DISCORSO DIVINO

La Pace è possibile solamente tramite l’Amore

29 maggio 1996

La Felicità Suprema si raggiunge soltanto nell’Amore Supremo.
L’Amore vi dona le virtù della Verità, dello spirito di sacrificio, della Pace e della Tolleranza.
Senza Amore non può esserci benessere.
Ascoltate questo oh coraggiosi figli di Bharat!
L’Amore dà luminosità alla vita
Studenti!
In questo mondo, non c’è nessuno che non conosca la parola amore. L’universo intero è contenuto nell’Amore. Solamente l’Amore eguaglia l’Amore. Non c’è linguaggio che possa descrivere l’Amore; per quanto si tenti, le parole non possono esprimerLo. L’Amore è al di là della mente e della parola come Brahman. I Veda dichiarano: Le parole e la mente cadono nella futilità senza comprendere Brahman. Anche il Saggio Narada definì l’Amore come ciò che non può essere descritto a parole. Per un mortale comune, indirizzare la vita terrena per comprendere questo principio trascendente dell’Amore, che è oltre la mente e la parola, non è facile.
Conoscete l’Amore tramite l’Amore.
L’Amore vero è rivolto solamente a Dio, è come la bussola il cui ago punta verso il Nord dovunque la poniate; in modo simile, il principio dell’Amore vero ed eterno scorre verso Dio in qualunque circostanza. Come l’olio fa rilucere la lanterna, l’Amore dà luminosità alla vita. La gente di questo mondo considera l’amore terreno come amore vero ma esso non lo è, non può essere chiamato Amore; l’amore tra genitori e figli, tra moglie e marito, non è niente più che attaccamento, non Amore vero. In effetti, l’amore terreno è solamente attaccamento fisico, non riguarda il Sé, si può dire una sorta di illusione. Le persone amano il corpo fisico, la posizione e il potere; quanto durano questi? Dato che sono tutti temporanei e transitori, anche l’amore verso di loro è temporaneo. In realtà, non lo si può chiamare amore ma, sfortunatamente, l’uomo spreca la vita considerandolo amore vero. L’Amore vero è altamente sacro, altruista, privo di ego e pieno di beatitudine. Tale Amore Divino e sublime si può comprendere soltanto tramite l’amore. Il pensare, il ricordare e meditare sulle relazioni terrene e fisiche non costituisce Amore; tutte queste relazioni vengono e vanno. L’Amore vero ed eterno sboccia nel cuore, è onnipervadente e sempre presente, non è qualcosa che spunti da qualche parte; perché allora l’uomo è incapace di trovare questo principio dell’Amore sempre in espansione nel suo cuore? Oggi, il cuore dell’uomo è diventato deserto, inquinato e sporco; qual è la causa di questo? La ragione è che egli lo ha colmato di sentimenti terreni e mondani per cui non ha più spazio per l’Amore vero ed eterno. Prima di tutto, bisogna liberarsi di tutto ciò che è temporaneo e inerente al mondo; allora soltanto l’Amore vero sboccerà nel cuore e si espanderà. Questo è ciò che si dovrebbe conoscere oggi. L’amore dell’uomo cambia continuamente: nell’infanzia, egli considera il grembo di sua madre come il paradiso stesso poi, crescendo e acquisendo l’educazione temporale, dimentica persino l’amore che ella nutre per lui, dà l’importanza massima all’istruzione e si concentra del tutto su di essa. Dopo aver incontrato molti tipi di difficoltà e problemi, riesce a completare il periodo scolastico e ottiene un lavoro. Quando si sposa e diventa capofamiglia, sposta allora l’attenzione dall’istruzione alla vita di famiglia, genera dei figli e il suo scopo cambia di nuovo: ora l’impegno è nell’accumulare ricchezza. La ricchezza diventa la sua meta il che comporta dover affrontare molte difficoltà, perdite e delusioni, disgusto della vita e comincia a implorare Dio. In questo modo, la sua attenzione passa da una cosa all’altra per tutta la vita; come si può definire amore vero un sentimento così effimero? Non è certamente l’Amore Atmico, infinito, eterno e immutabile.
L’Amore Divino non cambia mentre quello terreno è sempre mutevole e pieno di illusione; se questa persiste, l’Essere Supremo non si può sperimentare. Voi potete raggiungere l’Amore vero e eterno solamente mantenendo il cuore stabile e sacro. “Tutto ciò che si vede deve perire”. La totalità di ciò che l’occhio percepisce è destinato a scomparire, prima o dopo, e tutto ciò che muore e scompare non può essere chiamato Verità; l’Amore vero è quello che non scompare, che è presente nell’essere interiore e ne purifica i sentimenti, che dà soltanto, non riceve. Si può trovare nel mondo qualcuno che dà sempre? Neppure un padre è pronto a dare i suoi averi al figlio, come potete quindi aspettarvi che la gente divida quello che ha con gli altri? Dio solamente ha questa capacità di dare; tale Amore incondizionato è associato solamente con la Divinità. In effetti, questo Amore Divino sgorga da ogni cuore e sommerge tutto l’essere, dalla testa ai piedi; l’essere umano può sperimentarlo in ogni cellula, in ogni atomo del corpo ma, sfortunatamente, ha il cuore inquinato e non sente la corrente d’amore che ne scaturisce. Egli è impegnato continuamente nel rincorrere e soddisfare i desideri fisici e terreni; è quindi necessario che se ne liberi. Neppure il mondo accetta una persona priva di amore, un cuore senza amore non è migliore di un corpo senza vita. L’amore è vita, l’amore è Dio e l’uomo deve riconoscere per prima cosa il Principio dell’Amore.
Le pratiche spirituali purificano il cuore.
Dovete imprimere nel cuore gli insegnamenti che udite o leggete. Una volta, un Guru chiamò i discepoli: “ Miei cari, vi affido un dolce ciascuno; state attenti che non venga sciupato dalla formiche, dalle mosche, dai moscerini, dai gattti o dai topi”. I più cercarono di conservare il dolce in ogni modo; uno soltanto lo mangiò, lo digerì e ne trasse forza. Qual è il significato nascosto di questo? Che si conservino gli Insegnamenti Divini nei libri non è sufficiente, bisogna permeare il cuore di quegli ammaestramenti dolci come il nettare, digerirli e tradurli in azioni. Allora soltanto si può derivarne forza e felicità. Nel cuore, voi dovreste fare tesoro di tutti gli insegnamenti sacri che udite, leggete e comprendete. Qualunque cosa tesaurizzate nel cuore dovete metterla in pratica nella vita; così solamente raggiungerete il compimento. Mangiare non basta, bisogna digerire ciò che si mangia; in modo simile, ascoltare e leggere non basta, bisogna mettere in pratica e sperimentare nella vita quotidiana. Le Gopi pregavano costantemente Krshna:
Oh Krshna! Suona il Tuo flauto dolcissimo
e spargi i semi dell’Amore
nel deserto dei cuori che ne sono privi.
Fa’ che la pioggia dell’Amore cada sulla terra
e faccia scorrere i fiumi dell’Amore.
Per colpa della mancanza di amore, il cuore dell’uomo è diventato desolato come un deserto.
L’acqua della pioggia viene assorbita dalla sabbia;
se cade sull’argilla diventa dolce,
se cade in un’ostrica diventa una perla e brilla luminosa.
Similmente, la devozione brilla in una persona a seconda di quanto ella meriti.
Che si tratti della via del mondo, di quella scientifica o spirituale, si ottiene il risultato desiderato solamente quando il cuore è puro. Tutte le pratiche spirituali puntano alla purificazione del cuore e tutti devono impegnarsi ad incarnare questo principio sacro dell’Amore. L’amore non caratterizza la Natura, è al di là di essa; l’amore non è contenuto nella Natura, la contiene e, similmente, non è contenuto nell’universo, è l’universo ad esser contenuto nell’amore.

Cosa denota il fatto che Io tenga questo fazzoletto nella mano? Significa che la mano è più grande del fazzoletto. Se voi diceste che l’Amore è contenuto nell’universo, significherebbe che l’universo è più grande dell’Amore mentre, in realtà, non è così. L’amore è più grande dell’universo, non è in sottordine a questo mondo visibile; questa è la realtà, il mondo stesso è sotto il controllo dell’Amore. La Creazione, il sostentamento e la dissoluzione, il tempo, la causa e l’effetto sono tutti contenuti nell’amore. Al di fuori dell’Amore, in questo mondo, tutto è fisico ed effimero. Quanto durerà questo corpo? Questo corpo è temporaneo ed anche l’amore relativo ad esso è momentaneo e passeggero. Solamente il Principio dell’Atma, Brahma o Hridaya è vero ed eterno. Riconoscere questo Principio vero ed eterno dell’Amore è il dovere primario dell’uomo.
L’Amore puro non è altro che l’Atma.
Oggi il mondo sembra una persona malata di una affezione incurabile; dovunque guardiate, trovate irrequietezza e agitazione e, dovunque andiate, trovate ingiustizia, tradimento, disonestà e pratiche malvagie. Tutto questo è contrario al Principio dell’Amore. Soltanto l’Amore è vero, permanente, onnipervadente e dispensatore di beatitudine verso tutti quindi sperimentare la Beatitudine Eterna è possibile solamente tramite l’Amore. L’Amore è il principio che unifica il corpo, la mente e lo spirito. L’amore terreno è relativo al corpo, alla mente e, fino ad un certo livello, all’intelletto ma l’Amore atmico li trascende tutti e tre. Che cos’è l’Atma? Esso non ha forma, si manifesta in forma di Beatitudine; in effetti, l’Amore sacro, puro, altruistico, privo di attributi, di ego e di forma non è altro che l’Atma. Un Amore simile si può solamente sperimentare. Prendete lo zucchero: qual è la sua forma? Sembra sabbia bianca ma se chiedete quale sia la forma della dolcezza, nessuno può dare una risposta adatta. La dolcezza non ha forma, la si può solamente sperimentare tramite il gusto. Noi sperimentiamo l’amore in molti modi nel mondo; in questo amore terreno c’è immanente anche l’Amore vero ed eterno. Ciò che è temporaneo svanirà presto, ciò che è eterno è la Realtà innata. Voi dovete indagare su questo Principio dell’Amore in molti modi. L’Amore vero si riferisce al Sé mentre quello terreno si indirizza al corpo, alla mente e all’intelletto. A causa dell’unione e separazione, questo amore secolare provoca felicità e sofferenza; anche se è amore per Dio, esso causa sofferenza quando vi sentite separati da Lui. Se maturate l’Amore atmico, non soffrirete neppure nella separazione.
Ottenere la Pace tramite l’Amore.
Ci sono quattro tipi di amore: Svartha Prema, Samanjasa Prema, Parartha Prema e Yathartha Prema. Svartha Prema può essere paragonato a una lampadina in una stanza: la sua luce è limitata a quella stanza, esso non può illuminare all’esterno. Samanjasa Prema si può paragonare al chiarore della Luna che è presente dovunque ma non è molto splendente. Parartha Prema è come la luce del sole: molto brillante ma non permanente perché, dopo il tramonto, il sole non si vede e si pensa che non ci sia. In realtà, il sole non sorge né tramonta; nello stesso modo, dire che Dio si incarna quando il Dharma scompare dalla faccia della terra è sbagliato: il Dharma non scompare mai.
Oh Arjuna!
Allorquando ci sia un declino del Dharma
e l’Adharma prenda forza,
Io Mi incarno sulla Terra.
(Yada Yada Hi Dharmasya Glanir Bhavati Bharata, Abhyutthanamadharmasya Tadatmanam Srujamyaham)
Qui “declino del Dharma” non indica la sua scomparsa ma una diminuzione della sua osservanza. Qual è il significato di “Glanir Bhavati”? L’espressione indica che il Dharma non è visibile ma non che smette di esistere; al tramonto, noi pensiamo che il Sole non ci sia ma la realtà è che non è visibile a noi, è visibile in un'altra parte del mondo. Similmente accade che la gente pensi che il Dharma non esista più quando diventa invisibile. Il quarto tipo di Prema è il Yathartha Prema che è presente dentro e fuori da ogni luogo, in tutti i tempi e in tutte le circostanze; è questo che i Veda descrivono come “Quel Dio onnipervadente è presente dentro e fuori”. Esso illumina egualmente il mondo interiore e quello esteriore. Questo Amore atmico non viene e non va, non cresce e non diminuisce, non perisce mai: è eterno. Voi dovreste cercare di sperimentare questo Amore che non c’è bisogno di andare a cercare, che non si riceve come un dono dagli altri né si compra in alcun luogo; Esso è assolutamente presente in voi e dappertutto ed è descritto come “Con mani, piedi, occhi, teste, bocche e orecchie che pervadono ogni cosa, Egli permea l’universo intero”. Quando sperimenterete questo Principio dell’Amore eterno e immortale, conoscerete la pace a tutti e tre i livelli, quello fisico, quello mentale e quello spirituale. La Pace si può raggiungere solamente tramite l’Amore. C’è una preghiera che dice “Il Signore Vishnu, che ha un loto che emerge dall’ombelico, si adagia serenamente su Adisesha……”; qual è il suo significato profondo? Il Signore, nonostante sia disteso su un serpente che ha mille teste, è sempre sereno; come può rimanere in questo stato di pace? Egli può sperimentare la Pace perché ha sottomesso il serpente dalle mille teste ma l’uomo di oggi si è messo il serpente dei desideri terreni sulla testa, ecco perché ha sempre paura. Quindi è essenziale tenere sotto controllo i desideri e le tendenze materialistiche. Dove risiede il Signore Narayana? Egli risiede nel cuore di ognuno per cui nel cuore non dovrebbe esserci spazio per i desideri. Allora cos’è che alberga i desideri? E’ la mente, è la mente che si diletta di ogni tipo di malestro quindi, in primo luogo, volgetela verso il cuore. Come si può fare? Si può fare solamente tramite l’amore, non c’è altro modo; tutte le altre vie si dimostreranno inutili di fronte agli inganni della mente. Essa sembra essere onnipervadente ed è per questo che i Veda dicono “La mente è la base del mondo intero”. La mente è in sottordine al mondo che è a sua volta subalterno dell’Amore; se seguite il principale, cioè la via dell’amore, potete conquistare tutto il mondo.
Le relazioni secolari sono soltanto dei legami
Sugriva escogitò molti piani per conquistare Vali. Il suo ministro Hanuman non era uno qualunque, aveva un’intelligenza notevole che usò tutta nel cercare come sconfiggere Vali; egli comprese che era necessario fare amicizia con qualcuno più potente di Vali. Essere amici di persone meno potenti di lui non serviva ed è per questo che Sugriva sottopose Rama ad un esame per sapere se fosse più potente di Vali. Visto poi che Rama dette prova di essere molto più potente di Vali, fece subito amicizia con Lui credendo di poter sconfiggere Vali con il Suo aiuto. Una volta, Ravana andò da Vali per sfidarlo a duello ma quegli stava recitando le preghiere dell’alba e del tramonto e, affinché le sue preghiere non fossero disturbate, si mise Ravana sotto il braccio e continuò la sua recitazione. Il potere di Vali era tale da poter tenere sotto l’ascella il possente Ravana e sottomettere il suo ego. Vibhishana sopportò moltissima sofferenza e difficoltà per amore di Rama; era l’amore per Rama che gli concedeva forza grande. Durante la guerra tra Rama e Ravana, Rama e Lakshmana uccisero la maggior parte dei demoni (Rakshasa) guerrieri incluso Kumbhakarna e il figlio valoroso di Ravana. Quando pensarono che rimanesse solamente Ravana da sconfiggere, un demone possente entrò nel campo di battaglia al che Vibishana disse a Rama “Se puoi sottomettere lui, puoi conquistare Lanka facilmente; egli è molto più potente di Ravana stesso”. Rama ingaggiò una battaglia lunga e feroce con il demone senza poterlo sconfiggere; Egli era stanco e Vibishana, essendosene accorto, lo esortò da dietro: “Rama, questo non è il momento di rilassarsi; se porti la cosa alle lunghe, ti sarà impossibile sconfiggerlo. Ti dico questo per l’amore che ti porto”. Incitato da quel consiglio, Rama continuò la battaglia e uccise infine il demone. Quando il possente Rakshasa cadde a terra, Vibishana svenne. Dopo un po’ si rialzò, prese a cantare il Nome di Rama e rammaricandosi disse: “Svami, questa è una mia debolezza, mi vergogno. Avendo colmato il mio cuore con l’amore per Te, non avrei dovuto provare questa debolezza”. Rama gli chiese “Perché sei svenuto? Per quale ragione?” e Vibishana rispose: “Svami, quel guerriero possente era mio figlio; è stato a causa del dolore provocato dall’attaccamento fisico che ho mostrato questa debolezza”.
Come vedete, Vibishana era preparato a sacrificare la vita del suo stesso figlio per la vittoria di Rama; Egli chiese “Perché hai fatto questo? Non è un errore da parte tua? Avresti dovuto dirmi subito che era tuo figlio” e Vibishana rispose: “ Svami, chiunque fosse, era venuto muoverTi guerra e, in guerra, dare importanza a relazioni fisiche e attaccamenti non ha significato”.
Le relazioni con madre, padre, fratelli, sorelle e amici non sono reali.
Anche la casa e le ricchezze sono illusorie quindi
“Attenzione! Attenzione!”
Si tiene conto delle relazioni fisiche in guerra? Se uno qualunque dei nostri parenti viene per ucciderci, lo dobbiamo trattare come un nemico e non come un parente. Se il padre, la madre, gli amici o i parenti chiunque siano, sono contro Dio, non dobbiamo avere relazione con loro. Io mi sono affidato a Te e sono un Tuo servitore per cui devo impegnarmi per la Tua vittoria. Tutte le relazioni terrene sono effimere come bolle di sapone, sono destinate a finire in un istante: solamente il Tuo Amore è vero ed eterno”. Con un amore così profondo per Rama, Vibishana si impegnò moltissimo per la Sua vittoria. Tra voi e Dio, dovrebbe esserci un legame indissolubile d’amore. Qualunque valore diate alle relazioni terrene, esse sono solamente dei legami. Le relazioni tamasiche sono come catene di ferro, quelle ragiasiche come catene di rame e quelle sattviche come catene d’oro; sia di ferro, di rame o d’oro, una catena è comunque una catena che vi lega. I materiali come il ferro, il rame o l’oro, possono avere un valore ma il legame non ne ha, non ci deve essere nessun legame neppure se è sattvico. Bisogna aspirare solamente all’Amore di Rama che è puro e immacolato. Vibishana diffuse questo Principio Divino d’Amore dando esempio lui stesso; egli era l’amico sattvico di Rama mentre Sugriva era il Suo amivo ragiasico e Jambavan quello tamasico. Vibishana, sebbene appartenesse al clan dei rakshasa, si abbandonò a Rama con sentimento puro e sattvico. Lo splendore dell’Amore si trova solamente nei sentimenti così puri e sattvici e questo Amore così sacro non si può misurare, non si può descrivere, non c’è lingua che possa esprimerlo.
L’Amore non è qualcosa che sia caduto dal cielo o emerso dalla terra o dagl’inferi:
esso sboccia nel cuore quando l’ignoranza è distrutta.
Questo è l’insegnamento di tutti i testi sacri.
Ottenete la gemma inestimabile dell’Amore
L’Amore non ha nascita né morte, è onnipresente, risplende nel cuore quando tutti i sentimenti terreni ne sono rimossi; questo è l’insegnamento principale dei Veda. Descrivere questo Amore non è possibile. Narada usava molti aggettivi per descriverlo non potendo comunque darne un’immagine completa. Egli diceva: “Avendolo ottenuto, l’essere umano raggiunge la soddisfazione totale, il compimento, l’estasi e la beatitudine”. L’Amore è una gemma senza prezzo, nessuno può stimarne il valore. Mira cantava “Io ho trovato il gioiello del Nome Divino”. Dove potete trovare questa gemma inestimabile? In quale mercato? Neppure le pietre preziose comuni vengono messe in mostra all’esterno, sono conservate al sicuro in una cassaforte e mostrate solamente a coloro che le possono comprare. Dove è reperibile questo tesoro incalcolabile dell’Amore? Non lo potete acquistare come un qualunque oggetto utile al mercato, si trova soltanto presso Dio che ne è l’incarnazione, al mercato dell’Amore e nel negozio dell’Amore. Dio ne è l’Unico Possessore per cui soltanto da Lui si può ottenere. Voi potete stimare il valore di tutti i gioielli del mondo ma nessuno può stimare quello della gemma dell’Amore; descrivere questo Principio glorioso, eterno, sacro e inestimabile dell’Amore è impossibile quindi non sottovalutatelo e non consideratelo come una cosa ordinaria con il rischio di perderlo. Una volta perduto, non lo si può più riacquistare.
Avendo raggiunto la vicinanza di Sai, non gettate al vento questa occasione d’oro, fatene l’uso migliore. Se perdete questa opportunità di servire i Piedi di Loto del Signore di Parthi, non la otterrete mai più; Egli genera in voi la devozione, vi concede la forza e vi dona infine la Liberazione. Non rovinatevi dando ascolto ai discorsi malvagi degli altri: venite da Lui e ricevete il Suo Amore.
Bhagavan ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan “Prema mudita manase Kaho……”
Dal Discorso di Bhagavan nella Sai Kulvant Hall
a Prasanthi Nilayam il 27 Luglio 1996