DISCORSO DIVINO

L’Amore è la Forma vera di Dio

27 maggio 1996

La vita nel mondo è transitoria e lo sono anche la gioventù e la ricchezza, la moglie e i figli; solamente la verità e il buon nome sono duraturi. Non cercate le colpe degli altri. La vita umana è temporanea come una bolla d’acqua; anche la gioventù e la ricchezza sono transitorie come nuvole che passano. Neppure le relazioni sono permanenti nel mondo; le sole cose che non passano sono la verità, la rettitudine e la buona reputazione.
Nessuno porta con sé alcuna ricchezza quando nasce dal ventre della madre
né la tiene stretta quando si diparte da mondo;
anche un milionario deve mangiare del cibo normale, non può mangiare oro.
Si possono ammassare ricchezze ed esserne orgogliosi ma non le si può portare oltre la morte.
Voi continuate nascondere il denaro e lo custodite in banca senza fare atti di carità:
chi sa cosa ne sarà quando lascerete il mondo?
Le virtù sono i vostri migliori ornamenti
Dalla nascita alla morte, l’uomo fa molti tentativi di ottenere la felicità ma se ne parte infine a mani vuote. Il mondo sta affrontando molti problemi perché la disonestà, l’ingiustizia e la condotta sconveniente sono in aumento; in effetti, il mondo è sull’orlo di una catastrofe per colpa dell’aumento delle tendenze demoniache. In questa situazione, solamente gli studenti hanno la capacità di restaurare la pace e l’ordine nel mondo, solamente loro possono assicurare la pace e la sicurezza non solamente in India ma anche in tutto il mondo. A causa del Kali Yuga, la rettitudine (Dharma) sta diminuendo in Bharat e Io spero che i giovani uomini e donne decidano di cacciare le forze malefiche di Kali, sostenere la Verità e la rettitudine facendo rivivere le tradizione antiche di Bharat che fu anche depositaria di una grande ricchezza spirituale.
Studenti!
Quando voi non procedete negli studi, i vostri genitori sono dispiaciuti ma la Madre India si sentirà migliaia di volte più triste se non progredite sul cammino della moralità, dell’etica e della spiritualità; dovete ricordarlo sempre. Tutti coloro che voi considerate maggiori e guide furono anch’essi studenti un tempo; gli studenti di oggi sono i cittadini, i maggiorenti e le guide di domani. Come voi vi aspettate che le vostre guide siano ideali, dovete comportarvi in modo ideale e realizzare i vostri sogni e aspirazioni ma i giovani moderni imitano la cultura estera; se si osserva il loro modo di parlare, il comportamento e l’abbigliamento, si ha l’impressione che cerchino di ornarsi di gioielli presi a prestito. Per quanto potrete essere felici ornandovi con gioielli prestati? Dovete invece sforzarvi di acquisire i gioielli delle virtù ed essere felici di adornarvene.
Studenti!
In nome delle mode, vi state comportando in modo perverso, state seguendo ciecamente le fantasie e i capricci delle vostre menti instabili. Questa non è la cultura di Bharat. Per quanto potrete seguire le tradizioni e le maniere prese a prestito da altre nazioni? Non affidatevi a culture importate, seguite la cultura sacra di Bharat che è la terra del merito, della spiritualità e della rettitudine. E’ una grande fortuna per voi che molte anime nobili e Avatar siano nati in questa terra sacra per salvaguardare e favorire la sua cultura innata. La tolleranza e l’empatia sono state gli obiettivi principali del popolo di Bharat; come sono uscite oggi da Bharat tutte queste qualità nobili?
L’egoismo è causa di conflitti e dissensi.
Durante i quattordici anni di esilio dei Pandava nella foresta, un giorno Krshna visitò il loro eremitaggio e chiese a Dharmaja, che era l’unico presente, dove fossero il suoi fratelli. Il cuore di Dharmaja era sempre colmo del sentimento della rettitudine; in ogni momento e in tutte le situazioni, la sua mente era focalizzata su Dio. In effetti, tutti i Pandava erano incarnazioni della pace e della rettitudine. I Kaurava insultavano malvagiamente questi fratelli dal cuore nobile in molti modi senza però che essi abbandonassero il cammino della verità e della rettitudine. Rispondendo alla domanda di Krshna, Dharmaja disse “ Krshna! I miei cento fratelli sono a Hastinapur e quattro altri sono andati nella foresta a lavorare” al che Krshna, fingendosi sorpreso da questa risposta, disse: “Sei fuori di testa? Non è vero che voi siete solamente cinque fratelli? La tua affermazione secondo cui cento tuoi fratelli sono a Hastinapur è assolutamente priva di significato”. Allora Dharmaja replicò: “I Kaurava non sono miei fratelli? Finché c’è unità, amore, tolleranza ed empatia, noi siamo centocinque fratelli; quando dobbiamo affrontare un nemico esterno, siamo uniti anche se noi cinque e loro siamo separati quando sorgono delle divergenze”. Dovreste comprendere il significato interiore di questa affermazione a proposito della situazione che prevale oggi nella società; a causa di mancanza di unità e dell’accendersi di conflitti e dissensi nel mondo di oggi, tutti i partiti e le comunità sono divisi, ognuno mira al proprio interesse egoistico con il risultato che ci sono molte fazioni nello stesso partito e molte divisioni nella stessa comunità. Gli individui sono diversi ma il Principio Atmico è lo stesso in tutti. A causa della mancanza di unità nella società, questo Kali Yuga è diventato un Kalaha Yuga (era dei conflitti), i conflitti sono in aumento ogni giorno, c’è mancanza totale di empatia e tolleranza tra gli individui, c’è odio tra uomo e uomo, tra villaggio e villaggio, tra regione e regione, tra Stato e Stato. Come può esserci pace e sicurezza nel mondo in una situazione simile? Oggi, ci sono molte divergenze anche in seno alle famiglie. Quanta forza c’è nell’unità! Eppure la gente la distrugge con il risultato che nell’uomo c’è una totale mancanza di umanità.
Tulasidas propugnò il Principio di Unità.
Nel comporre il Ramayana, Tulasidas era completamente perso nella contemplazione di Rama per cui scrisse la frase “Hetu Krisanu Bhanu Himakar Ko (Il Nome sacro di Rama rappresenta il fuoco, il sole e la luna)”; in verità egli non la scrisse, la pensò e la trovò già scritta quando riaprì gli occhi. Krisanu significa fuoco, Bhanu indica il Sole e Himakar si riferisce alla Luna. Il significato di questa affermazione è “Oh Rama! Tu sei l’incarnazione del fuoco, del Sole e della Luna”. Senza il sole, la luna e il fuoco, il mondo non potrebbe esistere, nessuno lo può negare si tratti di uno che crede in Dio, di un ateo, di un mendicante, di uno che cerca il piacere o di un rinunciante. In effetti, il fuoco, il Sole e la Luna sono le manifestazioni dirette della Divinità. Cosa fanno? Causa della nascita dell’uomo sono tre cose: una è l’ignoranza, secondo è il peccato e terza è l’afflizione. Il fuoco della conoscenza è necessario per disperdere l’oscurità dell’ignoranza e non solo questo: il fuoco della conoscenza riduce in cenere i vostri peccati. Il Sole distrugge le tenebre dell’illusione e dell’afflizione: quando il Sole brilla, l’oscurità scompare. La Luna calma l’agonia dell’afflizione, distrugge persino i peccati. In apparenza, tra il Sole e la Luna c’è una grande differenza ma tra loro c’è anche una relazione intima. La Luna non brilla di luce propria, riflette quella del Sole; mentre la luce del Sole è brillante e calda, quella della Luna è fresca e meno sfolgorante. La luce è la stessa ma in un caso è calda e nell’altro è fresca. Il nostro intelletto rappresenta il Sole, la mente simboleggia la Luna; è per questo che i Veda dichiarano che “ La Luna nacque dalla mente e il Sole dagli occhi dell’Essere Supremo”. La mente è il riflesso della Luna e la Luna è il riflesso della mente. Il Sole è la sorgente del potere della luce dei nostri occhi ed è il simbolo del potere dell’intelletto. Dov’è il fuoco? Esso è presente nello stomaco come fuoco digestivo (Jatharagni) ed è anche presente come fuoco dell’afflizione e del peccato (Tapagni e Papagni). Gli studenti lo sanno benissimo; essi cantano “Brahmarpanam Brahma Havir” prima di consumare il cibo. La maggioranza di loro non sa dove Brahman risieda; essi cantano questo verso che considerano una pratica abitudinaria nel convitto ma Dio da una risposta da dentro: “Io sono presente in tutti gli esseri nella forma del fuoco digestivo. Voi non avete bisogno di cercare dove Io effettivamente risieda, Io sono presente nel vostro stomaco nella forma del potere digestivo, digerisco il cibo che mangiate e vi do il nutrimento necessario”. C’è un altro esempio per spiegare il significato di questa affermazione di Tulasidas “Hetu Krisanu Bhanu Himakar Ko”. Nel Nome Divino di Rama, Ra sta per Tat, Aa indica Asi e Ma rappresenta Tvam; quando Tat,Tvam e Asi sono insieme, abbiamo il grande aforisma vedico Tattvamasi (Quello tu sei) il che significa che voi e Io siamo uno. Questo è il principio di unità che Tulasidas insegnò al mondo. Molte anime nobili nacquero in questa terra di Bharat per insegnare questo principio di unità e installare la Divinità nel cuore di tutti. Al fine di comprendere questo principio elevato, voi dovete colmare il vostro cuore di non-violenza. Se maturate lo spirito della non-violenza, vedrete il mondo intero come la manifestazione di Rama.
Liberatevi delle qualità malvagie e portate a manifestazione il Principio Atmico.
Non sprecate la vita ignorando Dio per correr dietro ai piaceri momentanei. Per quale ragione siete incapaci di comprendere questa verità? Ogni studente e ogni uomo hanno questa conoscenza ma non usano il potere della discriminazione per metterla in pratica correttamente; è per questo che oggi l’uomo è in una condizione miserevole. Egli sta sprecando la sua vita sacra, nobile e lunga nel perseguire i piaceri momentanei. Per questo, Shankara ammonì:
Non siate orgogliosi della ricchezza, della progenie e della gioventù:
l’onda del tempo può distruggerle in un istante.
Il corpo va incontro a cambiamenti continui e il principio vitale può abbandonarlo in qualunque momento; perché vi attaccate a un corpo così temporaneo e sprecate la vita? Liberatevi delle qualità malvagie, dei pensieri corrotti e delle intenzioni malevoli, praticate la non-violenza. Cosa significa non-violenza? Ahimsa significa non ferire gli altri con i pensieri, le parole e le azioni. Non abbandonate mai l’unità di pensieri, parole e azioni neppure per un momento; soltanto quando manterrete l’unità di pensieri, parole e azioni in tutti i vostri impegni il Sentimento Divino si manifesterà in voi. Il principio della non-violenza è molto sottile, molti non ne comprendono il significato corretto. Anche mangiare più cibo del necessario costituisce violenza. Perché? Mangiando troppo, vi danneggiate. Anche il parlare non necessario costituisce violenza; parlate solamente quanto serve. Questo è Ahimsa. Se fate un uso distorto delle facoltà che Dio vi ha dato, tutta la ricchezza, il potere e la posizione diventano privi di significato. Voi non siete capaci di manifestare il Principio Atmico infinito perché siete presi da scopi terreni insignificanti.
Nessuno può evitare le conseguenze delle sue azioni.
Ravana non mancava di ricchezze; in effetti, tutta Lanka era fatta d’oro. Non gli mancava niente al mondo: aveva la forza fisica, il potere della ricchezza e un esercito grande. Inoltre acquisì grande potere facendo penitenza ma, nonostante tutto questo, perse tutto a causa dei desideri carnali. Hanuman si fece catturare dai demoni per entrare nella corte di Ravana e insegnargli qualcosa. Quando i demoni gli chiesero chi fosse, egli rispose nel modo più modesto e gentile “Io sono il servitore di Rama”. Prima di allora, i demoni non avevano mai visto una scimmia a Lanka per cui uscirono tutti dalle case curiosi di vederlo. Hanuman era molto virtuoso e valoroso eppure si fece catturare dai demoni al fine di mostrare a Ravana la via della bontà. Egli pensò: “Non posso entrare nella corte di Ravana a meno che non mi faccia catturare dai demoni affinché mi portino da lui. Quando arriverò davanti al lui, potrò parlargli e mostrargli la via da seguire”. I demoni gli legarono mani e piedi con delle corde e lo portarono alla corte di Ravana. Hanuman notò che il re era seduto su una piattaforma elevata mentre egli era in piedi più in basso e pensò che il fatto che un servitore del Signore Rama si trovasse in una posizione inferiore a quella del Suo avversario fosse un insulto per Lui quindi si costruì un sedile più alto di quello di Ravana allungando la propria coda e avvolgendola in spire. Ravana lo interrogò: “Oh scimmia! Tu hai distrutto il nostro giardino. Perché sei venuto qui?” Hanuman rispose: “Ho permesso a tuo figlio Indrajit di catturarmi con lo scopo di darti una lezione. Oh malvagio! Accecato dalla concupiscenza, stai causando inenarrabili sofferenze a Sita che è la madre dell’universo; con i pensieri malvagi, ti stai rovinando la vita. Cosa è accaduto a tutto il tuo potere di austerità? A cosa serve la tua vita se non sai controllare la mente e i sensi? Come dovrebbe essere un re? Chi non ha il controllo dei sensi non può essere chiamato re; un re vero deve essere un esempio e guadagnarsi un buon nome. Tu hai commesso il peggiore dei peccati”. Incapace di sopportare l’insulto, Ravana scoppiava di rabbia e ordinò ai soldati di dar fuoco alla coda di Hanuman essendo quella parte del corpo molto cara alle scimmie. I demoni sono solitamente sciocchi e ignorantoni, non sanno prevedere le conseguenze delle loro azioni. Allora Hanuman disse a Ravana:
Oh malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa.
Questa Lanka non ti appartiene più. Ascolta le mie parole con molta attenzione:
tu non hai usato il potere della discriminazione
e hai commesso un delitto per cui morirai presto.

Oh malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa.
Sita è la Madre dell’universo ed è anche tua madre;
tu hai rapito la Madre dell’universo commettendo un peccato enorme.
Il Signore Rama taglierà tutte le tue teste con una sola freccia.

Oh malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa.
Non sapevi che questo fosse un atto peccaminoso da cui avresti dovuto astenerti?
I tuoi soldati hanno dato fuoco alla mia coda con cui io vado a incendiare tutti i palazzi di Lanka
e poi riprendo tranquillamente la mia strada.

Oh malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa.
Ho lasciato che tuo figlio Indrajit mi catturasse
perché volevo vedere la tua corte e le tue dieci teste.
Perché dovrei ripetertelo ancora? Tu hai perduto il diritto di vivere.

Oh malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa.
Nessuno può evitare le conseguenze delle sue azioni.
Ognuno deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni chiunque egli sia.
Nessuno può sapere cosa gli riservi il futuro ma questo è sicuro:
tutti devono raccogliere le conseguenze delle loro azioni.
Anche il possente Rama patì la separazione dalla consorte Sita e pianse come una persona comune.
Anche i potenti Pandava dovettero andare in esilio e vivere nella foresta.
Le azioni buone portano buoni frutti e quelle cattive ne producono di cattivi quindi bisogna fare sempre azioni buone. Com’è l’azione è il risultato, com’è il cibo è il rutto, com’è la farina è il pane. Alcune azioni producono un risultato immediato mentre altre impiegano alcuni giorni, mesi, anni o persino ere per dare un risultato. Se, per esempio, vi tagliate un dito con un coltello, il sangue sgorga subito; qui l’azione e il suo risultato sono simultanei. Similmente, se scivolate e cadete da una scala, vi fratturate immediatamente; la caduta e la frattura accadono nello stesso tempo. Il cibo che consumate impiega almeno due o tre ore per essere digerito; qui c’è un intervallo di alcune ore tra l’azione e il risultato. Il seme che seminate nel terreno non produce un germoglio immediatamente, impiega due o tre giorni; poi il germoglio necessita di alcuni anni per diventare un albero e dare frutto. Non si può raccogliere il frutto immediatamente dopo aver interrato il seme, ci vogliono alcuni anni. In modo simile, tutte le azioni dell’uomo sono destinate a dare un risultato in pochi momenti, in qualche ora, negli anni o persino dopo alcune ere. C’è però il modo di evitare le conseguenze del proprio agire: maturando amore vero per Dio, si può scampare da ogni tipo di sofferenza. Al fine di meritare l’Amore di Dio, bisogna comprendere che il Signore è l’abitante di tutti gli esseri e agire di conseguenza.
Dio risiede nel cuore di tutti.
L’uomo deve capire questa verità: Dio è nel cuore di tutti gli esseri. Possono esserci differenze nei nomi e nelle forme ma i cinque elementi sono gli stessi per tutti; questa verità dovreste imprimerla nel cuore. Per capire questo Principio di Unità, si deve condurre un’indagine appropriata. Non pensate che vi siano molti dei; nello stesso modo, non puntate l'attenzione sulle differenze tra gli individui. Tutti sono uno, Dio è uno, “Un solo Dio ha molti nomi”; l’unico Dio si manifesta con nomi e forme differenti. Dio è la luce. Al fine di sperimentare questa luce della conoscenza di Dio, dovete intraprendere varie pratiche. Qui c’è una lampadina: cosa serve affinché essa dia luce? La si deve connettere ad un cavo elettrico ma fare semplicemente questo non è sufficiente, bisogna che la corrente elettrica passi nel cavo e la faccia risplendere. La Verità e l’Amore sono i veri Poteri Divini.
La Verità è Dio, l’Amore è Dio, vivete nell’amore. Dio è Uno senza un secondo.
Quando la corrente elettrica della Verità scorre attraverso il cavo della Rettitudine ed entra nella lampadina della Pace, si ottiene la luce dell’Amore (applauso). L’unione della Verità, della Rettitudine e della Pace produce la luce dell’Amore. L’Amore è la forma vera di Dio. Le semplici relazioni fisiche non si possono chiamare amore; l’amore vero scaturisce dal cuore.
Incarnazioni dell’Amore!
Qualunque cosa facciate, dovete ricordare sempre due cose: Dio è Verità e la morte è certa. Nessuno può evitare la morte; cos’è quindi che dovete tenere sempre in mente? Non osservate mai i difetti degli altri, trattate i loro grandi difetti come cose piccole e i vostri piccoli difetti come cose grandi; in questo modo non commetterete mai grandi errori.
Studenti!
E’ necessario che seguiate una via nobile nella vita. Cercate di sperimentare la Divinità anche nelle vicende della quotidianità. Ci sono due cose che dovete dimenticare: per primo, dovete dimenticare il male che vi hanno fatto; se non lo dimenticate e lo tenete nel cuore, maturerete una tendenza alla vendetta. In secondo luogo, dovete dimenticare il bene che avete fatto altrimenti nasceranno in voi delle aspettative di favori da parte di coloro che avete aiutato. E’ quindi necessario dimenticare il male ricevuto e il bene fatto; solamente così si acquisisce la purezza per sperimentare l’Atma e ottenere la Grazia di Dio.
Cartelli indicatori sulla via spirituale.
Voi pensate di fare grandi pratiche spirituali con la meditazione, le penitenze e lo yoga ma questi sono tutti relativi al corpo e alla mente che non sono permanenti; come può il risultato di queste pratiche essere permanente? Anch’esso è temporaneo. Voi potreste chiedere: “ Perché queste pratiche spirituali sono state prescritte?” Esse sono come cartelli indicatori sul percorso spirituale che vi mostrano il percorso giusto. Quando fate un viaggio, trovate per via i cartelli che vi indicano “Questa è la via per Dharmavaram, questa strada porta a Penukonda; Bengaluru è in questa direzione” e così via. Similmente, la meditazione, le austerità, la ripetizione del Nome, lo Yoga ecc. vi indicano solamente la strada, non sono la destinazione. Se vedete un cartello, non vi dovete sedere, dovete camminare nella direzione che esso vi indica. Con l’aiuto di questi cartelli indicatori, voi dovete fare il viaggio verso Dio. Dov’è Dio? “Le Sue mani e i Suoi piedi sono dovunque……” Egli è dovunque guardiate. Se continuate con le pratiche spirituali, alla fine sperimenterete questa verità. L’attaccamento al corpo è un grosso ostacolo sulla strada che conduce a sperimentare questa verità e porta a molti altri attaccamenti quindi riducete gradualmente l’attaccamento al corpo e i desideri. E' così che Hanuman divenne un servitore caro al Signore Rama e infine realizzò la sua unità con Lui. Ogni poro della sua pelle era colmo del Nome Divino di Rama; egli comprese di non essere diverso da Rama e che Rama non era diverso da lui. Una volta Rama gli chiese “In che modo ti rapporti a Me? “ e Hanuman rispose: “Svami, io sono il Tuo servitore al livello fisico e il Tuo riflesso al livello mentale ma, al Livello Atmico, Tu ed io siamo Uno. Sono solamente il corpo e la mente che mi ostacolano nel raggiungere l'unità con Te”. Voi potete comprendere questo benissimo. Si costruisce una casa con una stanza da letto, un bagno, una cucina, un salotto, una sala da pranzo e un ripostiglio; tutte queste stanze appaiono separate perché tra di loro ci sono molte pareti ma, eliminando queste divisioni, si ottiene un salone spazioso. Similmente, a causa delle pareti dell'attaccamento al corpo, si notano molte diversità tutto intorno ma, se tale attaccamento viene abbandonato, tutto diventa Uno.
Il corpo umano è come un forte circondato da sette muraglie, con al centro un giardino.
Chi ha una visione esteriore non sa come entrare nel giardino che simboleggia il Principio Atmico;
il solo mezzo per entrarvi è il Namasmarana che disperde l'oscurità dell'ignoranza e indica la via giusta.
La luce dell'Atma si accende con lo stoppino della verità e l'olio della rettitudine.
Quando questa luce si spenge, la ricchezza, le relazioni e i possedimenti terreni non vi seguono.
La vita terrena è come un albero e i desideri dell'uomo per i piaceri dei sensi sono le corde che lo legano al tronco.
Egli si libera da questo legame quando matura il senso del distacco e comincia a vivere una vita spirituale.
Sviluppate in voi il desiderio di amare Dio.
Quando i desideri crescono, la felicità diminuisce quindi riducete i desideri e incrementate l'amore per Dio; la vostra felicità cresce con l'aumentare dell'amore per il Signore. La felicità è tanta quanto è l'amore per Dio e, nello stesso modo, decresce per quando quest'ultimo diminuisce. La felicità vera non si trova nel soddisfacimento dei desideri terreni. Ecco un esempio che potere cominciare a mettere in pratica da stanotte stessa o da domani mattina: se bevete sei tazze di tè e fumate venti sigarette al giorno, la vostra intelligenza diminuisce. La forza di volontà dipende dalle azioni che si fanno: da domani, bevete due sole tazze di tè e fumate cinque sole sigarette. Dopo dieci giorni, una tazza di tè e una sigaretta vi appagheranno dopodiché potrete eliminarle ambedue. Voi stessi noterete come il potere del vostro intelletto fiorirà e anche la memoria migliorerà. Man mano che lasciate crescere i desideri, la forza della memoria scema e perdete anche la capacità di concentrarvi; se riducete i desideri, il potere di concentrazione cresce quindi “Meno bagaglio e più comodità rendono piacevole il viaggio”. Riducete il bagaglio dei desideri: soltanto così otterrete la felicità vera. C'è un solo desiderio che dovete sviluppare: il desiderio di Dio che è il solo che doni la pace.
Bhagavan ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan “Prema mudita manase kao........”
Dal Discorso di Bhagavan nella Sai Kulvant Hall il 29 Luglio 1996