Settima incarnazione di Visnu, eroe dell'epica indiana cantato
nel Ramayana. E' l'Avatara che difese il Dharma in ogni istante
della Sua Vita, anche a costo di grandi sofferenze, tra cui la
rinuncia al trono e l'esilio nella foresta con Sita, Sua sposa, e
col fratello Laksamana.
Egli accettò tutto questo per dovere filiale, affinchè Suo
padre Dasaratha, re di Ayodhya, potesse mantenere una promessa
fatta alla Sua matrigna, che, con l'inganno, chiese la rovina di
Rama. Durante la permanenza nella foresta, mentre Egli era
assente, Ravana, Re del Lanka con un inganno riuscì a rapire
Sita e a tenerla prigioniera nella sua terra, ma Rama, con
l'aiuto dei Vanara, riusci' a liberarla e a distruggere Ravana e
tutti i Raksasa (demoni), combattendo la guerra ferocissima
narrata nel Ramayana.
Egli è denominato Ramacandra (splendente, fresco e silenzioso
come la luna), Janaki Jivana (anima di Sita, figlia di Janaka)
Raghu Nandana o Raghupati (discendente dalla stirpe dei Raghu).
E' anche definito Raghukula Bhusana (gioiello della stirpe del
Raghu), Dasaratha Nandana (figlio di Dasaratha), Ratnakara (gemma
preziosa). Come Krsna, viene chiamato coll'appellativo di
Ghanasyama (dalla carnagione scura come le nubi cariche di
pioggia). Inoltre Egli è il distruttore dei demoni (Danava
Bhanjana o Asura Nikandana), l'oceano di compassione (Karuna
Sagara), redime e salva i peccatori (Patita Pavana) ed è
eternamente senza macchia (Alakha Niranjana).