studenti odierni non vi è traccia di pensiero spirituale. Dato che i genitori e gli insegnanti stessi non hanno compreso l’importanza della spiritualità, come possiamo biasimare gli studenti? Innanzitutto i genitori devono insegnare ai figli a pregare Dio ogni giorno; i genitori odierni stessi, però, non pregano, ma, al ritorno dall’ufficio vanno al club a passare il tempo giocando a carte e bevendo, e i figli, naturalmente, seguono le loro orme.

In certe case, i coniugi litigano in presenza dei figli, pratica questa per nulla edificante. Se fra i genitori esistono divergenze d’opinione, essi dovrebbero chiarirle in assenza dei figli, i quali non riescono a concentrarsi sui loro studi se vengono disturbati dai problemi famigliari.

Non si dovrebbe quindi mai discutere su tali problemi di fronte ai propri figli. Ci sono poi alcuni genitori che danno un cattivo esempio dicendo il falso. Se, per ipotesi, qualche persona indesiderata li chiama telefonicamente, essi danno istruzione ai figli di dire che sono assenti, incoraggiandoli, in tal modo, a mentire.

Alcuni bambini, fintantoché sono qui, sono come oro fino, ma quando vanno in vacanza la loro mente si inquina. Certi studenti, però, rimangono lo stesso, e altri tornano molto prima della fine delle loro vacanze per trascorrere il tempo con Swami. A forgiare il loro comportamento è la cultura innata, acquisita come risultato di azioni compiute nelle vite passate.



Studenti, Incarnazioni dell’Amore,

dovreste cercare di sapere che cosa sia il Divino. In quest’era scientifica taluni affermano che Dio non esiste; ma Egli esiste in tutte e tre le dimensioni del tempo.



Ciò che è visibile a occhio nudo

è destinato a perire.



Solo Dio è permanente.

Nella vita umana il tempo è estremamente prezioso, ed è un male farne cattivo uso.



Il tempo è Dio,

perciò non sprecate tempo.



Mi sento molto triste quando vedo che sprecate tempo. Io dico sempre: “La Mia vita è il Mio messaggio”, e non sciupo neppure un attimo. Voi pensate che, dopo cena, Swami vada a dormire, ma, in verità, non so che cosa sia dormire. Io non dormo mai. Come sapete, raccolgo le vostre lettere e ne leggo subito alcune. Passo il tempo nel modo più sacro, ma non chiedo nulla Mi occorre nulla in tutti e tre i mondi. Non ho necessità di alcunché per me stesso; eppure, per offrire un insegnamento, Mi impegno nell’azione dall’alba al tramonto. Dalla testa ai piedi, non c’è traccia di egoismo in me. Che Mi crediate o no, passo sempre il mio tempo per gli altri; dò sempre senza mai ricevere. Chiedo unicamente una cosa: Amore puro. Sono pronto a dare la Mia vita per coloro che offrono il loro Amore puro. Voi non potete capire la mia opera; solo gli uomini dediti al sacrificio possono comprenderla. Fra una cosa e l’altra sono sempre occupato in qualche attività; anche quando riposo Io lavoro. Devo riposarmi per il bene degli altri, altrimenti anch’essi non si riposano. Per farli riposare, Io mi riposo. Qual è il Mio riposo? È fare il lavoro dei devoti.

Narsimhamurty, che ha parlato poc’anzi, ha raccontato il seguente episodio. Un giorno, all’improvviso, lasciai il Mio corpo; Gangadhar Shatty e Narsimhamurty ne furono sorpresi. C’erano solo loro due dentro, perché non fu possibile per altri entrare. Dissi loro: “C’è una vedova che pensa sempre a Swami, e che è madre di due bambini. Dopo la morte del marito, si è trovata un piccolo lavoro per mantenere la famiglia. Ha subìto un attacco di cuore; la perdita del marito, assieme all’incapacità di gestire la famiglia, l’hanno gettata nella depressione. Dato che i soldi non bastavano, ha cominciato a lavorare part-time, ma, ogni istante, era solita cantare il nome del Signore, ripetendo Sairam, Sairam, Sairam, con tutto il cuore. In una situazione del genere ha avuto un infarto; era infatti destinata a morire. Per tale ragione, ho preso su di me quella malattia, e per sette lunghi giorni, non sono sceso, addossandoMi tutte le sue sofferenze e il suo dolore; così facendo, le ho restituito la salute. Dopo tre giorni, la donna mi ha inviato un telegramma: “Swami, sei venuto a proteggere me e i miei figli”; ella non sapeva che avevo preso su di Me la sua malattia. Una settimana più tardi, è venuta con i figli.

Sono pronto a fare qualunque cosa per amore di coloro che hanno una fede assoluta e amore puro; è però molto difficile trovare simili devoti. Ce ne sono tuttavia alcuni. Come potreste trovare a questo mondo la luce del giorno se non ci fossero persone nobili? Esistono molte sante persone in questo Paese, così come nel resto del mondo.

In verità c’è più spiritualità nei paesi stranieri che in India. Gli Indiani non sanno che cosa sia il Brahmasûtra, le Upani¹ad e la Bhagavad G¢tž, invece gli stranieri hanno imparato la Bhagavad G¢tž a memoria. (In Italia è stato costruito un edificio, il cui nome è “Mother Sai”, comprendente venticinque acri di terreno nella piena fiducia che Swami un giorno visiterà sicuramente quel luogo. È stato anche costruito un grandioso auditorium, somigliante al Pûrnacandra, adatto a grandi incontri pubblici. Sono state anche costruite delle stanze per gli studenti che accompagnano Swami).

Voi sapete come i nostri bambini della scuola elementare, provenienti da paesi stranieri, cantino bene i Veda! Questo è il risultato dello stare in buona compagnia; se la compagnia è buona anche il futuro dei bambini sarà buono.



Dimmi con chi vai

e ti dirò chi sei



Voi diventate esattamente come la compagnia con cui state; quindi, ovunque andiate, frequentate buone compagnie. Rendete puri il vostro cuore e la vostra mente e dite sempre la verità in modo gradevole e garbato: questa è la strada spirituale che dovete abbracciare. Ci si potrebbe chiedere perché si debba far meditazione e cantare i bhajan: esse sono buone azioni. Sono tutte buone azioni aventi lo scopo di santificare il tempo, ma Dio non è interessato a esse. Che cosa dovreste fare per rendere felice Dio? Dovreste impegnare il vostro corpo in buone azioni, riempire la mente di buoni pensieri e parlare in modo dolce e garbato. Solo queste azioni piacciono a Dio. Gli Indiani chiamano ciò unità di pensiero, parola e azione. Nutrendo dei sentimenti sacri, gli studenti dovrebbero compiere sante azioni e vivere in modo esemplare. Questo è ciò che io insegno, in particolar modo agli studenti.

Gli alunni che studiano qui dovrebbero portare alla trasformazione migliaia di studenti che sono all’esterno. Non è sufficiente solo predicare: prima mettete in pratica ciò che predicate. Solo allora il vostro studio in questo Istituto troverà realizzazione. Noi non riceviamo neppure un soldo da voi; l’istruzione viene impartita gratuitamente. Come potrete dimostrare gratitudine a questo Istituto? Condividete con gli altri tutto ciò che avete imparato qui: questa è autentica gratitudine. Assolvete i vostri compiti, prendetevi cura dei genitori e riempite il cuore di Divinità. Quando nella cisterna c’è acqua pura, la stessa sgorgherà anche dai rubinetti. Il vostro cuore è come una cisterna e i sensi sono i rubinetti. Riempite quindi il vostro cuore d’amore e fatene esperienza. Conto sugli studenti e li benedico affinché possano intraprendere il cammino dell’amore e vivere un’esistenza esemplare. Ciò detto, concludo il Discorso.



Baba termina cantando i bhajans:



Bhava Bhaya Hara²ž Vandita Cara²ž e

Subrahma²yam, Subrahma²yam.



Praµžnti Nilayam, 29 settembre 1998

Sai Kulwant Hall