BHAGAVAD GITA

CAPITOLO 9

versi da 1 a 34

1 La conoscenza più confidenziale Dio, la persona Suprema, disse: Mio caro Arjuna, poiché non sei invidioso di Me, ti rivelerò la conoscenza più confidenziale e la sua realizzazione, grazie alla quale sarai liberato dalle sofferenze dell'esistenza materiale.
2 Questo sapere è il re di tutte le scienze, il più segreto dei segreti. È la conoscenza più pura, e poiché permette di realizzare con percezione diretta la propria vera identità, è la perfezione della religione. Tale conoscenza è eterna e si applica con gioia.
3 Coloro che non hanno fede nel servizio devozionale non possono raggiungerMi, o conquistatore dei nemici, ma tornano a nascere e a morire in questo mondo materiale.
4 Questo intero universo è pervaso da Me, nella Mia forma non manifestata. Tutti gli esseri sono in Me, ma Io non sono in loro.
5 Tuttavia niente di ciò chè creato è in Me. Guarda la Mia potenza mistica! Sono il sostegno di tutti gli esseri viventi, sono presente in ogni luogo, eppure non sono parte di questa manifestazione cosmica in quanto Io stesso sono la fonte della creazione.
6 Come il vento possente che soffia in ogni direzione rimane sempre nello spazio etereo, sappi che tutti gli esseri creati rimangono in Me.
7 O figlio di Kunti, alla fine di un'era tutte le manifestazioni materiali entrano nella mia natura, e all'inizio dell'era successiva, in virtù della Mia potenza, Io le creo di nuovo.
8 L'intero ordine cosmico è soggetto al Mio controllo. Per Mia volontà ogni volta si manifesta di nuovo, e sempre per Mia volontà alla fine è annientato.
9 O Dhananjaya, tutte queste attività materiali non possono legarMi. Sempre distaccato, Io rimango neutrale.
10 La natura materiale, che è una delle Mie energie, agisce sotto la Mia direzione, o figlio di Kunti, generando tutti gli esseri, mobili e immobili. Secondo le sue leggi questa manifestazione è creata e annientata in un ciclo senza fine.
11 Gli sciocchi Mi deridono quando discendo nella forma umana. Non conoscono la Mia natura trascendentale e la Mia supremazia su tutto ciò che esiste.
12 Così confusi, essi prediligono concezioni atee e demoniache. In questa illusione le loro speranze di liberazione, le loro attività interessate e la loro conoscenza sono tutte sconfitte.
13 O figlio di Pritha, coloro che non sono illusi, le grandi anime, sono protetti dalla natura divina. Poiché essi Mi riconoscono come Dio, la Persona Suprema, originale e inesauribile, si dedicano pienamente al servizio di devozione.
14 Cantando sempre le Mie glorie, sforzandosi con grande determinazione, prosternandosi davanti a Me, questi grandi anime Mi adorano eternamente con devozione.
15 Altri, che s'impegnano nel sacrificio coltivando la conoscenza, adorano il Signore Supremo sia come l'Uno senza secondi, sia nella diversità del molteplice, sia nella forma universale.
16 Ma sono Io il rito e il sacrifcio, l'offerta agli antenati, l'erba medicinale e il canto trascendentale. Io sono il burro, il fuoco e l'offerta.
17 Di questo universo Io sono il padre, la madre, il sostegno e l'antenato. Sono l'oggetto della conoscenza, il purificatore e la sillaba om. Sono anche il Rig, il Sama e lo Yajur Veda.
18 Sono la meta, il sostegno, il maestro, il testimone, la dimora, il rifugio e l'amico più caro. Sono la creazione e la dissoluzione, il fondamento di tutto ciò che esiste, sono il luogo di riposo e il seme eterno.
19 O Arjuna, sono la fonte del calore, elargisco e trattengo la pioggia. Sono l'immortalità e anche la morte personificata. Lo spirito e la materia sono entrambi in Me.
20 Coloro che studiano i Veda e bevono il soma al fine di raggiungere i pianeti celesti Mi adorano indirettamente. Purificati dalle reazioni del peccato, essi rinascono sul pianeta virtuoso di Indra dove godono di piaceri paradisiaci.
21 Quando, dopo aver goduto a lungo dei piaceri paradisiaci, il frutto delle loro attività pie è stato consumato, essi tornano di nuovo su questa Terra mortale. Così le persone che si conformano ai princìpi dei tre Veda perché ambiscono al piacere dei sensi ottengono soltanto di nascere e morire ripetute volte.
22 Ma a coloro che Mi adorano con devozione esclusiva meditando sulla Mia forma trascendentale, Io fornisco il necessario e preservo ciò che già possiedono.
23 Coloro che si dedicano ad altri dèi e li adorano con fede, in realtà adorano Me soltanto, o figlio di Kunti, ma la loro adorazione è mal orientata.
24 Io sono l'unico beneficiario e l'unico oggetto del sacrificio. Coloro che non riconoscono la Mia vera natura trascendentale si degradano.
25 Chi adora gli esseri celesti nascerà tra gli esseri celesti, chi adora gli antenati raggiungerà gli antenati, chi adora i fantasmi e gli altri spiriti rinascerà tra questi esseri, e chi adora Me vivrà con Me.
26 Se qualcuno Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto dell'acqua, accetterò la sua offerta.
27 Qualunque cosa tu faccia, qualunque cosa tu mangi, sacrifichi od offra in carità, come pure le austerità che compi - offri tutto a Me, o figlio di Kunti.
28 In questo modo sarai libero dai legami dell'azione e dai suoi risultati, propizi e non propizi. Con la mente fissa in Me, e in questo spirito di rinuncia, sarai liberato e verrai a Me.
29 Non invidio e non favorisco nessuno. Sono imparziale con tutti, ma chiunque Mi offra un servizio con devozione vive in Me; egli è un amico per me come Io sono un amico per lui.
30 Anche se commettesse l'azione più detestabile, chi è impegnato nel servizio devozionale dev'essere considerato santo perché è situato con determinazione sul giusto sentiero.
31 Molto presto si corregge e raggiunge una pace duratura. Proclamalo pure con forza, o figlio di Kunti, il Mio devoto non perirà mai.
32 Coloro che si rifugiano in Me, o figlio di Pritha, anche se sono di bassa nascita - donne, vaisya [operai] - possono raggiungere la destinazione suprema.
33 Che dire allora dei brahmana virtuosi, dei devoti e dei re santi? Poiché sei venuto in questo mondo temporaneo e pieno di sofferenze, impegnati dunque nel Mio servizio d'amore.
34 Pensa sempre a me, diventa Mio devoto, offriMi i tuoi omaggi e adoraMi. Completamente assorto in Me, certamente verrari a Me.