DISCORSO DIVINO

Manasa Bhajare Guru Charanam

1 gennaio 1953

La fede è il segreto del successo spirituale

Voi sapete che, quando ero a Uravakonda alla scuola superiore, un giorno venni via, gettai i libri e dichiarai: “Io ho il Mio lavoro che Mi aspetta”. Il Pandit Telugu vi ha raccontato il fatto di quella sera nel suo discorso. Quel giorno, quando Mi rivelai pubblicamente come Sai Baba, il primo canto che insegnai alla gente riunita nel giardino in cui andai dalla casa di Seshama Raju fu

Manasa Bhajare Guru Charanam

Dustara Bhava Sagara Taranam.

Io ho chiamato tutti coloro che soffrono nel ciclo interminabile della nascita e della morte ad adorare i piedi del Guru, il Guru che annunciò Se Stesso e venne di nuovo per prendere su di Sé il fardello di quelli che cercarono rifugio in Lui. Questo fu proprio il Mio primo messaggio all’umanità: “Manasa Bhajare: Adorate nella mente!” Io non ho bisogno delle vostre ghirlande di fiori e frutti, cose che comprate per un’anna (un sedicesimo di rupia) o due; esse non sono genuinamente vostre. Datemi qualcosa di vostro, qualcosa di pulito e profumato di virtù e innocenza, lavato nelle lacrime del pentimento! Le ghirlande e i frutti che portate come elementi di scena sono una esibizione della vostra devozione. I devoti più poveri, che non possono permettersi di portarli, si sentono umiliati, sono addolorati per non avere mezzi, non possono dimostrare la loro devozione nel modo grandioso in cui voi lo state facendo. Insediate il Signore nel vostro cuore e offriteGli i frutti delle vostre azioni e i fiori dei vostri pensieri e sentimenti nascosti; quella è l’adorazione che Io gradisco di più, la devozione che preferisco.

Rieducazione dell’uomo in tutte le ere

Nei negozi, le cose sono tenute in contenitori separati e ogni negozio si specializza in qualche articolo o tipo particolare di articoli ma, in una mostra, centinaia di espositori si riuniscono per offrire tutti i tipi di articoli disponibili per cui c’è un grande addobbo di vetrine, di composizioni e messe in mostra. Generalmente, in tutti questi giorni, Io ho dato consigli individuali rispondendo a domande personali come i contenitori che ci sono nei negozi. Per voi, questo “discorso” di oggi è una esperienza nuova; oggi Io mi rivolgo a un’assemblea. Per voi è una cosa nuova ma non lo è per Me; Io ho dato consigli a folle grandi in passato anche se non in questa Forma. Dovunque il Senzaforma (Nirakara) diventi l’Uno con Forma (Sakara), deve compiere la Missione; Egli lo fa in modi diversi ma lo scopo unico, la rieducazione dell’uomo, persiste in qualunque era. I primi sedici anni di questa Vita sono stati, come vi ho detto spesso, il periodo in cui i Giochi del Bambino Divino (Bala Lila) hanno predominato e i sedici seguenti sono stati usati per la maggior parte per i Miracoli (Mahima) al fine di dare gioia (Santosha) a questa generazione. La gioia e la soddisfazione sono sensazioni che durano poco; voi dovete cogliere questo stato d’animo e farne un possesso permanente: Beatitudine (Ananda). Dopo il trentaduesimo anno, Mi vedrete sempre più attivo nell’impegno della Istruzione Spirituale (Upadesha) per insegnare all’umanità che sbaglia e dirigere il mondo sulla strada della Verità, della Rettitudine, della Pace e dell’Amore (Sathya, Dharma, Santhi e Prema). Io non ho deciso di escludere i Giochi e i Miracoli dalla Mia attività dopo questo, dico semplicemente che la restaurazione del Dharma, la correzione della tortuosità della mente umana e il ricondurre l’umanità alla Religione Eterna Universale (Sanathana Dharma) sarà il Mio Lavoro da lì in poi. Non fatevi sviare dal dubbio e da argomenti vani, non discutete su “come e se” Io posso fare tutto questo; anche i mandriani di Brindavan dubitavano del fatto che il ragazzino cresciuto tra loro potesse sollevare il monte Govardana (Govardhanagiri) e tenerlo in alto! La cosa aveva bisogno della loro fede e ancora più fede.

Il segreto del successo spirituale

Una volta, Krishna e Arjuna camminavano per una strada non coperta da alberi. Vedendo un uccello volare, Krishna chiese al cognato: “E’un colombo?”Egli rispose: “Si, è un colombo”.Gopala chiese allora: “E’ un’aquila?”“Si, è un’aquila” fu la risposta pronta.“No Argiuna, a Me sembra un corvo; non è un corvo?Arjuna rispose immediatamente: “Scusa, è un corvo certamente”. Krishna rise e lo burlò per questo suo accondiscendere a qualunque suggerimento gli venisse dato ma Arjuna disse: “Per me le Tue parole hanno molta più importanza dell’evidenza che i miei occhi mi mostrano; Tu puoi farne un corvo, un colombo o un’aquila e quando dici che un corvo, deve essere tale”. La fede incondizionata è il segreto del successo spirituale. Il Signore ama non il devoto ma la sua devozione, ricordatelo. La Grazia del Signore è come la pioggia, acqua pura che cade egualmente dovunque ma cambia sapore a seconda del terreno attraverso il quale scorre; anche le parole del Signore sono dolci per alcuni e amare per altri. Le vie del Signore sono misteriose; Egli benedisse Vidura con le parole “Sii distrutto” e Dussasana con “Vivi per mille anni”; Egli significava che l’io di Vidura sarebbe stato distrutto e che Dussasana il malvagio avrebbe dovuto soffrire i mali e le tribolazioni di questo mondo per dieci secoli. Voi non conoscete le ragioni effettive delle azioni del Signore, non potete capire le motivazioni degli altri uomini che sono come voi pressoché in tutto, sono mossi dagli stessi motivi e hanno le stesse simpatie e antipatie! Eppure con quanta facilità scoprite i motivi dell’Uno che è molto ma molto al di sopra del livello dell’uomo! Come parlate e giudicate facilmente qualcosa che vi è estraneo come l’aria a un pesce!

Le afflizioni indicano la nascita di una Vita Nuova

Ci sono quattro tipi di persone:

-i “morti” che negano il Signore e dichiarano che esistono soltanto loro, indipendenti, liberi, autodeterminati e auto-diretti

-i “malati” che si rivolgono al Signore quando incontrano qualche calamità o quando si sentono temporaneamente abbandonati dalle fonti usuali di soccorso

-i “tardi” che sanno che Dio è il compagno e custode eterno ma lo ricordano soltanto a volte o quando l’idea è potente e incoercibile

-i “sani” che hanno fede stabile nel Signore e vivono sempre nella Sua presenza creativa e confortante.

Voi procedete dalla “morte” alla “vita” e dalla “malattia” alla “salute” attraverso l’esperienza delle avversità del mondo. Il mondo è una parte del tutto essenziale del curriculum dell’uomo; tramite l’agonia della ricerca nasce l’infante: la saggezza. I dolori sono utili, indicano la nascita della vita nuova. Dalla irrequietezza (Asanthi) voi ottenete la pace assoluta (Prasanthi), da questa raggiungete l’illuminazione spirituale splendente (Prakanthi) e, da quest’ultima, la Luminosità Divina Suprema (Paramajyothi). Questa alternanza di gioia e dolore è come il susseguirsi del giorno e della notte che sono gemelli, ambedue necessari per aumentare la fertilità del terreno, per attivare e rinnovare la vita. Sono come l’estate e l’inverno. Ci sono alcuni che Mi chiedono “Baba, rendi questa estate meno rovente!” ma nel calore dell’estate la terra assorbe dal Sole l’energia necessaria a produrre un raccolto abbondante quando arrivano le piogge.

Siate raggianti nella vostra Natura Effettiva

Il freddo e il caldo sono ambedue nel progetto di Dio; voi dovete soltanto saperlo e trattarli come preziosi. In Natura ci sono le piante spinose e quelle non spinose; il saggio conosce il valore di tutte, pianta quelle non spinose e le circonda con le altre in modo che ciò che coltiva ne sia protetto. L’attività può salvare come uccidere, è come il gatto che morde il micino per portarlo in bocca in un luogo sicuro e morde il topo per ucciderlo e mangiare. Diventate il gattino e il lavoro vi salverà come una madre amorevole, diventate un topo e siete perduti. Dio attrae a Sé l’individuo; avere questa affinità è la natura di ambedue perché sono la stessa Entità, sono come la calamita e il ferro; se però questo è rugginoso e coperto da strati di sporcizia, il magnete non lo può attrarre. Eliminate l’impedimento, è tutto quello che dovete fare; splendete nella vostra natura reale e il Signore vi attirerà nel Suo seno. Le prove e le tribolazioni sono i mezzi con cui vien fatta questa pulizia, questo è ciò per cui Kunti pregò Krishna: “Dacci sempre il dolore in modo che non Ti possiamo dimenticare mai”. Esse sono come la dieta e le altre restrizioni che il medico prescrive per incrementare l’effetto del farmaco del Canto del Nome del Signore (Namasmarana).

Non abbandonate la pratica spirituale (Sadhana)

Sai è amato da tutte le genti (Sarvajanapriya) per cui potete usare qualunque nome vi dia gioia. I gusti cambiano a seconda del temperamento e del carattere che uno si è formato durante le generazioni di attività come essere umano in questo mondo. Il proprietario di un bar va dal farmacista lì vicino a prendere una pillola contro il mal di testa mentre il farmacista, quando ha lo stesso disturbo, va al bar a prendere una tazza di caffè che pensa lo curerà; gli uomini sono così. I gusti delle persone sono diversi (Lokobhinna Ruchi): il Saggio (Jnani) dice “Tutto è in Dio (Sarvam Brahmamayam)”, uno yogi dice “Tutto è energia”, un Bhakta dice “Tutto è il gioco del Signore (Bhagavan)”. Ognuno percepisce in relazione al suo gusto e al progresso della pratica spirituale; non li deridete, non metteteli in ridicolo, sono tutti pellegrini sulla medesima strada. La pratica spirituale è assolutamente necessaria per controllare la mente e i desideri dietro ai quali essa corre. Se scoprite di non essere in grado di ottenere il successo, non abbandonate la Sadhana, applicatela con vigore maggiore perché è la materia in cui non siete stati promossi che richiede uno studio particolare, non è vero? La pratica spirituale porta la pulizia interiore come quella esteriore. Se indossate biancheria sporca dopo il bagno, non vi sentite rinfrescati, siete d’accordo? Non vi sentite rinfrescati neppure se indossate abiti puliti ma non vi lavate; sono ambedue necessari, la pulizia esteriore come quella interiore (Bahya e Bhava). I bambini credono alle vostre parole se dite che il poliziotto li prenderà o il fantasma li sculaccerà; essi sono pieni di fede e paura ma essendo diventati vecchi e avendo riempito la testa con ogni tipo di dottrine, dogmi, teorie e argomentazioni, ora voi dovete usare la discriminazione e scoprire Dio per la via difficile. Questo vi dico: tutte le creature devono raggiungere Dio un giorno o l’altro, per la via breve o quella lunga, non c’è modo di evitarlo.



Dal primo Discorso pubblico a Prasanthi Nilayam in occasione del giorno del Vijaya Dasami nel 1953