DISCORSO DIVINO

Il sentimento di umanità fiorisce nei cuori compassionevoli

8 giugno 1996

“Cosa può fare l’effetto malvagio dell’Era di Kali a un individuo il cui cuore è pieno di compassione,

il cui parlare è soffuso di verità e il cui corpo è dedicato al servizio agli altri?”

“Voi potete fare omaggio a Dio di tipi vari di fiori ma Egli non ne sarà compiaciuto;

se Gli offrite il loto del vostro cuore, lo accetterà con grande amore. Non dimenticate mai questa verità grande”.



PREGATE PER IL BENESSERE DEI CREDENTI DI TUTTE LE RELIGIONI



Studenti!

Tutti sanno che il popolo di Bharat ha offerto fiori di vario tipo al Signore per adorarlo secondo le tradizioni antiche della cultura indiana; la bellezza e il profumo di questi fiori sono comunque soltanto temporanei.



Offrite a Dio il fiore del vostro cuore

In noi c’è comunque un fiore che non appassisce né secca mai, il fiore che è caro al Signore, il fiore del cuore che è sempre profumato e non subisce alcun cambiamento; offrire questo fiore costituisce l’offerta vera al Signore.



“Otto sono i fiori che compiacciono il Signore;

offriteGli i fiori della non-violenza e del controllo dei sensi,

della compassione verso tutte le creature, della tolleranza e della pace,

dell’austerità, della meditazione e della verità soprattutto.

Questi sono i fiori cari al Signore”



Tra tutti i fiori, quello della compassione verso tutte le creature è il più importante. Solamente l’essere umano è dotato di questa virtù della compassione e questo è il fiore che dovreste offrire a Dio. Dio è l’abitante di tutti i cuori; i nomi e le forme possono variare ma in tutti è presente lo stesso Dio quindi voi dovete avere compassione per tutti gli esseri e il sentimento ampio della presenza di Dio in tutti. Solamente così potete comprendere come sia espansivo e profumato questo senso di compassione nei confronti di tutte le creature. Non dovete perdere tempo nel raccogliere i fiori che appassiscono e seccano in breve: il fiore del vostro cuore è eterno, sempre fresco e profumato e non vi costa neppure un centesimo. Quello è il fiore vero; chi ne comprende il segreto ha la saggezza suprema.



Mettete in pratica ciò che studiate

Una volta il Saggio Narada andò dal Saggio Sanat Kumara e gli chiese la conoscenza vera. Questi disse: “Io sono pronto a darti la conoscenza vera ed eterna ma le tue qualifiche quali sono?” Narada rispose “Io posso recitare i quattro Veda e i sei Shastra a memoria, ho compreso il significato interiore di ogni loro parola; io posso riconoscere il segreto del Karma e del suo adempimento. Queste sono le mie qualifiche” ma Sanat Kumara soggiunse: “Narada, tu hai studiato tutti i Veda e gli Shastra, è vero, ma quanto li hai messi in pratica? Se tu avessi applicato ciò che hai studiato avresti ottenuto la conoscenza vera e la felicità eterna”. Anche dopo aver raggiunto la padronanza di tutti i tipi di conoscenza, il Saggio Narada era incapace di sperimentare la felicità che non finisce e la beatitudine eterna. Perché non ne era capace? La felicità si trova nell’istruzione? Si trova nel leggere dei libri? E allora dove è nascosta? La felicità si trova nella pratica; se voi passate tutta la vita a leggere libri, quando li metterete in pratica? Quando sperimenterete i frutti di questa applicazione? La gente studia per tutta la vita ma non traduce in opere quello che ha studiato; come può sperimentare la felicità senza mettere niente in pratica? Il cibo che avete cotto vi da nutrimento e soddisfazione soltanto se lo mangiate. L’educazione odierna è limitata alla sola acquisizione della conoscenza “libresca” ma questa non basta, l’esperienza pratica è indispensabile. Voi dovete mettere in pratica almeno una parte di ciò che avete studiato e fare l’esperienza personale; solamente così potete gustare la felicità vera. L’uomo legge molti testi spirituali; tutti i testi sacri di tutte le religioni propongono la stessa verità. Vari testi religiosi come la Bibbia, il Corano e la Bhagavadgita insegnano gli stessi principi nobili: quanti mettono in pratica i principi insegnati dai testi sacri delle loro religioni? Le persone si odiano perché non applicano gli insegnamenti contenuti in quei testi. Qual è la causa della rabbia diffusa, dell’odio e della gelosia nel mondo? Il fatto che la gente non pratichi gli insegnamenti che studia nei testi sacri e non ne comprenda il significato vero ne è la causa quindi cominciate ad applicarne almeno una parte piccola. Se studiate molti testi sacri ma non li trducete in comportmento, avete sprecato tempo e energia.



Realizzate l’unità nella diversità.

Voi dovreste avere compassione per tutti gli esseri; questo è il fiore da offrire a Dio, questa è l’essenza di tutti i testi sacri. Il Principio dell’Atma presente in tutti è lo stesso; essere consapevoli dell’unità nella diversità è conoscenza mentre vedere la diversità nell’unità è ignoranza. Oggi ci sono molti intellettuali che vedono la diversità nell’unità ma pochissime anime nobili sono consapevoli dell’unità nella diversità. Voi dovete sforzarvi di realizzare l’unità nella diversità. Come potete farlo? Qual è questo principio di unità che sottende le varie cose del mondo? Gli studenti di indirizzo scientifico sanno bene che l’atomo è la particella più piccola e che non c’è alcun oggetto che non sia fatto di atomi; gli oggetti di questo mondo hanno forme e nomi diversi ma son tutti fatti di atomi. Il Vedanta propone lo stesso principio: Brahman è più sottile del sottile e più vasto del più vasto. Dio è più piccolo del più piccolo e più grande del più grande per cui se comprendete il principio dell’atomo avete compreso tutto. Questo è l’insegnamento principale del Vedanta, il significato vero dell’educazione, la meta di tutti i percorsi e l’essenza di tutta la conoscenza spirituale, è compassione, amore e gentilezza. Privato della compassione, il cuore umano è diventato duro come una pietra; persino il ferro si può battere e ammorbidire ma oggi è molto difficile sciogliere il cuore dell’uomo, lo si può fare soltanto con l’amore. In questo mondo, non c’è niente che non si possa sciogliere con l’amore quindi ogni studente e ogni individuo deve colmare il suo cuore d’amore. Non fate un uso sbagliato dell’amore per interesse personale e guadagno egoistico. Ci può essere dell’egoismo nell’amore del precettore, del marito, della moglie e persino dei parenti ma non c’è assolutamente traccia di egoismo nell’Amore di Dio e voi dovreste farvi meritevoli di un Amore simile. Quando c’è un temporale, si può raccogliere dell’acqua in un vaso se lo si tiene ritto mentre non se ne raccoglie neppure una goccia tenendolo rovesciato; in modo simile, la Grazia Divina è disponibile in abbondanza dovunque ma voi non tenete diritto il vaso del vostro cuore. Di momento in momento, emergono dal cuore vari tipi di sentimenti. Tutti voi sapete che il sole vien coperto dalle nubi che esso stesso suscita, che l’acqua lasciata ferma si copre delle alghe che essa stessa genera, che la cataratta che nasce nell’occhio ne ostruisce la vista, che la cenere prodotta dal fuoco lo ricopre; in modo simile, nel cuore dell’uomo c’è la compassione ma se egli non la utilizza o prende vie malvage, la sua ignoranza nasconde la stessa compassione e rende il cuore duro come una roccia.

Dio è senza forma o attributi ma anch’Egli assume una forma con attributi; c’è Dio con forma (Sakara) in Dio senza forma (Nirakara) e Dio senza forma in Dio con forma, c’è Brahman con attributi (Saguna) in Brahaman senza attributi (Nirguna) e viceversa. Un blocco di ghiaccio ha una forma ma non è diverso dall’acqua; senza acqua non può esserci ghiaccio, le gocce di acqua lo formano quando congelano. La differanza tra Sakara e Nirakara è uguale a quella tra il ghiaccio e l’acqua.



Lo studio deve migliorarvi

Nel seme di sesamo c’è l’olio ma per estrarlo dovete conoscere il processo necessario. Come potete ottenere lo zucchero dalla canna se non la schiacciate e ne estraete il succo? Nella canna da zucchero c’è il succo dolce ma se le chiedete “Oh canna, dammi lo zucchero” ve lo darà? Dovete schiacciarla, estrarne il succo e metterlo al fuoco; soltanto allora esso assume la forma dello zucchero bruno. Se pensate che, schiacciando la canna, la sottoponete a un supplizio tremendo, non potete ottenerne lo zucchero e se la lasciate da parte per pochi giorni, il succo si disseccherà e diverrà inutile. Il nostro corpo è simile a una canna da zucchero, le qualità della compassione, dell’amore e della gentilezza si palesano quando esso incontra le difficoltà, le tribolazioni e i problemi; questo è chiamato Samskara (affinamento). La qualità della dolcezza si manifesta nell’uomo quando egli si sottopone al processo di affinamento; per questo la cultura di Bharat ha messo Samskara in grande rilievo sin dai tempi antichi. Cosa farà un orafo se gli date dell’oro affinché ne faccia un gioiello? Lo metterà nel fuoco, lo martellerà e lo tirerà con una macchina dandogli la forma desiderata per farne un ornamento splendido; come potrebbe farvi il gioiello se gli diceste di non metterlo sul fuoco, di non batterlo e stirarlo?

Nella Bhagavadgita, Arjuna dice: “Oh Krishna, questa mente è molto instabile, turbolenta e potente”. La mente è molto volubile e può esser causa di grossi rischi; quando offrite una mente simile a Dio e Gli chiedete di purificarla, dovete lasciare che Egli ne faccia quello che crede, non dovete limitarLo ma, a causa dell’influenza dell’Era di Kali, l’uomo prega: “Oh Dio, io Ti offro la mia mente; per favore, purificala senza sottoporla ad alcuna difficoltà o sofferenza”. Dio non può soddisfare una preghiera simile. Per aspera ad astra; la felicità scaturisce solamente dalle difficoltà. Voi non accendete un ventilatore o comprate un condizionatore se il tempo non è caldo e umido, non volete del cibo se non avete fame; similmente, non può esserci felicità se non ci sono difficoltà. L’uomo non ricorda Dio quando è spensierato ma vuole che Egli lo salvi quando è preda delle difficoltà; nessuno vuole Dio quando se la passa bene e non solo questo: quando l’uomo ha tutte le comodità e tutto ciò che gli necessita, diventa persino egoista. Il piacere è un intervallo tra due dolori quindi si dovrebbe essere preparati a sopportare le difficoltà e le sofferenze; soltanto così si maturano le qualità della forza d’animo e del coraggio e si ottiene la felicità. Il senso di umanità sboccerà nell’uomo solamente quando ci sarà armonia tra la mente, le mani e le parole. Questo è il significato del verso che vi ho detto all’inizio.



Lo studio appropriato per l’umanità è l’uomo



Studiate ciò che vi compete ma miglioratevi contemporaneamente; lo studio ha valore se porta il migloramento. Un uccello non può volare se non ha due ali, una bicicletta ha due ruote; con la pratica, si può imparare a muoversi su un monociclo nel circo ma questo non serve nella vita. Similmente, sia l’educazione che l’affinamento sono necessari per condurre una vita equilibrata. Affinamento significa il processo di liberarsi dalle qualità malvagie e sviluppare le virtù e la bontà; questo è il segreto del Samskara e quando lo comprenderete e agirete di conseguenza non conoscerete tribolazioni, sarete tranquilli anche di fronte ai problemi gravi.



Scavatevi una nicchia nel cuore della gente

Oggi, i giovani devono formarsi una visione sicura e una mente stabile; come si può fare? E’ possibile se avete una fede ferma. Fede in chi? Fede in voi stessi, fede in Dio; questo è il segreto della grandezza. Se non avete fede in voi stessi, come potete avere fede in Dio? Chi è Dio? Voi stessi siete Dio ma non siete capaci di manifestare questa verità. Che bisogno c’è di cercare Dio? Voi andate cercandoLo di qua e di là ma Egli risiede nel vostro cuore. Il corpo è un tempio e Dio ne è l’abitante; che tipo di tempio è? E’ un tempio mobile. Dio vi segue dovunque andiate, è con voi, in voi, intorno a voi, sotto di voi e sopra di voi; prima di tutto dovete avere una fede sicura in questa verità eterna e dovete comportarvi soddisfacendo la coscienza. Mettete in pratica almeno uno o due insegnamenti che avete imparato sulla via della spiritualità. Invece di ascoltare tonnellate di discorsi, è meglio che applichiate almeno un’oncia di quanto avete udito; questo curerà tutte le malattie della vostra vita. Se la testa è vuota, può essere riempita di qualunque cosa ma voi la riempite di tutti gli argomenti non voluti, relativi al mondo, e la intasate con informazioni non necessarie riguardanti tutti i Paesi del mondo come la Germania, il Giappone, la Russia, ecc. senza sapere ciò che dovreste acquisire. Voi dovete albergare i pensieri e gli ideali nobili che sono necessari per la vita corrente.

Molte anime nobili sono nate in questo mondo e hanno divulgato grandi ideali; ci sono state molte persone di cultura elevata ma i loro nomi si trovano solamente nei libri di storia. Soltanto anime nobili come Ramakrishna Paramahamsa hanno trovato un posto permanente nel cuore della gente; i nomi delle persone erudite trovano spazio solamente nei libri mentre i nomi delle anime nobili si imprimono per sempre nei cuori delle persone. Cosa c’è di grande nel trovare il proprio nome nei libri di storia? Voi dovreste trovare un posto nel cuore della gente, le persone dovrebbero lodarvi dicendo “Oh che anima grande è lui” e dovrebbero mettere in pratica i vostri ideali. Insieme all’istruzione, voi dovete avere Samskara ma la gente oggi non sa neppure cosa significhi. Si fanno molte ricerche ma non si sa cosa veramente significhi “affinamento”. Eliot definì la cultura come un modo di vivere; che modo dovrebbe essere? La via che porta direttamente alla beatitudine è il vero modo di vivere. Che tipo di qualità si devono acquisire per questo? Dio è l’incarnazione della Beatitudine Divina e della saggezza assoluta, è oltre il paio di opposti, è espansivo e pervasivo come il cielo, è la meta indicata dal Mahavakya Tattvamasi, è Uno senza un secondo, eterno, puro, immutabile, testimone di tutte le funzioni dell’intelletto, oltre tutte le condizioni mentali e i tre attributi di serenità, passione e inerzia (Sattva, Rajas e Tamas).



Gli studenti devono vivere una vita ideale

L’universo intero è una combinazione di queste tre qualità; anche il corpo umano lo è. L’uomo dovrebbe cercar di trascendere le tre qualità (Guna). Un violino ha quattro corde con l’aiuto delle quali si possono suonare quattrocento tipi di melodie; similmente, questi tre Guna danno origine a molti altri. Gli studenti di scienze sanno che il colore bianco risulta dalla combinazione di sette colori differenti. Il colore bianco rappresenta la purezza, la combinazione di sette colori è simbolo dell’unità, l’unità porta alla purezza e la purezza conduce alla Divinità. Voi indossate degli abiti bianchi che simboleggiano la purezza; in armonia con le vesti, dovreste mantenere puro, sacro e altruista anche il vostro cuore. Tutto ciò che c’è al mondo è il riflesso dell’essere interiore, quello che c’è all’interno si riflette all’esterno. Se tra ciò che pensate e ciò che dite non c’è armonia, questo è come un inganno. I nostri studenti devono essere ideali in tutti i sensi, devono tenere alto il nome della loro istituzione e procurare un buon nome ai genitori. Voi dovete far sì che i vostri genitori siano fieri di voi.

Dhritarashtra ebbe cento figli ma quale fu il suo destino?

Subì Suka qualche sofferenza per non avere dei figli?



Che tipo di figlio si dovrebbe desiderare? Anche un solo figlio buono è sufficiente per portarvi un buon nome.



Anche un solo figlio virtuoso procurerà un buon nome a tutta la parentela

come una pianta di gelsomino spande profumo in tutta la foresta



Come il fiore del gelsomino diffonde il profumo tutto intorno, voi dovreste cercar di instillare le qualità buone, il sentimenti buoni e i buoni pensieri in tutti quelli che incontrate. Non ferite mai nessuno né imitate mai gli altri: Seguite la vostra coscienza, aiutate sempre, non ferite mai. Se seguirete questi tre principi, niente nei tre mondi potrà scuotervi. Certamente dovete seguirli con fede profonda; se la vostra mente oscilla di continuo come un pendolo, non potete ottenere niente. Il re Harishchandra fece il voto di non deviare mai dal sentiero della verità anche a costo della vita; è per questo che si ricorda come Satya Harshchandra anche dopo migliaia di anni. E’ il corpo la cosa più importante per noi?



Questo corpo è un ricettacolo di sporcizia ed è vittima delle malattie, va incontro al cambiamento periodico,

non può attraversare l’oceano dell’esistenza terrena (Samsara), non è altro che un’impalcatura di ossa.

Oh mente! Non illuderti che il corpo sia permanente, rifugiati invece ai Piedi di Loto Divini.



Il corpo è come una bolla d’acqua, la mente è come una scimmia pazza; non seguite il corpo, non seguite la mente: seguite la coscienza che è il vostro testimone. Oggi, non soltanto la mente degli studenti ma anche quella degli anziani è instabile come quella di una scimmia e non di una scimmia normale, di una scimmia pazza; quindi, prima di fare qualunque azione, prendete tempo e discriminate se essa sia buona o cattiva, giusta o sbagliata. Dopo la necessaria riflessione, seguite ciò che è buono. Non abbiate fretta: La fretta porta lo spreco, lo spreco porta la preoccupazione quindi non abbiate fretta. Contemplate Dio con mente stabile e analizzate: ciò che state per fare è buono o cattivo? Porterà il bene o causerà il danno degli altri? Sfortunatamente, gli studenti di oggi non hanno sentimenti così aperti. Non si deve pensare in modo egoistico: supponete che qualcuno preghi “Signore, c’è un temporale con tuoni e fulmini; fa che essi colpiscano gli altri, non me”. Questo tipo di atteggiamento non è corretto, voi dovete pregare per il benessere del mondo intero: Samasta Loka Sukhino Bhavantu (Possano gli esseri di tutti i mondi essere felici). Questa è la preghiera che recitate ogni giorno. Voi dovete pregare per il benessere degli appartenenti a tutte le religioni e a tutte le nazioni. Gli studenti devono rinforzare la fede nel fatto che tutte le religioni e tutti i loro testi sono altamente sacri. Non criticate alcuna religione perché la meta di tutte è la stessa.



Studenti!

Abbandonate l’odio, generate in voi amore e compassione, vivete rettamente.



(Bhagavan ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahi…”)



Prasanthi Nilayam, 17 Giugno 1996

Sai Kulvant Hall



(Dal Sanathana Sarathi, Marzo 2012)